La Champions League (delle italiane) 23/24 da quattro a dieci-Quinta giornata dei gironi

I voti alle partite delle italiane nella quinta giornata dei gironi di Champions.

Iniziamo con un bel 7 alla Lazio, che insidiata da un Celtic coriaceo, ma poco incisivo (6), trova la vittoria (e la qualificazione agli ottavi) nel finale grazie alla doppietta di Immobile (doppietta da 9).

Il Milan invece parte subito bene, ma poi si perde (e perde) contro un Borussia Dortmund che nel secondo tempo si è mostrato superiore.  Certo, se Giroud avesse trasformato subito il rigore, la partita forse avrebbe preso un’altra piega, ma nel calcio contano i goal, non i se…. Onore comunque a Chukwueze, autore di un gesto tecnico da 10 sul goal del pareggio, 9 all’azione del Borussia sul goal del 2-1 siglato da Gittens, 5 a Maignan perché sul goal del 3-1 avrebbe potuto fare di più (il tiro di Adeyemi non era irresistibile).

Il Napoli perde, ma se la gioca. Il Real Madrid (7) vince meritatamente, ma i campani (7) riescono ad impensierirlo e a rimanere sempre “sul pezzo”, uscendo dal Bernabeu sconfitti, ma non ridimensionati. 10 all’assist di Bellingham per Joselu (alta scuola!) per il goal del 4-2, 5 a Meret perché sul goal di Paz non ci pare esente da colpe.

E’ veramente una “Pazza Inter” quella che a Lisbona gioca una partita da 4 nel primo tempo, per poi giocarne una da 8 nel secondo (che vale, applicando la media, un 6), contro un Benfica (6) bravo a sfruttare il poco dinamismo nerazzurro nella prima frazione di gioco per poi crollare nella seconda. 10 a Joao Mario per la tripletta, 9 a Frattesi per il suo goal, 9 ad Audero per l’intervento nel finale su Di Maria.

La Serie A 23/24 da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata.

Iniziamo con Sassuolo-Salernitana, dove gli emiliani (8) reagiscono ad un avvio negativo dominando il match e mettendo alle corde i campani (6), il cui merito è stato capitalizzare al meglio le occasioni avute e il cui migliore in campo è stato senza dubbio Ochoa (9). 8 a Pinamonti per il gesto tecnico con cui colpisce il palo, 8 anche a Thorstvedt per la doppietta.

Vince meritatamente il Genoa (7), contro un Verona (5) poco incisivo ad eccezione di un colpo di testa di Duric su cui Martinez si supera con un intervento da 9. Da 9 anche il tiro al volo con cui Dragusin realizza il goal partita. 4 invece a Terracciano perché colpisce il palo, è vero, ma da quella posizione e con la porta spalancata si deve fare goal.

E’ pareggio tra Lecce e Milan, con i rossoneri che dopo un primo tempo dominato, nel secondo tempo fanno harakiri e si fanno raggiungere da un Lecce (7) volitivo, organizzato e coriaceo. 9 a Sansone per la prontezza con cui realizza il primo goal giallorosso. 9 a Piccoli per il gesto tecnico sul goal che gli annullano (giustamente, giacché il fallo su Thiaw c’è) nel finale. Zero a Giroud per il comportamento da tamarro che gli ha fruttato la giusta espulsione.

La Juventus bada al sodo e sebbene non brilli, batte il Cagliari. I bianconeri (6) però peccano nel non saper mettere in freezer la partita e alla fine rischiano (il palo di Dossena ne è la prova) di essere raggiunti da un Cagliari volitivo, ma non trascendentale (6 ai sardi). Menzione per Dossena (8) che sfiora quella che per lui sarebbe stata un’indimenticabile doppietta.

Finisce 1-1 tra Monza e Torino (7a tutte e due le compagini), con due squadre che si affrontano a viso aperto e creano molto. 9 a Di Gregorio per la parata su Ilic sull’1-1, 8 al bel tiro con cui Ilic realizza il goal del vantaggio granata, 3 a Gineitis per l’errore con cui manda in goal Colpani.

L’Empoli (9) sbanca clamorosamente (ma anche meritatamente) il “Diego Armando Maradona”, battendo un Napoli (5) sempre più in crisi d’identità (siamo però sicuri che sia tutta colpa di Rudi Garcia?). Menzione per un super-Berisha (da 10 l’intervento su Anguissa) e per il goal di Kovalenko (da 10 anch’esso).

Bella gara tra Fiorentina e Bologna, che si dimostrano ancora due squadre propositive e organizzate (7 a tutte e due le compagini). Vincono i viola, ma gli emiliani forse avrebbero meritato il pareggio per quanto creato. 9 al goal di Bonaventura.

