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VITTORIO NECCHI di Teresa Ramaioli

Post n°15764 pubblicato il 06 Ottobre 2014 da dinobarili
 

VITTORIO NECCHI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 18:01 via WEB
VITTORIO NECCHI-industriale-(Pavia,1898-1975).Industriale,"Cavaliere del Lavoro" e fondatore dell'omonima fabbrica di macchine x cucire(un tempo vanto delle produzioni pavesi). Nel 1902 il padre Ambrogio(Pavia 1860-1916)fondò nella città natale una pccola fondeia artigiana di ghisa malleabile che, sotta la direzione di Vittorio, subentratogli,cominciò a produrre impanti x radiatori.Nel 1926 uscirono i primi esemplari di macchine x cucire, che resero possibile un rapido sviluppo della fabbrica, che arrivò ad occupare anche seimila dipendenti.Parte dell'azienda fu portata in dote da una delle sorelle di Vittorio, Gigina, alle nozze con l'industriale Angelo Campiglio. La fonderia assunse perciò una nuova denominazioe :NE.CA.(NEcchi CAmpiglio). Molto attivo nel sociale, fondò una scuola professionale e istituì un Fondo di Assistenza Interna (F.A.I.), molto avanzato x quei tempi. A fonte della tattenuta dell'1%, le maestranze potevano fruire di notevoli prestazioni integrative dell'assistenza sanitaria pubblica o potevano trascorrere le vacanze in case di soggiorno . Divideva il suo tempo libero tra una villa vicino a Nervi e la tenuta Portalupa (tra GAMBOLO' e il ponte di BEREGUARDO nell'attuale Parco del Ticino).Nel 1955 gli fu conferita la laurea honoris causa in Fisica. Negli ultimi anni dovette assistere al declino della sua fabbrica nonostante i tenativi di divesificazione dei prodotti:gruppi elettromeccanici,compressori x frigoriferi elettrodomestici. Ciao Teresa Ramaioli

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/10/14 alle 14:21 via WEB
L'ASCENSORE---Un uomo sospeso su una piattaforma fissa la folla sotto di sé. Improvvisamente, a un suo cenno un ragazzo taglia dall'alto la sola corda in grado di sostenere il montacarichi in aria. Gli spettatori urlano e chiudono gli occhi in attesa dello schianto. La piattaforma, con l'uomo saldo sulle sue gambe, è scesa di pochi centimetri e poi si è fermata, come se non fosse successo nulla. L'uomo è Elisha Otis, commerciante di ascensori di Yonkers (New York), e l' esibizione è stata ideata per dimostrare l'efficacia del suo sistema di sicurezza a paracadute. Tutto questo accadeva nel 1854, al Crystal Palace di New York. Otis aveva messo a punto il suo sistema di sicurezza per ascensori e montacarichi già nel 1852. Ma nessuno li aveva comprati, le persone avevano paura, e non avrebbero mai usato un aggeggio in grado di tenerli sospesi nel vuoto, con il terrore di precipitare a terra in caso di rottura dei cavi di sostegno. Piattaforme di questo tipo, infatti, prive del sistema di Otis, erano impiegate nelle miniere e nei cantieri, e gli incidenti erano all'ordine del giorno. La notizia della sua dimostrazione aveva fatto il giro del mondo. Il primo dispositivo commerciale per il trasporto di persone fu proprio quello inaugurato il 23 marzo 1857 . Da allora non ci furono altro che successi, l'inventore morì appena quattro anni dopo , colpito dalla difterite. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/10/14 alle 14:25 via WEB
MATITA---Le matite sono classificate con il sistema europeo nel quale lettere e numeri ne identificano la durezza e quindi il tratto che lasciano sulla carta. La scala prevede tre lettere H, F e B. La H identifica una matita dura (quanto dura lo indica il numero a fianco della lettera H). La F identifica una matita a punto fine, di media durezza. La B identifica il colore, più il numero a fianco della lettera B è alto, più la matita lascia un colore tendente al nero e largo.Durante le prime missioni della NASA, gli astronauti americani usavano matite. La mina di queste matite poteva spezzarsi facilmente causando situazioni di pericolo, quando la parte staccata fluttuava per la cabina in assenza di gravità. Si racconta infatti di come l’impossibilità di utilizzare una normale penna a sfera (causa l’assenza di gravità nello spazio e quindi la mancanza di pressione dell’inchiostro sulla sfera, dovuto proprio alla sua naturale gravità terrestre) abbia indotto a utilizzare come strumento di scrittura nello spazio la matita. Ma la grafite ha un’elevata conducibilità elettrica e un’alta infiammabilità, e ciò ha creato problemi. Paul Fisher, nel luglio del 1965,. progettò una penna a sfera con una cartuccia d'inchiostro pressurizzato. La penna con lo speciale refill pressurizzato, poteva scrivere in condizioni estreme: gravità 0 - sott' acqua - temperature estreme ( -35° / +120° ).La penna Fisher fu usata per la prima volta a bordo dell'Apollo VII, nel 1968. Ciao Teresa Ramaioli
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