Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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MOZIONE LIBANO

Post n°51 pubblicato il 04 Agosto 2006 da giampi1966
 
Foto di giampi1966

Pubblico una mozione che come consigliere ci avrei tenuto a presentare ma, il mio Consiglio Comunale fino a fine agosto non sarà convocato, pertanto la mozione diventerebbe desueta.

Al Presidente del Consiglio Regionale

MOZIONE

Oggetto: Conflitto in Libano.

                                                                         

 Preso atto

-          con estrema preoccupazione dell’apertura di un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente che, aggiungendosi ai focolai di violenza già esistenti, rischia di innescare un conflitto ancora più ampio che potrebbe minacciare la vita e i diritti umani di decine di milioni di uomini e donne;

-          con allarme il protrarsi della invasione, da parte delle Forze di Sicurezza Israeliane, della striscia di Gaza;

 

 considerato

 

-          che a causa della guerra in atto in Libano durante la prima settimana del conflitto hanno perso la vita 292 civili, di cui 279 libanesi e 13 israeliani e 27 militari, di cui 23 libanesi e 4 israeliani e, secondo i dati dell’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, oltre 500.000 cittadini libanesi hanno dovuto sfollare per motivi di sicurezza dalle zone in cui abitano creando una gravissima situazione umanitaria nonché un grave fenomeno di fuga dai territori che sta interessando anche il territorio di Israele;

       -    che la violazione di diritti umani fondamentali alla integrità e alla libertà personale quali:

1.      la cattura e la detenzione di un militare israeliano da parte di milizie palestinesi,

2.      la cattura e la detenzione di due militari  israeliani da parte del partito Hetzbollah,

3.      la detenzione senza processo in campi militari israeliani di circa 600 palestinesi,

4.      la detenzione di due cittadini libanesi nelle carceri israeliane,

5.      l’arresto e la detenzione di membri eletti del parlamento e del governo della Autorità Nazionale Palestinese da parte delle Forze di Sicurezza Israeliane

oltre ad essere inaccettabile di per sé, ha contribuito a innescare e ad acuire il  conflitto;

 -          che durante la persistente invasione della striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano sono stati uccisi 79 palestinesi di cui 19 minori;

-          che la mancata soluzione della questione palestinese e l’occupazione di territori, oltre a essere una grave violazione dei diritti delle persone chi vi abitano, costituisce perenne focolaio di violenza;

 ritenuto

 -          che la guerra non debba mai essere considerata uno strumento legittimo per la risoluzione delle controversie internazionali e che il diritto di difesa non possa mai essere invocato se non in modo proporzionato al pericolo ed esclusivamente  verso la parte avversa;

-          che il bombardamento con bombe o missili in aree civili come atto di guerra o come ritorsione sia una violazione del diritto umanitario e non sia mai ammissibile in nessuna circostanza;

-          che la cattura e la detenzione di persone finalizzata allo scambio con prigionieri o con obiettivi politici sia una violazione del diritto umanitario e non sia mai ammissibile in nessuna circostanza;

-          che una soluzione del conflitto in corso in Medio Oriente debba essere trovata attraverso la via del negoziato fondato sul diritto internazionale e sul rigoroso rispetto dei diritti di tutti gli uomini e le donne che vivono in quei territori;

-          che l’aggravarsi della crisi ed il permanere di ingiustizie e illegalità in Medio Oriente costituiscano elementi che favoriscono lo sviluppo e la diffusione del terrorismo e di ideologie fondamentaliste;

-          che la garanzia del diritto dei palestinesi e delle palestinesi ad avere una propria terra, ad autodeterminare il proprio futuro e a vivere in pace e dei cittadini e delle cittadine israeliane a vivere in sicurezza una vita non militarizzata sia la chiave di volta per la pace in Medio Oriente;

 fa appello

a tutte le parti in conflitto

 

-          affinché cessino immediatamente il fuoco ed avviino negoziati per addivenire ad una soluzione pacifica del conflitto basata sul rispetto dei diritti umani di tutti e di ciascuno e si astengano, in ogni caso e in seguito a qualunque circostanza, dall’attaccare con qualunque mezzo aree abitate da civili;

-          liberino immediatamente tutti i prigionieri illecitamente detenuti come atto unilaterale di rispetto del diritto e non come strumento di  scambio;

 auspica

 -          affinché il Governo italiano, l’Unione Europea, le Nazioni Unite assumano tutte le iniziative utili al fine di ottenere il cessate il fuoco e  il rispetto del diritti umani  e del diritto internazionale, nonché l’avvio di negoziati finalizzati al componimento del conflitto  e al perseguimento della tutela dei diritti dei palestinesi e delle palestinesi, degli israeliani e delle israeliane;

 impegna la Giunta Regionale

-          ad attivare e sostenere ogni utile iniziativa e azione positiva presso tutte le sedi istituzionali competenti al fine di ottenere una rapida cessazione delle ostilità e tutelare le popolazioni residenti e in fuga;

-          a collaborare in ogni modo alle attività di soccorso agli sfollati del Libano svolte dalle organizzazioni non governative locali e dalle agenzie internazionali;

-          a prevedere la possibilità di istituire una delegazione della Regione nel momento in cui dovesse essere possibile l’apertura, auspicata dal Presidente del consiglio, Romano Prodi, di un  corridoio umanitario.

  

Roma 24 luglio 2006

 

 

 
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