La Serie A 23/24 da zero a dieci-Nona giornata

Dopo la sosta per la Nazionale, tornano i nostri voti al campionato.

Iniziamo col successo di un Napoli (7) che batte un Verona (6) tutt’altro che arrendevole e che in più di un’occasione ha reso difficile la vita ad un ottimo Meret (9). Sugli scudi Kvaratskhelia (8), che con la sua doppietta indirizza il match.

Per cinquantotto minuti il Torino (6)ha  fronteggiato l’Inter alla pari. A quel minuto poi c’è stato il goal di Thuram che ha fatto da spartiacque ed ha indirizzato la partita nel canale voluto dai nerazzurri (6), che poi hanno saputo gestire e ampliare il vantaggio. Bravo Sommer nel primo tempo su Seck (parata da 8).

Una Lazio pratica e ben organizzata (7) supera un Sassuolo (5) confuso in difesa e poco efficace davanti. 3 a Tressoldi per come spiana la strada ai biancocelesti sul primo goal.

Vince la Roma (6), che nonostante la superiorità numerica, fatica contro un buon Monza (7), ben messo in campo e in grado di creare grattacapi ai giallorossi. 9 a Di Gregorio per la parata su Aouar. Zero a Mourinho perché ormai i suoi show rasentano il patetico.

Pareggio “pazzo” tra Salernitana e Cagliari (6 a tutte e due le compagini), dove la partita entra nel vivo dal settantanovesimo (minuto in cui ne succedono di tutti i colori). Quattro goal, intervento del VAR e chi più ne ha più ne metta. 1 a Viola per il fallo ingenuo che costa il rigore contro la sua squadra (e soprattutto due punti in meno).

Il Bologna (8) vince meritatamente, anche se alla fine rischia la beffa (il tiro di Marchizza avrà fatto venire i brividi ai tifosi felsinei) contro un Frosinone (6) se non altro coriaceo. Gli emiliani hanno dominato per lunga parte il match e il loro torto è stato non chiudere il match (non concretizzando le occasioni per chiuderlo). 9 a De Silvestri per il goal.

A eccezione del palo esterno di Gudmundsson, si è giocato ad una porta sola in Atalanta-Genoa, con gli orobici (9) che hanno dominato il match e i liguri (5) che sono stati messi sotto dagli avversari. 9 al bel goal di Lookman (pronto a riprendere il pallone e ad infilarlo nella porta avversaria, in una posizione non certo “comoda”).

C’era molta attesa per il match di San Siro tra Milan e Juve. Non è stato un bel match, povero sia tecnicamente che tatticamente. Il fatto che i “grandi ex” di questa sfida un tempo si chiamavano Capello, Benetti, in tempi più recenti Virdis, Baggio, Davids, Ibrahimovic e ieri sera si chiamava Locatelli, fa capire quanto il campionato italiano si sia impoverito. Ha vinto la Juve, grazie ad un autogoal (perché il tiro di Locatelli, parliamoci chiaro, non sarebbe andato da nessuna parte senza la deviazione di Krunic), ma la partita del Milan è stata condizionata dall’espulsione di Thiaw (3 per l’ingenuità), giacché fino a quel momento i rossoneri ci erano sembrati superiori. Per noi, più di Locatelli (il cui goal è un colpo di culo clamoroso) è stato decisivo Szczesny per la parata da 9 su Giroud, senza la quale il match avrebbe certamente preso un’altra piega. Infine 2 a  Kean per il goal mangiato nel finale di primo tempo e zero ad Allegri per lo show finale, che ci fa ripetere quanto espresso per Mourinho: rasenta il patetico.

E’ pareggio fra Udinese e Lecce, col Lecce (7) che nel complesso si è dimostrato superiore (e che forse ai punti avrebbe meritato) ai friulani (6), che non sono ancora quelli dello scorso anno. 10 alla “zampata” di Piccoli (a nostro avviso spettacolare).

Concludiamo con la tanto sorprendente quanto meritata vittoria dell’Empoli (9), che espugna Firenze dimostrandosi superiore ad una Fiorentina poco incisiva e poco reattiva (non è sembrata neppure parente della squadra che aveva espugnato Napoli alla grande).  9 alla parata di Terracciano su Cambiaghi nel primo tempo e 9 alla parata di Berisha su Gonzales nel finale. 9 anche all’azione del primo goal dell’Empoli firmato Caputo.

La Serie A 23/24 da zero a dieci-Sesta giornata

I voti alla sesta giornata di Serie A.

Iniziamo col successo della Juve (6), che ottiene la massima resa (ovvero i tre punti) col minimo sforzo. I bianconeri non sono stati brillanti, ma è pur vero che il Lecce (6), sebbene volenteroso ed organizzato, non ha mai creato reali grattacapi a Szczesny. 2 ad Allegri: e basta con la storia che te ne vai via prima della fine per far vedere che sei incazzato, quando sei tu stesso che ordini ai tuoi uomini di giocare in quella maniera! Roba da Circo Orfei…..

