La Serie A 22/23 da uno a dieci-Trentasettesima giornata

I nostri voti alla trentasettesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Sampdoria-Sassuolo, anche se sarebbe più corretto dire con Quagliarella, perché il momento che ci ha fatto vivere al minuto 88 è stato da brividi (e da un meritatissimo 10). Il campione blucerchiato ha ricevuto ciò che gli spettava pienamente non solo per la sua carriera, ma per la sua professionalità. Per il resto, diamo 6 alle due squadre e diamo un 8 a Berardi (il migliore in campo) e 2 a Ferrari per come si è lasciato fregare da Gabbiadini.

Goal e spettacolo all’Arechi, dove una Salernitana coriacea ha ragione di un’Udinese che pure ha regalato momenti di bel calcio (l’azione che ha portato Nestorovski al goal è da manuale, oltre che da 10). Noi diamo 8 a tutte e due le squadre, giacché il pareggio forse era il risultato più giusto. Diamo 10 a Kastanos per il goal, 9 a Candreva per la punizione con cui realizza il 2-2, 3 ad Aslan per l’errore sottoporta “alla Blissett”, 2 a Zeegelar per l’ingenuità con cui si fa espellere.

Un ottimo Torino (10) strapazza uno Spezia abulico (4), che sembra lontano parente dello Spezia che negli anni scorsi ha saputo regalarci momenti di bel calcio. I granata hanno dispensato bel calcio e battendo il Verona prima e lo Spezia dopo, hanno dimostrato grande senso di sportività. 9 a Miranchuk per il gesto tecnico con cui colpisce la traversa (sarebbe stato un goal pazzesco) e 9 all’azione che porta al goal di Ricci.

Il calcio a volte sa essere pazzo. Fiorentina-Roma ne è stata la dimostrazione. I giallorossi (7) dominano per sessanta minuti e solo un super-Cerofolini (9) impedisce ai viola il tracollo. Po i viola (6) nel finale la ribaltano con due fiammate, ma la sconfitta per la Roma è troppo.

L’Inter (8) dimostra ancora di essere in salute vincendo contro un’Atalanta (5) che pur non ha rinunciato a giocare, ma che ha mostrato un’imbarazzante fase difensiva. 9 alla travolgente azione del 2-0 interista firmato Barella, 9 a Muriel per il suo goal, 8 a Lukaku, ormai tornato ad essere senza dubbio il “Big Rom” che conoscevamo.

Il Verona (5) perde una grandissima occasione per raggiungere il quartultimo posto (e soprattutto la salvezza) contro un Empoli (6) non irresistibile, ma determinato, che gioca la sua partita fino in fondo e alla fine raggiunge (anche se con tanta fortuna) un meritato pareggio. 5 a Gaich per l’occasione fallita, che avrebbe portato il Verona sul 2-0.

Il Lecce (7) raggiunge una meritata salvezza contro un Monza (6) non irresistibile, ma che gioca la sua partita, senza regalare nulla ai rivali. 10 a Falcone per la super-parata sul rigore di Gytkjaer.

Match avvincente tra Bologna e Napoli (7 a tutte e due le squadre) con i felsinei che hanno il merito di non mollare, anche se contro un Napoli che è (per ovvie ragioni) appagato. Skorupski si distingue per l’errore da 1 con cui manda in rete Osimhen sul goal dell’1-0 e un 9 per la parata con cui salva un goal, sempre dell’asso nigeriano.

Cinque goal farciscono un’interessante Lazio-Cremonese: due squadre che hanno ormai poco da chiedere (per differenti motivi) a questo campionato. La spuntano i biancocelesti (7), ma i grigiorossi (7 pure a loro) hanno il merito di non mollare. 9 all’azione del goal dell’ 1-0 firmato Hysay, 2 a Sarri per l’ennesima espulsione per proteste.

Partita soporifera fra Juventus e Milan (6 politico a tutte e due le squadre), dove un pareggio sarebbe stato più giusto e dove a fare la differenza è stato il formidabile stacco di testa di Giroud (da 10), sul quale nulla ha potuto Szczesny.

