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VIENNA ... UN ANNO FA racconto (486) di Dino Secondo Barili

Post n°22002 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

486

Vienna … un anno fa

Un anno fa, la Dott. Claudia, quarant’anni, bella donna, non stava bene. Da parecchio tempo dormiva poco e male. Anzi, alcune notti le passava… contando le pecore. Decise di andare dal suo Medico di Fiducia, il Dott. Giuseppe. Il Medico sapeva tutto di Claudia. Sapeva che era una brava commercialista. Che lavorava a Milano. Che aveva una vita intensa e… “non” aveva ancora trovato l’uomo della sua vita. Come la vide notò che, la donna, aveva il viso un po’ sciupato. “Claudia che cosa hai?” La quarantenne si trovò a suo agio. “Dottore, non me ne parli. Da mesi dormo male… quando… non dormo affatto. Mi alzo più stanca di quando vado a letto e sono diventata irascibile come non lo sono stata mai.” Il Dott. Giuseppe, dopo varie domande, emise la sua sentenza. “Claudia, per il momento non ti prescrivo farmaci e tanto meno ti consiglio esami. Devi osservare tre regole. Primo. Cercare dentro te stessa le ragioni del tuo malessere. Vedere cosa “effettivamente” ti turba. E questo lo puoi fare solo tu… dicendoti la verità. Secondo. Mangiare ai pasti. Bere con moderazione. Terzo. Coricarsi alla stessa ora ed alzarsi presto al mattino. Solo dopo aver fatto quanto ti ho suggerito… sarà possibile fare dei successivi accertamenti o prescrivere farmaci.” La Dott. Claudia lasciò l’Ambulatorio del Dott. Giuseppe soddisfatta. Aveva già pensato che le ragioni del suo malessere dipendessero da lei. Da mesi si era innamorata (segretamente) del suo Direttore di Sezione, il Dott. Danilo. Un cinquantenne, single, bellissimo, noto per essere un imprevedibile conquistatore di “cuori femminili”. Claudia si rendeva conto di essersi invaghita della persona meno adatta a farla felice, ma… al cuore non si comanda. Cosi, la quarantenne, ogni volta che guardava in volto il Dott. Danilo, si scioglieva come “ghiaccio al sole”. Un anno fa, dopo mesi di sospiri, ripensamenti, conflitti mentali, Claudia si era decisa ad affrontare il Dott. Danilo di persona e dire tutta la verità. Proprio quando aveva deciso (era il mese di Dicembre dello scorso anno) il cinquantenne Direttore di Sezione, “non” si presentò in Ufficio. Aveva chiesto un periodo di assenza per seguire un Corso di Specializzazione a Vienna. Per Claudia è stato un brutto colpo. Ora che aveva deciso ed aveva preso il coraggio… ecco l’infrangersi dei suoi sogni. Le ragioni delle “notti bianche” erano lì. Cosa fare? La Dott. Claudia aveva la testa in confusione. Non sapeva quale strada prendere, quale soluzione dare ai suoi problemi. Intanto i giorni che portavano alle Feste Natalizie passano lente e inesorabili. Dieci giorni prima di Natale di un anno fa, la Dott. Claudia era in Piazza della Vittoria a Pavia per fare colazione al solito Bar. Incontrò l’amica e coetanea, Debora (single pure lei) la quale aveva un problema. “Sai, Claudia, devo disdire un viaggio a Vienna per il periodo Natale – Capodanno” …per sopravvenuti impegni familiari… Se senti che qualcuno può sostituirmi… fammelo sapere.” E’stato come aprire il “vaso di Pandora” Claudia prese la palla al balzo. “Se vuoi ti sostituisco io. Un viaggio a Vienna mi starebbe proprio bene.” In breve le due amiche si accordarono. Da quel momento Claudia aveva trovato la sua meta: Vienna. Il perché è facile immaginarlo. La quarantenne voleva, sperava, desiderava incontrare il Dott. Danilo, l’uomo di cui si era innamorata. Ora Claudia non faceva altro che costruire “castelli in aria”. A Vienna le cose andarono benissimo. Il viaggio era ben organizzato. La comitiva era piacevole… ma del Dott. Danilo, neanche l’ombra. Del resto come è possibile incontrare una persona a Vienna … tra milioni di persone? Gli occhi di Claudia tuttavia, ogni volta che si aggirava per la città, da sola o in compagnia… erano alla ricerca del Dott. Danilo. Era solo lui l’oggetto del suo “desiderio”. Anche l’ultimo giorno a Vienna… la speranza era stata l’ultima a morire. Quando, Claudia, rimise piede a Pavia camminò adagio per raggiungere il palazzo dove si trovava il suo appartamento. All’ingresso del Palazzo, la Portinaia Cesira, sempre vigile, non era nel suo “gabbiotto”. Claudia sali delusa le rampe di scale che portavano al suo appartamento. Vide la porta del suo appartamento socchiusa… la luce accesa … e si udiva una dolce musica “viennese”. Pensò che fosse la Portinaia Cesira che, burlona quale era, le dava il benvenuto. Aprì la porta e si trovò di fronte un “giardino di rose rosse” …al centro del quale c’era, come un “dio greco”, il Dott. Danilo in persona. Claudia quasi svenne dalla sorpresa. Danilo l’accolse tra le braccia e tra un bacio e l’altro sussurrò… “Sono tutto e solo per te. Il domani è nostro”. - (486)

 
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