Il Milan (7) vince e grazie al passo falso dell’Inter si trova primo in classifica. I rossoneri riescono a rimediare allo svantaggio iniziale (8 alla sassata di Luvumbo) e riescono ad imporsi contro un Cagliari (6) che comunque non è stato a guardare. 4 a Radunovic per l’esitazione sul goal del pari, 10 a Loftus-Cheek per il super-goal del 3-1.

L’Empoli domina (8 ai toscani), ma per poco non viene beffato da Cabral, che coglie il palo con una giocata da 9. Il torto degli uomini di Andreazzoli (bentornato!) è stato forse quello di non concretizzare di più quanto costruito, ma la squadra ha senza dubbio dimostrato di esserci. 8 alla bella combinazione Cancellieri-Baldanzi sul goal vittoria empolese.

Un’Atalanta pratica ed arcigna espugna Verona meritatamente. I bergamaschi (7) sono sembrati meno spettacolari di un tempo, ma ordinati, ben messi in campo e tonici, contro un Verona (5) che non li ha praticamente impensieriti. 8 all’azione del goal di Koopmeiners, mentre De Ketelaere è tornato quello del Milan, divorandosi un goal “alla Blissett” (errore da 1).

Torna al successo la Lazio (7), contro un Torino (6) che non è stato a guardare, ma ha peccato di poca incisività. I biancocelesti hanno faticato, ma alla fine hanno portato a casa un meritato successo. 8 all’azione del primo goal laziale, 9 all’assist “magico” d’esterno di Felipe Anderson per Zaccagni sul goal del 2-0.

Abbiamo rivisto il Napoli dello scorso anno. I partenopei (9)  hanno sciorinato grande calcio e spettacolo, riducendo l’Udinese a sparring-partner (5 ai friulani). Sugli scudi Kvaratskhelia, tornato per una sera il calciatore a tratti irresistibile dello scorso anno (9), ma è tutta la squadra a funzionare al meglio. 10 a Samardzic per il goal (anche se inutile, è un goal bellissimo).

Dopo la Juve, il Sassuolo ci prende gusto e va ad espugnare San Siro, battendo un’Inter (5) sottotono e meritatamente sconfitta. Gli emiliani (10) dimostrano di essere squadra e di poter fronteggiare tutto e tutti senza timore. 10 al supergoal di Berardi, 9 alla parata di Sommer su Laurentié.

E’ finita 0-0 tra Monza e Bologna (6 a tutte e due le compagini), in una gara in cui non sono comunque mancate le emozioni (un goal annullato per parte e occasioni da una parte e dall’altra) e dove il pareggio ci è sembrato il risultato più giusto. Zero a Saelemaekers per come si è fatto espellere: roba da tamarri in discoteca.

E’ pareggio tra Frosinone e Fiorentina, con i viola (7) che hanno prodotto di più rispetto ai ciociari (6), ma non hanno concretizzato. 8 alla combinazione Duncan-Gonzales per il goal dell’1-0 viola.

Infine arriviamo ad un’altra sorpresona (dopo quella del tonfo casalingo interista): il Genoa (9) strapazza una Roma imbarazzante (4) con un rotondo 4-1. Dopo aver fatto soffrire il Napoli, i liguri dimostrano di essere un’interessante realtà e Gilardino si permette di dare una lezione a Mourinho, che dovrà meditare parecchio per aggiustare ciò che non va (che pare molto…). Due 10 per l’azione del 2-1 genoano: al numero di Guomundsson e alla  finalizzazione di Retegui.

La Serie A 23/24 da uno a dieci-Terza giornata

I nostri voti alla terza giornata di Serie A.

Iniziamo col Sassuolo (8), che dopo un inizio di campionato non facile, ottiene i suoi primi tre (meritati) punti, contro un Verona (5) risultato inferiore sul campo. 8 al trascinatore grigio-verde Berardi.

Il Milan (9) espugna meritatamente Roma, dimostrando la propria superiorità dal punto di vista del gioco e della squadra sui giallorossi (5), rimessi in partita più dall’ingenuità di Tomori (3) che dalla propria forza. 10 a Leao per il supergoal, 1 a Mourinho perché il gioco di prendersela con l’arbitro e di parlare d’altro per mascherare i problemi della squadra non funziona più e sinceramente ci ha rotto le scatole.

Pari e patta fra Udinese e Frosinone, dove a farla da protagonista è stato il VAR. L’arbitro Guida e i suoi collaboratori sono ricorsi più volte alla tecnologia, dimostrando che se usata bene, può servire. Come abbiamo già scritto pure in passato, se un calciatore può sbagliare un rigore anche l’arbitro può sbagliare una decisione. Quest’ultimo però oggi col VAR può correggerla (mentre il calciatore se sbaglia il rigore non glielo fanno ritirare), dunque 9 all’arbitro Guida per l’uso intelligente che ne ha fatto. Per quanto riguarda il match, il Frosinone (7) ci è sembrato più tonico (considerando pure che era in trasferta) dei friulani (6).

