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spettacolirizzazione della sofferenza

Post n°1156 pubblicato il 28 Luglio 2014 da ormalibera
 

Tutto è diventato spettacolo. La Costa Concordia con balconi affittati per l'evento. Un matteo con famiglia. Moglie e figlia al seguito, in prima fila. Per dire frasi fatte, vuote. Davanti ad una tale tragedia poteva evitarselo.

Ma ormai ci siamo abituati. Giornalisti che sembra si ispirino ai temi delle scuole medie di un tempo. Io li facevo stile barocco, lacrimevoli. Ad un sassolino ci facevo tanti di quei ricami che alla fine spariva il sasso.

Non lo notiamo più. Tanti spot per raccolta fondi sia del vaticano che dei privati. Bambini denutriti, mangiati dalle mosche che devono farti sentire in colpa e spingerti ad elargire l'obolo. Per poi sentirti gratificato e partecipe della salvezza del mondo. 

Ma quel denaro non arriva a quel bambino. 

Una raccolta vera dovrebbe rendere pubblico quanto ha raccolto e come l'ha speso. Ma ogni apparato è diventato così farraginoso che fogocita tutto quello che riceve e continua a gonfiarsi mentre il bambino fa ancora la fame.

Procurare ogni metodo anticoncezionale, insegnare, fornire mezzi e attrezzature, questo è il vero aiuto. Non un chilo di riso dato di tanto in tanto.

Spettacolo è tutto ciò che conduce lo "spettatore" a commuoversi, a prestare attenzione ad addormentarlo.

E il padrone di casa che giace nel sonno può essere facilmente derubato da tutti i ladri di passaggio.

Ieri sono rimasta molto perplessa nell'ascoltare il discorso del papa.
Per dire tre parole, poche lacrimevole frasi ha DOVUTO leggerle!!!!! Mi sono sentita stringere il cuore. 
Capisco che non è italiano, ma quattro parole poteva pure impararle a memoria, vista l'importanza di ciò che stava dicendo. Se proprio non gli venivano dal cuore. Almeno avrebbe fatto finta.

Quando dici quel che provi non hai bisogno di leggerti il discorsetto scritto. 
E lo sforzo che doveva fare solo per leggerlo. 

Non so quanti l'avranno notato. Mosche bianche, probabilmente.

Sono pochi coloro che guardando una persona riescono a vederla veramente. Noi italiani, per quanto concerne la politica, siamo i più inesperti ed impreparati al mondo.

Se voglio commuovermi a comando mi guardo una telenovela, un film strappalacrime e so che è tutto finto.

Sapendo che la realtà è altro. La sofferenza, il dolore non è uno spettacolo a cui assistere come fosse un "Giulietta e Romeo" o un "Amleto". Lacrime assicurate.

La Realtà non vuole spettacolo ma solo condivisione vera. Aiuto vero. Alla persona che soffre puoi restare accanto in silenzio per esserle di conforto. 

Se Tizio è caduto non è che gli fai un bel discorsetto sull'attenzione da prestare in determinati casi o sulle regole di primo soccorso: gli porgi la mano e l'aiuti a rialzarsi

Il mondo in  cui si siamo calati (o ci siamo lasciati sprofondare) è finto, un sipario, un telo, un proiettore, un attore qualunque (noi non siamo degli intenditori dai gusti raffinati) ed il gioco è fatto. Intanto i borsaioli ci ripuliscono di tutto ciò che abbiamo nelle tasche, nelle menti, nei cuori, nell'anima. 

Io mi guardo "Topazio" (telenovela) e piango. E dopo sorrido, perché so che è tutto finto. 

Ma quando la mia amica sta male sono con lei, ed è tutto vero e reale. E quando le sorrido so che sto sorridendo per trasmetterle il mio amore.

Siamo arrivati al punto da non riuscire più a distinguere la realtà dalla finzione. Siamo così assuefatti alla disperazione, dolore, morte, distruzione che abbiamo bisogno di dosi sempre più potenti per poter provare qualcosa.

Catastrofi immani, omicidi efferati, fame, guerra.... al quale assistiamo come ad un film di pessima qualità e che non ci fa più alcun effetto.

E quando incontriamo il volto di un anziano che non ha da mangiare, un bambino che non ha il necessario, un padre di famiglia senza lavoro la mente dice che è uscito dalla pellicola e che deve rientrarci perché in questa vita non è reale. E noi vogliamo solo il reale che ci propina la tv.

A volte mi sento fuori dal mondo, fuori posto. Come una cicala in dicembre, o una foglia nel deserto.

Ma sono qui. Fino a quando il respiro entrerà nei miei polmoni cercherò di restare a galla in questa realtà.
 
 
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il mio racconto

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che splendido segnale stradale

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di corre il rischio di vivere i propri sogni ciascuno con il proprio talento

 

"L’unico vero “peccato”  è morire prima d’esser morti consegnandosi alla speranza evanescente di un “altro mondo”,
perchè l’unico significato, l’unica verità sta nel Verbo della Vita:

 

 

da ricordare

vivere con amore è occuparsi delle cose quotidiane con infinita tenerezza".

 

Ognuno di noi ha un paio d'ali,ma solo chi sogna impara a volare.

 

preso da un'amico

Strana Maestra, la Vita: ciò che ti insegna ti serviva sempre molto tempo prima

 

Crescere vuol dire accettare di abbandonare quel che ci è servito ieri, oggi solo un peso,

inutile zavorra

 

credere non è sapere, informazione non è conoscenza

 

da ricordare

vivi come se fosse l'ultimo giorno, pensa come se fossi eterno, perchè il sonno della ragione genera mostri

 

da un giovane amico

Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, non ridere, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornata buia.

 

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considerazioni da un blog amico

Il CREDERE tranquillizza,ma in modo superficiale,percio si ha bisogno di tante persone per rafforzarlo. E'la più potente DROGA, altera la realta,con le proprie fantasie,soltanto perchè si e paurosi dell"IMMENSITA DELLA VITA

 
Profezia degli Indiani Cree
Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto.
Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato.
Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato.
Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia
 

La legge della montagna: aiuta il tuo prossimo ma solo dopo aver messo in sicurezza te stesso.

 
 
 

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