Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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Falsità storiche e subalternità culturale

Post n°1041 pubblicato il 23 Agosto 2017 da giampi1966

Ho sempre odiato la subalternità culturale, politica ed economica dell'Italia. Spesso tale sudditanza è stata giustificata con il presunto debito da pagare, in particolare agli americani dopo la seconda guerra mondiale, ma la storia non è andata proprio come ce l'hanno descritta e nel dopoguerra centinaia di italiani (spesso gli elementi migliori) hanno pagato con la loro vita questa sovranità limitata e la nostra democrazia ne risente ancora oggi. È per questo che riporto il seguente stralcio del libro Stalin e il comunismo

"Lo Stalin di Stalingrado non era insomma più solo quello della carestia, del terrore, del Gulag. Egli era anche, inevitabilmente, e per sempre, lo Stalin della vittoria su un nemico crudele e detestato dall'opinione pubblica mondiale. Nel secondo conflitto mondiale gli americani persero circa 415.000 soldati, gli inglesi 380.000, i francesi 217.000, gli italiani 300.000, i giapponesi 2,1 milioni, i cinesi 3,8 (e più di 16 milioni di civili), i tedeschi 5,5 milioni, AL 90% E PIÙ SUL FRONTE ORIENTALE (e 1,5 milioni di civili), e i sovietici quasi 11 milioni di militari e più di altrettanti civili.

La guerra si combatté insomma in Asia, e soprattutto sul fronte orientale europeo. È tenendo presenti questi dati che vanno giudicati gli incontri dei tre grandi a Teheran e Jalta.

Anche se sono di sinistra ho sempre pensato che dovremmo riappropiarci della nostra sovranità

 
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