Una buona Udinese (7) pareggia contro un’Atalanta poco incisiva e per larghi tratti dominata dai friulani (cui onestamente il pareggio sta stretto e cui sembra che il cambio di panchina abbia fatto bene). I bergamaschi sono sembrati abulici (e per questo diamo loro 5). 9 a Samardzic per il gesto tecnico con cui sfiora un “golazo”.

Finisce a reti inviolate il derby di Roma, in cui la Lazio ha premuto e creato di più, dopo un buon inizio della Roma. I biancocelesti (7) sono stati superiori ai giallorossi (6), che dopo i primi venti minuti hanno lasciato l’iniziativa agli avversari. 9 a Luis Alberto per il gesto tecnico con cui colpisce il palo.

L’Inter (7) si mantiene in testa alla classifica regolando un Frosinone tutt’altro che spento (6 ai ciociari), ma che si è dovuto inchinare ai più quotati avversari. 10 a Di Marco per il supergoal (sul quale riteniamo Turati incolpevole: era dove doveva essere, è Di Marco che ha realizzato una perla di goal), 9 a Turati per la paratona su Lautaro nel primo tempo.

La Champions League (delle italiane) 23/24 da tre a dieci-Quarta giornata dei gironi

I voti alla prima giornata di ritorno di Champions.

Iniziamo con un bel 9 al Milan, che supera il PSG mantenendo la speranza di qualificarsi al turno successivo. I rossoneri hanno saputo tener testa colpo su colpo ai più quotati avversari, creando gioco e occasioni, con un Leao (10 per la prestazione e per il goal) finalmente tornato a fare Leao. 10 lo merita pure Giroud per il bellissimo goal di testa. Il PSG (6) ha puntato molto sulle sue individualità e poco sul suo gioco di squadra, Luis Enrique dovrà ancora lavorare parecchio.

Una Lazio non bella ma concreta e cinica (6) ha ragione di un Feyenoord (6) a larghi tratti superiore, ma che va sistematicamente a sbattere contro il muro laziale. I biancocelesti ottengono tre punti fondamentali, dimostrando di essere anche bravi a saper soffrire. 8 ad Immobile per il goal.

Un Napoli confusionario, ma che comunque di occasioni ne crea (perciò gli diamo 6), si ferma sul pareggio davanti all’Union Berlino (6), mancando l’occasione per ipotecare il passaggio del turno. Gli azzurri, lo abbiamo scritto, ci sono parsi confusi e quanto costruito ci è parso più iniziative dei singoli che non frutto di un lavoro di squadra. 3 alla fase difensiva sul goal del pareggio tedesco: non si lasciano praterie così!

L’Inter soffre ma alla fine ha ragione di un Salisburgo volitivo, ma impreciso. I nerazzurri (6) non brillano, ma nel finale dimostrano la loro superiorità su un avversario non terribile, ma che comunque ha disputato la sua partita (6 agli austriaci). 5 a Frattesi per come ha fallito l’occasione da goal avuta nel primo tempo.

La Serie A 23/24 da quattro a dieci-Undicesima giornata

I voti all’undicesima giornata di Serie A. Questa volta i voti negativi si fermano al 4 e non vanno più in giù, per fortuna.

Iniziamo con Bologna-Lazio, gara in cui forse un pareggio sarebbe stato più giusto visto le occasioni create da entrambe le compagini. L’ha vinta il Bologna (6) grazie ad un assist “al bacio” di Zirkzee (9) che manda al goal Ferguson, contro una Lazio (6) che ha il torto di non concretizzare quanto creato.

In Salernitana-Napoli vince il Napoli 2-0 e il migliore in campo è stato Ochoa (9). Questo fa capire quanto gli azzurri (8) abbiano dominato contro una Salernitana (5) ridotta a sparring-partner. 9 al goal di Elmas.

L’Inter (8) vince meritatamente a Bergamo e dimostra di continuare ad essere “in salute”, contro un’Atalanta (6) che comunque ha il merito di non darsi per vinta (anche se sul goal orobico pesa l’ingenuità di Di Marco su Lookman: errore da 4). 10 al goal di Lautaro.

L’Udinese (8) sorprende andandosi a prendere tre punti contro un Milan (5) che sebbene abbia creato, non è comunque un Milan tonico (anzi). 9 alla parata di Silvestri su Giroud.

Un Monza corsaro (8) va a Verona e porta a casa tre punti importanti (e meritati), contro un avversario (5) che nonostante alcune occasioni (9 al tiro di Duda fermato dalla traversa e 4 all’errore di Bonazzoli “alla Blissett”),  nel complesso ha meritato di perdere. 10 al goal del 2-0 di Colombo.

