A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
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Rimedi
Post n°272 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da lilith_0404
Successe qualche anno fa, forse dieci, forse dodici anni. Mentre attraversava la strada, il papà di un mio amico venne investito da una macchina e riportò la frattura di entrambe le gambe. Alcuni giorni in ospedale, ingessatura, e poi a casa. A distanza di alcuni giorni, una notte comincia a vomitare sangue. Il suo medico è amico del figlio, chiamato d’urgenza fa venire subito un’ambulanza perché sia ricoverato in ospedale. Lo accompagna, salendo con l’anziano paziente sull’ambulanza, e al pronto soccorso taglia corto con i medici che volevano disporre accertamenti, si assume la responsabilità della diagnosi, e con ogni probabilità salva la vita al suo paziente, che dopo essere sopravvissuto all’incidente sopravvive anche alla emorragia gastrica, probabilmente indotta dagli antidolorifici somministrati per alleviare il dolore delle fratture. L’episodio mi torna in mente mentre ascolto la mia dottoressa che mi spiega che no, non se la sente di prescrivermi antidolorifici per il mal di schiena che affligge mia madre da giorni. Ha perso di recente un paziente per emorragia gastrica, mamma è anziana, questi farmaci possono avere anche ripercussioni sulla funzionalità dei reni, altra nota dolente per una persona anziana, e quindi, no, solo medicinali blandi, quasi inutili, se non a livello psicologico. Da un lato penso che il medico è lei, e che senz’altro è più competente e informata di me su ciò che si può o non si può fare, Ma poi leggo l’articolo di cui parla anche SandaliAlSole nel suo post n 1777 : in Italia la spesa media pro-capite annua dei maggiori oppioidi utilizzati nella lotta alla sofferenza (morfina, ossicodone, tilidina, fentanil, idromorfone e buprenorfina) risulta pari a 0,52 euro, contro i 7,25 e i 7,14 di Germania e Danimarca. Ma allora, sono troppo cauti i medici Italiani, nel non voler prescrivere terapie di cura del dolore, o veramente gli effetti collaterali di questi farmaci son così rischiosi da non consentire di usarli se non in casi quasi disperati? Di certo, fino a qualche anno fa acquistavo medicine come Aulin senza nessun problema, come si fosse trattato di un medicinale da banco, oggi senza ricetta non c’è farmacista che me lo consegni. Intanto, non trovando aiuto nei ritrovati della scienza medica, mamma si rivolge a rimedi tradizionali: ceri alla madonna, e rosari recitati a ripetizione. Mi piacerebbe pensare che sia la fede a ispirarla, ma temo che in realtà sia solo la disperazione.
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