Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 11 Luglio 2005 da lilith_0404

Dopo i fatti di Londra, commentando la notizia scrivevo nel blog di Corsaramora: “ provo solo sgomento... e la consapevolezza che domani potrebbe capitare a Roma, o a Milano, o a Napoli...

Più o meno le stesse considerazioni sono state espresse ieri con la mia famiglia: mia sorella lavora a Milano, e non si può evitare di sentire una stretta al cuore ogni volta che si sa debba prendere la metropolitana o salire su un autobus.

Sono reazioni molto umane, ed é del tutto naturale il sentimento di impotenza: come scrive Giancla56 nel suo post n.616 “non c’é la soluzione... siamo in guerra, questo é poco ma sicuro, ma non é una guerra classica. possiamo blindarci, rinchiuderci, scavare trincee, alzare steccati e costruire prigioni e campi di concentramento. ma loro possono aspettare, possono scegliere il momento, l'ora, il luogo: non é sul piano della forza che possiamo sconfiggerli. Hanno il vantaggio della sorpresa, dell'anonimato, dell'amoralità.” 

A ben vedere questo é stato sempre il punto con il terrorismo: quella che viene combattuta non é “la guerra delle bandiere al vento,delle fanfare, dell’audacia e della valentia, l’esibizione del coraggio e della sfida che han sempre avuto gran fascino x i maschi....quella di cui si parla è ben altra cosa, è una guerra sporca ,dove non c è il duello ma l’assassinio, il bombardamento, l’agguato...non i cavalieri ma i killers...”  (occhiodivolpe, commenti al post n.108).

E’ vero, come scrive beckysharp nei commenti al post di Giancla56 citato che l'occidente non é un bambino inoffensivo e diligente, ma essere consapevoli  che ci sono altri innocenti  che la  guerra ce l’hanno in casa, e muoiono senza neppure avere servizi sul tg, non aiuta affatto a sentirsi più tranquilli.