Il Cagliari (7) vince e si dimostra in ripresa contro un Genoa poco incisivo nonostante il goal (5 ai liguri). 8 al goal di Viola, 9 alla parata doppia di Martinez su Zappa prima e Zito Luvumbo poi. 9 a Gudmundsson per il goal in acrobazia, 5 a Puscas per il goal sbagliato nel finale (più che bravura di Scuffet è il calciatore del Genoa che gliela tira addosso).

Gara incredibile all’ Olimpico, con la Roma che al ’90 pareggia e al ’94 vince una partita che pareva persa, contro un Lecce (6) ben ordinato e bravo a concretizzare il contropiede che gli ha dato il vantaggio. La Roma (6) la ribalta, ma dimostra di avere ancora problemi (va però detto che se Lukaku avesse segnato il rigore iniziale, forse la partita avrebbe preso un’altra piega, ma nel calcio contano i goal, non i forse…). 8 all’azione del pareggio della Roma, con il bel cross di Zalewski e l’altrettanto bel colpo di testa di Azmoun.

La Juventus sbanca Firenze e conquista il secondo posto, contro un avversario tosto, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. I bianconeri (6) capitalizzano al meglio la prima occasione avuta, giocando poi una gara di contenimento (come spesso suole fare), contro un avversario (6) che attacca, ma va a sbattere sistematicamente contro il muro bianconero, tranne sulla punizione di Biraghi, in cui Szczesny compie un intervento da 10. 8 all’inserimento di Miretti sul goal partita.

Bella gara tra Frosinone (7) ed Empoli (6), coi ciociari più incisivi rispetto ai toscani (e per questo motivo la loro vittoria è a nostro avviso meritata). 10 al goal di Cuni (spettacolo!), 9 al goal di Ibrahimovic, 9 a Cancellieri per il gesto tecnico con cui colpisce sfortunatamente la traversa e 9 per lo stesso motivo diamo 9 a Mazzitelli (che di traverse ne colpisce due, per la serie “Brindiamo alla sfiga”.

Un buon Toro (7) supera meritatamente un Sassuolo (6) meno incisivo rispetto ai granata, ma che si gioca comunque le sue chances. Il Torino costruisce di più, ma sbaglia alcune occasioni che forse gli avrebbero permesso più tranquillità. 8 a Sanabria per il goal e 8 a Laurentié per il bel velo a Thorstved nell’occasione del pareggio, in cui merita anche un 4 Rodriguez per come ha perso il pallone.

La Serie A 23/24 da meno 74 a dieci-Decima giornata

I voti alla decima giornata di Serie A.

Iniziamo subito con due bei 10: ad Ochoa per la parata su Dragusin e a Gudmundsson per il suo goal, in una partita in cui il Genoa (7) domina il primo tempo, ma non concretizza tutto ciò che ha costruito contro una Salernitana (6) che si sveglia solo nel finale. Il cambio di panchina dei campani per il momento non sembra aver dato grandi frutti in questo match, Inzaghi dovrà lavorare parecchio. 3 a Dia per il goal divorato nel finale.

Bella gara nel derby emiliano fra Sassuolo e Bologna (7 a tutte e due le compagini), con due squadre che si fronteggiano a viso aperto e creano occasioni. 10 al goal di Zirkzee (alta scuola), 9 al fendente di Boloca che vale il pareggio del Sassuolo, 9 al riflesso di Skorupski sul tiro deviato di Volpato.

Il Torino vince a Lecce di misura, in una gara in cui (per quanto visto) il pareggio sarebbe stato più giusto, in base alle occasioni create. I granata sono stati più bravi, riuscendo ad andare a segno con Buongiorno. Nel Torino, da segnalare un Milinkovic-Savic decisamente reattivo (8).

Altra vittoria di “Cortomuso” per la Juventus, ma stavolta i bianconeri (7) si dimostrano determinati, solidi, insomma con un atteggiamento ben diverso da quello mostrato ultimamente. La loro vittoria giunge in “Zona Cesarini”, ma durante il match costruiscono numerose palle goal, contro un Verona (5) “attendista” (forse troppo), che solo in un’occasione fa tremare gli avversari (8 alla parata di Szczesny su Bonazzoli). 8 allo stacco aereo con cui Milik colpisce il palo nell’azione che porta Cambiaso al goal. Il VAR è stato protagonista in questo match e a nostro avviso ha operato bene, tranne che sul rigore non dato alla Juve per fallo su Chiesa, che frutta un bel 2 a Feliciani e ai suoi collaboratori. Infine, -74 a Faraoni per la sceneggiata sul goal annullato a Kean: prima si butta per terra, poi si sta per rialzare, poi si ributta per terra. Consigliamo al calciatore del Verona di mandare il curriculum al Circo Orfei.

