osservatorio politic

Sabato 21 marzo (giorno delle vittime delle mafie), ho avuto la fortuna di partecipare alla splendida manifestazione organizzata da Libera a Bologna.

200.000 persone giunte da tutta Italia in marcia per chidere giustizia, diritti e legalità per questo nostro sfortunato paese.

Sono stati letti i 900 nomi di innocenti uffucialmente riconosciuti come vittime delle mafie, sembrerà un esercizio banale ma vi assicuro che sentire quei nomi e scoprire che molti erano conosciuti, faceva venire i brividi, brividi causati forse dalla consapevolezza che i morti sono stati veramente tanti e nulla è stato fatto in tutti questi anni, la parte migliore dell'Italia uccisa dal lato oscuro della forza con la complicità dello Stato.

In Italia è stata portata avanti un'operazione criminale, si è infatti agito al contrario estirpando in modo chirurgico la parte buona del paese e lasiando proliferare il cancro marcio della mafia e della corruzione.

Don Ciotti nel suo splendido e lungo discorso è stato bravissimo a spiegare tutto questo, è partito da lontano, ha spiegato la commistione tra lo Stato, la mafia, le stragi e gli altri misteri. Parole di Don Ciotti, "non può esistere la democrazia con i segreti".

Anche l'attuale politica si impegna attivamente per imbavagliare i magistrati mentre latita quando si tratta di contrastare la corruzione e la mafia. Anzi organizza comitati di accoglienza per i mafiosi.

Mi dispiace non poter riportare tutto il discorso, Don Ciotti ha toccato molti temi (che lui ritiene collegati con il problema della lotta alla mafia), quindi ha parlato di lavoro (sopratutto per i giovani), diritti, inutilità delle grandi opere, molte delle quali scelte dala mafia, inquinamento ambientale sottolinenado in particolare la vicenda della terra dei fuochi.

Don Ciotti ha terminato il suo discorso invitando alla militanza "non bisogna autocompiacersi nella consapevolezza di appartenere alla parte giusta, la giustizia non è un luogo dove stare ma un orizzonte da raggiungere".

"L'errore più grande è quello di vivere senza aver davvero vissuto"... finalmente un prete che predica bene e razzola meglio (qualche altro caso c'è in realtà già stato).

Alla fine sono stati lanciati 900 palloncini, in onere delle vittime innocenti della mafia (vedi foto)