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DEBORA E UN DIAMANTE CHIAMATO PARIGI racconto (1013) di Dino Secondo Barili

Post n°20243 pubblicato il 07 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

1013

Debora …

e un diamante chiamato Parigi

Non aveva ancora terminato l’Anno Scolastico e la Prof. Debora, quarant’anni, single, bellissima … Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia, era arrabbiata … anzi, arrabbiatissima, con sé stessa. Un po’ di colpa se la dava da sola perché non sapeva decidersi. Aveva due spasimanti Raffaele e Michele i quali le facevano una corte spietata … al limite dell’assurdo. Si fa presto dire … “fare la corte”, ma per capire, bisogna sempre mettersi nei panni dei protagonisti. Parlare di “fare la corte ad una donna” nel 2015 sembra quasi un anacronismo … invece, no. L’uomo è sempre l’uomo. Cambiano i costumi, ma l’uomo rimane tale e quale all’epoca dell’Impero Romano. Quando un uomo arriva a cinquant’anni e si innamora di una donna … vede solo quella. Se poi, quella donna è bellissima. E’ corteggiata anche da un altro uomo … (e la donna in questione non sa decidersi) la concorrenza raggiunge il parossismo. Un anno fa, la sfida tra Raffaele e Michele aveva raggiunto l’assurdità totale. Raffaele mandava un mazzo di fiori a Debora … anche Michele ne mandava uno. Così per un braccialetto … un orologio … una borsetta. Debora accettava. Ringraziava … e non decideva. Ogni cosa, però, raggiunge un limite. Limite invalicabile. Raffaele e Michele erano sul punto di cedere … e Debora se ne accorse in tempo. Ci sono concorrenti che lasciano perché sconfitti. Altri perché perdono l’interesse e si vedono, forse, presi in giro. Altri ancora perché uno dei due ha avuto un’idea geniale. Questa volta, l’idea geniale l’ha avuto Raffaele. Il cinquantenne Dott. Raffaele, Psicologo, aveva un sogno: vedere Parigi come voleva. Con il tempo necessario. I turisti di oggi dedicano a Parigi solo tre o quattro giorni. Parigi, però, è Parigi … e se si vuole gustare veramente la città ci vogliono almeno tre settimane … Insomma una vacanza da favola … con tutti gli extra più impensati e originali. Parigi abbonda di proposte originali e impensate. Il Dott. Raffaele, cinquantenne alla ricerca spasmodica dell’amore della sua vita era deciso a giocare a testa o croce. Questa volta avrebbe messo alla prova la Prof. Debora. Prendere o lasciare. Il Dott. Raffaele impiegò una settimana assistito dal suo Agente Turistico di fiducia, il Dott. Carmelo. Insieme organizzarono la più bella vacanza di tre settimane a Parigi mai concepita. Nella vacanza c’era di tutto. Dalle visite più esclusive, ai pranzi da favola presso i migliori Ristoranti di Parigi con quattro camerieri a persona … e non solo. Nel programma non potevano mancare spettacoli di Varietà … e serate al Lido’ e al Moulin Rouge. Completato il programma, il Dott. Raffaele fece in modo di incontrare (per caso?) la Prof. Debora in Corso Cavour a Pavia. Offrì un caffè … e senza giri di parole l’affrontò a viso aperto. “Debora … sono ormai mesi che ti faccio una corte spietata. Accetti i regali. Ringrazi, ma quando si tratta di uscire a cena o qualche ballo … rispondi picche o non rispondi affatto. Capisco che quando una donna è bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo  si sente  corteggiatissima … gioca al rialzo. Io, Raffaele, però, ho cinquant’anni e ho deciso di andare Parigi per tre settimane. Prima dare l’OK alla proposta della mia Agenzia Turistica ho voluto fare la stessa proposta a te. Vuoi venire con me? Vuoi venire con me a vivere una luna di miele da favola? Si dice che Parigi risolve ogni dubbio … perché la vita è una sola e …” Debora si sentì con spalle al muro. Prendere o lasciare. Tra Raffaele e Michele c’era una leggera differenza. Raffaele era un po’ calvo … e leggermente più basso di Michele. Debora, intimamente, avrebbe voluto le migliori qualità di entrambi … ma non poteva farlo. Decise quindi per la leggera calvizie di Raffaele il quale l’aveva presa proprio per la gola. A volte, non bastano le parole. In amore è come in guerra … nulla è vietato. Ognuno gioca con le armi che ha. Debora si sentì travolta da una ondata di emozioni che solo Raffaele poteva darle. Quando La Prof. Debora Sali sull’aereo per Parigi le sembrò di cambiare vita … ma era solo all’inizio. Appena Raffaele prese posto sull’aereo accanto a lei,  estrasse una scatoletta dalla sua borsa. Dentro c’era un anello di diamanti. “Debora … in questo anello c’è un diamante chiamato Parigi … Un diamante è per sempre … come il mio amore” C’è un proverbio a Pavia che dice. “Il diamante risolve ogni dubbio”

 
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