A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
Messaggi di Giugno 2005
Post n°49 pubblicato il 29 Giugno 2005 da lilith_0404
Quando ero una ragazzina procurarsi libri non era impresa da poco, perché la mia famiglia era modesta e non c'era una abitudine familiare alla lettura. Per soddisfare il mio desiderio di letture facevo quindi incetta di libri presso i parenti, e in questo era preziosa una cugina quasi coetanea che abitava in parte a casa mia, che aveva occasione di ricevere in regalo dei bei volumi da uno zio. Ricordo in particolare un libro dal titolo "Grandi vite grandi imprese", una raccolta di vite di personaggi famosi della storia e della cultura, a cui posso senz'altro far risalire l'origine della mia passione per le biografie. Fu in quel volume che lessi per la prima volta la storia di Elizabeth Barrett Browning, la poetessa inglese dell'ottocento che dopo aver vissuto per buona parte della sua vita da inferma e da reclusa, vittima oltre che della sua infermità anche dell'amore opprimente di un padre dispotico, riuscì tuttavia a vivere una bella storia d'amore che la porto' a trascorrere gli ultimi anni di vita in Italia con un marito molto amato. La sua storia mi rimase nel cuore e quando anni più tardi mi accadde di innamorarmi, scelsi proprio la poesia che Elizabeth aveva dedicato al marito per dichiararmi all'uomo di cui ero innamorata. A lui continua ad essere dedicata. How do I love thee? Come ti amo? Lascia che te ne conti i modi. (Elizabeth Barrett Browning) |
Post n°48 pubblicato il 27 Giugno 2005 da lilith_0404
Lupopezzato ha riaperto il suo Blog. Alla fine il desiderio di continuare a costruire il dialogo con chi lo leggeva e lo commentava ha avuto la meglio e io son troppo contenta perché possa lasciar passare la notizia sotto silenzio. Penso inoltre che anche chi finora non lo conosceva potrà approfittare dell'occasione per farci un giro e apprezzarlo. Ecco dunque il link dove potrete trovarlo. Da parte mia, un ''bentornato'' di tutto cuore . |
Post n°47 pubblicato il 26 Giugno 2005 da lilith_0404
Leggere il post di Occhiodivolpe dedicato all’amore tra blogger, mi ha riportato alla memoria una scena di tanti anni fa, ai tempi in cui frequentavo un piccolo liceo, in un paesotto di provincia: una compagna di classe viveva la sua storia d’amore con un ragazzo di un’altra classe: in ogni momento in cui non fossero in classe , al mattino prima che le lezioni cominciassero , durante gli intervalli e durante la ricreazione si potevano vedere i due ragazzi intenti a baciarsi, in qualche angolo del cortile. A quei tempi la cosa non era ancora così comune e le rispettive classi erano tutte in qualche modo coinvolte, osservando, commentando, consigliando, a seconda dei momenti, intervenendo a consigliare strategie e a incoraggiare riconciliazioni dopo momentanei dissidi. Un po’ quello che succede qui nei blog. Capita spesso di leggere post che sono evidentemente scritti in codice e destinati a una persona specifica, come ben sottolinea Occhiodivolpe, e tutta la gamma dei sentimenti, dei comportamenti e degli atteggiamenti sono esposti in questa specie di vetrina che é il blog, con la vociante e curiosa umanità degli altri bloggers che osservano, commentano, consigliano. Cambiano i modi, non sono più ragazzini sedicenni a interpretare la parte, ma lo spettacolo é lo stesso. E come allora fa tenerezza. |
Post n°46 pubblicato il 22 Giugno 2005 da lilith_0404
