COVID: scarseggiano le dosi di Pfizer ma molte persone rifiutano Moderna, l’altro vaccino a RNA messaggero, perchè ritenuto associato a una maggiore incidenza di reazioni avverse. Alcuni aspettano la versione aggiornata contro la variante Omicron pronta tra qualche mese

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” Scoppia la guerra delle dosi di vaccino. Moderna frena la campagna: tutti vogliono Pfizer ” così titola Il Tempo

Le scorte a disposizione della struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo sono composte soprattutto da Spikevax, il vaccino di Moderna, mentre cominciano a scarseggiare i vaccini Pfizer.

Di Cominarty ( vaccino Pfizer ) risultano disponibili invece meno di tre milioni di vaccini. Per i quali hanno la priorità gli under 18, poiché questo vaccino è l’unico autorizzato per il booster in questa fascia d’età. Di conseguenza la maggior parte delle persone cui è stato somministrato Pfizer nel primo ciclo vaccinale, ora è costretta a sottoporsi a una terza dose «eterologa» con il vaccino Moderna.

Molti ritengono che le reazioni avverse siano più intense dopo la vaccinazione con Moderna. Queste voci sono smentite dall’ultimo « Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19 » dell’AIFA, dove si segnala che i sospetti eventi avversi sono percentualmente addirittura inferiori con il vaccino Moderna rispetto al vaccino Pfizer.

Eppure non è sempre facile convincere chi si è «trovato bene» con un vaccino a riceverne un altro. E così parte del target potenziale della terza dose preferisce aspettare anche molte settimane in più per farsi somministrare una dose di Pfizer o, al limite, per attendere l’arrivo degli «aggiornamenti» annunciati per la variante Omicron o per il vaccino proteico Novavax.

Il vaccino Novavax, a differenza dei vaccini a RNA messaggero ( materiale genetico ), è costituito da proteine, in linea con i tradizionali vaccini finora somministrati ( influenza, epatite B, papillomavirus etc ).

Il vaccino Moderna contiene 100 micro-grammi di materiale genetico, contro i 30 del vaccino Pfizer.

Fonte: Il Tempo; LINK: https://www.iltempo.it/attualita/2022/01/03/news/moderna-pfizer-dose-richiamo-cosa-cambia-quale-migliore-guerra-dosi-vaccino-frena-problemi-29971952/

 

Terza dose con il vaccino Spikevax di Moderna ?

Sconsigliato in Francia l’utilizzo del vaccino anti-COVID di Moderna per la terza dose, somministrata a chi ha già completato il ciclo vaccinale. L’Alta autorità della salute ( Has ) francese ha fatto un passo indietro rispetto alle raccomandazioni emanate il 6 ottobre, in cui prevedeva l’uso dei due vaccini a RNA messaggero, escludendo ora Moderna e raccomandando unicamente Pfizer, in attesa dei risultati delle analisi più dettagliate dell’Agenzia europea del farmaco EMA. Il parere sull’uso del vaccino Moderna per le prime due dosi, invece, resta invariato.

La Has ha deciso di seguire un principio di precauzione anche in relazione alle decisioni delle Autorità sanitarie di alcuni Paesi europei, Svezia e Danimarca, che hanno sospeso il vaccino per le fasce di popolazione più giovane. In Francia la terza dose è prevista in generale per gli anziani, ma ci sono anche i giovani che lavorano nella sanità o gli immunodepressi.

Il vaccino Moderna è stato sospeso tra i giovani in Svezia e Danimarca. La Svezia ha deciso di dire stop alla somministrazione per le persone nate nel 1991 e dopo. E questo per il rischio di possibili effetti collaterali rari, come la miocardite.

” L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha deciso di sospendere l’uso del vaccino Spikevax* di Moderna per tutti i nati dal 1991 in poi per motivi precauzionali. Sono in aumento le segnalazioni degli effetti collaterali come miocardite e pericardite. Tuttavia il rischio di essere colpiti da questi effetti collaterali è molto basso “. L’Agenzia sanitaria ha affermato di aver raccomandato invece la somministrazione del vaccino Comirnaty di Pfizer – BioNtech. Le persone nate nel 1991 o successivamente che hanno già ricevuto una prima dose di Moderna riceveranno la seconda dose di un vaccino diverso.

La Danimarca sospenderà invece la somministrazione di Moderna per le persone al di sotto dei 18 anni, dopo i rapporti relativi a possibili rari effetti avversi, come le miocarditi, come hanno annunciato le autorità sanitarie del Paese.

 

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Svezia – Umea University: una ricerca su 1.7 milioni di persone ha mostrato una efficacia di pochi mesi con il vaccino AstraZeneca e il vaccino Pfizer

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SVEZIA – Efficacia dei vaccini COVID: nulla dopo 4 mesi con AstraZeneca, nulla dopo 7 mesi con Pfizer. Il vaccino Moderna è il più efficace ( 59% ) a 6 mesi. Il vaccino Moderna ha una quantità di mRNA più che tripla rispetto a Pfizer

Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Umea in Svezia ha valutato la durata di efficacia dei vaccini anti-COVID.

Nessuna protezione è misurabile dopo 7 mesi del vaccino Pfizer-BioNTech. Per il vaccino AstraZeneca non c’è efficacia residua dopo 4 mesi.

Per il vaccino Moderna la protezione dall’infezione è inferiore al 60% dopo 6 mesi.

La protezione contro gli esiti gravi è solo al 42% dopo 6 mesi. La protezione diminuisce più velocemente e drasticamente per gli uomini e gli anziani fragili.

L’efficacia dei vaccini contro il ricovero e la morte è stata mantenuta per 9 mesi, ma non negli uomini, negli anziani e negli individui con qualsiasi comorbidità.

Questi risultati sono a sostegno della somministrazione di un’ulteriore dose di richiamo sia prioritaria dove vi sia una popolazione ad alto rischio di malattie gravi e di morte.

La vaccinazione eterologa ( ad esempio: prima dose Astrazeneca, seconda dose vaccino a mRNA [ Pfizer o Moderna ] ) sembra dare migliori risultati rispetto alla vaccinazione omologa ( con lo stesso vaccino somministrato 2 volte ).

Fonte: Umea University, 2021

LINK: https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3949410