Partita “pazza” a Cagliari, giacché al ’70 in pochi avrebbero pronosticato il rovesciamento di fronte avvenuto. Il Frosinone (5) getta via tre punti facendosi raggiungere e superare da un Cagliari (6) che ha il merito di non mollare. 9 a Soulè per i due goal (lui i suoi compagni li ha trascinati, non è certo solo colpa sua se loro non hanno difeso quanto lui ha seminato), 9 a Brescianini per il bel tiro da biliardo, 2 a Barrenechea per l’ ”assist” a Makoumbou (che ha ringraziato) 10 ad Oristanio per il suo goal, 10 a Pavoletti, perché come non si fa dare 10 ad uno che segna due goal e ne salva uno nel finale?

Pareggio tutto sommato giusto tra Monza ed Udinese (6 a tutte e due le squadre), con Cioffi che al suo ritorno guadagna un punto che sa di brodino. 9 a Colpani per il tempismo con cui si inserisce e 9 a Di Gregorio per l’efficace (e bello) intervento su Zemura.

Un’ottima Inter (9) vince meritatamente contro una Roma stile “Fort-Apache” (5 ai giallorossi: va bene le assenze, ma rinunciare a giocare no). I nerazzurri raggiungono il goal solo all’ ’81, ma dominano il match e solo la sfortuna (Calhanoglu all’inizio e Carlos Augusto alla fine beccano due traverse con due tiri che meritano comunque 9) gli impedisce di vincere con un risultato più rotondo. 8 all’azione del goal-partita firmato Thuram.

Se a Cagliari c’è stata una partita “pazza”, anche a Napoli non si è scherzato…Il Milan (6) ha dominato il primo tempo contro il Napoli, ma ha avuto il torto di non sferrare il colpo da K.O. nel primo tempo, quando i partenopei sembrava lo aspettassero. Il calcio ha dunque ancora una volta applicato una delle sue leggi più famose: “Goal sbagliato, goal subito” e nel secondo tempo il Napoli è riuscito a rimontare (ma gli azzurri non ci hanno ancora convinto). 8 a Giroud per la doppietta, 9 a Politano per il goal, 10 a Raspadori per la sua punizione.

E’ domini dell’Atalanta ad Empoli. I bergamaschi (10) dominano ampiamente il match, contro un Empoli (5) ridotto a sparring-partner. I ragazzi di Gasperini tornano ai livelli di un tempo. 10 a Scamacca: doppietta (tra cui goal di tacco) e una traversa che gli nega un goal da antologia. What else…

Concludiamo con Lazio-Fiorentina, match equilibrato, con due squadre che cercano la vittoria e che dimostrano di poter ambire a stare ai piani alti della classifica (7 a tutte e due le squadre). Decide un’ingenuità di Milenkovic (4) che regala i tre punti alla Lazio. 9 a Terracciano per la parata su Felipe Anderson, zero a Beltran perché si porta avanti il pallone palesemente col braccio, segna ed esulta come niente fosse. Per la serie: w la sportività!

Infine un abbraccio a Fabio Grosso per quello che ha subito: vergognoso.

La Serie A 23/24 da zero a dieci-Nona giornata

Dopo la sosta per la Nazionale, tornano i nostri voti al campionato.

Iniziamo col successo di un Napoli (7) che batte un Verona (6) tutt’altro che arrendevole e che in più di un’occasione ha reso difficile la vita ad un ottimo Meret (9). Sugli scudi Kvaratskhelia (8), che con la sua doppietta indirizza il match.

Per cinquantotto minuti il Torino (6)ha  fronteggiato l’Inter alla pari. A quel minuto poi c’è stato il goal di Thuram che ha fatto da spartiacque ed ha indirizzato la partita nel canale voluto dai nerazzurri (6), che poi hanno saputo gestire e ampliare il vantaggio. Bravo Sommer nel primo tempo su Seck (parata da 8).

Una Lazio pratica e ben organizzata (7) supera un Sassuolo (5) confuso in difesa e poco efficace davanti. 3 a Tressoldi per come spiana la strada ai biancocelesti sul primo goal.

Vince la Roma (6), che nonostante la superiorità numerica, fatica contro un buon Monza (7), ben messo in campo e in grado di creare grattacapi ai giallorossi. 9 a Di Gregorio per la parata su Aouar. Zero a Mourinho perché ormai i suoi show rasentano il patetico.

Pareggio “pazzo” tra Salernitana e Cagliari (6 a tutte e due le compagini), dove la partita entra nel vivo dal settantanovesimo (minuto in cui ne succedono di tutti i colori). Quattro goal, intervento del VAR e chi più ne ha più ne metta. 1 a Viola per il fallo ingenuo che costa il rigore contro la sua squadra (e soprattutto due punti in meno).