Il Bologna (8) raggiunge un successo meritato (per quanto visto) contro un Cagliari (6) che pervenuto in vantaggio (9 all’azione personale di Luvumbo, 4 alla difesa del Bologna per come si è lasciata infilzare) ha cercato di amministrare (senza successo) il vantaggio. Alla fine ha deciso la papera di Radunovic (2) sul goal del 2-1 di Fabbian.

Che il calcio è imprevedibile ne abbiamo avuto la conferma vedendo la Lazio che dopo aver perso a Lecce e in casa col Genoa, va in casa dei campioni d’Italia e vince. I biancocelesti (7) dopo aver subito per quasi tutto il primo tempo, riescono ad aggiudicarsi il match grazie a ficcanti contropiedi (che gli hanno fruttato due goal più altri due annullati per questione di millimetri), contro un Napoli (6) che pur non ha demeritato e che ha dimostrato comunque di poter competere per il titolo anche quest’anno. 10 al colpo di genio di Luis Alberto sul goal dell’1-0 laziale.

L’Atalanta dimostra di aver dimenticato lo scivolone di Frosinone e offre una prestazione convincente (8 ai bergamaschi) regolando il Monza con un secco 3-0, che se non fosse stato per Di Gregorio (9 per la parata su Holm) sarebbe potuto essere più di un 3-0. I brianzoli (5) sono infatti stati dominati dai nerazzurri. 9 a Scamacca: “Man of the Match” grazie a due bei goal.

Vince il Torino (6) contro un Genoa (5) sterile. La partita non ha presentato grandi emozioni ed è stata decisa dal numero di Radunovic (10).

Dilaga l’Inter (10) contro una Fiorentina ridotta a sparring-partner (4 ai viola, sono scesi in campo?). 9 a Lautaro, trascinatore nerazzurro.

Vince la Juventus (7) ad Empoli, contro un avversario (5) che non gli ha fatto correre grandi pericoli. I bianconeri hanno vinto senza patire grandi affanni, anzi avrebbero potuto accrescere il bottino visto quanto creato. 8 a Chiesa per il secondo goal e per l’azione con cui ha sfiorato la segnatura con un colpo da biliardo.

Vince il Lecce (7), che con sette punti nelle prime tre giornate dimostra di poter fare bene, contro una Salernitana (6) che crea ma non finalizza (anche per sfortuna). 9 a Krsovic per il goal.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventiquattresima giornata

I voti alla ventiquattresima giornata.

Il Napoli (8) continua la cavalcata solitaria in testa alla classifica sbarazzandosi di un Empoli (5) ridotto a sparring-partner. 3 a Mario Rui per l’evitabile fallo da espulsione.

Vince il Sasssuolo (7), raccogliendo tre punti pesanti a Lecce, contro un avversario (6) che ha avuto la palla del pareggio, ma l’ha sciupata grossolanamente con Strefezza (errore da 3), trasformatosi in Blissett per un attimo.

Il Bologna vince meritatamente contro un’Inter (5) che per larghi tratti dell’incontro è stata messa sotto dai felsinei, che zitti zitti sono settimi in classifica, mostrandosi squadra organizzata. 8 al Bologna e anche a Thiago Motta.

Tre punti pesanti (e senza dubbio meritati) per la Salernitana (8) che sconfigge un Monza (5) poco incisivo e che ci è sembrato persino timoroso. 10 a Coulibaly per il suo supergoal.

Bella e vivace gara tra Udinese e Spezia (7 a tutte e due le squadre), che si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. I liguri trovano subito il vantaggio ma i friulani la ribaltano, peccando di leggerezza nel farsi infilare in contropiede (un contropiede da 9) da NZola.

Il Milan (7) torna a vincere e convincere contro un’Atalanta (5) mai incisiva in tutti e novanta i minuti (se al posto di Maignan ci fosse stato un soprammobile era uguale, tanto sono stati pericolosi i bergamaschi). 8 al gesto tecnico di Theo Hernandez (anche se ai nostri tempi quelli erano considerati autogoal).

La Fiorentina (8) vince e convince a Verona, con un risultato (3-0) che forse è un po’ eccessivo dal momento che gli scaligeri (6) hanno creato anche loro occasioni e hanno sfiorato il goal in più di una circostanza. 10 a Biraghi per il goal da antologia.

Bella gara tra Lazio (7) e Sampdoria (6), con occasioni sia da una parte che dall’altra (clamorosa quella fallita da Immobile, tipo quella di Strefezza di cui abbiamo precedentemente parlato, roba da 3). Alla fine decide una perla di Luis Alberto (10), che regala alla Lazio tre punti pesanti.

Dopo ventisette anni la Cremonese (7) torna a vincere in Serie A, contro una Roma (5) per nulla convincente e poco incisiva. 10 al gran goal di Tsadjout, 9 a Carnesecchi per come toglie il pallone ad El Shaarawi  al ‘73: come un goal. Zero a Mourinho: e basta!

