Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

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Il calore nella roccia

Post n°271 pubblicato il 02 Dicembre 2007 da lilith_0404

Con il prezzo del petrolio che viaggia intorno ai 100 dollari al barile, i telegiornali di stasera hanno sottolineato quello che ciascuno di noi  già prevedeva, anche senza l’imprimatur dei media: energia elettrica e gas per usi domestici sono previsti in aumento con percentuali variabili dal 2,5 al 4.60 per cento, nel corso del prossimo anno.

Quando sento queste notizie mi tornano sempre in mente scene quasi apocalittiche viste in alcuni film, come quella nel Dottor Zivago, dove appena il protagonista esce di casa il fuoco nel camino viene spento, per risparmiare la legna, mentre tutti gli abitanti della casa intirizziti cercano di far fronte ai rigori dell’inverno moltiplicando gli strati di cappotti e coperte 

Certo non siamo ancora a questi livelli di disperazione ma d’altra parte la dipendenza dell’Italia dall’estero per rifornimenti di combustibile è una delle fragilità che caratterizzano il nostro paese. Il problema non è ovviamente solo nostro. Leggevo nei giorni scorsi che i rappresentanti della Ue sono molto interessati a ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo, e per questo motivo c’è una intensa attività diplomatica per indurre un paese che di gas è ricchissimo, il Turkmenistan, a costruire un gasdotto che porti il gas all’Europa, attraverso il mar Caspio.

Non so se il progetto andrà in porto, ma nel frattempo ciò che è invece stato realizzato è un innovativo progetto per produrre energia elettrica sfuttando il calore immagazzinato nelle rocce degli strati profondi della terra.

Non sono un ingegnere e non saprei spiegare i dettagli tecnici dell’operazione, ma da quanto leggo una azienda Bresciana ha realizzato in Alsazia un impianto geotermico che produrrà energia senza l’impiego di combustibili fossili ma sfruttando il calore della terrache va a prendersi a 5000 metri di profondità. Quello realizzato è un impianto pilota, che produrrà 1,5 MWel di energia, che sarà immessa nella rete nazionale francese, ma è previsto che entro il 2015 altri ne seguiranno, fino ad aumentare la potenza disponibile fino a 20MWel.  

Spesso si sentono discorsi del tipo che le riserve di petrolio non sono eterne, e da questa premessa si arriva di solito a sostenere la necessità di costruire centrali nucleari per far fronte al fabbisogno di energia. A me questa prospettiva ha sempre messo addosso una bella dose di inquietudine. Ora, leggendo di questa nuova tecnologia,  non posso che rallegrarmi : saranno queste centrali geotermiche l’alternativa alle insidiose centrali nucleari? 

  

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Commenti al Post:
tanksgodisfriday
tanksgodisfriday il 02/12/07 alle 08:04 via WEB
Nemmeno io sono un esperto sul tema. Quello che vedo è un discreto attivismo sul lato delle fonti di energia "pulita", vedi ad esemio anche il biogas, di cui qualche giorno fa si è parlato per il convegno europeo che si è tenuto a Bruxelles.
E probabilmente ci sarà anche dell'energia nucleare nel nostro futuro. Io votai contro, all'epoca, ma forse il buon senso suggerisce l'utilizzo di questa forma di energia. Con infinita attenzione alla sicurezza.
Ciao!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 03/12/07 alle 00:02 via WEB
da qualche lettura che mi é capitato di fare, il problema insolubile, almeno in Italia, per quanto riguarda le centrali nucleari, é lo stoccaggio dei residui radioattivi... non vorrei dire bestialità, e mi scuso se non so esprimermi in termi tecnici corretti, ma mi sembra di aver capito che non siano state trovate soluzioni praticabili per smaltire questi 'rifiuti', che continuerebbero ad essere 'pericolosi' per secoli... perciò mi sembra pericoloso accettare l'idea che le centrali nucleari siano inevitabili...
 
amoildeserto
amoildeserto il 02/12/07 alle 21:51 via WEB
Che casa mia sia una dependance di quella del Dott Zivago? Spengo tutto prima di uscire ... per sentirmi più tranquilla, ma visti gli attuali, miseri stipendi, come dire ... colgo due piccioni con una fava! Quando torno poi, mi riempio di maglioni e scialli e sembro l'omino della Michelin! :))) Energia nucleare, ancora e sempre ... no grazie :) Gli impianti eolici deturpano il paesaggio. L'energia geotermica la trovo molto interessante, in alcune zone: Islanda, Nuova Zelanda, Hawaii, Giappone, Guadalupe ecc si converte in energia il calore dei vulcani. Abbiamo esempi anche in italia a Larderello. Un po' di vulcani me ne intendo :))))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 02/12/07 alle 23:56 via WEB
la centrale geotermica realizzata in Alsazia dalla ditta italiana, però, non sfrutta il calore di un vulcano, ma da quello che ho capito vengono scavati pozzi che vanno a prendersi il calore nelle viscere della terra, e quindi si prestano a essere costruite anche dove i vulcani non ci sono... per questo la notizia mi é sembrata interessante :-))
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 03/12/07 alle 18:14 via WEB
Penso che un futuro basato su un unico tipo di energia alternativa sia impraticabile. Probabilmente la soluzione migliore sta nel concorso di più fonti che siano rigorosamente "pulite". Oltre all'energia geotermica - che però secondo me è un pò scomoda da sfruttare in modo massiccio viste le profondita degli scavi richiesti - io confido molto anche nel solare. Benchè attualmente si stia facendo molto in tal senso, credo che comunque bisognerebbe investire di più in questa direzione, essendo il sole la "centrale nucleare" più potente ed economica di cui disponiamo e di cui potremo disporre anche per i prossimi 5 miliardi di anni.
Thanks parla del biogas: è vero, non fa parte dei combustibili fossili, ma comporta comunque l'emissione di gas serra, quindi non è esattamente il massimo per il clima. C'è poi la tecnologia delle auto a idrogeno; attualmente in italia credo stiano già circolando degli autobus che sfruttano questo gas, anche se non so a che punto siamo con gli standard di sicurezza; tuttavia una cosa è certa: questa tecnologia è anch'essa in mano alle lobby petrolifere che se la tengono ben stretta nel cassetto e stentano a tirarla fuori finchè avranno la possibilità di sfruttare il greggio.
 
