Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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Traffico e smog

Post n°40 pubblicato il 22 Giugno 2006 da giampi1966
 
Foto di giampi1966

Il traffico è responsabile del 70 per cento dello smog
**
*«Un morto al giorno per inquinamento»*
L'allarme in un rapporto riservato dell'Asl inviato a Comune, Regione e
Provincia.

Monitorate le morti dal '98 al 2003
Una ragazza indossa la mascherina per difendersi dallo smog
Un morto al giorno «attribuibile all'inquinamento da Pm10» fissando il
limite medio a «40 microgrammi per metro cubo» quando a Milano, come lo
scorso 21 gennaio, d'inverno si toccano anche i 276 microgrammi (centralina
di via Juvara). Una mortalità a breve termine per patologie cardiovascolari
legata allo smog, che provoca 120 casi l'anno. E, ancora, tenendo il limite
dell'ozono a 10 microgrammi — limite impossibile da raggiungere: martedì,
per esempio, alla centralina Parco Lambro è stata raggiunta quota 143 — si
salverebbero altre 128 vite. Ma soprattutto: una ricerca condotta con vecchi
parametri, non gli attuali con i quali «le stime dell'impatto sulla salute
risulterebbero più che raddoppiate».
Eccolo qui, il dossier dell'Asl intitolato «Stima dell'impatto
dell'inquinamento atmosferico», con oggetto l'aria malata di Milano e i suoi
effetti letali. Un dossier redatto, con riferimento al periodo temporale
1998-2003, dal Dipartimento di prevenzione in applicazione alle «indicazioni
dell'Oms». Un dossier mai reso pubblico nonostante le richieste del gruppo
Mamme antismog, ricorse al Tar perché «un documento che parli di salute dei
cittadini dev'essere reso leggibile» così come sostiene Carlo Monguzzi,
capogruppo in Regione dei Verdi e da sempre in prima linea nelle battaglie
ambientali.
Un dossier che l'Asl ha definito, per voce di Chiara Porro, oggi
responsabile del Dipartimento di Prevenzione, «solo una brutta copia» ma che
è stato inviato, il 13 gennaio 2005, a Regione, Provincia e Comune, da
Antonio Mobilia, direttore dell'Azienda sanitaria.
*
LO STUDIO — *Due i passaggi-chiave nella pagina in cui i responsabili dello
studio tirano le conclusioni. Primo: «Il principale contributo alle
concentrazioni degli inquinanti è dato dal trasporto su strada (per il Pm10,
circa il 70%)». Secondo passaggio- chiave: «La possibilità di riduzione
degli effetti sulla salute è legata al contenimento delle emissioni di
inquinanti nell'atmosfera». Ha scritto Mobilia nella pagina di
presentazione: «A seguito dei ripetuti superamenti dei limiti di legge per
quanto riguarda l'indicatore atmosferico Pm10, il Dipartimento di
Prevenzione Medico della Asl ha predisposto una relazione sulla stima degli
effetti sulla mortalità generale e per cause specifiche a Milano».
Obiettivo, «contribuire al dibattito sulle strategie di intervento per la
riduzione degli inquinamenti atmosferici e sugli effetti sulla salute».

*ALLARME PM10 — *Nel capitolo «Mortalità a lungo termine per tutte le cause
attribuibili all'inquinamento da Pm10 con limite di 40 microgrammi per metro
cubo», dal 1998 al 2003 i numeri registrano un calo anno dopo anno. Ma
restando su quote alte. Nel 1998 si sarebbero potuti evitare 387 decessi,
tre anni dopo 300 e nel 2003, 266. Ci fosse invece stata una media di 7,5
microgrammi, i decessi evitabili sarebbero stati 1.572 nel 1998 e 1.500 nel
2003. È un'aria che uccide e manda in ospedale. Sempre nel 2003: stimati 142
ricoveri per broncopneumopatie e 797 per patologie cardiovascolari che, con
un'adeguata lotta allo smog, forse non ci sarebbero stati.
*
EMERGENZA OZONO — *Le Pm10 sono un inquinante «caratterizzante»
dell'inverno. L'ozono lo è dell'estate, e per questo motivo l'allarme,
lanciato dall'Asl, è più che mai attuale. «L'inquinamento da ozono rivela un
andamento in crescita che si associa a un aumento degli effetti sulla salute
della popolazione» si legge nel dossier dell'Azienda sanitaria. La mortalità
a breve termine con limite di 10 microgrammi al metro cubo ha visto 325 casi
nel 2003, mentre nel 2001 erano stati 283 e l'anno successivo 278. La
mortalità, sempre a breve termine, sempre legata all'ozono, con riferimento
al limite di 10 microgrammi e sfociata in patologie respiratorie ha
registrato 87 ricoveri nel 2003. Ventuno in più di quanto avvenuto nel 2001.


*325 I CASI DI MORTALITÀ *a breve termine con i livelli medi di Pm 10 a 10
microgrammi al metro cubo nel 2003. Nel 2001 i casi di mortalità erano stati
283 e l'anno successivo 278


di *Andrea Galli* (da Corriere.it)

 
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