Il derby di Torino è ancora una volta a bianconero, con la Juventus (7) che vince una partita con parecchie occasioni da una parte e dall’altra, contro un Toro (6) bravo nell’offendere ma molto mediocre nel difendere. Dei sei goal il più bello, da “bomber di razza”, è stato quello di Sanabria (8).

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Quindicesima giornata

I nostri voti alla quindicesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Empoli-Cremonese, dove i toscani (6) vincono contro un avversario che è stato pericoloso, ha dominato praticamente il primo tempo e ha avuto il torto di non riuscire a metterla dentro un po’ per demeriti suoi, un po’ per meriti di un super-Vicario (9). I grigiorossi (7) sono stati punti troppo severamente nel punteggio e il risultato, va detto, è stato bugiardo nei loro confronti.

Il Napoli (9) vince un’altra volta regalando momenti di grande calcio (come nelle azioni del secondo e del terzo goal: entrambe da 9), per poi calare nel finale contro l’Udinese che ha il merito di non mollare fino alla fine (6 ai friulani). 9 al goal di Samardzic.

Un Lecce corsaro (7) prende tre punti a Genova, contro una Sampdoria (5) sempre più allo sbando e sempre con meno idee. 8 all’azione del contropiede leccese sul goal di Banda.

Un buon Bologna (7) piega un Sassuolo che inizia bene, ma poi si perde (5 ai neroverdi). I felsinei guadagnano tre punti preziosi, che li fanno navigare in acque più tranquille, tra l’altro realizzando tre bei goal, che meritano tutti una menzione. 9 ad Aebischer per la “zampata” sul primo goal, 8 ad Arnautovic per la freddezza sul secondo, 10 a Ferguson per la bellissima pennellata con cui realizza il 3-0.

L’Inter (7) conquista tre punti a Bergamo contro un’Atalanta (6) che gioca un buon primo tempo ma nella ripresa concede troppo agli avversari. Gli uomini di Inzaghi dopo un primo tempo non certo entusiasmante (bravo Onana, che con due interventi da 8 limita i danni) escono fuori nella ripresa, salvo poi patire nel finale il ritorno atalantino. 8 a Dzeko per la doppietta.

Il Monza (9) domina il match contro la Salernitana (4) che forse non si è resa conto ancora adesso che la partita è iniziata e finita. 9 al colpo di tacco con cui Mota serve Carlos Augusto per il goal dell’1-0: geniale.  3 a Candreva, per principio.

Lo Spezia (7) raccoglie tre punti d’oro a Verona, con i padroni di casa (5) sempre più nei guai e sempre più lontani dall’essere la squadra ammirata lo scorso anno. Evidentemente non era tutta colpa di Cioffi. 8 a NZola per la doppietta.

Una brutta Roma (5) pareggia contro un Torino (7) per settanta minuti a lei superiore. I giallorossi evitano la sconfitta trascinati dall’ingresso decisivo di Dybala (8). 4 a Belotti per il rigore sbagliato, 9 al tiro di Dybala (anche se ha preso la traversa il gesto tecnico è ottimo e va premiato) e 9 al goal di Matic, bravo a riprendere il pallone e a sfoderare la conclusione vincente. Zero a Mourinho, perché basta!

Il Milan (6) vince tra le polemiche contro una Fiorentina (7) che non meritava assolutamente la sconfitta. I rossoneri vincono nel finale, ma il goal era da annullare: 2 dunque a Sozza e ai suoi collaboratori, col VAR il contatto Rebic-Terracciano (con quest’ultimo che è stato ingiustamente fatto passare per un fesso che fa uscite a vuoto quando invece ha subito un fallo) andava sanzionato! Per il resto 9 a Tomori per il salvataggio sulla linea su Ikoné: valevole quanto un gran goal.

Concludiamo con una Juventus che sfodera un’ottima prestazione (9 ai bianconeri) dominando in lungo e in largo il match contro la Lazio (5), che aveva come scusante parecchie assenze, ma è stata tritata dalla morsa della Juve che di fatto non l’ha lasciata giocare, punendone le amnesie in fase difensiva e dimostrandosi superiore. 8 a Kean per la doppietta.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Settima giornata

I voti alla settima giornata di Serie A.

Cominciamo con Salernitana-Lecce, partita da 7 per tutte e due le squadre, con i campani che creano, ma concretizzano poco, al contrario dei salentini, decisamente più cinici. 9 al contropiede micidiale di Cessay e al goal di Strefezza.

L’Empoli (7) vince a Bologna e raccoglie tre punti d’oro, ma i felsinei tra pali e traverse sono stati sfortunati (anche se nel primo tempo Skorupski ha dovuto fare gli straordinari, peccato per l’incertezza sul goal di Bandinelli, da 4 che fa diventare 6 una prestazione da 8). Menzione per Vicario, autore di una parata da 9 su Orsolini (e non solo quella…): inutile (in quanto vi era un fuorigioco di partenza) ai fini del match, ma che gesto tecnico!