La Champions (delle italiane) da cinque a dieci-Quarti di finale di ritorno

I voti alle partite delle italiane nel ritorno dei quarti in Champions.

Il Milan (8) si qualifica col Napoli e lo fa con merito. Gli azzurri, dopo un primo quarto d’ora arrembante, calano e i rossoneri ne approfittano creando tre occasioni da goal una più grossa dell’altra. Al terzo tentativo fanno centro, grazie ad un’irresistibile Leao (la sua cavalcata sul goal di Giroud è da 10). Il Napoli reagisce, ma Kvaratskhelia sbaglia il rigore e Osimhen (goal da 8) segna troppo tardi. Kvaratskhelia per mesi è stato l’uomo in più del Napoli, mentre martedì è stato inconsistente (rigore sbagliato a parte, non ci è sembrato “in palla”: 5 al georgiano).

L’Inter (7) passa meritatamente il turno, contro un Benfica che (adesso è chiaro) una Juventus confusa e senza identità aveva reso più forte di quello che è. I lusitani (6) si battono, ma l’Inter è stata superiore. 9 al goal di Barella e 9 a quello di Correa.

La Champions 22/23 delle italiane da zero a dieci-Quarti di finale d’andata

Ecco i voti alla partite delle squadre italiane in Champions.

L’Inter va a vincere meritatamente a Lisbona. Una squadra ordinata, tenace, aggressiva quando necessita, ha ragione dei portoghesi (5: si dimostrano inferiori all’Inter) e ipoteca l’accesso alla semifinale. Bravi tutti, ma sugli scudi Bastoni (due assist al bacio, uno sfruttato da Barella, l’altro no da Dumfries, entrambi da 9), Onana (pochi interventi, ma decisivi:8) e Mkhitaryan (8 anche a lui, perché è stato il migliore in un centrocampo che ha comunque funzionato benissimo).

Veniamo allo scontro tutto italiano fra Milan e Napoli. L’hanno spuntata i rossoneri (8), ma il Napoli ha semplicemente pagato il black-out degli ultimi venti minuti del primo tempo (7 agli azzurri). Nei partenopei si è vista la mancanza di Osimhen, mentre i rossoneri hanno dimostrato di essere squadra organizzata, capace tanto di difendere quanto di offendere. 9 all’azione del goal di Bennacer, impreziosita dalla magia da 10 con cui Brahim Diaz si libera di due avversari contemporaneamente, 9 all’azione personale con la quale Leao sfiora un goal da far venir giù lo stadio, 9 alla parata di Maignan su Di Lorenzo, 5 ad Anguissa per il fallo ingenuo con cui rimedia il (giusto) secondo giallo. Infine 2 all’arbitro Kovacs perché non ammonire Leao dopo che quest’ultimo spacca la bandierina del calcio d’angolo (gesto da zero) è un errore troppo marchiano. Senza contare che all’inizio lascia correre troppo, contribuendo a creare il clima di nervosismo che si è potuto vedere nel secondo tempo.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Napoli-Sassuolo, dove gli azzurri (10) confermano ancora una volta il loro stato di grazia, spazzando via un Sassuolo (5) che pur non ha rinunciato a giocare. 10 al “Man of the match” Osimhen, 3 a Laurentie, perché farsi espellere a quel punto della partita (essendo così costretto a saltare le prossime) è di un’ingenuità senza senso.

Una Juventus che dimostra di avere ancora dei problemi raccoglie tre preziosi punti a Lecce. I bianconeri (6) vincono grazie ad un’invenzione di Fagioli (goal da 10), ma la vittoria sa di brodino, non certo di risotto con tartufo. Il Lecce (6) dal canto suo si difende bene e per poco nel finale non trova il pareggio con Hjulmand.

L’Inter (8) vince senza problemi il match contro una Sampdoria (4) decisamente sterile nel creare grattacapi ai nerazzurri. 9 a Barella e Correa per i goal.

