Il vaccino Pfizer – BioNTech induce pochi anticorpi nella saliva. Per ridurre la trasmissione virale nei vaccinati è necessario proteggere il cavo orale

Vaccino Pfizer.2

 

Lo studio italiano: ” La vaccinazione a RNA messaggero ( mRna ) protegge dalla forma grave, ma è meno performante nel blocco dell’infezione ” – Col vaccino Pfizer – BioNTech pochi anticorpi nella saliva, va protetto il cavo orale

Una ricerca pubblicata su EBioMedicine ( Lancet ) ha mostrato il vaccino anti-COVID a RNA messaggero ( mRna ) di Pfizer – BioNTech induce pochi anticorpi nella saliva.

E’ pertanto necessario rafforzare le difese di bocca e naso con vaccini a uso locale.

I ricercatori italiani di Università dell’Insubria e Asst Sette Laghi ha trovato che il vaccino anti-COVID di Pfizer – BioNtech provoca ” una forte risposta immunitaria sistemica con aumento dello sviluppo di anticorpi neutralizzanti nel siero, ma non nella saliva “.

Questo ad indicare che l’immunità della mucosa orale è scarsamente attivata da questo protocollo vaccinale.

Per contrastare il basso livello di anticorpi neutralizzanti anti-Spike nella saliva, dopo la vaccinazione con il vaccino Pfizer – BioNTech, occorre rafforzare le difese di bocca e naso, per esempio con preparazioni vaccinali somministrate a livello locale.

Lo studio si è concentrato sulla risposta immunitaria mucosale evocata dalla vaccinazione anti-COVID con Pfizer-BioNTech e si basa sull’analisi dei campioni di siero e saliva di 60 operatori sanitari dell’ospedale di Varese.

Dallo studio ha dimostrato che, dopo il completamento del primo ciclo di 2 dosi di vaccino, tutti gli immunizzati presentano anticorpi neutralizzanti anti-Spike nel sangue ma non nella saliva, nella quale sviluppano anticorpi neutralizzanti solo gli individui precedentemente esposti all’infezione naturale e le cui mucose orali sono state a contatto con gli antigeni virali.

Secondo gli autori, questi dati spiegano almeno in parte perché la vaccinazione a RNA messaggero sia efficace e protettiva contro la malattia grave, ma meno nel blocco dell’infezione e quindi della circolazione del virus tra i soggetti vaccinati.

Fonte: EBioMedicine

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Svezia – Umea University: una ricerca su 1.7 milioni di persone ha mostrato una efficacia di pochi mesi con il vaccino AstraZeneca e il vaccino Pfizer

Vaccino COVID

SVEZIA – Efficacia dei vaccini COVID: nulla dopo 4 mesi con AstraZeneca, nulla dopo 7 mesi con Pfizer. Il vaccino Moderna è il più efficace ( 59% ) a 6 mesi. Il vaccino Moderna ha una quantità di mRNA più che tripla rispetto a Pfizer

Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Umea in Svezia ha valutato la durata di efficacia dei vaccini anti-COVID.

Nessuna protezione è misurabile dopo 7 mesi del vaccino Pfizer-BioNTech. Per il vaccino AstraZeneca non c’è efficacia residua dopo 4 mesi.

Per il vaccino Moderna la protezione dall’infezione è inferiore al 60% dopo 6 mesi.

La protezione contro gli esiti gravi è solo al 42% dopo 6 mesi. La protezione diminuisce più velocemente e drasticamente per gli uomini e gli anziani fragili.

L’efficacia dei vaccini contro il ricovero e la morte è stata mantenuta per 9 mesi, ma non negli uomini, negli anziani e negli individui con qualsiasi comorbidità.

Questi risultati sono a sostegno della somministrazione di un’ulteriore dose di richiamo sia prioritaria dove vi sia una popolazione ad alto rischio di malattie gravi e di morte.

La vaccinazione eterologa ( ad esempio: prima dose Astrazeneca, seconda dose vaccino a mRNA [ Pfizer o Moderna ] ) sembra dare migliori risultati rispetto alla vaccinazione omologa ( con lo stesso vaccino somministrato 2 volte ).

