Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

« Combray e le raganelleMaestre »

La dote

Post n°213 pubblicato il 07 Giugno 2007 da lilith_0404

Leggo il post  di Ossimora, in cui racconta del suo lavoro nelle piantagioni di tabacco per poter avere la disponibilità di un po’ di soldi tutti suoi,  e per associazione di idee mi tornano alla memoria i racconti di mia mamma, di quando andò a lavorare in risaia per guadagnare i soldi per farsi la dote e sposarsi.

La dote, nel linguaggio giuridico e nella concezione delle classi sociali benestanti è il patrimonio, grande o piccolo, che la moglie portava al marito in occasione del matrimonio, e che doveva contribuire al sostentamento proprio e della famiglia.

Nel lessico delle classi sociali più modeste, invece, la dote rappresentava semplicemente il corredo della sposa, ed  é in questa accezione che io ne ho sentito sempre parlare  da mia mamma.

Avendo quattro figlie femmine, fin da quando eravamo piccole ha acquistato, pagandoli a rate, pacchi di biancheria per la nostra ‘dote’:  lenzuola, tovaglie, asciugamani che si sono accumulati negli armadi in attesa di un matrimonio che nella sua immaginazione prima o poi sarebbe certamente avvenuto.  Credeva così di risparmiarci quello che era toccato a lei, che per farsi  il corredo aveva dovuto andare a lavorare nelle risaie del Piemonte.

Ce ne parla, a volte, con un misto di rimpianto per la ragazza che allora era, e di incredulità, per la vita che aveva potuto sopportare: in mezzo al fango, con l’acqua che arrivava a mezza gamba, curva sotto il sole a piantare riso.

Ogni volta che lo ricorda, ci racconta del postino che alla fine della stagione volle vedere in faccia quella ragazza che per tutto il periodo della monda aveva ricevuto regolarmente, ogni giorno, una lettera dal fidanzato. E ogni volta mentre l'ascolto penso che per me la cosa più incredibile é prorprio  che quell’innamorato così assiduo fosse la persona che ho conosciuto come mio padre.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/lilith0404/trackback.php?msg=2809356

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
pelino55
pelino55 il 07/06/07 alle 01:48 via WEB
La dote. Anche mia madre si era messa diligentemente ad accantonarla per me. Solo, che pur vivendo dei rapporti piuttosto lunghi, non riteneva di darmela. Quando mi sono finalmente sposato, a 45 anni, ne ho fatto formale richiesta, per principio. Mi ha guardato e mi ha detto: ho dato tutto ai nipoti, lazzarone che non sei altro.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/06/07 alle 13:17 via WEB
di noi sei tra fratelli e sorelle solo tre si sono formalmente sposati, secondo le aspettative di mamma. Buona parte delle cose che aveva preparato per i corredi 'mancati', é ancora impilato in solaio, e neanche più ci si ricorda di cosa ci sia, tanto che quando in casa serve qualche cosa, mamma lo va a comperare in negozio, piuttosto che salire in soffitta a rovistare nelle scatole imballate... :-)))
 
bluewillow
bluewillow il 07/06/07 alle 02:38 via WEB
Nei bauli di mia madre c'è la sua dote, quella di mia nonna e in parte quella delle mie bisnonne. A me ha detto: quando ti sposi comprati roba che ti piace da te :)))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/06/07 alle 13:20 via WEB
Mamma non direbbe mai una frase del genere, ma di fatto, quando é stato il momento di comporre i corredi delle sorelle che si sono sposate, molte delle cose che lei aveva pazientemente accumulato risultavano non conformi ai gusti dell figlie, che hanno preferito andare a comprarsi sul momento quello che preferivano :-))
 