Un’Atalanta autoritaria sbanca Empoli e si prende il secondo posto in classifica. I bergamaschi (9) dominano il match contro un Empoli (5) che non li riesce a contrastare. 9 a Lookman per il goal.

Pareggio tutto sommato giusto tra Cremonese e Udinese (6 a tutte e due), con i friulani che possono recriminare per l’occasione da goal sprecata da Deulofeu (errore da 4) e possono allo stesso tempo ringraziare Silvestri per la bella parata di Bonaiuto (gesto da 9).

Tra Spezia e Fiorentina (7 a tutte e due) forse era più giusto il pareggio, considerando pure il fatto che Terracciano (9) ha dovuto compiere un paio di interventi non certo semplici (su tutti quello effettuato sul colpo di testa di NZola). 3 a Nikolaou per il brutto fallo da rosso.

La Salernitana (8) fa il colpo grosso portando via tre punti dall’Olimpico, contro una Lazio che dopo un buon primo tempo, cade nella ripresa. Noi diamo comunque 6 ai biancocelesti per il gioco e le occasioni create, se poi Vecino sbaglia due goal clamorosi (roba da 3), non è colpa né dell’impianto di gioco né tantomeno di Sarri. 9 a Candreva per il goal, 2 all’arbitro Manganiello per l’ingiusta ammonizione combinata a Milinkovic-Savic, che costerà al centrocampista biancazzurro l’assenza nel derby di domenica prossima.

Il Torino (8) conquista tre meritati punti con un Milan (5) poco incisivo e che va in goal solo grazie ad un clamoroso errore arbitrale (2 ad Abisso e ai suoi collaboratori. Com’è possibile, col VAR a disposizione, non vedere il fallo di Messias su Buongiorno?). I granata offrono una prestazione efficace, gagliarda, dando segni anche di bel gioco. 3 a Leao per l’errore sottoporta al ‘5 (che forse se non fosse stato sciupato avrebbe dato un altro senso alla gara). Solidarietà a Juric: chiunque al suo posto si sarebbe incazzato.

Vince la Roma (7) a Verona e lo fa meritatamente. I giallorossi si sono dimostrati superiori agli avversari (5 al Verona, urge cambiare passo!), fallendo anche un paio di occasioni con un Abraham (4) che ci ha ricordato un Blissett d’annata. Dawidowicz rovina tutto con un fallo d’espulsione senza alcun senso (3 al calciatore veronese), 8 al gesto tecnico con cui El Shaarawyi si libera e va a concludere sul goal del 3-1 giallorosso.

Concludiamo con la meritata vittoria del Bologna (7), che contro il Monza (5, troppo poco incisivo) sfodera una buona prestazione. Bella l’azione del goal del pareggio felsineo (8) di Ferguson.

La Champions (delle italiane) da quattro a dieci-Quinta giornata dei gironi

I nostri voti alle partite delle squadre italiane nella quinta giornata di Champions.

Cominciamo con un 4 alla Juventus, che esce matematicamente di scena dalla Champions dopo un primo tempo da orrore e un secondo tempo quasi simile, se non fosse stato per Iling jr. (8) che con due guizzi quasi riesce a ribaltare il match. Il fatto che dopo tanti proclami, che ci si debba aggrappare a lui per evitare risultati imbarazzanti dimostra quanto a livello di programmazione sia stato sbagliato in casa bianconera. Il Benfica (8) domina il match, calando nel finale, ma il risultato di un solo goal di scarto è bugiardo. 10 a Rafa Silva per il goal del 3-1: alta scuola.

Il Milan (9) domina a Zagabria contro la Dinamo (5). Convincente prestazione dei rossoneri, che intravedono il passaggio del turno grazie ad una sonante vittoria. 9 a Leao per il goal, anche se la difesa croata sul suo goal si trasforma in gruviera.