Lo Spezia (6) vince il derby contro la Sampdoria (6), ma sarebbe meglio dire contro Sabiri (10 per il goal), autentico totem ieri per i blucerchiati, che onestamente ieri avrebbero meritato il pareggio. 8 a Dragowski, per le decisive parate.

Un buon Sassuolo (7) vince contro un Torino sottotono (5). Gli emiliani conquistano tre punti pesanti contro i granata che, tolta un’occasione di Vlasic (4: e tira!), sono stati pericolosi. 10 alla parata di Milinkovic-Savic su Frattesi: spettacolo! 8 al bel goal di Alvarez.

10 ad un Udinese che vince meritatamente contro un’Inter (5) che, dopo un primo tempo tutto sommato discreto, frana alla distanza, denotando parecchie lacune (anche dal punto di vista atletico). I friulani sfoderano un’altra prestazione lodevole, dimostrandosi una bellissima realtà: bravi! Bravo naturalmente anche a Sottil (il 10 è anche per lui ovviamente). 9 inoltre alla pennellata di Barella su punizione.

10 anche ad una Lazio spettacolare, che riduce la Cremonese (5) a semplice sparring-partner. I biancazzurri, dopo la figuraccia in Europa League, si ritrovano ed effettuano un’ottima prova di squadra.  Sugli scudi Milinkovic-Savic (8), ma soprattutto: l’assist di Luis Alberto ad Immobile sul contropiede del 4-0 laziale è alta scuola (e merita 10!).

La Fiorentina (7) ritorna a macinare gioco dopo le sconfitte di Bologna e in Europa League. Buona prova di squadra per i viola, contro un Verona (5), che a parte un contropiede finale (vanificato dalla prontezza di Terracciano: 8), ha combinato poco e deve ringraziare Montipò (9) per non essere uscito dal “Franchi” con un passivo ben più grande.

Prima vittoria in Serie A per il Monza! I brianzoli (8) meritano i tre punti, battendo una Juventus che invece di migliorare, di partita in partita peggiora (e prende 4).  I bianconeri sono sempre più abulici, privi di mordente. Colpa di Allegri? Certo lui responsabilità ne ha tante, ma quando si perdono partite così la colpa è di tutti. 2 a Di Maria per il gesto e perché un calciatore di esperienza come lui, certe ingenuità non deve compierle.

L’Atalanta (6) resta in testa alla classifica insieme al Napoli, vincendo contro una Roma (6) che per quanto prodotto non meritava di certo la sconfitta. I bergamaschi hanno mostrato all’Olimpico un’altra faccia, ovvero quella di una squadra cinica e determinata, ma che ieri si è dimostrata redditizia. Zero a Mourinho per il suo show da tamarro in discoteca.

Il Napoli (7) resta primo (in coabitazione con l’Atalanta) vincendo contro un buon Milan (8), che non meritava la sconfitta. I rossoneri infatti hanno creato molto, avendo solo il torto di non concretizzarlo, ma la squadra c’è, eccome. Un po’ per sfortuna (traverse di Kalulu e Giroud), un po’ per imprecisione, un po’ per Meret (8), i rossoneri escono sconfitti, ma non certo ridimensionati, contro un Napoli che comunque ha dimostrato ancora una volta di poter puntare in alto e che quando attacca, sa di poter far male. 8 al goal di Giroud (per l’azione) e 8 al goal di Simeone, da bomber di razza.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Terza giornata

I voti alla terza giornata di campionato.

Iniziamo con Monza-Udinese, con i brianzoli che hanno comunque creato occasioni, ma un po’ per colpa loro, un po’ per merito di Silvestri (8), non hanno concretizzato. L’Udinese (6) porta a casa tre punti d’oro e realizza due goal figlie di azioni interessanti. Lo spettacolo però l’ha dato Silvio (3) nel fine partita, contestando l’arbitraggio di Di Bello, quando a noi (e non solo a noi) non sembra però che abbia fatto tutti questi casini.

Un’ottima Lazio (9) porta a casa tre meritati punti dopo una prestazione convincente, contro un’Inter (5), che invece convincente non lo è stata. I biancocelesti patiscono dieci minuti di black-out dopo il goal preso, ma riescono a reagire bene e trovano in seguito una perla di Luis Alberto (10) e un bel goal di Pedro (9). Da applausi anche l’assist di Milinkovic-Savic (9) a Felipe Anderson.

La Juve (7) domina per sessanta minuti la Roma (5, come ha ammesso lo stesso Mourinho, la cui onestà premiamo con un 10, punto ottenuto per culo), ha avuto solo il torto di non concretizzare il lungo tempo passato nella metà campo giallorossa, ma se si pensa alla partita contro la Sampdoria, è sembrata tutta un’altra squadra. 10 a Vlahovic per il goal.

Un Torino “pratico” (7) conquista la vetta della classifica contro una Cremonese che non è certo stata a guardare (6 ai lombardi). 9 a Radonjic (per come ha iniziato e concluso l’azione del suo goal) e a Sernicola per il goal.