Due giorni fa un amico ha chiuso il suo blog. E' stata una cosa improvvisa, senza preavviso. Come quando qualcuno muore in un incidente stradale, lo avevi salutato al mattino, e ti dicono alla sera che é morto: lo stesso stupore dolorosamente incredulo. Scriveva Occhiodivolpe qualche tempo fa, nel suo post 169: ''... e la morte non è più una tomba , ma solo l interruzione del dirsi , non un accadimento dettato dall esterno e da un oscuro destino , ma dettato dalla propria volontà ...'' Io non son brava con le parole, devo sempre prenderle a prestito per dire quello che ho nel cuore. E mi é tornata in mente questa canzone di Guccini. Canzone Per Un'Amica Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava, ...perchè Gi? |
Post n°45 pubblicato il 20 Giugno 2005 da lilith_0404
Raccolgo l'invito di Occhjblu che nel suo post 275 invita a divulgare il seguente elenco di migliorie da apportare ai blog, nella speranza che i gestori di Digiland raccolgano i suggerimenti. NUOVE PROPOSTE PER I GESTORI DEI BLOG 1. (già sollecitato da occhjblu in passato ma non calcolato) EVIDENZIARE I NUOVI COMMENTI INSERITI NEI VECCHI POST (altrimenti non è possibile individuarli...) per esempio: rendere il numero dei commenti che appare a fondo blog lampeggiante o di colore diverso (come per i nuovi messaggi di posta in arrivo...) 2. (proposto da Coulomb): FARE UN INDICE DEI VARI POST IN MODO DA POTERLI RINTRACCIARE PIU' FACILMENTE per esempio: fare un link dei numeri dei post 3. (proposto da ventosudinoi) FARE IN MODO CHE POSSANO ESSERE RINTRACCIATI I BLOG DI NICK CON PROFILI NASCOSTI 4. (proposto da occhjblu) FARE IN MODO CHE SI POSSA VEDERE UN NUOVO MESSAGGIO NELLA CASELLA ANCHE SE SI E' SULLA PAGINA DEL BLOG (senza che si debba per forza andare nel proprio profilo) - 4. bis (proposto da Ironico Distacco) - SEGNALARE I NUOVI MESSAGGI E FARE IN MODO CHE VENGANO DISTINTI TRA COMMENTI, MESSAGGI NELLA CASELLA E MESSAGGI IN CUPIDO 5. (proposto da Lilith) - PREVEDERE UNA LISTA DI BLOG IN ORDINE ALFABETICO, IN MODO DA POTER ESSERE RINTRACCIATI FACILMENTE! 6. (proposto da Ironico Distacco) - CAMBIARE L'ICONA DELL'AVVISO DEL NUOVO MESSAGGIO - E' TROPPO PICCOLA E NON SI NOTA MOLTO QUANDO LAMPEGGIA!! 6 bis - DISTINGUERE CON COLORI DIVERSI LE IMMAGINI DI UOMO O DONNA DI FIANCO AI NICK DI CHI VISITA 7. (proposto da bimba) - POTER ADARE A CAPO QUANDO SI SCRIVONO I COMMENTI. 8. (proposto da Semfim) - PERMETTERE LA GESTIONE DEL BOX PERSONALIZZATO PREVEDENDO LA POSSIBILITA' DI RIORDINARE I LINK IN ORDINE ALFABETICO . 9. (proposto da lupopezzato ) METTERE DEI BLOCCHI MOMENTANEI ALLA CANCELLAZIONE DEL BLOG, tipo che la decisione debba essere confermata a distanza di almeno 24 ore ..si accettano altri suggerimenti... (e si prega di divulgare ) |
Post n°44 pubblicato il 18 Giugno 2005 da lilith_0404
I ricordi sono come le ciliege : uno tira l’altro. Da quando Wings.of.Fire e Occhiodivolpe hanno lanciato il Blog MuseoDeiRicordi mi succede spesso di soffermarmi a ricordare piccoli fatti della mia infanzia a cui da tantissimo tempo non pensavo più, e molte volte accade che pensando ad una cosa un’altra venga richiamata per associazione di idee. Qualche giorno fa mio fratello mi ha detto di aver installato in casa il videotelefono, e mi é tornato alla mente quando a casa mia é arrivato il telefono per la prima volta, i vecchi apparecchi di plastica grigia con il disco rotante in cui si infilava il dito e si aspettava che la rotella ritornasse alla posizione di partenza prima di