« MILANO di Teresa RamaioliFORTUNATA E LA LISTA DEI... »

LA PISTA CICLABILE DI VAN GOGH di Teresa Ramaioli

Post n°24548 pubblicato il 07 Luglio 2016 da dinobarili
 

LA PISTA CICLABILE DI VAN GOGH  
di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 06/07/16 alle 16:41 via WEB
---La pista ciclabile di Van Gogh---“La notte stellata” di Vincent Van Gogh, una delle opere più belle della sua tormentata e straordinaria attività artistica. Il clima sereno e tranquillo del paesino dormiente sovrastato da un cielo attraversato da astri che sembrano ruotare vertiginosamente e rischiarare il cielo scuro. Spesso l’artista se ne andava in giro di notte con tela e pennelli, cercando di cogliere la realtà immersa nel buio. Aveva creato un cappello sormontato da candele accese per riuscire a vedere meglio nell’oscurità. La tela in questione è stata creata attraverso il ricordo di una notte stellata impresso nell’animo dell’artista. Questo famosissimo dipinto, conservato al MoMa di New York, realizzato dal pittore nel 1889, riproduce il cielo di Saint-Rémy-de-Provence. Sarebbe bello passeggiare in questo quadro, in una notte rischiarata da fantastiche stelle! Daan Roosegaarde ha reso in parte possibile tutto questo, l’artista e designer olandese per il “Van Gogh 2015 International Theme Year” ha voluto rendere omaggio al genio espressionista con la “Van Gogh-Roosegaarde Cycle Path di Nuenen“. Si tratta di un tratto di strada lungo circa 1 km .Il percorso, aperto il 12 novembre 2014 ad Eindhoven, collega due mulini e aggiunge un nuovo tratto alla pista ciclabile, lunga 335 chilometri che si snoda nella regione del Brabante del nord, collegando la casa di famiglia dove nacque Van Gogh al paese di Nuenen, dove il pittore dipinse il suo primo capolavoro, Il Mangiatore di Patate. Di notte la strada si trasforma come per magia in una scia luminosa, come la via lattea, la stessa dipinta da Vincent, grazie a un espediente tecnologico: 50mila sassolini scintillanti che segnano la via. Led e sassi fluorescenti che durante il giorno accumulano energia e durante la notte si illuminano. La sera si potrà camminare, correre, pedalare tra le stelle. E' un regalo per tutti coloro che vorranno/ potranno percorrere un sentiero pieno di magia, vivendo l’emozione di entrare in un’opera d’arte. Buona passeggiata Teresa Ramaioli

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=13426181

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/07/16 alle 18:29 via WEB
LE OCHE---Le oche sono animali che hanno una sensibilità particolare,quando percepiscono qualcosa che non fa parte della solita routine gridano. Per difendersi dai furti ormai c' è di tutto: dalle inferriate al satellitare e...le oche che,se lasciate libere la sera in cortile, funzionano come allarme acustico se succede qualcosa di insolito o arrivano degli sconosciuti. Un pò come nel 390 a.C. a Roma, quando i Galli che circondavano il Campidoglio tentarono un blitz notturno ma furono scoperti grazie a undici oche che, non erano finite arrosto perché sacre a Giunone. I volatili iniziarono a starnazzare furiosamente svegliando le sentinelle romane, che riuscirono così a respingere l' assalto. L' oca ha testa e occhi piccoli, il becco forte, il collo lungo, il corpo tozzo e le zampe robuste. Il maschio è più aggressivo e grida più forte della femmina. Gli esemplari domestici arrivano a pesare anche più di otto chili, se messi all' ingrasso. Un tempo era definita il «maiale dei poveri», infatti dava uova, piumino e ottima carne con poca spesa. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/07/16 alle 18:31 via WEB
Castello Sforzesco di Milano---- Il grande affresco sulla volta della Sala delle Asse è una importante decorazione artistica di Leonardo da Vinci, è un pergolato di frutta e nodi con l’araldica di Ludovico. E' noto che Leonardo da Vinci avesse una vera e propria passione per rebus e sciarade, veri intrecci (nodi) della mente. Leonardo ha spesso utilizzato il nodo come firma. La Sala delle Asse è una delle stanze più suggestive del Castello, dove Leonardo lavorò, nascosto da decine di strati di pittura sovrapposta nei secoli c’è un esteso pergolato formato dai rami fioriti e fittamente intrecciati ai quali si annoda, con un gioco prezioso, una corda d'oro. Al culmine dell'intreccio vegetale è rappresentato lo stemma araldico degli Sforza. Il capolavoro è tornato alla luce grazie al lavoro certosino dei restauratori, realizzato con bisturi per non intaccare l’intonaco originale. La sala è detta Camera dei Moroni, dedicata a Ludovico Sforza detto il Moro per l’incarnato scuro, ma anche per il lavoro di valorizzazione della produzione della seta, che si basava su estensive colture del gelso (in latino morus). Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963