Fonte: Umea University, 2021

LINK: https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3949410

Dopo Israele è la Germania ad ammettere che la doppia vaccinazione non è sufficiente a controllare la variante Delta. Si passa alla terza dose per i pazienti fragili e anziani

Germania COVID

GERMANIA, DA SETTEMBRE TERZA DOSE A FRAGILI E ANZIANI – CAMBIO DI LINEA: VACCINAZIONE ESTESA ANCHE AI RAGAZZI DAI 12 AI 17 ANNI – IL GOVERNO DI ANGELA MERKEL E’ PREOCCUPATO DAL DIFFONDERSI DELLA VARIANTE DELTA

La riunione tra il ministro della Salute Spahn e i suoi colleghi dei 16 Länder tedeschi ha portato a due novità. La prima è un altro richiamo a settembre per le persone vulnerabili “perché per loro il rischio di ridurre la protezione vaccinale è maggiore”. La seconda è il via libera alle somministrazioni ai minorenni, nonostante la Commissione Stiko non lo abbia raccomandato. Il pediatra Terhardt a Die Zeit: “Strategia in atto da settimane per distrarre dal proprio fallimento sulla scuola” ( Fonte: IlFatto  )

I VACCINI PER LA TERZA DOSE SARANNO SOLO QUELLI DI PFIZER E MODERNA, esclusi il vaccino AstraZeneca e il vaccino JnJ

GERMANIA: OFFERTA VACCINALE ( NO OBBLIGO ) AI RAGAZZI DI 12-17 ANNI, ANCHE SE LA COMMISSIONE STIKO ABBIA CONSIGLIATO LA VACCINAZIONE SOLO PER I RAGAZZI CON PATOLOGIE PREGRESSE. LA DECISIONE DELLA STIKO SI BASA SUL FATTO CHE I RAGAZZI RARAMENTE SI AMMALANO GRAVEMENTE DI COVID

L’altra grande novità emersa dalla riunione tra Spahn e i ministri della Salute dei 16 Länder tedeschi riguarda invece i più giovani: è stato infatti deciso all’unanimità di estendere l’offerta di vaccinazione a tutti i ragazzi dai 12 ai 17 anni, nonostante al momento la Commissione permanente per le vaccinazioni ( Stiko ) non abbia raccomandata la somministrazione per questa fascia di età, ma abbia consigliato la vaccinazione solamente ai ragazzi che soffrono di patologie pregresse, quindi più a rischio in caso di contagio. ( Fonte: IlFatto )

GERMANIA – LA COMMISSIONE STIKO CRITICA IL GOVERNO SULLA VACCINAZIONE DEI RAGAZZI 12-17 ANNI. SONO INCOMPETENTI IN MATERIA SANITARIA E CERCANO DI GIUSTIFICARE IL PROPRIO FALLIMENTO

Martin Terhardt, pediatra e membro di Stiko, ha dichiarato a Die Zeit che “i politici ignorano le competenze mediche e hanno ripetutamente interferito nel nostro lavoro. Questo è presuntuoso e inquietante“. Secondo Terhardt, invece che puntare esclusivamente sui vaccini, la politica dovrebbe pensare a rendere le scuole più sicure, per ridurre i contagi in classe: “Questa è la strategia in atto da settimane per distrarre dal proprio fallimento in termini di pianificazione e attuazione di linee guida di lunga data per il funzionamento sicuro e igienico di asili nido e scuole”, ha detto il pediatra, intervistato per la versione online del settimanale tedesco. ( Fonte: IlFatto: )

STIKO, è un Comitato scientifico composto da 18 membri presso il Robert Koch Institute di Berlino, in Germania, che fornisce raccomandazioni ufficiali per i programmi di vaccinazione utilizzati dai singoli stati tedeschi

LINK A IlFatto: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/02/germania-da-settembre-terza-dose-a-fragili-e-anziani-cambio-di-linea-vaccinazione-estesa-anche-ai-ragazzi-dai-12-ai-17-anni/6281538/

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