Vince e convince il Milan (8), contro un Bologna (5) ridotto a sparring-partner. Bentornato a Leao (8) e da segnalare la buona prova di De Katelaere (7).

Bella gara fra Spezia e Sassuolo (7 a tutte e due le compagini). Entrambe le formazioni cercano di proporre calcio (riuscendoci anche). Da “Oggi le Comiche” (e da 2) l’errore della difesa ligure sul pareggio emiliano.

Una buona Atalanta (8), che pare stia imparando ad essere cinica, perde contro un Verona (7) che tutto sommato ha giocato la sua partita, rendendosi pericoloso in più di un’occasione. 9 a Koopmeiners per il goal, 9 anche a Lazovic per il gesto tecnico (se fa goal viene giù lo stadio).

Salernitana-show (10 ai campani), contro una Sampdoria (3) ridotta a sparring-partner. Gara perfetta dei ragazzi di Nicola, che dopo la sconfitta iniziale contro la Roma sembrano aver ritrovato il ritmo del girone di ritorno dello scorso anno. Bravi!

Un punto per uno non fa male a nessuno al “Via del Mare” tra Lecce ed Empoli (6 a tutte e due le squadre). Decidono 2 bei goal di Parisi e Strefezza (9 a tutte e due le marcature). 9 anche alla paratona di Vicario sul tiro di Banda.

Un punto per uno non fa male a nessuno pure a Firenze, dove una buona Fiorentina (7) ha tenuto testa ad un Napoli (7 pure agli azzurri) che non ha creato molto, ma quando l’ha fatto è stato puntualmente pericoloso. 4 a Lozano per il goal mangiato “alla Calloni”.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Prima giornata

Si ricomincia!

Rieccoci coi nostri voti al campionato.

Prima di iniziare però, consentiteci un pensiero e un ricordo per Claudio Garella, per noi cresciuti col calcio degli anni 70/80 semplicemente Garellik. Ciao Claudio! Che la terra ti sia lieve.

Ora ricominciamo.

Il Milan esordisce col botto, disputando un’avvincente partita contro l’Udinese. I rossoneri (7) vincono non senza problemi, contro un avversario coriaceo (6 ai friulani).  Su tre goal (quello del 2-2, del 3-2 e del 4-2) pesano evidenti errori difensivi, ma siamo solo alla prima giornata, c’è tempo per migliorare…Sugli scudi Rebic (8). Per noi quello su Calabria è rigore, perciò Marino poteva farne a meno di piantare tutto quel can-can a fine partita (2 al Ds friulano).

L’Atalanta passa a Genova contro una buona Sampdoria (7), che perde ma ha parecchio da recriminare. I blucerchiati infatti hanno creato occasioni e diciamo la verità: non sono stati fortunati, ma se giocano così il campionato sarà sicuramente meno tribolato di quello dell’anno scorso. I bergamaschi (8) a tratti ci hanno fatto rivedere l’Atalanta che gli amanti del calcio hanno ammirato negli ultimi anni. 9 a Lookman per il goal e per la freddezza con cui lo ha realizzato. Grida vendetta il goal annullato a Caputo (per cosa? Quello di Leris sarebbe fallo? A noi è parsa una furbata di Maelhe, che andrebbe squalificato per comportamento anti-sportivo, vista la sceneggiata da zero), quindi 2 all’arbitro Dionisi e ai suoi collaboratori.

L’Inter (6) suda le proverbiali sette camicie per portare a casa i tre punti, contro un buon Lecce (7), organizzato e ben messo in campo. Da registrare una super-parata di Handanovic (a quanto pare non è ancora da pensionare) e una super-parata di Falcone (9 a tutti e due i gesti). Lukaku (7) si ripresenta subito bene.

Bene il Torino (8), che sfodera una prova convincente a Monza, dimostrando già un buon impianto di gioco (bravo Juric!), nonostante il mercato volto più alle cessioni che agli acquisti. Il Monza (5) ha forse pagato l’emozione e la tensione per il debutto in A, ma c’è tempo per recuperare!

La Lazio (7) fatica, ma alla fine vince meritatamente contro un Bologna (6) ostico. Luis Maximiano (2) si presenta subito alla grande, facendosi espellere da pollo, idem Soumaoro (3), la cui ingenuità è meno evidente, ma altrettanto grave perché priva la sua squadra del vantaggio di un uomo in più.

Vince la Fiorentina (6), faticando, contro una Cremonese coriacea (6). Due goal (quello del 2-2 e quello del 3-2) sono viziati da palesi tavanate dei portieri (Gollini e Radu), che meritano entrambe 2, anche se chissà come mai tutti danno solo addosso a Radu. Bello il goal di Jovic (8).

Una tavanata di Vicario (4) su tiro non irresistibile di N’Zola regala tre punti allo Spezia (6), contro un buon Empoli (7), che ha creato ma non ha concretizzato, giocando però a calcio. 8 a Dragowski per la parata iniziale.

