Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Nomination

Post n°305 pubblicato il 08 Giugno 2008 da lilith_0404

John Brown giace nella tomba là nel pian
dopo una lunga lotta contro l'oppressor;
John Brown giace nella tomba là nel pian,
ma l'anima vive ancor…

Ero una ragazzina quando la cantavo,  durante le vacanze in colonia,  e nella mia testa di allora,  John Brown e Martin Luther King, si confondevano uno con l’altro, campioni di una lotta che non avrebbe potuto essere più lontana da me e dal mio mondo, e forse proprio per questo avvolti da un alone di romanticismo.
 

Qualche anno  dopo, ai tempi del liceo,  anche MalcomX si aggiunse al drappello di militanti made in USA nella lotta contro le discriminazioni, mentre film e libri continuavano a trasmettere l’immagine di una società in cui le legittime aspirazioni di integrazione sociale di una parte importante della popolazione si scontravano contro pregiudizi tanto radicati da essere codificati nelle leggi di numerosi Stati..
   

Qualcosa per altro deve essere cambiato negli ultimi tempi, senza troppo clamore, se un uomo come Obama ha potuto contendere  e strappare a Hillary Clinton  la nomination del Partito democratico per la corsa all’elezione alla più alta carica del paese.

 

Vero che esempi importanti del cambiamento li avevamo già avuti con Condoleeza Rice e con Colin Powell, ma da un punto di vista di immagine le cariche che loro hanno ricoperto non sono così ‘appariscenti’ come quella di ‘’Presidente degli Stati Uniti’’. 

    

Perfino io che di politica non ne capisco quasi nulla , alla gara tra Hillary Clinton e Barach Obama mi sono appassionata, perché, da osservatrice esterna e senza avere  alcuna nozione dei programmi proposti dai due contendenti sono stati solo i significati simbolici della sfida a catturarmi: una donna contro un uomo, ma , anche,  una persona di colore contro una bianca. 

   

E ora che Hillary Clinton ha riconosciuto ufficialmente la vittoria del suo avversario, mi appare ancora più  carico di significati simbolici il confronto fra il candidato democratico e quello repubblicano, tra il giovane senatore afroamericano figlio di una antropologa che fu una pioniera del microcredito  e l’anziano, anglosassone discendente di una famiglia di militari di carriera.

    

Per me che osservo la scena da lontano, è  chiaramente uno scontro tra due visioni del mondo, e pensando alle ondate xenofobe di casa nostra, mi chiedo se davvero i pregiudizi razziali negli Stati Uniti siano così acqua passata da consentire a Obama di farcela

 

Stelle del cielo non piangete su John Brown,
stelle del cielo sorridete con John Brown;
stelle del cielo non piangete su John Brown,
la sua anima vive ancor…

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Commenti al Post:
lupopezzato
lupopezzato il 08/06/08 alle 16:04 via WEB
Intanto non so se la corsa di una femminuccia sia meno importante in termini di riconoscimento intimo dei diritti della corsa di un nero.
Su quanto invece, da 0 a 10, possa essere significativa al cambiamento degli americani l'eventuale vittoria di Obama nella corsa alla Casa Bianca penso ZERO.
Gli americani, quando hanno rieletto Bush per la seconda volta, hanno dimostrato quanta voglia hanno di cambiare.
Il colore del presidente? Come eleggere un papa nero. Sceneggiate. :o) Buona domenica Anna.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 08/06/08 alle 16:05 via WEB
p.s.: Gli occhi di quella ragazza nel quadro le perdonano quella pettinatura :o))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 08/06/08 alle 19:02 via WEB
come ho scritto, da perfetta ignorante della politica made in Usa, é stato solo il valore simbolico della gara a catturarmi, e da questo punto di vista entrambi i contendenti erano significativi... non saprei dire per quale dei due avrei votato, se fossi stata nella condizione di dover scegliere...qualunque dei due avesse vinto, sarebbe stato un segno che le cose nonostante tutto stanno cambiando

Su quello che l'elezione di Obama potrà comportare in termini di cambiamento per gli Americani, intanto aspetto di vedere se sarà eletto ( cosa che al momento non appare essere così scontata) e poi aspetto di vederlo all'opera: solo a quel punto sarà possibile, credo, esprimere un giudizio...

