La Serie A 23/24 da zero a dieci-Nona giornata

Dopo la sosta per la Nazionale, tornano i nostri voti al campionato.

Iniziamo col successo di un Napoli (7) che batte un Verona (6) tutt’altro che arrendevole e che in più di un’occasione ha reso difficile la vita ad un ottimo Meret (9). Sugli scudi Kvaratskhelia (8), che con la sua doppietta indirizza il match.

Per cinquantotto minuti il Torino (6)ha  fronteggiato l’Inter alla pari. A quel minuto poi c’è stato il goal di Thuram che ha fatto da spartiacque ed ha indirizzato la partita nel canale voluto dai nerazzurri (6), che poi hanno saputo gestire e ampliare il vantaggio. Bravo Sommer nel primo tempo su Seck (parata da 8).

Una Lazio pratica e ben organizzata (7) supera un Sassuolo (5) confuso in difesa e poco efficace davanti. 3 a Tressoldi per come spiana la strada ai biancocelesti sul primo goal.

Vince la Roma (6), che nonostante la superiorità numerica, fatica contro un buon Monza (7), ben messo in campo e in grado di creare grattacapi ai giallorossi. 9 a Di Gregorio per la parata su Aouar. Zero a Mourinho perché ormai i suoi show rasentano il patetico.

Pareggio “pazzo” tra Salernitana e Cagliari (6 a tutte e due le compagini), dove la partita entra nel vivo dal settantanovesimo (minuto in cui ne succedono di tutti i colori). Quattro goal, intervento del VAR e chi più ne ha più ne metta. 1 a Viola per il fallo ingenuo che costa il rigore contro la sua squadra (e soprattutto due punti in meno).

Il Bologna (8) vince meritatamente, anche se alla fine rischia la beffa (il tiro di Marchizza avrà fatto venire i brividi ai tifosi felsinei) contro un Frosinone (6) se non altro coriaceo. Gli emiliani hanno dominato per lunga parte il match e il loro torto è stato non chiudere il match (non concretizzando le occasioni per chiuderlo). 9 a De Silvestri per il goal.

A eccezione del palo esterno di Gudmundsson, si è giocato ad una porta sola in Atalanta-Genoa, con gli orobici (9) che hanno dominato il match e i liguri (5) che sono stati messi sotto dagli avversari. 9 al bel goal di Lookman (pronto a riprendere il pallone e ad infilarlo nella porta avversaria, in una posizione non certo “comoda”).

C’era molta attesa per il match di San Siro tra Milan e Juve. Non è stato un bel match, povero sia tecnicamente che tatticamente. Il fatto che i “grandi ex” di questa sfida un tempo si chiamavano Capello, Benetti, in tempi più recenti Virdis, Baggio, Davids, Ibrahimovic e ieri sera si chiamava Locatelli, fa capire quanto il campionato italiano si sia impoverito. Ha vinto la Juve, grazie ad un autogoal (perché il tiro di Locatelli, parliamoci chiaro, non sarebbe andato da nessuna parte senza la deviazione di Krunic), ma la partita del Milan è stata condizionata dall’espulsione di Thiaw (3 per l’ingenuità), giacché fino a quel momento i rossoneri ci erano sembrati superiori. Per noi, più di Locatelli (il cui goal è un colpo di culo clamoroso) è stato decisivo Szczesny per la parata da 9 su Giroud, senza la quale il match avrebbe certamente preso un’altra piega. Infine 2 a  Kean per il goal mangiato nel finale di primo tempo e zero ad Allegri per lo show finale, che ci fa ripetere quanto espresso per Mourinho: rasenta il patetico.

E’ pareggio fra Udinese e Lecce, col Lecce (7) che nel complesso si è dimostrato superiore (e che forse ai punti avrebbe meritato) ai friulani (6), che non sono ancora quelli dello scorso anno. 10 alla “zampata” di Piccoli (a nostro avviso spettacolare).

