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VALERIO E LA CANZONE DEL CUORE racconto (606) di Dino Secondo Barili

Post n°24039 pubblicato il 10 Giugno 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

606

Valerio e la canzone del cuore

La Primavera è la stagione delleattese. Chi più, chi meno… tutti attendono qualcosa dalla Primavera. Un annofa, anche il Dott. Valerio, cinquant’anni, bell’uomo, Dirigente di una AgenziaCommerciale di Milano, residente a Pavia, aveva le sue attese. Essendo ancorasingle (non per volontà sua) aveva “una grande attesa”. Non voleva, però, farecome la Primaveradell’anno prima quando aveva incontrato Brigida, una splendida quarantenne, laquale l’aveva circuito e illuso… per arrivare alla fine con un nulla di fatto.Si fa presto a dire “attese”… specialmente per un uomo. Più gli anni passano(per un uomo) e più la scelta della donna ideale diventa difficile… se nonimpossibile. In un primo tempo, la donna incontrata sembra la “soluzione ditutte le attese”. Poi… dopo un po’ le attese si trasformano in miraggi… e tuttofinisce nel nulla. Un anno fa, il Dott. Valerio voleva andare con i piedi dipiombo. Decise di consultarsi, prima di tutto, con il proprio Psicologo di fiducia.Qualche lettore dirà che è una cosa superflua, specialmente all’epoca diInternet… invece, no. Lo Psicologo, secondo alcuni esperti, diventerà semprepiù indispensabile. Lo Psicologo sostituirà il “confessionale” di cinquant’annifa… con una differenza. Cinquant’anni fa, una persona si confessava e…“nonpagava nulla”. Lo Psicologo, invece è un Libero Professionista. Ha la partitaIVA. Quindi deve fare la fattura … Di conseguenza deve essere pagato. Un annofa, il Dott. Valerio, non aveva problemi di denaro… l’importante era che loPsicologo fosse una persona seria. Ascoltasse il problema…e desse un validoconsiglio. Quando il Dott. Valerio entrò nello Studio del Dott. Felice c’era unsilenzio di tomba. Proprio il luogo ideale per dare sfogo alle propriepreoccupazioni. Il Dott. Felice, dopo aver ascoltato, emise la sua sentenza.“Caro Valerio. Noi ci conosciamo da parecchi anni. Ormai, tu, per me, non haipiù segreti. A cinquant’anni, un uomo desidera veramente “la donna dei sogni”…Sapessi come ti capisco. La desidero anch’io che di anni ne ho sessanta… Ilproblema è incontrarla. Nei miei lunghi studi in materia posso dirti che ognipersona è un caso a sé. Per te, Valerio, c’è un sistema sicuro per incontrarela donna ideale…cantare” Il Dott. Valerio fece un salto sulla poltrona sullaquale stava seduto. “Cantare?” Lo Psicologo si aspettava la reazione…”Valerionon agitarti. Non ho ancora finito. Tu, hai una bella voce. Tu stesso me lo haidetto ed io posso testimoniarlo quando ti ho sentito cantare alla festa deicoscritti della tua classe. Ecco la soluzione del tuo caso. Tu devi cantare…canticchiare…. ripetere sottovoce… secondo i casi… la tua canzone preferita.Quella che ti piace di più… La canti in ogni momento della giornata …ed inbreve… la donna ideale comparirà davanti a te” Il Dott. Valerio si sentìsoddisfatto. Aveva effettivamente una bella voce tenorile. Aveva anche unacanzone preferita… “Solo per Lucia… va la canzone mia…” Il cinquantenne uscìdallo Studio del Dott. Felice visibilmente soddisfatto. Siccome camminava perstrada, cominciò a canticchiare in sordina …”Solo per te Lucia… va la canzonemia..” Era talmente concentrato con la sua canzone e gli effetti che avrebbepotuto produrre che non si era accorto di essere affiancato dall’amico, Dott.Cristino. Questi aveva notato che Valerio, era raggiante e cantava… “Cosa fai?Canti?” Il Dott. Valerio descrisse a Cristino il consiglio dello suo Psicologo.Cristino si è messo a ridere. “Anche me, un anno fa, il mio Psicologo mi haconsigliato la stessa cosa. Ho conosciuto effettivamente una quarantennebellissima. Mi innamorai pazzamente e nell’arco di un mese la sposai. Lì sonocominciati i guai. Dopo neanche sei mesi ho capito di aver fatto una grossafesseria. Anche lei lo ha capito… e di comune accordo abbiamo divorziato” IlDott. Valerio ci era rimasto male. A volte, gli amici, le brutte notizie dovrebberotenerle per loro. L’umore del cinquantenne era cambiato, ma dopo un po’comprese che nella vita è “tutto Destino” e che…comunque…cantare fa bene allasalute. A Milano ci sono dei bei Giardini Pubblici. Uno di questi è vicino aPiazza della Repubblica. Sono Giardini ben tenuti con parecchie panchinecomodissime. Il Dott. Valerio decise di fare quattro passi all’ombra dellegrandi piante. La sua mente, intanto, andava alla sua canzone preferita.Passeggiando Valerio, aveva sentito la voglia di cantare. Sottovoce, cantò…”Solo per te Lucia…va la canzone mia…” Non aveva ancora finito di cantare laprima strofa che una ragazza trentenne, alta, bionda, occhi azzurri…e gambe dafine del Mondo si avvicinò al cinquantenne e chiese l’ora… Il discorso prese lagiusta piega. Lei si chiamava Desideria e Valeria la identificò subito per la“donna del Destino”. Infatti, non era passata un’ora e Valeria e Desideriaerano seduti ad un Bar in Galleria Vittorio Emanuele II. Si sa che il buongiorno si vede dal mattino. Il primo bacio avvenne sotto la statua di Leonardoda Vinci in Piazza della Scala. Un bacio dolce, sfumato… come fosse una folatadi vento. Era quello che Valerio desiderava da tanto tempo. Siccome sapevacantare … accennò ad una canzone “Il tuo bacio è come un rock…” eccetera,eccetera. Dice il proverbio che “chi ben inizia … e a metà dell’opera”. Non inquesto caso… Valerio aveva effettivamente una bella voce. Guardò negli occhiDesideria e con occhio malandrino cantò chiaro... “dimmi che illusione non è.Dimmi che sei tutte per me” (quel che avvenne dopo lo lasciamoall’immaginazione dei lettori di questo Blog) -(606)

 
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