Vittoria senza problemi per l’Inter (9) contro il Viktoria Plzen (4). L’avversario non era certo irresistibile (ma non lo era neppure il Maccabi per la Juve…), i nerazzurri hanno comunque disputato un ottima partita, regalando momenti di bel calcio. 9 al lancio di Barella per Di Marco sull’azione del 2-0.

Vittoria senza problemi anche per il Napoli (9), contro il Ranger (5) ridotto a sparring-partner. Gli azzurri continuano a mostrarsi un ottimo collettivo, dove chi (come Simeone) non gioca sempre riesce a dare del suo meglio, naturalmente il merito di questo è anche di Luciano Spalletti (9).

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Undicesima giornata

I voti all’undicesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Juventus-Empoli, dove finalmente si è vista una Juventus convincente (8 ai bianconeri), contro un avversario dimostratosi poco incisivo (5 ai toscani). Sugli scudi Rabiot (8), autore di una doppietta, ma è tutta la squadra ad aver dimostrato di valere di più della posizione in classifica che ricopre.

Una buona Salernitana (7) vince contro lo Spezia (5) meritatamente. I campani avrebbero potuto ottenere i tre punti con un risultato più rotondo se solo avessero sfruttato le numerose occasioni da goal. 10 a Mazzocchi per il bellissimo goal.

Il Milan (8) regala una buona prestazione con la Monza (5) che viene relegato al ruolo di sparring-partner.  Nel derby lombardo, dal sapore certamente particolare per Berlusconi e Galliani, brillano Ibrahim Diaz (9, non solo per i goal), Origi e Ranocchia per i due goal realizzati (entrambe da 9), anche se in quello del giovane calciatore del Monza ci vediamo una dormita di Tatarusanu (5). Sul primo goal di Diaz, il calciatore spagnolo compie indubbiamente una bella azione personale, ma la difesa brianzola ha la medesima reattività di Cassano nel leggere Cesare Pavese.

Sfida emozionante al “Franchi” tra Fiorentina ed Inter (8 a tutte e due), con i nerazzurri che vincono al fotofinish, ma coi viola che avrebbero meritato un pareggio (e che hanno dimostrato di non meritare la classifica che hanno). 8 a Barella perché non era facile fare goal non essendo in equilibrio, 8 pure al ritrovato Lautaro, 10 a Ikoné per la perla del 2-2, 9 a Jovic per il goal del 3-3, 3 a Venuti e al suo “colpo di genio” nel rinviare addosso a Mkhitarian sull’azione del 3-4. Infine 2 all’arbitro Valeri per non aver espulso Di Marco (ed aver di conseguenza condizionato il match).

Bella gara tra Udinese (7) e Torino (8), coi granata che vincono e tornano a sembrare una squadra di Juric. 8 all’azione del primo goal granata, 3 a Zima per l’assist a Deulofeu, 9 a Pellegri per il goal, 4 a Karamoh per il goal divorato nel finale “alla Blissett”, 9 alla paratona di Milinkovic-Savic su Beto.

Il Bologna (7) controlla il match contro il Lecce (5), dopo aver ottenuto il doppio vantaggio nel primo tempo. I felsinei vengono agevolati dalla tavanata di Gendrey (roba da 4), poi raddoppiano e gestiscono il match contro un avversario poco incisivo.

Una super-Lazio (10) espugna Bergamo e dimostra di poter competere anche senza Immobile. Gara praticamente perfetta dei biancocelesti, contro un’Atalanta (5) che è stata sopraffatta dall’avversario.

Il Napoli (9) continua a vincere e convincere contro una Roma (6) che dopo un buon primo tempo, è calata nel secondo. 9 al goal di Osimhen, 9 pure alla parata di Rui Patricio su Lozano.

Un tempo per uno tra Cremonese e Sampdoria (7 a tutte e due), coi lombardi che nel primo tempo dominano, ma non concretizzano. I blucerchiati escono fuori nella ripresa e alla fine trovano il colpo vincente con Colley.  Dessers fallisce il rigore e sbaglia anche altre occasioni (4), Gabbiadini si divora un goal “alla Calloni” (errore da 4).