impostare il numero successivo. E talmente era una cosa strana che mia madre si teneva in disparte un po’ intimorita dalla novità, e mandava avanti me a ricevere dal tecnico della Sip le istruzioni per l’uso: sollevare la cornetta prima di comporre il numero, fare il prefisso per le interurbane, mentre per le locali a quel tempo il prefisso non serviva: banalità, viste oggi, ma per arrivare qui é da là che siamo partiti. Dice bene Manualeperdonne nel suo post 281: la nostra generazione ha vissuto un periodo di mutamenti che le generazioni precedenti non si sarebbero mai neppure sognati, e di questi cambiamenti sono convinta che il più significativo sia proprio quello avvenuto nel campo delle telecomunicazioni, con l’annullamento delle distanze tra un luogo e l’altro e la possibilità di accedere in tempo reale a una messe di informazioni sterminata. I cambiamenti sono stati repentini e radicali, tanto che il mondo della mia infanzia sembra lontanissimo nel tempo. Manualeperdonne si chiede in chiusura del suo post se con tutto questo abbiamo ancora la capacità di stupirci ed emozionarci: e io penso che si, la possibilità di entrare nel museo del Louvre stando a casa mia, o di accedere alla biblioteca dell’università della Pennsylvania per leggere le poesie di Emily Dickinson in versione originale, si , questo a me da emozione, specie se lo confronto con il tempo in cui un libro era una merce tanto difficile da ottenere, che dovevo ordinarlo alla cartoleria del mio paese, e aspettare pazientemente, per settimane, che arrivasse. Ricordo il romanzo della Alcott ‘I figli di Jo’ il cartolaio venne a portarmelo personalmente a casa quando finalmente arrivò: un ricordo forse poetico, che conservo con dolcezza, ma non tornerei indietro. |
Post n°43 pubblicato il 14 Giugno 2005 da lilith_0404
Mia cara Rita, ho letto attentamente il tuo intervento nei commenti al post precedente e mi son presa tempo per rispondere, perché penso che meriti una risposta ragionata e non frettolosa: io sono lenta, lenta a pensare, lenta a scrivere, e devo trovare il tempo giusto per fare le cose, perciò mi scuserai se non ti ho risposto subito. Sono sostanzialmente d'accordo con te sul fatto che sul quesito in sè ognuno deve decidere secondo coscienza. Io pure come te mi sono informata, ho cercato di capire, mi sono confrontata con il mio "sentire", con il mio percorso nella vita, e ho fatto la mia scelta sulla base non di convincimenti ideologici o di partito ma secondo la mia coscienza. Infatti nel post non ho scritto 'vado a votare perché ho deciso per il si, o per il no,’ questi son fatti miei, scelte mie che non intendo imporre a nessuno. Assolutamente d’accordo con te che questo quesito sia un fatto individuale, un fatto di coscienza, non di appartenenza politica. A casa mia negli ultimi giorni se ne é discusso animatamente, le posizioni non erano uniformi, una mia sorella é decisamente schierata per il no, l’altra assolutamente convinta del si, e ti assicuro che ho stima e rispetto per entrambe. Detto questo, però, ti dico che l’astensione, pur se legittima da un punto di vista legale, non mi piace da un punto di vista di principio. Qualcuno ha detto che lo strumento del referendum é abusato,che ci son pochi quesiti che si prestano ad essere risolti con un semplice si e un semplice no, e che questo crea disaffezione verso lo strumento in sè. Tu stessa sostieni che con l’astensione affermi il tuo giudizio sul fatto che questo quesito