Commenti al Post:
lupopezzato
lupopezzato il 11/07/05 alle 18:45 via WEB
Ahahahah, scusatemi ma anche se l’argomento è proprio tosto e non c’è nulla da ridere non riesco a fare a meno di scompisciarmi dalle risate leggendo che i terroristi hanno il vantaggio della «amoralità». Troppo divertente, troppo. Mi asciugo le lacrime dalle risate. Mi spiegate cosa c’è di «morale» invece nell’aggressione all’Iraq? Cosa c’è di morale? Cosa c’è di morale? Cosa c’è di morale? Ooops, scusate non avevo letto l’altra cosa «ma LORO possono aspettare». Ah ecco, ora mi è tutto più chiaro. E’ tutta qua la differenza, in quel "LORO". Perchè LORO sono i cattivi e NOI siamo i buoni. Perchè LORO sono immorali e NOI siamo morali. Perchè LORO non combattono secondo le regole “morali” delle guerre “morali”. NOI invece ci prefabbrichiamo i dossier per fare le nostre aggressioni ed invasioni “morali”. Scusate ma mi viene troppo da ridere e mi chiedo se qualcuno gliel’aveva spiegato a quelli che a marzo siamo partiti per l’Iraq perché volevamo farci la pasquetta.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/07/05 alle 18:52 via WEB
sono contenta che qualcuno riesca a divertirsi... io personalmente non ci riesco...
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 11/07/05 alle 19:17 via WEB
Ciao Lilith, scusami ma non vorrei fare anch'io il demagogo di turno, ne ho letti già abbastanza, anzi troppi in giro. Il mio commento è esclusivamente sul differente modo di considerare ciò che è morale. Leggilo com'è. Non parla di morti e nemmeno entra nel merito di tragedie. Puoi se ne hai voglia riderci su tranquillamente. Sai mi dispiace scoprire che abbiamo le lacrime temporizzate e frequenziate. Quando tocca a noi, vedi NY oppure Madrid oppure Londra subito sentiamo il rumore delle bombe. Quando tocca agli altri non ce ne accorgiamo nemmeno. Che strano, noi occidentali, così avanzati e con gli scudi stellari non avevamo capito già l'11 settembre qual'era la pericolosità del terrorismo islamico? Che strano ci siamo riuniti come un'allegra combriccola e ci siamo vestiti con le nostre divise di merda per andare a dare una lezione a quei quattro caproni, vero? Ed oggi? Cosa pensiamo oggi? Che forse abbiamo cominciato a sbagliare proprio il 12 settembre? Quando non ci siamo minimamente chiesti "perchè?" e dopo esserci chiesti "perchè?" forse dovevamo cominciare a valutare il "come". E invece siamo andati dietro allo sceriffo. E dimmelo tu, cosa c'è di morale in tutto questo? Sì in quello che abbiamo fatto noi! Non mi offendo se hai trovato stupido il mio "ridere" ma trovo molto più "stupide" le lacrime di oggi e parlo delle lacrime della demagogia spicciola e politichese non certo quelle del dolore umano.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 12/07/05 alle 07:43 via WEB
Io no ho trovato stupido il tuo ridere, l’ho trovato solo inopportuno. Vedi, a casa mia si dice che due torti non fanno una ragione, e sebbene sappia benissimo che un morto in Iraq vale tanto quanto un morto in Spagna o a Londra, perdonami, ma molto egoisticamente so che soffrirei molto di più di fronte alla morte di una persona della mia famiglia o di un mio amico, rispetto alla morte di un uomo che non conosco personalmente. Forse non é giusto, ma é così, ed é di questo che parlo nel post. E penso inoltre che questi terroristi stanno mettendo le loro bombe tanto nelle nostre città quanto nelle loro, e ammazzano londinesi tanto quanto iracheni, e mi chiedo: per chi stanno combattendo? permettimi di dubitare che siano dei paladini del popolo oppresso dall’invasore straniero... io li vedo solo come assassini... :) senza polemica, rispetto il tuo punto di vista, ma consentimi di avere il mio :)
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/07/05 alle 08:39 via WEB
Il mio commento era "esclusivamente" rivolto alla definizione di "amoralità". Definizione che sembra voler dire che il terrorismo è amorale mentre questa "sporca" aggressione è "morale". Punti di vista? No, penso sia soltanto disonestà intellettuale. I terroristi uccidono anche gli iracheni? Certo se quegli iracheni si sono arruolati al servizio di uno stato democratico che non esiste e quindi, prova a guardarla sotto quest'ottica, sono considerati traditori. Oppure i partigiani non potevano ammazzare, oltre ai tedeschi, anche i fascisti italiani? Certo, io ho il mio punto di vista e tu hai il tuo ed è giusto che sia così ma consentimi di "scompisciarmi dalle risate" non sui morti londinesi ma nel sentir dire che il terrorismo è "amorale", la qual cosa potrebbe avere anche una logica, ma se a dirlo non fossimo noi, complici e fiancheggiatori, di una aggressione immorale e selvaggia. Ciao buona giornata :o)
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 12/07/05 alle 14:04 via WEB
non mi risulta che le bombe fatte scoppiare nelle città irachene abbiano preventivamente controllato che le vittime avessero firmato un documento di arruolamento, onde stabilire che meritassero di morire in quanto colpevoli di connivenza con il nemico oppure no... e mi dici cosa ci vedi di 'morale' nello sparare nel mucchio e ammazzare quante più persone puoi, senza riguardo per nessuno? No, mi dispiace, io non ci riesco a riderci sopra ...
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/07/05 alle 19:40 via WEB
Gran parte delle azioni compiute dai 'ribelli' iracheni sono rivolte contro le postazioni della nuova polizia irachena ovvero contro quelli che, dal loro punto di vista, sono considerati traditori. Io, cara Anna, non ci vedo nulla di morale non solo in chi spara nel mucchio ma perfino in chi spara al nemico. Però se vuoi giudicare chi spara nel mucchio, prego, accomodati: «Il caso più clamoroso è la strage dei giornalisti della TV di Stato Serba, attuata nella notte fra il 22 e 23 aprile, scagliando dei missili contro l'edificio che ospita gli studi della Televisione, quando le trasmissioni erano in corso. Il fatto che la NATO abbia dichiarato la TV obiettivo militare, se, per un verso, è rivelatore della singolare concezione della libertà di stampa praticata dai vertici dell'Alleanza, per altro verso non può cambiare natura ai giornalisti che, ai sensi dell'art. 79 del I Protocollo di Ginevra devono essere considerati civili, contro i quali non è lecito condurre attacchi armati. 6 APR: un missile della Nato manca una caserma e colpisce una zona residenziale della citta' serba di Alexsinac, 12 morti. 7 APR: a Pristina un missile Nato manca la centrale telefonica e colpisce un'area residenziale: 12 morti. 12 APR: un missile colpisce un treno che passa sul ponte di Grdelica. Almeno 55 morti. 14 APR: due convogli di profughi nel Kosovo sono ripetutamente colpiti da un F-16 Nato, tra Prizren e Djakovica, vicino all'Albania. I morti sono 75. 27 APR: durante un attacco a una caserma a Surdulica, colpita una vicina zona residenziale: almeno 20 morti. 1 MAG: un missile centra una corriera sul ponte di Luzane, 20 km da Pristina: 40 morti. 7 MAG: colpito ospedale civile e il mercato a Nis: 20 morti. La notte, centrata l'ambasciata cinese a Belgrado: tre giornalisti morti, 20 diplomatici feriti dice Pechino. 14 MAG: oltre 80 morti e 50 feriti sono il bilancio dell' attacco della Nato contro il villaggio di Korisa, dove si erano rifugiati circa 700 profughi. Secondo la Nato, si trattava di un obiettivo legittimo in quanto era usato come campo e posto di comando per le forze serbe. 19 MAG: due missili colpiscono un ospedale nel centro di Belgrado: tre morti. 30 MAG - Colpito il ponte di Varvarjn, 150 chilometri a sud di Belgrado, 11 morti. La Nato ha ammesso l'attacco, dicendo che si trattava di un obiettivo legittimo. 31 MAG - Colpito l'ospedale di Surdulica, 11 morti. Per la Nato, e' stata colpita una caserma. 31 MAG -Bombe su Nozi Pazar. Per i serbi hanno colpito una zona residenziale, provocando almeno 23 morti. 1 GIU - Ammissione della Nato che una bomba ha deviato dalla traiettoria a Novi Pazar e potrebbe aver colpito una zona residenziale. Secondo Belgrado i morti sono almeno 23. E dulcis in fundo, 11.04.03 - Tre giornalisti uccisi a Baghdad: un giordano, uno spagnolo e un ucraino da un carro armato Usa che prende di mira l'hotel Palestine»... Ora Anna me lo dici cosa ci trovi di 'morale' in quello che hai letto? E mi dici cosa ci trovi di morale in questa che NON è mai stata una guerra ma soltanto una VILE AGGRESSIONE ad un paese sovrano? E' morale perchè chi spara non è un kamikaze ma un soldatino che indossa una divisa?
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 13/07/05 alle 12:14 via WEB
la notizia é di stamattina: "L'esplosione di un'autobomba condotta da un attentatore suicida oggi a Baghdad ha provocato la morte di 24 persone. Molti di loro sono bambini. Il veicolo, imbottito di esplosivo, si è lanciato su un Humvee (veicolo milutare Usa) e poi è esploso. Molti civili iracheni, in gran parte bambini, erano attorno all'Humvee al momento dell'esplosione", ha detto il portavoce dell'esercito Usa, segrente David Abrams. Un cameraman di Reuters television giunto sulla scena dell'attentato poco dopo l'attentato ha detto che il veicolo è esploso tra le case, demolendo parte di tre abitazioni." ..... non ci trovo niente di morale...
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 13/07/05 alle 19:49 via WEB
Eheheh Anna, devo dire che sei abile. Te l'ho già detto "io non trovo nulla di morale già in chi spara, figuriamoci in chi spara nel mucchio". Come vedi io ti ho risposto. Adesso vuoi rispondere tu a me? Mi vuoi dire se trovi "morale" l'aggressione o l'invasione dell'Iraq? Mi vuoi dire se trovi morale che si sia andati là costruendo tutta una serie di bugie? Mi vuoi dire se trovi morale quella sfilza di spari nel mucchio che ti ho proposto io? Grazie. :o)
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 14/07/05 alle 06:46 via WEB
Penso di averlo già scritto pubblicamente in più di una occasione e anche qui, in risposta agli altri commenti, sono assolutamente contraria alla guerra e sono del tutto d'accordo che quella in Iraq é stata dichiarata con dei pretesti che se non fossero tragici sarebbero ridicoli. Ma detto questo, come ti ho già scritto sopra, rimango del parere che due torti non fanno una ragione :)
 