cinico_nick
cinico_nick il 07/06/07 alle 08:50 via WEB
... la dote... i "centrini" (centrotavola ricamato da mettere sotto qualunque oggetto per non far rigare il tavolo); gli asciugamani di lino (bellissimi ma che non asciugano, il lino non assorbe l'acqua); le lenzuola (con ricami di un orribile colore verde); il "quadrato" (un quadrato di tela da mettere sotto la donna, la prima notte di nozze, per non far macchiare il materasso, visto che si arriva vergini al matrimonio!!); dodici dozzine di tovaglioli ricamati (rigorosamente bianchi, perchè il sugo si toglie solo con la candeggina ma la candeggina toglierebbe anche il colore)..... devo continuare?!?!... :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/06/07 alle 13:27 via WEB
La moda dell'epoca in cui mia mamma acquistava il corredo per le figlie, vista con il gusto di oggi era abbastanza orripilante, certe tovaglie e lenzuola stampate, che quando é stato il momento le mie sorelle si sono rifiutate di prenderle....:-))) il 'quadrato' però mi mancava, confesso che fino ad oggi non ne avevo mai sentito parlare... :-)))
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 07/06/07 alle 11:00 via WEB
Anche mia madre iniziò a prepararmi la "dote" che poi era il "corredo", qualche anno fa ho visto che ha iniziato lei ad utilizzare quanto parsimoniosamente aveva messo da parte per me. Non ho mai chiesto spiegazioni, andava bene così. Il post di Ossimora mi aveva fatto tornare in mente, invece, i primi tempi del nostro arrivo in Francia quando mia madre lavorava alla raccolta della barbabietola per integrare lo stipendio di mio padre.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/06/07 alle 13:16 via WEB
i miei nonni erano contadini, e mamma ha lavorato sempre nei campi, fin da bambina, ma era un lavoro per la famiglia, non retribuito. Per avere il denaro spendibile per comperarsi la stoffa necessaria per cucirsi il corredo dovette andare a lavorare fuori casa: ma il lavoro della mondina era, secondo quello che mi racconta, oltremodo disagevole, perché si rimane con piedi e mani nell'acqua, e questo lo rendeva ancora più penoso del normale lavoro nei campi... :-)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/06/07 alle 12:52 via WEB
Che bella la storia di tua madre Lil; lui che le scriveva ogni giorno e lei che faceva la mondina.. altri tempi. Pure mia mamma ci ha fatto la dote, anche da noi nel senso di corredo; ho ancora pacchi di asciugamani e lenzuola fuori moda e poco pratici, che penso resteranno lì intonsi. Piu' pratiche le lenzuola con angoli sotto e anche sopra che usano oggi..:)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/06/07 alle 13:03 via WEB
:-) il bello della storia, che la rende particolare, é che i protagonisti non sono persone che avessero molta dimestichezza con questo genere di cose: avevano la licenza elementare entrambi, e nulla più. E se avessi conosciuto mio padre, per come era impenetrabile e laconico, tutto ti saresti aspettata, tranne che potesse aver scritto lettere quotidiane alla fidanzata. A quel tempo mio papà stava prestando servizio di leva, ed era assegnato come attendente al servizio di un ufficiale. Probabilmente aveva tempo libero nel corso della giornata, e non passava giorno senza che il postino si dovesse fare la strada fino alla cascina dove mamma lavorava per consegnare la sua posta. Al termine della stagione, volle vedere di persona la ragazza che aveva meritato tanta attenzione dal fidanzato. Mia mamma é oltretutto ancora oggi molto timida, si vergognò come una ladra di trovarsi così al centro dell'attenzione e le altre ragazze non mancarono di prenderla in giro, naturalmente... :-)))
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/06/07 alle 23:37 via WEB
..un tipo di vergogna che le ragazze oggi tendono a non avere, purtroppo...:)
 