non doveva neppure essere posto. Non sono d’accordo con questi atteggiamenti. Io penso che la maggior parte delle leggi ce le troviamo confezionate e approvate da politici che, pur votati da noi, eletti a rappresentarci, sono tuttavia portatori di interessi di parte. Nel gioco della politica, una legge di solito é il risultato di una serie di compromessi e di mediazioni che quasi mai hanno qualcosa a che fare con i principi e la coscienza. Di tanto in tanto, qualcuno si prende la briga di venire a chiedere anche il nostro parere, e per una volta tanto ci viene data la possibilità di esprimerci nel merito di questioni più o meno essenziali, direttamente e non per il tramite di rappresentanti che distorcono secondo il proprio comodo il mandato che abbiamo dato loro di rappresentarci. Questo avviene tramite lo strumento del referendum. Per una volta, il destino di una legge può essere deciso da ciò che io, non da sola ma insieme a tutti gli altri cittadini, penso nel merito, e non dagli interessi di una lobby o dal compromesso che il partito fa cedendo su un punto perché gli serve l’appoggio dell’altro partito su un altro aspetto di un’altra legge. Una volta tanto é la valutazione della mia coscienza a poter essere fatta valere. E mi sembra davvero triste che, non andando a votare, tanti cittadini sminuiscano il valore dello strumento referendario, fino a far dire che i referendum non dovrebbero essere più fatti, perché alla gente non interessa. Con altrettanta amicizia e tolleranza, Anna. |
Post n°42 pubblicato il 10 Giugno 2005 da lilith_0404
Quattro o cinque anni fa, durante una banale visita di controllo la ginecologa mi disse “... se desiderasse avere dei figli... oggi ci sono tecniche che possono aiutarla...’’ Io non le avevo chiesto nulla, ed il rapporto tra noi era del tutto impersonale ed occasionale, nulla che potesse autorizzarla a pensare che questo fosse un mio desiderio. Questo episodio mi é tornato alla memoria nei giorni scorsi, parlando con il marito ginecologo di una collega. Parlavamo dei referendum, cercavamo di capire il significato dei quesiti, e lui molto tranquillamente disse: ‘é un business... occuparsi di fecondazione assistita oggi é un affare lucroso’’. E' un ritornello che continua a riecheggiarmi nella mente ascoltando le trasmissioni in cui se ne discute, leggendo gli articoli che ne parlano. Ho cercato di informarmi, il mio voto sarà infinitesimale, ma non mi piace che sia un voto a vanvera. Anche qui nei blog ho trovato chi si accalora nella discussione: il blog di Corsaramora ha dato ampio spazio ad articoli tratti da quotidiani e riviste, il blog di KuroiNeko (blog.libero.it/lostraniero) ne ha fatto una disamina che ho trovato utile, mentre Rosalux nel suo diario ha messo maggiormente l'accento sui risvolti politici del voto. Dice bene Mthrandir (blog.libero.it/Mthrandir) quando dice che la risposta al quesito non può che essere confessionale ed ideologica, e in mezzo, tra i nostri principi morali da un lato e il nostro buonsenso dall’altro si intrufola importuno e fastidioso il pensiero dell’interesse di case farmaceutiche e classe medica che cercano di massimizzare i loro profitti.. Dopo aver letto e pensato, sono ancora al punto che meglio di tutti é espresso nel blog di Mthrandir: e cioè... non so ancora cosa voterò, so solo che voterò, perché anche l’astensione sarebbe comunque una presa di posizione a favore del no, ma una presa di posizione sleale ed opportunistica.