elioliquido
elioliquido il 04/12/07 alle 00:13 via WEB
Oggi il conduttore di una trasmissione su radio24, ha affermato che l'Italia si dimostra ipocrita, avendo votato contro le centrali nucleari, ma comprando poi dall'estero energia prodotta col nucleare. Certo che se uno vuole, può girare i discorsi come gli piace. Sicuramente chi ha votato contro, ha implicitamente dato mandato, a chi di dovere, di risolvere il problema nel totale. La stramaggioranza di chi votò, non ha nessuna voce in capitolo nel decidere da chi comprare energia elettrica all'estero, e neppure nel decidere leggi e regole per il risparmio energetico. La mia opinione sulla pericolosità intrinseca e non eliminabile delle centrali nucleari l'ho già espressa tempo fa. Ci si accontenta sempre di un "grado di sicurezza". Ma mentre un grado di sicurezza nella costruzione di una casa comporterà che, al peggio, quella casa crollerà senza causare ulteriori danni che quelli immediati, nel caso del nucleare i danni permangono a lungo. Vabbe' che abbiamo le bombe atomiche sotto i nostri orti... Ma non mi pare un'argomentazione da usare a favore.
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 04/12/07 alle 07:30 via WEB
sulla questione dei biogas, citati da tanks e vega, ho sentito per radio una trasmissione molto interessante qualche giorno fa. in ogni caso concordo con Vega, quando dice che è importante pensare a più fonti "pulite". sul nucleare, all'epoca del referendum c'ero. e non ho cambiato idea, checchè casini dica. ciao lilith
 
lakonikos
lakonikos il 04/12/07 alle 08:44 via WEB
La vedo come Vega. E' possibile lavorare solo su una pluralità di fonti, diverse tra loro. Non dimenticando l'aspetto del risparmio energetico. Sul nucleare si è già espresso un referendum, anch'io c'ero(in un certo senso mi stavo licenziando da solo). E non ho cambiato idea. Basta che non gli si contrapponga il carbone, allora probabilmente dovrei rivedere le mie idee. Tra l'altro la penso come Rubbia, troppo costoso. La storiella che più mi diverte ultimamente è sentire i discorsi degli incompetenti che parlano di ritorno alla ricerca sul nucleare. Non c'è niente che noi in Italia si possa ricercare sull'argomento. Certi impianti si comprano "chiavi in mano".
 
svitol5
svitol5 il 04/12/07 alle 14:22 via WEB
No, purtroppo non sono assolutamente alternative. Forse lo saranno in un lontano futuro. Come per l'idrogeno i costi di produzione sono altissimi come per il trasporto e la quantità di energia non è paragonabile ad una centrale nucleare. Potranno essere comunque un valido affiancamento. Ciao Vito
 
blackadder79
blackadder79 il 04/12/07 alle 15:27 via WEB
Sono d'accordo con quanto ha scritto Vito. ci vorranno decenni (se va bene) prima che queste centrali geotermiche diventino davvero un alternativa seria all'energia nucleare nei paesi dove quest'ultima regna sovrana...Ci sono ancora troppi interessi in ballo. Ciao
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 04/12/07 alle 21:33 via WEB
Ho già qualche brivido...e non è di freddo!!
 
upmarine
upmarine il 06/12/07 alle 11:09 via WEB
Beh, mi sembra che si sia tutti ottimisti. Basta aspettare qualche decennio, il tempo che terminino le risorse petrolifere nel frattempo pagate come oro, nero per l'appunto, che poi saranno tirate fuori le energie pulite dal cilindro. Io spero invece che ci sia un crollo dei consumi, e non necessariamente dovendo morire di freddo o tornando a parlare di distanze in termini di giorni a cavallo. Parlo del fatto che, forse, eliminando gli sprechi generati dal consumismo diffuso (nonostante la crisi) qualche risparmio sull'energia si potrebbe anche raggiungere ... (continuo da me che così rinnovo anche la mia energia :-) )
 
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