amoildeserto
amoildeserto il 07/06/07 alle 23:23 via WEB
Bellissimo questo argomento ... i corredi avuti e comprati con sacrifici. Per risponderti ci vorrebbe un post ... lo farò, finiti gli scrutini! :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/06/07 alle 00:24 via WEB
allora aspetto di leggerti :-)))
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 08/06/07 alle 18:37 via WEB
Mi ha commosso la storia tenera dell'amore dei tuoi genitori...:-) Tornando al corredo non c'è ragazza italiana dell'epoca del boom che non ne abbia uno...anche mia madre, nel tempo ha accumulato per me, unendolo a quello "intonso" (nel senso che i ricami, il tombolo, i merletti richiedono lavaggi e stirature che mal si conciliano con la sparizione dei maggiordomi, delle cameriere e delle sguattere) che aveva avuto lei, e io, adesso, gestisco due "intonsi" il suo e il mio...questa maledizione deve avere fine....:-)))))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/06/07 alle 00:31 via WEB
oh, mia mamma il suo corredo l'ha usato fino a consumarlo, letteralmente. Non comprendeva un gran numero di capi, pochissimi e semplicissimi i ricami, e al momento, dopo circa cinquant'anni, in casa credo che sopravvivano solo un paio di lenzuola lise e senza neanche più le federe. niente altro. Invece, del corredo che aveva preparato per le figlie, buona parte giace imballato in solaio... la parte che sarebbe toccata a me, tutta, ma in parte anche qella delle mie sorelle, che al momento buono non hanno apprezzato le scelte della mamma...:-)))
 
tanksgodisfriday
tanksgodisfriday il 09/06/07 alle 07:34 via WEB
Le risaie del vercellese me le ritrovo ai lati dell'autostrada due volte al giorno, nella mia spola tra Ivrea a Milano.
Da qualche giorno mi ci immagino anche una ragazza innamorata di qualche anno fa, china verso le piantine.
Ringrazio la tua mamma per movimentarmi il viaggio :)
Ciao!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/06/07 alle 00:52 via WEB
Dopotutto lei 'ai ris' c'é andata per poco e per un motivo che rendeva meno brutto il lavoro: per avere i soldi per farsi il corredo, e sposarsi. Ma altre donne che si conoscono, ci sono andate molto più a lungo, e spinte da bisogni molto più impellenti, perché eran vedove, come mia zia, e non c'era altro lavoro per loro, o avevano una famiglia numerosa e quello era l'unico modo, in quel periodo, di poter integrare il reddito del marito ... :-))
 
mara2003
mara2003 il 09/06/07 alle 07:53 via WEB
quanta ansia e quanta cura verso ciò che qualche tempo fa era un passo importante nella vita dei figli...si cominciava a prepararsi al grande giorno anni e anni prima, nulla doveva mancare; oggi si è persa la voglia, non c'è il tempo, non è più moda, si fa tutto all'ultimo momento e molti momenti hanno perso quella caratteristica che li rendeva indimenticabili... e poi c'era una maestrìa che permetteva di ottenere capi di corredo da materiale impensabile; mi riferisco alle lenzuola tessute con filato ottenuto dai sacchi di caffè o zucchero che ai tempi dei piroscafi si esportavano in america, o le tende o i copriletti fatti con il tessuto dei paracadute...mia madre raccontava che ai tempi della guerra era una gioia assistere al salvataggio di un paracadutista nemico: per le ragazze era una camicetta di similseta assicurata...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/06/07 alle 00:57 via WEB
mia cara, credo che si facesse di necessità virtù, nel riciclare tanti materiali di recupero... e sul fatto dei preparativi, probabilmente anche in quella come in tante altre cose, era anche la quantità di tempo che era richiesto per l'esecuzione, non essendoci la produzione industriale che c'é attualmente, a imporre che ci si pensasse per tempo... Certo, eran riti che scandivano le diverse tappe della vita, e forse per questo un po' fa nostalgia pensare che non ci sono più...
 
