Azitromicina un antibiotico con caratteristiche antinfiammatorie e immunomodulatrici

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Azitromicina, un antibiotico con caratteristiche antinfiammatorie e immunomodulatrici

L’Azitromicina trova impiego in: infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori; infezioni odontostomatologiche; infezioni della cute e dei tessuti molli; infezioni uro-genitali

L’Azitromicina è un antibiotico appartenente alla categoria dei macrolidi. I macrolidi costituiscono una grande famiglia di prodotti naturali molti dei quali presentano attività antibiotica. Gli antibiotici macrolidi sono particolari molecole che agiscono interferendo con la sintesi proteica del microrganismo patogeno ( esercitata mediante il legame alla subunità ribosomiale 50S, che impedisce all’enzima peptidiltransferasi di provvedere all’allungamento della catena polipeptidica nascente ) e comportando, di conseguenza, il blocco della crescita e della moltiplicazione del microbo. Generalmente gli antibiotici macrolidi hanno azione batteriostatica ma, se somministrati ad alte dosi, divengono anche battericidi.

Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che i macrolidi mitigano l’infiammazione e modulano il sistema immunitario; in particolare essi si sono mostrati in grado di causare la downregulation delle molecole di adesione della superficie cellulare, ridurre la produzione di citochine proinfiammatorie, stimolare la fagocitosi da parte dei macrofagi alveolari e inibire l’attivazione e la mobilizzazione dei neutrofili. Il meccanismo con cui i macrolidi esercitano questi effetti antinfiammatori e immunomodulatori non è ben noto. [ – > Continua su FarmaciaOnline.net  ]

 

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L’antibiotico Azitromicina riduce il rischio di mortalità tra le partorienti

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Una singola dose di Azitromicina ( 2 gr ), un comune antibiotico, riduce il rischio di mortalità delle madri durante il parto

La somministrazione per bocca di Azitromicina ( 2 grammi ), un antibiotico di ampio impiego anche noto come Zitromax, ha ridotto della metà il rischio di setticemia o morte per le madri durante il parto vaginale.

Una prassi da adottare: le infezioni sono tra le prime cinque cause di mortalità materna in tutto il mondo

Queste le conclusioni di un ampio studio pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine ( NEJM ).

Sono stati presi in esame i dati di più di 29.000 donne nei Paesi a basso e medio reddito che si sono offerte volontarie per prendere parte allo studio randomizzato: a metà di loro è stato somministrato l’antibiotico Azitromicina ( singola dose orale di 2 gr ) e all’altra metà placebo.

Tra le 14.637 donne che avevano ricevuto il placebo, il 2.4% ha sviluppato sepsi ( setticemia ) o è deceduta entro 6 settimane, contro solo l’1.6% delle 14.526 donne trattate con Azitromicina.

La differenza è stata significativa tale da indurre i ricercatori ad interrompere lo studio precocemente.

I benefici osservati con le madri non si sono visti con i bambini.

L’antibiotico è già raccomandato per i parti cesarei negli Stati Uniti e in altri Paesi perché studi precedenti ne avevano mostrato l’effetto protettivo.

Una singola dose dell’antibiotico Azitromicina ha ridotto della metà la sepsi e la morte nelle donne in travaglio. La semplicità di questo intervento dovrebbe consentire la protezione delle madri durante il parto.

La sepsi è responsabile del 10% dei decessi materni poco prima, durante e dopo il parto: è tra le prime cinque cause di mortalità materna in tutto il mondo.

Fonte: The News England Journal of Medicine, 2023

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