Bella gara tra Sassuolo e Verona (7 a tutte e due le compagini), coi veneti che non avrebbero meritato la sconfitta e che non hanno avuto la fortuna dalla loro. 9 a Laurentie e 8 a Frattesi per i goal.

Inoltre

Zero a Karsdorp per il suo comportamento a fine partita. Roba da tamarro in discoteca (ma neppure, giacché in discoteca uno così i buttafuori lo spediscono fuori a calci in culo dopo trenta secondi), lo sport è altra roba.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Decima giornata

I nostri voti alla giornata numero 10 di campionato.

Iniziamo con l’Empoli (7) che vince meritatamente contro un Monza (6) che gli è stato inferiore e solo nel finale si è reso pericoloso. 9 alla parata di Vicario su D’Alessandro (l’abbiamo già scritto, lo riscriviamo: Mancini dovrebbe prendere in considerazione l’estremo difensore dell’Empoli).

La Juventus (7) vince meritatamente un derby con poche emozioni, intenso agonisticamente e con un Torino (6) che fa quello che può considerando le assenze. Nella ripresa, dopo un primo tempo non entusiasmante (un’occasione clamorosa con Vlahovic, in cui Milinkovic si supera, ma il centravanti avrebbe dovuto buttare giù la porta, iniziata però da un clamoroso errore granata in fase di disimpegno, senza il quale non ci sarebbe stato nulla) i bianconeri guadagnano campo e alla fine segnano con un guizzo di Vlahovic (6, media tra il goal divorato nel primo tempo, da 4 e quello realizzato, da 8). Menzione per Milinkovic-Savic (8) e Danilo (8), i due migliori in campo.

Bel match tra Atalanta (9) e Sassuolo (8), con due squadre che non rinunciano a giocare a calcio e regalano parecchie emozioni. 10 al goal di Kyriakopulos e 9 al goal di Lookman. 2 al fatto che per colpa di Doveri quest’ultimo abbia dovuto cambiare esultanza.

L’Inter (7) vince senza troppi patemi contro una Salernitana (6) che comunque un po’ di filo da torcere ai nerazzurri l’ha dato. Bello il goal di Barella (8), per il resto l’Inter appare in ripresa.

Bella gara tra Lazio (7) e Udinese (8), coi friulani che continuano a stupire. I biancazzurri sono pericolosi nel primo tempo, nel secondo l’assenza di Immobile si fa sentire e l’Udinese si dimostra superiore.

Bella gara tra Spezia e Cremonese (7 a tutte e due), con due squadre organizzate, che forse concedono un po’ troppo, ma creano. Bella l’azione del goal del 2-2 di Pickel (8), altrettanto bella è la parata “salvarisultato” di Carnesecchi (9) su Maldini.

Il Napoli fatica contro il Bologna per vincere, ma non per imporre gioco (8 ai partenopei), dimostrandosi ancora la squadra più in forma del campionato. Il Bologna (6) cerca di contrastare (riuscendoci tutto sommato abbastanza) gli azzurri, anche grazie alla papera di Meret (4) che rimette in partita i felsinei. 8 a Kvaratskheila, incontenibile.

Soffre il Milan (7) contro un buon Verona (7 pure ai veneti) che non meritava di perdere e che se giocherà spesso così farà diventare l’attuale posizione in classifica un b rutto ricordo. I rossoneri faticano, ma creano anche diverse palle goal (due clamorose con Giroud e Rebic, la prima specialmente se finalizzata avrebbe dato un senso diverso all’incontro. Quello del francese davanti alla porta è errore da 4 e basta).

Una Roma non spettacolare, ma concreta, supera una Sampdoria (5) poco incisiva, che dimostra quanto Stankovic debba ancora lavorare tanto. I giallorossi (7) vincono meritatamente e rimangono nelle prime quattro. Si è rivisto Zaniolo (7), autore di qualche pregevole spunto.