( hai ragione sulla ragazza del quadro, quella pettinatura é davvero infelice, ma appartiene ad un tempo che non é il nostro, e valutarla con i nostri canoni estetici forse non é del tutto corretto... :-)) )

 
elioliquido
elioliquido il 08/06/08 alle 20:19 via WEB
Credo che per Obama la strada per la casa bianca sia in salita. Però non è una questione solo di colore della pelle, anche se potrà essere un fattore determinante. Lui e Mc Caine sono troppo diversi in troppe cose. Mc Caine comunque dà l'idea di quello che fa voltar pagina all'interno del partito repubblicano, e offre di sé un'immagine di concretezza umana sconosciuta ai tipici candidati degli ultimi decenni, Obama compreso. Dunque se Obama dovesse perdere, non si potrà capire quanto avrà inciso il colore della sua pelle. Si può solo essere abbastanza certi che non lo aiuterà a vincere.
 
bruno14to
bruno14to il 08/06/08 alle 23:15 via WEB
Ciao, per Obama sarà molto dura. Negli stati del sud in primis. Sarà durissima sfondare anche presso gli elettori di Hillary a giudicare dai fischi dei fans della senatrice all'indirizzo del candidato vincente. La nomination, il primo miracoloso risultato, chissà..Notte
 
cinico_nick
cinico_nick il 09/06/08 alle 08:15 via WEB
... glory glory alleluja ..... (continuava così la canzoncina, vero? :))
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 09/06/08 alle 20:04 via WEB
Già, chissà! Però, ancora una volta, tra una donna e un uomo, seppure nero, vince un uomo perchè, nella hit parade del mondo,l'ultimo posto spetta ancora ad una donna, e nera, e non eterosessuale...Peccato quindi che, due "minoranze" , siano state condotte dalla storia a confrontarsi tra loro nello stesso momento....Bacio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/06/08 alle 20:16 via WEB
noi abbiamo visto questa gara tra Hillary e Obama come un simbolo e la carichiamo quindi dei nostri valori e delle nostre aspettative. ma non pensate che gli elettori statunitensi abbiano avuto anche altri metri di giudizio e quindi abbiano votato per il loro candidato su basi di programma, di scelte economiche, di sicurezza e di politica estera, di politica sociale, invece che solo in base al teatrino donna/uomo o bianco/nero?
(è una domanda retorica, ovvaimente:)
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 09/06/08 alle 23:30 via WEB
Non la trovo retorica come domanda. Penso però che sia lecito vestire di contenuti di rivalsa questo scontro fra nero e femmina. Come penso che sicuramente le idee razziste o antifemministe e viceversa hanno inciso in una qualche percentuale nel successo dell'uno o dell'altro. Sicuramente invece il popolo americano non ha invece votato per l'uno o per l'altra riferitamente a cose serie come i programmi o le politiche economiche o di sicurezza o di politica estera e sociale. Sarebbe un popolo intelligente e visto che ha votato due volte due per Bush significherebbe sopravvalutarlo. Ciao.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/06/08 alle 08:40 via WEB
dimentichi che le primarie sono non il voto "popolare" nel senso del suffragio universale, ma il voto di coloro che sono impegnati nel partito, che devono essere registrati. quindi è un voto molto più pensato di quello che avverrà a novembre.
ci sono poi altre considerazioni da fare: una è quella di che polso della situazione americana abbiamo noi. sostanzialemente quello che ci viene trasmesso da giornali e tv. ed è ovvio che sia una visione addomesticata a uso di un pubblico estraneo alla vita politica interna ad un altro paese. quindi si creano grosse categorie, si semplifica, anche si "burattinizzano" i personaggi, si creano stereotipi per meglio attirare l'attenzione del lettore. (lo dico anche perché frequentando americani in modo abbastanza continuo per lavoro, capisco il "molto di più" rispetto a quello che è noto a noi europei.
e poi, purtroppo, dovremmo porci anche la domanda di quanto abbiamo noi stessi la temperatura di cosa sia l'umore e il convincimento della gente intesa come massa. ciascuno di noi forse percepisce o capisce quello che si pensa nel suo tipo di ambiente, nella sua cerchia più o meno ampia, all'interno del gruppo sociale cui si riferisce. da qui meraviglia e disillusione rispetto alla scelta delle urne. così è sempre stato anche dei miei amici americani: gente da ivy-league, sostanzialmente.:)
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/06/08 alle 12:55 via WEB
La mia considerazione sull’intelligenza politica della maggioranza degli americani è riferita non alle primarie ma al loro aver votato due volte due per Bush. Spero inoltre che, a differenza di quanto dici, il voto degli americani alle primarie sia, come credo, un voto più "obbligato" che "pensato" rispetto a quello di novembre. Se invece fosse il contrario allora il mio target sull’intelligenza politica degli americani si abbasserebbe ancora di più. Ciao :o)
 