Il Bologna (8) vince meritatamente, anche se alla fine rischia la beffa (il tiro di Marchizza avrà fatto venire i brividi ai tifosi felsinei) contro un Frosinone (6) se non altro coriaceo. Gli emiliani hanno dominato per lunga parte il match e il loro torto è stato non chiudere il match (non concretizzando le occasioni per chiuderlo). 9 a De Silvestri per il goal.

A eccezione del palo esterno di Gudmundsson, si è giocato ad una porta sola in Atalanta-Genoa, con gli orobici (9) che hanno dominato il match e i liguri (5) che sono stati messi sotto dagli avversari. 9 al bel goal di Lookman (pronto a riprendere il pallone e ad infilarlo nella porta avversaria, in una posizione non certo “comoda”).

C’era molta attesa per il match di San Siro tra Milan e Juve. Non è stato un bel match, povero sia tecnicamente che tatticamente. Il fatto che i “grandi ex” di questa sfida un tempo si chiamavano Capello, Benetti, in tempi più recenti Virdis, Baggio, Davids, Ibrahimovic e ieri sera si chiamava Locatelli, fa capire quanto il campionato italiano si sia impoverito. Ha vinto la Juve, grazie ad un autogoal (perché il tiro di Locatelli, parliamoci chiaro, non sarebbe andato da nessuna parte senza la deviazione di Krunic), ma la partita del Milan è stata condizionata dall’espulsione di Thiaw (3 per l’ingenuità), giacché fino a quel momento i rossoneri ci erano sembrati superiori. Per noi, più di Locatelli (il cui goal è un colpo di culo clamoroso) è stato decisivo Szczesny per la parata da 9 su Giroud, senza la quale il match avrebbe certamente preso un’altra piega. Infine 2 a  Kean per il goal mangiato nel finale di primo tempo e zero ad Allegri per lo show finale, che ci fa ripetere quanto espresso per Mourinho: rasenta il patetico.

E’ pareggio fra Udinese e Lecce, col Lecce (7) che nel complesso si è dimostrato superiore (e che forse ai punti avrebbe meritato) ai friulani (6), che non sono ancora quelli dello scorso anno. 10 alla “zampata” di Piccoli (a nostro avviso spettacolare).

Concludiamo con la tanto sorprendente quanto meritata vittoria dell’Empoli (9), che espugna Firenze dimostrandosi superiore ad una Fiorentina poco incisiva e poco reattiva (non è sembrata neppure parente della squadra che aveva espugnato Napoli alla grande).  9 alla parata di Terracciano su Cambiaghi nel primo tempo e 9 alla parata di Berisha su Gonzales nel finale. 9 anche all’azione del primo goal dell’Empoli firmato Caputo.

La Serie A 23/24 da uno a dieci-Ottava giornata

I nostri voti all’ottava giornata di Serie A.

Cominciamo con Empoli-Udinese, con i toscani (7) che “ai punti” avrebbero meritato la vittoria, ma si sa, nel calcio conta fare goal e l’Empoli non l’ha fatto o meglio, l’aveva fatto, ma il VAR l’ha giustamente tolto per fuorigioco. 6 all’Udinese, le cui uniche occasioni le ha prodotte Samardzic (7). Infine 9 all’arbitro Fabbri e ai suoi collaboratori per il sapiente uso del VAR.

Il Lecce (7) raccoglie solo un punto contro un Sassuolo (5) stranamente “attendista”. I salentini avrebbero meritato di più per quanto prodotto, considerando che il migliore in campo per noi (e non solo per noi) è stato Consigli (9).

L’Inter perde due punti (quando vinci 2-0 e pareggi non è un punto guadagnato, sono due punti persi) contro un Bologna coriaceo. I nerazzurri (5) partono forte, ma poi non riescono ad amministrare il match, mentre i felsinei (7) confermano quanto di buono già combinato da quando Thiago Motta siede sulla loro panchina. 10 a Lautaro per il goal e 4 sempre a Lautaro per l’ingenuo fallo da rigore che rimette in carreggiata il Bologna. 9 a Zirkzee per come si è costruito e ha finalizzato la rete del 2-2, anche se va detto che la difesa nerazzurra nell’occasione gli ha lasciato fare un po’ quel che gli pareva (e per questo merita 5).

La Juventus (6) fa suo il “derby della Mole”, contro un Torino (5) praticamente mai pericoloso (unica occasione: una bella girata di Sanabria nel finale). Dopo un primo tempo scadente, alla fine sono state due tavanate galattiche di Milinkovic-Savic (2, proprio come le uscite per prendere farfalle che sono costate due goal ai granata) a risovere il match, più che le giocate bianconere.