La Roma (8) domina a Salerno. Il risultato ci è parso bugiardo giacché poteva essere più rotondo, vista la mole di occasioni create dai giallorossi, contro una Salernitana (5) inerme davanti alla forza degli uomini di Mourinho. Bene il tandem Zaniolo-Dybala (8), che dimostra di poter far sognare i tifosi della Roma. 9 alla parata iniziale di Sepe su Zaniolo.

Un Napoli spettacolare (10) domina a Verona, contro un avversario (5) che ci è sembrato ancora fuori condizione. Subito liete novelle da Kvaratskhelia (9) e da Osimhen (il suo goal a nostro avviso è un gran goal, da 9).

Liete novelle pure per la Juventus (7), che dopo un avvio stentato vince e sbriga la pratica Sassuolo (5, bene la prima mezz’ora, poi?). Subito decisivo Di Maria (8), senza dubbio migliore in campo, mentre ad inizio partita si è registrato un evento che a Torino non vedevano da anni, un fenomeno inspiegabile da sottoporre ai migliori scienziati del mondo: Alex Sandro ha fatto uno scatto sulla fascia!

La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentatreesima giornata

I voti alla trentatreesima giornata di Serie A.

Partiamo da Spezia-Inter. I nerazzurri ritrovano la loro solidità e la loro compattezza (e prendono 7), portando a casa senza tanti fronzoli tre punti fondamentali. I liguri (6) hanno giocato la loro partita, sfiorando il vantaggio all’inizio (8 alla tempestività di Handanovic). Menzione per il goal di Brozovic (9), il goal di Maggiore (8), ma soprattutto zero a NZola, perché puoi sbagliare un goal, puoi giocare male, ma almeno il regolamento lo devi conoscere. Thiago Motta è stato fin troppo bravo, ci fosse stato Mazzone ad uno così gli faceva fare dieci giri di campo a calci nel culo.

Il Milan (6) vince senza infamia e senza lode lo scontro col Genoa (5), rimanendo provvisoriamente al primo posto. Bello il goal di Leao (8).

Vince meritatamente il Cagliari (8), giacché si è giocato praticamente ad una porta sola. Il Sassuolo (5) genera solo un’occasione nel finale, un po’ poco.

Vince meritatamente anche la Salernitana (7), che raccoglie tre punti dopo una buona prestazione, contro una Sampdoria poco incisiva (5 ai blucerchiati). Le colpe non erano tutte di D’Aversa.

L’Udinese vince 4-1 e il risultato dice tutto. Bella gara dei friulani (9), ormai ad un passo dalla salvezza, mentre l’Empoli (5) ha palesato un calo sia atletico sia di gioco. Menzione per il goal di Samardzic (9).

A Firenze si continua giocare bel calcio, con una Fiorentina (9) che domina la gara ben più di quanto dica il punteggio di 1-0. Poco incisivo il Venezia (5).

La Juventus (5) stecca contro un buon Bologna (7), andando non oltre un pareggio che ad un certo punto sembrava insperato. Ma poi è arrivato l’attacco di giargianesite acuta di Medel (inclassificabile). TI è andata già di lusso che non hai beccato rigore e tu invece di stare ai primi danni, regali uno spettacolo indecente, insultando gli arbitri? Per cosa? Il fallo di Soumaoro era netto. Bene ha fatto l’arbitro a sbatterlo fuori. 9 a Morata per il gesto tecnico che ha propiziato il goal di Vlahovic, 3 ad Allegri perché ci sta stufando. La prestazione della Juve è stata insufficiente, allora perché tirare fuori vaccate tipo “Partite così ad inizio stagione le avremmo perse” volendo farci credere che tutto va bene e che lui è stato pagato straprofumatamente per raggiungere gli stessi risultati del suo predecessore (che non aveva mai allenato).

Anche la Lazio pareggia in extremis contro il Toro. I granata hanno giocato una bella partita (8), dimostrandosi per larghi tratti superiori ai rivali. Toro alla grande, Lazio piccina (5).

Il Napoli (5) inizia bene, ma poi si ferma. La Roma (7) raggiunge nel finale un meritato pareggio. 3 a Mourinho: basta….

A Bergamo ci è sembrato di rivedere l’Atalanta di Gasperini che per tanto tempo ci ha deliziato, peccato per i tifosi atalantini che la squadra in questione fosse il Verona. Gara praticamente perfetta dei veneti (10 a loro e a Tudor), eccetto per il goal preso, ma la vittoria è stata strameritata e figlia di una mole di gioco creata. L’Atalanta (5) conferma la crisi di risultati e di gioco che da tempo la attanaglia in campionato.

La Serie A da zero a dieci-Ventiseiesima giornata

I nostri voti alla ventiseiesima giornata di Serie A.

Iniziamo col derby della Mole. Il Torino (8) ha tenuto testa alla Juve, dimostrando di avere quello che i bianconeri non hanno, ovvero organizzazione di gioco e idee chiare. La Juve (5), dopo il Verona e l’Atalanta, contro cui qualcosa in più si era visto, ha fatto un passo indietro. Abbiamo letto e ascoltato critiche a Vlahovic, ma come fa un attaccante a fare goal quando gli tocca giocare nella sua metà campo? Critichiamo semmai Allegri (5, ma non finisce qui perché dopo prenderemo in considerazione le sue dichiarazioni). Menzioni per l’implacabile Bremer (9) e Belotti (9), che oltre a segnare, ha giocato da vero leader.