 
giancla56
giancla56 il 18/07/05 alle 15:13 via WEB
mio buon lupacchiotto, le tue sciocchezze le conosco a memoria e il fatto che tu le ripeta in ogni dove e in qualsiasi occasione non le fanno diventare intelligenti. quel che invece continua sempre a stupirmi per la sgradevolezza é il tuo modo di confrontarti: tu preferisci sempre parlare alle spalle, sempre per interposta persona, sempre "altrove". va bene, é il tuo modo di essere, la tua psicologìa, il tuo problema (se vogliamo), dunque hai tutta la mia comprensione. però, detto questo, suvvìa: prova, ogni tanto (non sempre, eh?, solo ogni tanto) a confrontarti a viso aperto: lì dove nasce la discussione (e, soprattutto, dove l'oggetto dei tuoi sghignazzi abbia la possibilità di sapere e di rispondere). provaci. in fondo, se ti ci metti per bene, anche tu puoi crescere, ne sono certo. per diventare adulti c'é sempre tempo, se si vuole. buon lavoro (lo so che sarà dura) :-). PS per la padrona di casa: chiedo scusa per l'intromissione e per il fastidio creato. e ringrazio per le visite per le citazioni. :-)
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 19/07/05 alle 00:31 via WEB
Non sono tenuto a sapere chi è “giancla56” e quindi ho commentato, come gli altri, quanto detto e riportato da Lilith in questo blog. Io parlo alle spalle? In questo blog come in altri, ho già avuto scambi e scontri e sempre a viso aperto. Nei forum politici Lupopezzato è uno di quelli che le cose non le manda a dire ed i forum sono là. A te, invece, sono venuto a dirtele fino nel tuo blog [15 e 16/1/2005 Msg n.301], eheheh quindi quello che hai detto sai dove devi ficcartelo. Come ho sempre fatto continuerò ad applaudire le idee che condivido, a confrontarmi con le altre ed a scompisciarmi sulle stronzate. Sempre e comunque sulle idee e non sulle persone. A differenza di te. Amen.
 