Se abbiamo dato 9 a Fabbri per l’uso sapiente del VAR ad Empoli, diamo 1 a Piccinini e ai suoi collaboratori per l’uso che hanno fatto del VAR a Genoa, decidendo di fatto le sorti di Genoa-Milan con un loro errore. Il goal di Pulisic era infatti da annullare per fallo di mano, ma forse al VAR stavano guardando un film di Cicciolina. Per il resto, Genoa-Milan (6 a tutte e due le compagini) è stata una partita con poche emozioni fino al goal (unica nota da segnalare una super-parata di Maignan su tiro di Dragusin deviato: intervento da 10). Nel finale invece è successo di tutto, ma noi evidenziamo il modo in cui Giroud ha sostituito Maignan espulso (fallo da 2: non si entra così!): 9 al francese per il tempismo nell’uscita effettuata nel finale (meglio lui di Milinovic-Savic…).

Vince il Monza (7), ma il 3-0 è forse un passivo troppo pesante per la Salernitana (6), che comunque qualcosa ha creato.  I brianzoli sono partiti forte, poi hanno contenuto gli avversari, grazie anche ad un Di Gregorio strepitoso (9). 9 anche all’intervento di Ochoa su Vignato. 5 alla difesa della Salernitana nell’occasione del primo goal: troppo “morbida” su Colpani (il cui goal merita 8).

Il Frosinone (8) porta a casa tre meritati punti, contro un Verona che non è stato a guardare (6 agli scaligeri), ma obiettivamente è stato inferiore ai ciociari, che si confermano squadra ben organizzata (e l’azione del loro secondo goal firmato da Soulé, da 9, lo dimostra).

Torna al successo la Lazio, piegando l’Atalanta in un match avvincente. Dopo una partenza-razzo, i biancocelesti (7) hanno subito il ritorno degli orobici (6), ma alla fine Vecino ha trovato la zampata vincente che regalato il successo (a nostro avviso meritato) alla sua squadra. 8 all’azione del secondo goa laziale, mentre avremmo da porre una domanda alla difesa bergamasca: sul goal del 3-2 chi ha marcato Vecino, l’Uomo Invisibile? In attesa della risposta diamo alla difesa citata 4.

E’ Roma-show a Cagliari! I giallorossi (9) vincono dominando dall’inizio alla fine, regalando goal e spettacolo. Ora occorre vedere se avranno un po’ più di continuità, ma le premesse di miglioramento ci sono state, contro un Cagliari (4) ridotto a sparring-partner. 9 a Lukaku per la doppietta e 9 a Belotti per il suo goal.

Concludiamo con la Fiorentina (9) che fa il colpaccio andando ed espugnare meritatamente Napoli. I viola hanno dimostrato ancora una volta la loro efficace organizzazione tattica, contro un avversario (5) che dimostra di avere dei problemi in campo e fuori (stasera è toccato a Politano protestare platealmente per essere stato sostituito e per questo si becca un 1 perché poteva evitare di fare il buzzurro). Unica pecca viola sono ancora le disattenzioni difensive (grave quella di Parisi che causa il rigore partenopeo: da 2 e anche quella che nel secondo tempo lancia Osimhen verso la porta non è da meno, perciò 2 a Kayode perché sulla rimessa laterale si guarda dove si lancia il pallone), ma c’è da dire che abbiamo visto anche un super-Terracciano (9 per le parate du Lobotka e Osimhen).

La Champions League (delle italiane) 23/24 da zero a nove-Seconda giornata dei gironi

I voti al secondo turno di Champions.

Cominciamo con l’Inter (8), che dopo un primo tempo equilibrato prende il largo e vince meritatamente, tanto che l’ 1-0 finale sembra stretto ai nerazzurri per quanto creato. Menzione per Lautaro (8), che non segna, ma gioca una partita di livello.

Una partita di livello l’ha giocata anche il Napoli (8), che ha affrontato il Real Madrid (8) a viso aperto e solo la sfortuna (ci riferiamo all’autogoal di Meret) gli ha impedito di raccogliere un risultato positivo che avrebbe meritato. 4 a Kepa per l’uscita sul primo goal partenopeo, 4 a Di Lorenzo perché gli rende il favore con un passaggio sconsiderato a Bellingham sull’azione del pareggio madrileno, 9 a Bellingham per l’ “assolo” sul goal del 2-1 (e 5 alla difesa del Napoli perché nell’occasione è stata “molle”).