Importante successo della Sampdoria (7), contro un Empoli (6) che comunque di occasioni ne ha create e gioco ne ha proposto. 8 a Falcone, bravo a farsi trovare sempre pronto, ma soprattutto 9 a Fabio Quagliarella: intramontabile!

Il Verona a Roma gioca 70 minuti di ottimo calcio. Cala nel finale e non riesce a raccogliere un successo che tutto sommato sarebbe stato meritato. 8 ai gialloblu e 5 alla Roma, che riesce a pareggiare nel finale, ma non ci ha convinto. Volpato e Bove (8 a tutti e due), le mosse della disperazione di Mourinho, coprono magagne che comunque continuano ad esserci. 5 a Montipò, giacché sul goal del pareggio si è lasciato sorprendere colpevolmente.

Bella gara a Salerno, tra una Salernitana (7) che dimostra di avere ancora da dire in questo campionato e un Milan (6), un po’ sottotono rispetto a ciò che ci aveva abituato, ma che tutto sommato di occasioni ne ha create. 9 a Bonazzoli per il gesto tecnico sul goal (e 8 a Leao perché ha fatto il medesimo gesto, ma a differenza di Bonazzoli non ha centrato il bersaglio). 8 all’assist-man Mazzocchi (i cross dei due goal dei campani sono suoi), 5 ad un insicuro Maignan (sul primo goal e soprattutto in un’altra occasione non sfruttata dalla Salernitana).

La Fiorentina (8) vince contro l’Atalanta, dimostrando di aver assorbito la cessione di Vlahovic. I viola giocano un ottimo calcio e con questa vittoria si candidano ad un posto in Europa. Bene Piatek (8). L’Atalanta (5) perde e nonostante abbia comunque creato qualche occasione, la partita ha detto che i viola sono stati superiori. 9 all’arbitro Doveri e ai suoi collaboratori. Il goal di Malinovki era da annullare e basta, come si fa a dire che Hateboar non partecipa attivamente all’azione, quando fino all’ultimo ha cercato di raggiungere il pallone?

Pareggio tra Venezia e Genoa (7 a tutte e due le compagini) al termine di un bello e avvincente incontro, anche se il risultato finale forse scontenta tanto i veneti quanto i liguri. 9 ad Ekuban per il goal.

Veniamo alla sorpresona. Un Sassuolo da Oscar (10) va a San Siro e vince meritatamente in casa dell’Inter. Gli emiliani si confermano castiga-grandi. Sinceramente non sappiamo a chi dare una menzione particolare fra i giocatori del Sassuolo (allenatore compreso), dato la loro grande prova di squadra. Male l’Inter (5) che non approfitta del pareggio del Milan e anzi denota problemi nei suoi meccanismi.

Una buona Udinese (7) pareggia (contro una Lazio che ha rischiato di perdere, ma nonostante le assenze non ha rinunciato a proporre calcio (6 ai biancazzurri). Molina sfiora un super-goal (8 per il gesto tecnico).

Un Cagliari coriaceo (8 ai sardi) raccoglie meno di quello che ha seminato contro un Napoli che, al netto delle assenze, si è fatto mettere sotto per buona parte del match (5 agli azzurri) e deve ringraziare Ospina (incerto sul goal, vero, ma poi si è ampiamente riscattato meritandosi 8) e un provvidenziale Osimhen (7). Tra i sardi, menzione per Marin (8), il migliore in campo.

Vittoria meritata per il Bologna (7), contro uno Spezia che nonostante l’iniziale vantaggio, ha resistito fin che ha potuto, ma poi è crollato (6 ai liguri). Menzione per Arnautovic (9), “Man of the Match” e l’intraprendente Orsolini (7).

Inoltre

Quattro a Max Allegri e alle sue dichiarazioni. Che discorso è “Queste partite ad inizio anno le perdevamo…”? Come fa a definirsi soddisfatto di un pareggio ottenuto subendo il gioco della squadra avversaria (squadra avversaria che tra l’altro, con tutto il rispetto, non ha l’organico su cui invece lui puoi contare)? Dice che Vlahovic deve migliorare. Come fa a fare goal il serbo giocando quasi sempre lontano dalla porta? Ripetiamo un nostro refrain: le stesse cose le avessero dichiarate Sarri o Pirlo sarebbero stati massacrati.

Zero a Maurizio Gasperini. Basta. Il suo piantar grane ci ha stufato.

Zero a José Mourinho. Hai pareggiato (e non lo meritavi) contro il Verona, ad oggi hai meno punti del tuo predecessore (che non percepiva certo il tuo stipendio) e tu te la prendi con l’arbitro (tra l’altro per cosa?). Basta. Anche lui dopo un po’ ci sta stufando.