Concludiamo con Lecce-Fiorentina, con i toscani (7) che dopo il goal subito, prendono le redini del match e raggiungono un meritato pareggio, cercando anche una vittoria che non sarebbe stata immeritata. I pugliesi (6) dopo il vantaggio subiscono la pressione viola, ma dopotutto non rinunciano a giocare. 9 allo spunto di Gonzales (9) sul goal di Ceesay, 8 al goal di Kouame.

Inoltre, assegniamo il Premio Speciale “Brindiamo alla sfiga” a Cabral della Fiorentina, che si vede annullare due goal dal VAR (giustamente, per carità, ma vedersi annullare due goal in una partita è un po’ sfiga…).

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Settima giornata

I voti alla settima giornata di Serie A.

Cominciamo con Salernitana-Lecce, partita da 7 per tutte e due le squadre, con i campani che creano, ma concretizzano poco, al contrario dei salentini, decisamente più cinici. 9 al contropiede micidiale di Cessay e al goal di Strefezza.

L’Empoli (7) vince a Bologna e raccoglie tre punti d’oro, ma i felsinei tra pali e traverse sono stati sfortunati (anche se nel primo tempo Skorupski ha dovuto fare gli straordinari, peccato per l’incertezza sul goal di Bandinelli, da 4 che fa diventare 6 una prestazione da 8). Menzione per Vicario, autore di una parata da 9 su Orsolini (e non solo quella…): inutile (in quanto vi era un fuorigioco di partenza) ai fini del match, ma che gesto tecnico!

Lo Spezia (6) vince il derby contro la Sampdoria (6), ma sarebbe meglio dire contro Sabiri (10 per il goal), autentico totem ieri per i blucerchiati, che onestamente ieri avrebbero meritato il pareggio. 8 a Dragowski, per le decisive parate.

Un buon Sassuolo (7) vince contro un Torino sottotono (5). Gli emiliani conquistano tre punti pesanti contro i granata che, tolta un’occasione di Vlasic (4: e tira!), sono stati pericolosi. 10 alla parata di Milinkovic-Savic su Frattesi: spettacolo! 8 al bel goal di Alvarez.

10 ad un Udinese che vince meritatamente contro un’Inter (5) che, dopo un primo tempo tutto sommato discreto, frana alla distanza, denotando parecchie lacune (anche dal punto di vista atletico). I friulani sfoderano un’altra prestazione lodevole, dimostrandosi una bellissima realtà: bravi! Bravo naturalmente anche a Sottil (il 10 è anche per lui ovviamente). 9 inoltre alla pennellata di Barella su punizione.

10 anche ad una Lazio spettacolare, che riduce la Cremonese (5) a semplice sparring-partner. I biancazzurri, dopo la figuraccia in Europa League, si ritrovano ed effettuano un’ottima prova di squadra.  Sugli scudi Milinkovic-Savic (8), ma soprattutto: l’assist di Luis Alberto ad Immobile sul contropiede del 4-0 laziale è alta scuola (e merita 10!).

La Fiorentina (7) ritorna a macinare gioco dopo le sconfitte di Bologna e in Europa League. Buona prova di squadra per i viola, contro un Verona (5), che a parte un contropiede finale (vanificato dalla prontezza di Terracciano: 8), ha combinato poco e deve ringraziare Montipò (9) per non essere uscito dal “Franchi” con un passivo ben più grande.

Prima vittoria in Serie A per il Monza! I brianzoli (8) meritano i tre punti, battendo una Juventus che invece di migliorare, di partita in partita peggiora (e prende 4).  I bianconeri sono sempre più abulici, privi di mordente. Colpa di Allegri? Certo lui responsabilità ne ha tante, ma quando si perdono partite così la colpa è di tutti. 2 a Di Maria per il gesto e perché un calciatore di esperienza come lui, certe ingenuità non deve compierle.

