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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°23720 pubblicato il 26 Maggio 2016 da dinobarili
 

MILANO  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/05/16 alle 20:06 via WEB
MILANO---Salone Margherita, così chiamato in onore di Margherita d'Austria-Stiria, fu il primo ambiente deputato all'opera in Milano. Eretto nel secondo cortile di Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) alla fine del XVI secolo, fu in seguito sostituito dal Teatro Regio Ducale. La modesta struttura, ebbe una grande importanza storica e culturale, si trattò infatti del primo teatro stabile cittadino, ma soprattutto attraverso il Salone Margherita si diffuse in città la passione per l'opera. Nell'autunno 1598 era atteso alla corte milanese il passaggio di Margherita d'Austria-Stiria, in viaggio per la Spagna, dove si sarebbe unita all’erede al trono Filippo. Nel luglio, il governatore di Mlano Velasco ordinò la costruzione di un salone per il teatro,. Furono sfruttati due colonnati già esistenti per creare una balconata,. l'ambiente fu quindi coperto da un soffitto ligneo. Il salone, in seguito utilizzato, oltre che per feste, banchetti e tornei, come teatro dell'opera, mantenne il nome di Salone Margherita in onore della sovrana spagnola. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio 1695 un primo incendio divampò nella sala rendendo necessari lavori di restauro. Tredici anni più tardi, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1708, il salone fu definitivamente ridotto dalle fiamme ad «un mucchio di terra e sassi…».Dopo quasi un decennio, e la fine del dominio spagnolo, sorge, al posto del vecchio ambiente.,una nuova sala il Teatro Regio Ducale.Ciao Teresa Ramaioli

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/05/16 alle 18:06 via WEB
Madonna della Bozzola-( Garlasco-Pavia)Il Santuario, frutto della devozione alla Madonna delle popolazioni della Lomellina, sorge a circa un chilometro da Garlasco. Il luogo, anticamente, era ricoperto da cespugli di biancospino, chiamato in dialetto bosso,da cui deriva il nome bozzola. In mezzo a questo boschetto sorgeva una piccola cappella, con dipinta l’immagine della Madonna seduta su una cattedra, tenendo con il braccio sinistro Gesù Bambino, ritto sulle sue ginocchia,e con un libro nella mano destra. In questa località, Maria Benedetta, una ragazzina di 13 anni, era solita accompagnare al pascolo il piccolo armento di famiglia .Della sua fanciullezza Maria ricorda vagamente, come un brutto sogno, immagini di soldati a cavallo, di spade insanguinate; così era stata distrutta la sua famiglia , in quei tempi spietati e violenti. Quel giorno di orrore e sangue ha reso muta la povera piccola. Il parroco, Don Andrea Guazzoni, si prese cura della bimba,affidandola ad una famigla.Un giorno dell’estate dell’anno 1462, Maria Benedetta si trovava a pascolare il proprio gregge nelle vicinanze della cappella, quando il cielo si rabbuiò ed annunciava un temporale. Lampi, tuoni, spaventarono gli animali che si dispersero nella radura, mentre la fanciulla spaventata si rifugiava sotto il tettuccio della cappella.,volgendo lo sguardo all’immagine della Vergine come per chiedere protezione. Poco dopo il cielo ritornò limpido e sereno. L’Immagine della Madonna , dipinta sulla parete, si anima e parla con la bambina:”Maria Benedetta,va’ a dire ai Garlaschesi che io desidero qui un santuario a protezione di tutta la Lomellina”. La felicità della ragazza, che si sentì guarita, era al massimo Madonna della Bozzola-La miracolosa guarigione provoca l’entusiasmo della popalazione di Garlasco e dei paesi vicini , che subito si impegnano per la costruzione del tempio. – L’altare maggiore viene ricavato utilizzando l’antica cappelletta,conservando intatto l’affresco raffigurante laVergine. La piccola Maria Benedetta, dopo l’apparizione della Madonna, compiuta la sua missione, si ritirò silenziosa nel Monastero delle Religiose Benedettine Vallombrosiane,consacrando alla Vergine tutta la sua vita. –Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/05/16 alle 18:07 via WEB
ELEZIONI PRESIDENTE STATI UNITI SEMPRE DI MARTEDI---Tra il 1788 e il 1845, ciascuno Stato dell'Unione stabiliva la data delle elezioni, senza preoccuparsi di "sincronizzarsi" con gli altri. L'unico vincolo era che le votazioni per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti fossero concluse entro il primo mercoledì di dicembre. Nel 1792 una legge stabiliva che le votazioni fossero fatte nei 34 giorni precedenti a quella data. Una scelta motivata dal fatto che la società era fondamentalmente agricola: a novembre i raccolti erano terminati ed era il momento più tranquillo per gli agricoltori. Tenuto conto che potevano votare solo i maschi, bianchi e proprietari terrieri, era il momento ideale per andare a votare. Un tempo così ampio generava però molta confusione e incertezza dei risultati. Così, nell' 1845, il Congresso decise che era tempo di uniformare una data. Il lunedi no, perché avrebbe richiesto a molti elettori di partire da casa la domenica, in calesse, per raggiungere i seggi. E la domenica no, perchè giorno di riposo. Il mercoledì non andava bene, perché era giorno di mercato, e gli agricoltori non sarebbero andati a votare. Così si decise che il martedì sarebbe stato il giorno in cui gli americani avrebbero votato alle elezioni. Per la precisione il martedì dopo il primo lunedi nel mese di novembre. Giorno valido per le elezioni federali e per quelle del Presidente degli Stati Uniti. Ciao Teresa Ramaioli
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