     
giancla56
giancla56 il 19/07/05 alle 09:20 via WEB
"Non sono tenuto a sapere chi è “giancla56”", "A te, invece, sono venuto a dirtele fino nel tuo blog [15 e 16/1/2005 Msg n.301]"...eheh...inane e burocratico come un mattinale di Questura. "quindi quello che hai detto sai dove devi ficcartelo"...e civile come al solito. Appunto. :-)
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 19/07/05 alle 11:22 via WEB
sono sempre contenta quando qualche argomento riesce a catturare l'interesse di chi frequenta il blog e si sviluppa una bella discussione. Quando però gli interventi scivolano sul piano personale non solo non ne guadagna l'interesse, ma so per esperienza che il tutto finisce in rissa e la cosa non mi piace per niente. Qui siete sempre i benvenuti, ma vi chiedo la cortesia di astenervi dalla bega fine a se stessa, o mi metterete nella posizione di usarvi la scortesia di cancellare i commenti... preferirei davvero non doverlo fare :-))
 
     
giancla56
giancla56 il 19/07/05 alle 13:38 via WEB
hai perfettamente ragione, e mi scuso di nuovo (mi pareva di averlo gia fatto) per aver approfittato della tua ospitalità. il blog é tuo e le regole le fai tu. rilevo solo che la tua inflessibile cortesìa si applica un po' a corrente alternata. dalle mie parti sarai sempre la benvenuta. ciao. :)
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 19/07/05 alle 17:34 via WEB
:-) avrai notato che mi sono espressa al plurale, l'invito quindi non era rivolto solo a te...anche tu sei sempre il benvenuto qui da me, e non solo spero che non vorrai portarmi rancore per aver chiesto il rispetto di semplici regole di convivenza, ma mi auguro che vorrai darmi la possibilità di conoscere meglio il tuo pensiero, quando ce ne sarà l'occasione... un sorriso :-)
 