Se con l’Atletico ha raccolto meno di ciò che meritava, ieri a Glasgow la Lazio (6) ha invece invertito la situazione, portando a casa tre punti d’oro, contro un avversario (7) che sinceramente meritava di più per quanto prodotto. I biancazzurri hanno infatti spesso patito il gioco e il pressing avversario, ma con un pizzico di fortuna hanno ottenuto la vittoria, grazie al goal di Pedro (8).

Concludiamo con il Milan (6), che contro il Borussia Dortmund (6) non gioca una grande partita ma spreca alcune occasioni propizie per portarla a casa. La più clamorosa è quella di Giroud nel primo tempo (errore “alla Calloni”: 2), ma anche quella di Chukwueze poteva essere sfruttata meglio (errore da 4). Zero a Florenzi per il cascatone nel finale (roba da Campionato del Mondo di tuffi).

La Serie A 22/23 da uno a dieci-Trentasettesima giornata

I nostri voti alla trentasettesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Sampdoria-Sassuolo, anche se sarebbe più corretto dire con Quagliarella, perché il momento che ci ha fatto vivere al minuto 88 è stato da brividi (e da un meritatissimo 10). Il campione blucerchiato ha ricevuto ciò che gli spettava pienamente non solo per la sua carriera, ma per la sua professionalità. Per il resto, diamo 6 alle due squadre e diamo un 8 a Berardi (il migliore in campo) e 2 a Ferrari per come si è lasciato fregare da Gabbiadini.

Goal e spettacolo all’Arechi, dove una Salernitana coriacea ha ragione di un’Udinese che pure ha regalato momenti di bel calcio (l’azione che ha portato Nestorovski al goal è da manuale, oltre che da 10). Noi diamo 8 a tutte e due le squadre, giacché il pareggio forse era il risultato più giusto. Diamo 10 a Kastanos per il goal, 9 a Candreva per la punizione con cui realizza il 2-2, 3 ad Aslan per l’errore sottoporta “alla Blissett”, 2 a Zeegelar per l’ingenuità con cui si fa espellere.

Un ottimo Torino (10) strapazza uno Spezia abulico (4), che sembra lontano parente dello Spezia che negli anni scorsi ha saputo regalarci momenti di bel calcio. I granata hanno dispensato bel calcio e battendo il Verona prima e lo Spezia dopo, hanno dimostrato grande senso di sportività. 9 a Miranchuk per il gesto tecnico con cui colpisce la traversa (sarebbe stato un goal pazzesco) e 9 all’azione che porta al goal di Ricci.

Il calcio a volte sa essere pazzo. Fiorentina-Roma ne è stata la dimostrazione. I giallorossi (7) dominano per sessanta minuti e solo un super-Cerofolini (9) impedisce ai viola il tracollo. Po i viola (6) nel finale la ribaltano con due fiammate, ma la sconfitta per la Roma è troppo.

L’Inter (8) dimostra ancora di essere in salute vincendo contro un’Atalanta (5) che pur non ha rinunciato a giocare, ma che ha mostrato un’imbarazzante fase difensiva. 9 alla travolgente azione del 2-0 interista firmato Barella, 9 a Muriel per il suo goal, 8 a Lukaku, ormai tornato ad essere senza dubbio il “Big Rom” che conoscevamo.

Il Verona (5) perde una grandissima occasione per raggiungere il quartultimo posto (e soprattutto la salvezza) contro un Empoli (6) non irresistibile, ma determinato, che gioca la sua partita fino in fondo e alla fine raggiunge (anche se con tanta fortuna) un meritato pareggio. 5 a Gaich per l’occasione fallita, che avrebbe portato il Verona sul 2-0.

Il Lecce (7) raggiunge una meritata salvezza contro un Monza (6) non irresistibile, ma che gioca la sua partita, senza regalare nulla ai rivali. 10 a Falcone per la super-parata sul rigore di Gytkjaer.

Match avvincente tra Bologna e Napoli (7 a tutte e due le squadre) con i felsinei che hanno il merito di non mollare, anche se contro un Napoli che è (per ovvie ragioni) appagato. Skorupski si distingue per l’errore da 1 con cui manda in rete Osimhen sul goal dell’1-0 e un 9 per la parata con cui salva un goal, sempre dell’asso nigeriano.

Cinque goal farciscono un’interessante Lazio-Cremonese: due squadre che hanno ormai poco da chiedere (per differenti motivi) a questo campionato. La spuntano i biancocelesti (7), ma i grigiorossi (7 pure a loro) hanno il merito di non mollare. 9 all’azione del goal dell’ 1-0 firmato Hysay, 2 a Sarri per l’ennesima espulsione per proteste.