L’Atalanta (6) resta in testa alla classifica insieme al Napoli, vincendo contro una Roma (6) che per quanto prodotto non meritava di certo la sconfitta. I bergamaschi hanno mostrato all’Olimpico un’altra faccia, ovvero quella di una squadra cinica e determinata, ma che ieri si è dimostrata redditizia. Zero a Mourinho per il suo show da tamarro in discoteca.

Il Napoli (7) resta primo (in coabitazione con l’Atalanta) vincendo contro un buon Milan (8), che non meritava la sconfitta. I rossoneri infatti hanno creato molto, avendo solo il torto di non concretizzarlo, ma la squadra c’è, eccome. Un po’ per sfortuna (traverse di Kalulu e Giroud), un po’ per imprecisione, un po’ per Meret (8), i rossoneri escono sconfitti, ma non certo ridimensionati, contro un Napoli che comunque ha dimostrato ancora una volta di poter puntare in alto e che quando attacca, sa di poter far male. 8 al goal di Giroud (per l’azione) e 8 al goal di Simeone, da bomber di razza.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Quarta giornata

I nostri voti alla quarta giornata di Serie A.

Cominciamo con Sassuolo-Milan. I rossoneri (6) ci sono sembrati poco incisivi, compreso Leao (5), che ha sprecato due buone occasioni. Gli emiliani (6) hanno avuto la grande occasione ma l’hanno fallita, per il resto Maignan (8) ancora una volta ha dimostrato di non dover far rimpiangere Donnarumma.

La Roma (7) vince contro il Monza, trascinata da Dybala (8). Premesso che una sconfitta a Roma per i brianzoli (5) ci poteva stare, urge per loro cercare di cambiare passo e rendersi conto che la Serie A è un’altra cosa.

L’Inter (7) vince contro la Cremonese (6, dopo tutto ha cercato di contrastare i nerazzurri ed ha avuto le sue occasioni) e dimostra, dopo lo scivolone a Roma, di non essere in crisi. 10 a Barella per il super-goal, 9 ad Okereke per il suo goal (anche se inutile ai fini del risultato, bello), 8 a Lautaro per la potenza dimostrata sul goal del 3-0.

L’Empoli e il Verona (7) pareggiano. Un pareggio giusto, alla luce del fatto che i toscani sono stati superiori nel primo tempo, i veneti nel secondo. 9 a Baldanzi per il goal.

Una buona Udinese (7) vince meritatamente contro la Fiorentina (5), che a parte una super-parata di Silvestri (l’ennesima, bravo!), non ha prodotto granché. 4 a Venuti per l’ingenuità sul goal, 9 a Silvestri per la parata.

La Lazio (7) viene fermata al ’91 da una Sampdoria (6) che ha il merito di non mollare fino alla fine. I bianco lesti però non escono assolutamente sminuiti da Marassi, avendo giocato una buona gara, da squadra. 10 a Milinkovic-Savic per il colpo di genio con cui lancia Immobile, 2 ad Aureliano perché col VAR non si può non concedere il rigore su Quagliarella.

Il Napoli, dopo un brutto primo tempo, esce nella ripresa, ma non riesce a portare a casa tre punti contro un buon Lecce (7). Gli azzurri (6) pagano la serata di un Osimhen non in vena (5), in compenso diamo 9 a Meret per il rigore parato e 10 a Colombo per il goal (col quale si fa ampiamente perdonare l’errore dal dischetto di poco prima).

Una Juventus “Massima resa minimo sforzo” (6 “politico” ai bianconeri, da cui comunque ci aspettiamo di più), contro uno Spezia che cerca di giocare la sua partita, ma è poco incisivo (6 ai liguri). 10 a Vlahovic per la sua perla su punizione (la seconda di fila).

L’Atalanta (8) ritorna a fare l’Atalanta, sconfiggendo un Torino (6) che pur non ci è dispiaciuto, in quanto non ha affatto rinunciato a giocare. 8 al “Man of the Match” Koopmeiners, 9 al goal di Vlasic (potenza pura), 8 a Milinkovic-Savic perché è vero che ha colpe sul secondo goal, ma ha anche effettuato ottime parate che hanno reso il passivo meno pesante per i granata.