el.brazo.onofre
el.brazo.onofre il 12/07/05 alle 10:24 via WEB
Lasciamo da parte le motivazioni, per un attimo. Consideriamo solo l'aspetto del terrore. L'angoscia che prende al pensiero che. Certo, può succedere. Statisticamente, ci sono meno probabilità di essere uccisi da una bomba islamica che da un cretino che prende l'Aurelia contromano. Meno probabilità che essere buttati giù in bicicletta da un camion. O di finire in uno scontro fra treni. E potrei continuare. Certo, QUESTA possibilità non sostituisce le altre, ma vi si somma, però si tratta sempre di possibilità infinitesimali. Ma è chiaro che con questa linea di ragionamento non si arriva da nessuna parte: perché? Perché ovviamente l'automobilista cretino o il camionista non hanno nessuna volontà di nuocere, mentre il terrorista sì. Anzi, agisce per odio. E dunque, quel che fa paura non è il fatto della bomba in sé, né della sua imprevedibilità (forse che si può prevedere una disattenzione stradale? o un incidente ferroviario?), ma la motivazione ideologica che è sottesa alla minaccia, il sentirsi minacciati in quanto si è ciò che si è. Ora, le reazioni non possono che essere due, di segno opposto. O si rivendica la propria identità - spingendo chi non vi si riconoscere nel campo del NEMICO, anche se magari non ne ha nessunissima voglia. Oppure ci si guarda la coscienza, e si cerca di capire come si sia arrivati a questo punto. Il che non vuol dire sentirsi colpevoli tout court, né tantomeno "cedere al terrorismo", che semmai è la prima reazione quella che i terroristi ricercano. Chiudere gli spazi di dialogo, radicalizzare lo scontro, renderlo epocale, portare sotto le loro bandiere i recalcitranti, per arrivare allo scontro di civiltà. E per paradossale che sembri, la prima mossa per vincere il terrore del terrorismo (non è un pasticcio di parole) è esattamente negare che esista una cosa chiamata terrorismo, ed ancor più che "siamo in guerra con esso". Non c'è nessuna guerra, e non abbiamo nessun nemico. Togli al tuo avversario lo status di nemico, e gli toglierai metà della sua identità; non riconoscerlo come tale, e annasperà alla ricerca di un riconoscimento. Fu esattamente così che vennero sconfitte le BR. Che vuol poi dire "noi"? Chi siamo NOI? E chi sono LORO? Quando sento dire che l'Islam è uno, specie se a dirlo sono i professori della materia, mi viene da ridere. Come se bin Laden e Tahan Ben Jelloun fossero espressione di una cultura monolitica! Il che equivale a dire che Adolf Hitler e Paolo VI sono espressione di una sola cultura, quella europea e delle "radici cristiane". Ma per favore. Così, il discernimento, la riflessione, l'analisi e il confronto sono le sole vere armi che possono qualcosa - e possono molto, moltissimo - contro il radicalismo islamico. Cosa che, en passant, è esattamente quel che Bush, Blair, orianifallaci, giulianiferrari hanno più in orrore. Vuoi mettere il gusto (e i vantaggi) del tenere la gente sotto il terrore, e aver l'occasione di menare un po' le mani? Noi, "i campioni della civiltà, i paladini, i nuovi crociati"? Io, paura non ne ho, e so vedere, e so ragionare, e so discernere. E l'una cosa è frutto e causa dell'altra. Del resto, sono uno che corre in bicicletta sulla Statale.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 12/07/05 alle 14:20 via WEB
perfettamente d’accordo con te che quello che spaventa è la motivazione ideologica che è sottesa alla minaccia, il sentirsi minacciati in quanto si è ciò che si è... Altrettanto d’accordo che radicalizzare lo scontro, renderlo epocale, portare sotto le proprie bandiere i recalcitranti, per arrivare allo scontro di civiltà sia un errore che potrebbe costare molto caro. Quello che non mi trova pienamente consenziente é l’affermazione che non ci sia nessun nemico, che non ci sia nessuna guerra: io penso invece che una guerra ci sia, e che si possa vincerla cercando, come dici tu il dialogo con quella parte del mondo arabo e islamico che non vuole riconoscersi in queste manifestazioni di terrorismo; gente che vuol vivere in pace, veder crescere i propri figli e prosperare i propri affari c’é in ogni paese, ad ogni latitudine e sotto qualunque religione: e con questi gli interlocutori si può pensare di cooperare per isolare il terrorismo.
 
