dino secondo barili

Passeggiando...per Bereguardo (Pavia) (2)

Trivolzio (Pavia) – 12  febbraio 2011 – sabato – ore 14.00

Viaggio in Lombardia

Passeggiando per… Bereguardo (Pavia) (2)

Ieri, a Bereguardo c’era il sole, un bel sole di primavera. Una primavera, forse, un po’ troppo anticipata, ma piacevole e dolce. Bereguardo era nella sua luce migliore… Anche nel 1430, il sole illuminava il Castello. Allora, però, il Castello non era quello di adesso, ormai ridotto a poca cosa. Allora, era un Castello vero, forte, robusto, simbolo di un potere che, incuteva terrore... solo a parlarne. La massiccia costruzione in mattoni rossi… cento metri di lato, diecimila metri quadrati di superficie…era un esempio di Castello fortificato e residenziale. Dentro al Castello c’era tutto.. di tutto e ogni ben di Dio. C’era un solo portone per entrare e per uscire, con tanto di ponte levatoio davanti al quale c’era il posto di guardia, con guardie armate notte e giorno. Nel 1430, il Duca Filippo Maria Visconti soggiornava spesso nel Castello di Bereguardo con la sua amante Agnese Del Maino. Il Duca  non era un tipo…facile. Aveva un carattere “particolare e una storia personale singolare”. A Bereguardo viveva nel terrore di essere ucciso da sicari provenienti da chissà dove… Per evitare imboscate, usava uno strattagemma particolare…alcuni sosia, (attori uguali a lui), e vestiti, in tutto e per tutto come il Duca milanese… Inoltre, c’erano diverse carrozze ducali scortate che andavano e veniva dal Castello di Bereguardo… Per una carrozza ducale che partiva…un’altra, era appena arrivata… In questo modo non era possibile (mai) sapere dove si trovasse il vero Duca Filippo Maria… Per questo e altri motivi Bereguardo era il regno delle spie…tutti spiavano e tutti erano spiati. (2 – continua)   Buona giornata a tutti. Dino