A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
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Post n°226 pubblicato il 05 Agosto 2007 da lilith_0404
“Undicimilioni di baionette sono in marcia” annuncia con voce stentorea e parodiando il modo di parlare del duce il mio collega leggendo la news sulla homepage di Libero. In realtà non di baionette si tratta ma di automobili in circolazione sulle strade, gente che ha staccato la spina dal lavoro e non ha trovato di meglio da fare che infilarsi in macchina e incolonnarsi diligentemente sulle corsie di una qualunque autostrada, o lungo i binari delle diverse stazioni, o nelle sale d’attesa degli aeroporti. Lo so che ora farò la figura della volpe che non può prendere l’uva. . Ma sarà che sono pigra. Sarà che al mare non mi ci hanno abituato da piccola, e mi lascia piuttosto indifferente, o sarà che sono propria strana di natura, ma la mia idea di vacanza è molto simile a quella di Regina Crimilde nei commenti al post n. 455 di MARIONeDAMIEL, e non mi sento affatto un blog-verme, come Marion se non posso annunciare urbi et orbi che parto per destinazioni più o meno esotiche e rinomate.
Il fatto è che io a casa mia ci sto bene. Il fatto è che non riesco a trovare rilassante andarsene in giro carichi di bagagli e in mezzo ad una moltitudine vociante di persone. Il fatto è che mi piace girare in città e trovare facilmente parcheggio, e poca gente in giro, e un’atmosfera un po’ sonnolenta e silenziosa, che solo a ferragosto e dintorni si può avere. Il fatto è che detesto dover fare le code per entrare nei posti, e camminare stanca e sudata sotto il sole , e dover metter mano al portafoglio per qualsiasi cosa si voglia, da un bicchiere d’acqua, al caffè, a una sedia per sedersi, e non poter avere le mie cose a disposizione, dai libri al computer, dalle scarpe all’asciugacapelli, perché comunque non tutto puoi metterlo in valigia. . Insomma, mi fa piacere per quelli che partono, ma, please, io preferisco restare. .
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Al di là del caldo, della stanchezza e dei costi, per me lo stress maggiore è preparare la valigia e ci impiego non meno di una giornata intera, ma non perchè mi porto dietro chissà chè; semplicemente perchè ODIO dover stare a pensare e coordinare tutto quello che potrebbe servirmi, facendolo stare nel minimo spazio possibile! E mi annoio anche a morte, per cui faccio passare delle mezz'ore tra quando metto in valigia una cosa e un'altra. Inoltre mi prende il sacro panico dello smarrimento bagagli e allora ci si mette una variabile in più tra le cose di cui tener conto: portare ciò che è utile, necessario, piacevole da indossare e sacrificabile in caso di smarrimento...
Sì, però... nonostante tutto questo, una volta partita sono sempre contenta e mi aiuta davvero tanto a ricaricare le batterie! :o))
Io in effetti sono una frana in fatto di organizzazione delle vacanze, e forse é anche per questo che alla fine trovo più facile stare a casa :-)
Ciao!
[p.s.: i commenti lunghi son quelli che preferisco :-))]