   
el.brazo.onofre
el.brazo.onofre il 12/07/05 alle 18:11 via WEB
"Guerra" è un termine che ha significato preciso. Che non è "avversione", o "odio", "scontro ideologico" o "culturale". Alla guerra si va con gli strumenti della guerra, quando tutte le altre vie sono chiuse, impraticabili. Quando spazio non c'è più spazio per la mediazione, per il confronto, per i tentativi di comprensione. Quando si deve per forza stare di qua o di là. No, mi spiace, non c'è nessuna guerra: e dirlo a chiara voce è il primo e ultimo messaggio per far sì che di guerre non ce ne siano. Più.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 13/07/05 alle 12:22 via WEB
si tratta di mettersi d'accordo sul significato che si vuole attribuire alle parole: io chiamo guerra il tentativo di imporre con la forza le proprie ragioni, ricorrendo alla violenza e all'eliminazione fisica dell'avversario... in questo senso ritengo che ci sia una guerra in corso... ma che questa possa portare a qualcosa di buono, sono la prima ad escluderlo :)
 
santaguero
santaguero il 12/07/05 alle 16:58 via WEB
e se il problema dei terrorismi fosse vecchio quanto il mondo? Non è forse vero che la violenza genera violenza? E più è ingiustificata (ed ingiustificabile, maggiormente crea mostri. Londra, New York, Madrid, ma anche Bagdad, il sud-est asiatico degli anni '70, l'america latina fino alla caduta delle dittature e così via non sono forse scenari della follia omicida di determinati gruppi di potere economico-politico-religiosi? E' più esecrabile il terrorista che colpisce nel mucchio o chi di questa ideologia ne ha allevato postulati e teoremi. Il terrorismo, almeno quello moderno, e la conseguente strategia dell'orrore non è stata forse instillata e diffusa dagli Usa e dall'Occidente? Il problema che però mai nessuno metterà sul banco degli imputati un Kissinger o un Bush senior (la lista sarebbe lunga) che hanno sempre considerato il mondo come il proprio cortile di casa da difendere ad ogni costo. Ora il terrorismo giustamente spaventa perchè la sua ideologia non è più una caratteristica di una ristretta oligarchia di agenti speciali governativi, ma di molteplici assassini. Si moltiplicano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa: il requiem!!!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 13/07/05 alle 12:31 via WEB
da che mondo é mondo gli uomini han combattuto guerre, perpetrato violenze, operato distruzioni: genocidi si ricordano nei tempi antichi, e senza neppure la vergogna di averli compiuti. Ma questa non é una giustificazione. Errare é umano, ma persistere nell'errore é demenziale...
 
   
santaguero
santaguero il 13/07/05 alle 19:55 via WEB
il guaio è che notoriamente la mamma dei cretini è sempre incinta e che i maestri hanno ben istruito i loro allievi... a noi resta poco... solo Diogene
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 14/07/05 alle 06:48 via WEB
:-( sono ignorante... mi spieghi il riferimento a Diogene?
 
     
santaguero
santaguero il 14/07/05 alle 11:07 via WEB
Diogene di Sinope era un cinico del IV secolo a.c. (nel senso filosofico del termine). Era noto per il netto rifiuto delle convenzioni sociali. Andava in giro a diffondere i valori del cosmopolitismo...scusami per il tono didattico-pedagogico deve essere una brutta ed insopprimibile deformazione professionale...baci
 
teneraeardita
teneraeardita il 14/07/05 alle 20:39 via WEB
gli attentati sono deprecabili, anche se l'occidente ha le sue responsabilità.. grazie per la visita al mio blog, spero che ti sia piaciuto, a presto.
 
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