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Post n°41 pubblicato il 06 Giugno 2005 da lilith_0404
Credo di averlo già detto, amo le biografie, e mi perdo a leggere i ricordi delle vite di chi mi sta intorno; qui capita spesso di leggerne e forse é anche per questo che mi piace stare qui. In questi ultimi giorni, a parte quelli presentati sul blog del MuseoDeiRicordi ne ho trovati altri che mi hanno incantato: quello del post 229 di Isabella, quello che che ha raccontato Lupopezzato ( blog La scatola di latta, nei miei link) nei commenti al suo post n.91. Ognuno offre uno spiraglio, una chiave di lettura per capire come siamo diventati quello che siamo, cosa ci ha dato la forma che abbiamo. Nel post che ho lasciato sul MuseoDeiRicordi parlavo della casa di mio nonno . Quando mio padre, ormai quasi vent'anni fa, l'ha ristrutturata, in uno dei muri ha trovato un blocco di pietra con incisa una data: 1681. La pietra non é stata buttata, e ogni volta che la vedo mi ritorna in mente quella canzone di Guccini : La casa sul confine della sera Nel suo post n.237 Skyblus diceva : "Credo che l'atto finale, il significato del perchè io sia qui, qui in questo tempo, in questo luogo, sta nel fatto che faccio parte di una comunità esistente nel tempo che non so da dove viene ma che proprio nel mio passaggio, dell'essere qui, continua ad esistere. Penso che il mio compito, compito che mi viene dato dal "Tempo", sia quello di ricordare ciò che sono stata nel mio tratto di percorso nel tempo, e consegnarlo come memoria ad altri che nel "Tempo" verranno...." |
Post n°40 pubblicato il 02 Giugno 2005 da lilith_0404
Ci sono storie che ascoltate o lette da bambini ci rimangono dentro e sono diventate così parte di noi che ci sono anche quando non ci pensiamo. Come quella che lessi su un libro di fiabe tantissimi anni fa . Si intitolava ‘Le rose del ricordo’ e narrava di un principe che avendo come unica ricchezza la propria spada, ereditata dal re suo padre che era morto combattendo, si pose alla ricerca di una moglie che gli portasse in dote il tesoro che lui non possedeva. Dopo molte peregrinazioni sentì parlare di una Torre, detta ‘la Torre del Ricordo’ che sorgeva nel mezzo di un roseto, tra le montagne Bianche e Nere. Cercò la torre e la trovò grazie all’aiuto di una fanciulla che lo guidò fino al luogo in cui, illuminata da un sole al tramonto, sorgeva una torre formata da tralci di rose intrecciate tra di loro. All’interno della torre, una fonte che sgorgava in un vaso in cui galleggiava una sola rosa, la più bella. La fanciulla spiegò al principe che la torre era nata dopo che le donne erano riuscite a far concludere la pace che poneva fine alle sanguinose discordie che avevano lacerato il paese per tanti anni: a suggellare il loro impegno, le donne avevano piantato ciascuna un tralcio di rosa, e questi crescendo avevano formato la torre. ‘Fortunata gente’ esclamò il principe, 'dunque fra voi regna un’eterna pace!’ ‘Ahimè, no’ rispose la fanciulla. 'Infatti la pace non fu mantenuta, sulla montagna vennero scoperte miniere d'oro e scoppiarono altre guerre, alle quali anche le donne presero parte, e della torre non esiste più che il ricordo. Essa é solo visibile quando il giorno sta per finire. Solo la rosa che c’é nel vaso all’interno della torre é ancora viva, e appartiene a me che sono la sola che ha sempre voluto e consigliato la pace. Mi appartiene insieme al ricordo del tempo nel quale non v’erano odio e delitti. E’ il mio tesoro.’ Così dicendo la fanciulla prese la rosa dal vaso e se l’appuntò sul petto. Il principe le chiese di essere sua moglie e insieme si avviarono per tornare dalla regina, la madre del principe. Per strada, mentre risalivano la montagna dove la regina li stava aspettando, incontrarono un nano che disse loro che avrebbe voluto accogliere gli sposi con un mazzo di fiori ma su quelle rocce nessun fiore cresceva. La fanciulla si tolse la rosa dal seno e gliela diede ‘Piantala sulla cima,’ disse al nano, ‘e fra qualche anno tutta la montagna sarà coperta di rose.’ Dopodiché i fidanzati ripresero il cammino e arrivarono dalla regina. Il principe presento’ la sposa alla madre, e racconto’ di come avesse donato la rosa al nano. ‘E ora cosa possiedi dunque?' chiese la regina. Il principe rimase imbarazzato, ma la sposa rispose serenamente: ‘ora possiedo il ricordo’....
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