Partita soporifera fra Juventus e Milan (6 politico a tutte e due le squadre), dove un pareggio sarebbe stato più giusto e dove a fare la differenza è stato il formidabile stacco di testa di Giroud (da 10), sul quale nulla ha potuto Szczesny.

La Serie A 22/23 da uno a dieci-Trentaseiesima giornata

I voti alla giornata numero trentasei di Serie A.

Iniziamo dal Monza (8) che espugna il campo di un Sassuolo (6), la cui prestazione è stata senza dubbio condizionata dall’espulsione di Tressoldi (ingenuità da 3). 9 a Pessina per l’incursione con cui va in rete.

E’ un Bologna spettacolare (10 ai felsinei) quello che strapazza una Cremonese che ritorna in Serie B. I lombardi (3) sono sembrati, a dispetto delle ultime prestazioni, rassegnati al loro destino. Bentornato al goal ad Arnautovic (goal da 8 con un assist di Barrow da 9), mentre l’unica nota stonata è l’ingenuità (da 2) con cui Orsolini si fa espellere (ce n’era bisogno di un fallo del genere sul 4-0?).

Una buona Atalanta (8) vince su un Verona (6) che ha comunque provato a dire la sua. Dopo un avvio incerto i bergamaschi hanno sciorinato gioco, pervenendo al goal con Zappacosta (rete da 10) e impadronendosi del match. Grave l’errore di Montipò (da 1) che consente a Pasalic di segnare, mentre diamo 9 a Hojlund per il suo goal. 9 a Sulemana per il gesto tecnico che solo la traversa gli impedisce di trasformare in goal e 3 a Scalvini per lo sconsiderato retropassaggio che solo il fato fa sì che non scaturisca in goal.

Il Milan (9) supera agevolmente una Sampdoria (4) che ormai non ha più nulla da dire. Supremazia netta dei rossoneri, che trovano cinque goal (ma sarebbero potuti essere di più) e rimangono in lizza per un posto Champions. 9 a Giroud per la tripletta, 9 alla parata di Ravaglia su Thiaw, 10 all’azione corale rossonera che porta al goal di Brahim Diaz.

Uno Spezia propositivo (7 ai liguri) avrebbe meritato di ottenere di più contro un Lecce (5) che ci è parso remissivo e quasi mai pericoloso. 5 a NZola perché in merito alla palla goal che gli è capitata sulla testa nel secondo tempo poteva decisamente fare meglio.

Bella gara tra Torino e Fiorentina (7 a tutte e due le squadre), con i granata più propositivi, ma con i viola che non hanno rinunciato ad essere pericolosi. 8 al cross di Kouamé per Jovic, 9 asl goal di Sanabria: da bomber di razza.

Il Napoli (7) vince contro l’Inter (6), la cui prestazione è stata indubbiamente condizionata dall’espulsione di Gagliardini (ingenuità da 2), con un uomo in meno i nerazzurri hanno logicamente dovuto fare una gara di contenimento, che gli era quasi riuscita bene, non fosse stata per la prodezza di Di Lorenzo (che goal! Da 10). 9 ad Anguissa per il suo goal e 8 a Lukaku per la “zampata” con cui regala il pareggio momentaneo alla sua squadra.

8 alla Lazio che domina ad Udine, anche se passa grazie ad un calcio di rigore. I biancocelesti però sono stati superiori ad un Udinese (5) che non si è praticamente mai resa pericolosa. 8 a Maurizio Sarri, che grazie all’ennesima prova convincente della sua squadra, può portarla a giocare la Champions.

Un Salernitana coriacea (7) costringe la Roma al pareggio. I giallorossi (5) forse hanno risentito delle fatiche di Coppa, ma non sono stati comunque brillanti, raggiungendo il pari solo nel finale. 10 a Candreva per il suo super-goal, 9 a Dia per il suo goal di tacco.

Chiudiamo con la sorpresina della giornata. Un Empoli da applausi (10!) travolge una Juventus che, dopo buoni dieci minuti iniziali, crolla e subisce i toscani, che avrebbero addirittura potuto segnare di più. Abulici, smarriti, senza né capo né coda, i bianconeri sono sembrati tutto fuorché una squadra di calcio. Dare colpa di tutto ciò alla nuova penalizzazione è riduttivo ed ingiusto, giacché la rosa della Juventus non è una rosa che deve perdere 4-1 ad Empoli, con tutto il rispetto. Menzione per l’azione del 2-0 toscano (da 8, anche se la fase difensiva bianconera nell’occasione è stata da “Belle Statuine” e da 3), per “Ciccio” Caputo e la sua doppietta (8), mentre a tutta la Juve diamo 4, eccezion fatta per l’unico che ha cercato di creare qualcosa (Chiesa, cui diamo 7 per l’impegno).