Concludiamo con la tanto sorprendente quanto meritata vittoria dell’Empoli (9), che espugna Firenze dimostrandosi superiore ad una Fiorentina poco incisiva e poco reattiva (non è sembrata neppure parente della squadra che aveva espugnato Napoli alla grande).  9 alla parata di Terracciano su Cambiaghi nel primo tempo e 9 alla parata di Berisha su Gonzales nel finale. 9 anche all’azione del primo goal dell’Empoli firmato Caputo.

La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentottesima giornata

I voti all’ultima giornata di campionato.

Cominciamo con la netta vittoria della Roma (8) contro un Toro (4) già in vacanza. I giallorossi hanno dominato l’incontro, 9 ad Abraham per il primo goal (anche se non ci pare che i difensori granata siano stati ferrei). 9 a Lasagna per il goal.

Vince un Bologna “giovane”, a cui diamo 8, contro un Genoa (6) scoraggiato dalla retrocessione, ma che comunque qualche occasione l’ha creata e forse il goal lo meritava. 9 alla parata di Semper su De Silvestri.

Bella, avvincente gara tra Lazio e Verona (8 a tutte e due le squadre per lo spettacolo regalato). I veneti ormai non sono più una sorpresa, i biancocelesti hanno palesato limiti difensivi che, se fossero eliminati il prossimo anno, potrebbero i laziali a qualcosa di più.

L’Atalanta saluta l’Europa dopo aver perso contro l’Empoli. I bergamaschi (6, comunque le occasioni le hanno create) non sono più la macchina sforna gioco degli ultimi anni, l’Empoli (7) invece chiude la stagione in bellezza, dimostrando di essere una bella realtà. 9 a Stulac per il goal.

Fiorentina-Juventus è stata una partita in cui si sono viste una squadra (i viola, 7) che cercava la vittoria (trovandola) per centrare l’obiettivo Europa e un’altra (la Juve) che non aveva più niente da chiedere (ma qualcosa in più avrebbe potuto farlo, quindi è 5).

Il Napoli (8) vince a La Spezia una gara che da chiedere aveva ben poco. I liguri (5) pagano un primo tempo disastroso. 9 a Politano per il goal.

Il Milan (10) doveva vincere e ha vinto. Gara perfetta dei rossoneri, alla faccia di chi diceva che, essendo una squadra giovane, avrebbe potuto avere “paura di vincere”. Invece in 45 minuti hanno zittito tutti. Bravi! E complimenti per il meritatissimo scudetto! Il Sassuolo (5) è stato ridotto al ruolo di sparring-partner. 9 all’inarrestabile Leao.

L’Inter (9) domina, com’era nelle previsioni, la gara contro una Sampdoria (5) anche lei ridotta a sparring-partner. 9 a Correa per il goal del 3-0, 9 ad Audero per le parate su Lautaro e Barella.

10 senza se e senza ma all’Udinese, per aver disputato una gara perfetta e per avere zittito coloro che credevano i friulani arrendevoli, visto che al campionato non avevano più nulla da chiedere. 4 alla Salernitana, perché ci aspettavamo una squadra che mangiasse l’erba, invece i campani devono accendere un cero al Venezia. 9 al goal di Udogie.

Il Cagliari (7, la partita l’ha dominata e le occasioni le ha create, avesse sempre giocato così…) non riesce a fare goal contro un Venezia (6) che si è ben difeso e ha lottato come se dovesse chiedere ancora qualcosa al campionato. 9 a Maenpa per la parata su Bellanova.

Inoltre

10 ai tifosi del Genoa e al calore dimostrato durante l’ultima partita, nonostante la stagione, con una coreografia da brividi.

2 a Giulini per il suo “show” a Sky. Bisogna saper perdere…

Inclassificabile a coloro che hanno rubato la medaglia a Pioli.

Infine, un’informazione gratuita del nostro blog. A breve scriveremo il superpagellone del campionato, perciò non è ancora finita qui…