poeta.sorrentino
poeta.sorrentino il 09/06/07 alle 10:14 via WEB
Da qualche altra parte vi era un rito, ormai in disuso. Per un codice di correttezza, la madre di lei invitava, prima delle nozze, la madre di lui affinché questa constatasse la qualità e la quantità della dote e, quindi, il corretto assolvimento dei propri doveri, da parte della prima.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/06/07 alle 00:58 via WEB
oh, questo rito io l'ho visto celebrare per tutte e tre le volte che nella mia famiglia si é celebrato un matrimonio... :-)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/06/07 alle 21:55 via WEB
tra le varie cose che mia suocera mi rimproverava ear di non aver portato la dote (nel senso del patrimonio: corredo, per i miei gusti ne avevo anche troppo. sono sempre a smaltire cose che nemmeno mi piacciono:).
una volta che ero particolarmente avvilita, la moglie del mio professore mi disse: "la prossima volta, rispondile che la dote ce l'hai eccome: i tuoi genitori ti hanno fatto studiare, ti hanno fatto laureare e ora lavori e la dote la porti in termini di stipendio mensile"! e questa donna era nata nel 1906!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/06/07 alle 01:03 via WEB
:-) sono d'accordo con la moglie del tuo professore, ma temo che questo tipo di dote non fosse quello che tua suocera desiderava, e sai perché? perché la dote in forma di patrimonio, il marito la incamerava e ne poteva disporre come di cosa sua, e nei casi più disgraziati poteva anche succedere che la dilapidasse. Quella che hai portato tu, invece, anche se l'hai messa a disposizione della famiglia, é e rimane un bene del tutto tuo, di cui tu sola hai il diritto di decidere cosa farne... fa una bella differenza, non credi?
 
unlumedaunnume
unlumedaunnume il 12/06/07 alle 22:44 via WEB
io ho un corredo, messo su da quando ero piccola,un corredo di cose comprate, di cose di mia madre...di cose che io avrei dovuto finire e non ho fatto. Mia madre è convinta che nessuno mi prende perchè non mi metto lì a lavorarci a quelle cose, io sono convinta che la cosa migliore è fare uno stand alla mostra mercato... perchè non credo che il corredo mi salverà da questa strana homorepellenza che mi porto appresso...oppure un periodo magari ci provo, magari prima della menopausa,a mettermi lì a ricamare (spero che ossimora non legga:))) )
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 13/06/07 alle 07:31 via WEB
mia mamma il corredo suo se l'é cucito, e l'ha usato fino a consumarlo, e non lo lascerà a nessuna delle figlie. Per me e per le mie sorelle, invece, non ci ha neppure provato a indurci a confezionarcelo, ma fin da quando eravamo bambine acquistava a rate pacchi di biancheria già fatta: ricordo che venivano a casa dei personaggi, venditori porta a porta, accompagnati da una signora del paese che faceva in un certo senso da mediatrice e da garante. Pensa che buona parte di quelle cose, comprate anche con sacrificio, se ne stanno ammucchiate in solaio, mentre un'altra parte se ne é andata letteralmente in fumo durante un incendio che abbiamo avuto in casa... :-))
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Fajrliberantemiki23redlilith_0404campcassetta2MARIONeDAMIELsabrina.santafedeLess.is.moreHaashimocchiodivolpe2ossimoratheothersideofthebedmariomancino.m
 

ULTIMI COMMENTI

.
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 24/04/2021 alle 22:24
 
La vita è un male immaginario con effetti collaterali...
Inviato da: cassetta2
il 27/07/2020 alle 15:44
 
:)
Inviato da: occhiodivolpe2
il 03/04/2020 alle 08:30
 
.
Inviato da: occhiodivolpe2
il 28/04/2017 alle 11:18
 
.
Inviato da: occhiodivolpe2
il 21/04/2014 alle 08:49
 
 
ARCHIVIO DEI POST
'05'06'07'08'09
gen-xxx-
febxxxx-
marxxxx-
aprxxxx-
magxxxx-
giuxxx--
lugxxx--
agoxxx--
setxxx--
ottxxx--
novxxx--
dicxxx--
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 website counter
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963