Fajr
Fajr il 10/06/08 alle 13:08 via WEB
Condivido le tue considerazioni, lilith, sul tipo di "sfida" affrontato dal partito democratico prima e dall'intera nazione ora che Obama è il candidato ufficiale. Non sarà affatto facile. Ho recuperato queste cronache relative alle elezioni del 2000 e del 2004.(da leggere anche i link in alto a sinistra. "Ohio..."; "Kerry ha vinto". Il link a Reportassociati riporta al nuovo sito, in realtà l'articolo a cui si fa riferimento è questo).
Non credo che gli statunitensi siano un popolo di beoti, piuttosto che occorra costantemente e ovunque mantenere viva la vigilanza perché la democrazia sia sempre sostanziale e non solo formale. Buona giornata :o)
 
lupopezzato
lupopezzato il 10/06/08 alle 20:12 via WEB
Le mie considerazioni possono piacere o non piacere ma a differenza di altri sono abituato sempre a motivarle e dire che il popolo americano è intelligente o non lo è non basta senza spiegare il perché di un’opinione.
Il contesto del discorso è politico e la mia affermazione è ovviamente intesa in "politicamente intelligente" e la motivazione è scritta là ovvero "hanno votato due volte due per Bush". Per colui che è stato considerato il peggior presidente della storia degli USA. Ora se quella è una democrazia – come molti ritengono – quel presidente non è altro che l’espressione di quel popolo sia nel voto che nelle volontà. Non capirei altrimenti come si possa – continuamente e secondo me, giustamente – dire che anche gli italiani sono politicamente stupidi visto che abbiamo ancora una volta il governo che abbiamo.
Lo stesso vale quando si parla di democrazia. Bisognerebbe non dimenticare che non c’è solo la democrazia interna ad un paese ma, anche se non espressa con un voto, esiste anche una democrazia internazionale. Far parte di un patto o di un apparato militare come quello della Nato non significa potersi sottrarre al diritto ritenendo di avere una sovranità anche su altri paesi. Non significa confondere il terrorismo con uno Stato. Ecco anche quando si parla di democrazia sarebbe meglio fare attenzione a non parlarne a vanvera. Dulcis in fundo, in tema di personaggi scomodi, è ipocrita fare gli schizzinosi su Ahmedinijad e poi stendere tappeti di velluto per la visita di Bush. Ciao ciao.
 
 
elioliquido
elioliquido il 12/06/08 alle 06:46 via WEB
Comunque Bush e Berlusconi risultano essere stati votati da poco più della metà degli elettori (votanti) dei loro paesi.
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 12/06/08 alle 14:05 via WEB
Ok, correggo subito il mio pensiero secondo i dettami di un sistema maggioritario che ama farsi chiamare democratico: "la maggioranza degli americani si è identificata ed è stata contenta di essere rappresentata da Bush che in qualità di presidente rappresenta anche le minoranze che non lo hanno votato. Mentre la maggioranza dei cittadini del mondo ritiene Bush il peggior presidente nella storia degli USA, la maggioranza degli elettori americani lo ha eletto anche la seconda volta e questo dovrebbe essere sufficiente a pesare l’intelligenza politica della maggioranza di quel popolo".
Aggiungo, quel Bush a cui srotoliamo tappeti di velluto leccati a nuovo per chi si è reso responsabile assieme ai suoi complici di una vergognosa aggressione militare che viene chiamata guerra, di aver fatto e di fare ricorso alla tortura e di detenere una certa quantità di ostaggi che vengono unanimemente considerati invece ‘prigionieri di guerra’. Tappeti di velluto ed onori civili, militari ed ecclesiastici in nome di una democrazia che si prostituisce in lungo e in largo ma che si appresta a sceneggiare a Pechino 2008 la sua verginità con quel dissenso politico esibito verso chi, guarda caso, non ha rispetto proprio dei diritti umani. Eheheh, siamo nel ridicolo più totale. Prepariamoci a non vedere alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi gli scimpanzé, i macachi e le bertucce di tante puttane democratiche. Puttane che boicotteranno però solo la cerimonia d’apertura ma non le gare sportive perché queste grandi e coerenti puttane democratiche oltre ai diritti umani difendono soprattutto i diritti televisivi. Eheheh, ciao.
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 13/06/08 alle 08:23 via WEB
Non so se gli statunitensi con i quali ho avuto recentemente occasione di parlare siano o possano essere assimilati alla "massa", ovvero a una sorta di "tutti gli americani" o "la maggior parte degli americani". Le persone con le quali ho parlato io non mi hanno presentato nè Hillary nè Obama come svolta in quanto donna o in quanto nero. Me ne hanno parlato in termini di svolta in quanto "diversi da bush". fanno parte, cioè, di quella parte della popolazione che chiede un cambiamento deciso e radicale e non a caso li ho ritrovati tutti più vicini a Obama perchè di Hillary ricodano certe prese di posizione nei confronti dell'intervento in Iraq. Forse hanno raggiunto un pragmatismo nel giudizio che supera certe distinzioni di tipo sessista o razzista. o forse me lo auguro io. :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/06/08 alle 09:25 via WEB
lo stesso feedback che ho avuto io.
(frequentiamo gli stessi americani?:)
 
   
lakonikos
lakonikos il 15/06/08 alle 10:34 via WEB
speriamo non siano quelli sbagliati(la minoranza).
 
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