Bella gara tra Bologna e Salernitana, con i felsinei (7) che hanno effettuato una prevalenza territoriale in campo, non concretizzandola a dovere (nel primo tempo Sansone ha sbagliato un goal, calciando il pallone addosso a Sepe,  che Calloni levati!) Roba da 4). I campani (6) dopo un buon inizio hanno subito i rossoblù, trovando alla fine un pareggio che sembrava insperato (5 a Skorupski giacché sul goal preso poteva fare di più).

La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentottesima giornata

I voti all’ultima giornata di campionato.

Cominciamo con la netta vittoria della Roma (8) contro un Toro (4) già in vacanza. I giallorossi hanno dominato l’incontro, 9 ad Abraham per il primo goal (anche se non ci pare che i difensori granata siano stati ferrei). 9 a Lasagna per il goal.

Vince un Bologna “giovane”, a cui diamo 8, contro un Genoa (6) scoraggiato dalla retrocessione, ma che comunque qualche occasione l’ha creata e forse il goal lo meritava. 9 alla parata di Semper su De Silvestri.

Bella, avvincente gara tra Lazio e Verona (8 a tutte e due le squadre per lo spettacolo regalato). I veneti ormai non sono più una sorpresa, i biancocelesti hanno palesato limiti difensivi che, se fossero eliminati il prossimo anno, potrebbero i laziali a qualcosa di più.

L’Atalanta saluta l’Europa dopo aver perso contro l’Empoli. I bergamaschi (6, comunque le occasioni le hanno create) non sono più la macchina sforna gioco degli ultimi anni, l’Empoli (7) invece chiude la stagione in bellezza, dimostrando di essere una bella realtà. 9 a Stulac per il goal.

Fiorentina-Juventus è stata una partita in cui si sono viste una squadra (i viola, 7) che cercava la vittoria (trovandola) per centrare l’obiettivo Europa e un’altra (la Juve) che non aveva più niente da chiedere (ma qualcosa in più avrebbe potuto farlo, quindi è 5).

Il Napoli (8) vince a La Spezia una gara che da chiedere aveva ben poco. I liguri (5) pagano un primo tempo disastroso. 9 a Politano per il goal.

Il Milan (10) doveva vincere e ha vinto. Gara perfetta dei rossoneri, alla faccia di chi diceva che, essendo una squadra giovane, avrebbe potuto avere “paura di vincere”. Invece in 45 minuti hanno zittito tutti. Bravi! E complimenti per il meritatissimo scudetto! Il Sassuolo (5) è stato ridotto al ruolo di sparring-partner. 9 all’inarrestabile Leao.

L’Inter (9) domina, com’era nelle previsioni, la gara contro una Sampdoria (5) anche lei ridotta a sparring-partner. 9 a Correa per il goal del 3-0, 9 ad Audero per le parate su Lautaro e Barella.

10 senza se e senza ma all’Udinese, per aver disputato una gara perfetta e per avere zittito coloro che credevano i friulani arrendevoli, visto che al campionato non avevano più nulla da chiedere. 4 alla Salernitana, perché ci aspettavamo una squadra che mangiasse l’erba, invece i campani devono accendere un cero al Venezia. 9 al goal di Udogie.

Il Cagliari (7, la partita l’ha dominata e le occasioni le ha create, avesse sempre giocato così…) non riesce a fare goal contro un Venezia (6) che si è ben difeso e ha lottato come se dovesse chiedere ancora qualcosa al campionato. 9 a Maenpa per la parata su Bellanova.

Inoltre

10 ai tifosi del Genoa e al calore dimostrato durante l’ultima partita, nonostante la stagione, con una coreografia da brividi.

2 a Giulini per il suo “show” a Sky. Bisogna saper perdere…

Inclassificabile a coloro che hanno rubato la medaglia a Pioli.

Infine, un’informazione gratuita del nostro blog. A breve scriveremo il superpagellone del campionato, perciò non è ancora finita qui…