Astral Night Reverie

E' proprio vero: più si cerca di stare alla larga dalle donne, più vengono a tormentarci. Alessandro era appena riuscito a "dimenticarsi" di Francesca che gli piombano sul groppone, non una, ben due segretarie. Battute a parte, sarà interessante capire che criteri di selzione adotterà Alessandro per scegliere. Rimango cauto nel commento perchè ha senso aspettare i primi sviluppi. Ti abbraccio e ti auguro buon week end.

La soffitta è il luogo di Alessandro, diventato poi rifugio anche per Francesca, volevo donarle giustizia, perché è un luogo che non fa paura, ma è una sorta di confessionale con le pareti intrise di testimonianze, segreti, ricordi. E' un luogo avvolto da una sorta di aura magica, hai ragione, hai reso una bellissima idea e mi fa sorridere che tu abbia nominato un film d'animazione di cui tutti abbiamo frammenti nella mente. Ti abbraccio anche io

Devo dire ceh l'immagine che ahi dato della soffita è una meravigliosa metafora dell'infanzia, dei ricordi e dei sentimenti vissuti da Alessandro. Credo che rappresenti l'ultimo legame tangibile che entrambi condividono. Pensando a quelle travi di legno, mi è venuto spontaneo immaginare quali conversazioni e segreti abbiano assorbito: il loro essere stati testimoni silenziosi li fa avvolgenre da un'aura quasi magica. E mi viene da pensare a quell'opera d'arte che è "Fantasia", in cui vari oggetti si animano ai gesti di Topolino-apprendista mago. Chissà, forse anche Alessandro vorrebbe tanto una bacchetta magica, per dar vita a quelle assi di legno e per rivivere un'ultima ovlta quei bellissimi momenti. Ti abbraccio cara compagna di viaggio.

Tutto molto giusto e aggiungo: se vincesse il suo istinto, la tua storia sarebbe durata due episodi...

Credo che Alessandro lo direbbe di aver sbagliato, solo che tornerebbero al problema di prima: come fare a tener su una cosa del genere? Lo so che è troppo facile buttarsi tutto dietro le spalle e risolvere il problema con un distacco definitivo e forse questa è la strada che Alessandro ritiene giusta. Lui la ama, e pure tanto, però non vuole coinvolgerla in un amore impossibile, per questo la lascia andare e non la trattiene appesa ad un filo, pur di starci male. Prova a metterti nei panni di Alessandro e comprendilo, al di là dell'istinto di correre da lei, su di lui vince una forte razionalità. Poi ognuno ha il suo punto di vista, ovviamente.

Detto tra noi e senza giri di parole: lui è un cretino, ma un cretino di quelli totali. Un concentrato di orgoglio maschile e falsa integrità, uno di quelli che non è in grado di fare un passo indietro e dire "ho sbagliato", ma che continua ad accumulare errori su errori. Ed arriverà al punto in cui nulla è recuperaile, perchè se la storia di Francesca e John andrà in porto, lui rimarrà con un pugno di mosche in mano. Zero amore e anche rapporto di amicizia con la sorella andato a farsi benedire. Ho apprezzato molto la descrizione della telofnata: immagino lei, seduta su una sedia, fuseaux scuri, camicetta bianca e coda di cavallo, che ad inizio conversazione è appoggiata allo schienale, con gli occhi grandi e pieni di speranza. Poi la rivedo a fine telefonata: busto dritto, pupille ridotte a due fessure e labbra serrate. Immagino che attaccato il telefono abbia detto qualcosa del tipo: "te la do io la mia rinascita"... Battute a parte, delizioso passaggio narrativo che si legge tutto d'un fiato ed un po' di rabbia da parte mia. Lui merita di rimanere solo, puzzolente e con lo sfratto esecutivo...

Non posso risponderti più di tanto, altrimenti farei spoiler, però se almeno Alessandro prova a mettere un punto di fine alla loro relazione, Francesca si ostina a voler stare nella "illegalità". Hanno ragione entrambi secondo me, non esiste via di mezzo. E' un discorso complesso.

Grazie cara, mi è venuta spontanea come immagine, perchè ho pensato alla distanza, a quella frattura non solo geografica, tra vecchio e nuovo continente. Quest'ultimo visto come metafora di una nuova vita, con nuove opportunità e l'illusione di mettere miglia e vento tra sè e la donna amata. Non so come finirà, ma io faccio il tifo per Francesca. Una volta tanto mi schiero dall'altra parte della barricata. Il fatto è che non credo che l'insistenza di Francesca sia solo una presa di posizione di pancia, anzi, sono convinto sia molto più razionale di quella di Alessandro. In febbrile attesa, ti abbraccio ed incrocio le dita.

O, forse, Alessandro prende questa decisione per frenare i sogni di entrambi? A volte fa male dire la verità, quindi la si maschera con una "piccola" bugia che allevia la sofferenza. Francesca, a modo suo, pur continuando a lottare, si è resa conto che stare con Alessandro e impossibile. Mi piace come descrivi l'oceano, davvero ne hai dato una bella immagine legata ai sentimenti, fosse venuta a me l'avrei usata per questo post. Sei un grande scrittore mio caro. Ti abbraccio anche io

Pensare che miglaia di chilometri siano un muro sufficientemente spesso, per non permettere all'eco dei sentimenti di giungere a destinazione, è solo un'illusione. Per come la vedo io, invece, l'oceano è una passerella di acqua e sale su cui far scivolare i propri sogni, un'appiglio per non morire nel presente e dilatare la speranza di un futuro insieme. L'atteggiamento di Alessandro non lo condivido e manca, a mio avviso, di riflessività. Ed è un po' strano, perchè la percezione che avevo avuto dall'inizio era quella di una persona razionale ed in grado di affrontare ocn maturità i problemi. Invece, qui, l'unica matura sembra proprio Francesca, che non ha intenzione di arrendersi alla realtà e che vuole trovare una soluzione per portare avanti la loro storia. Ti abbraccio cara amica.