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INTRIGO A PAVIA - Vice e la leggenda pavese dei passi perduti (8) - racconto a puntate di Dino Secondo Barili

Post n°4918 pubblicato il 19 Maggio 2012 da dinobarili
 

19 MAGGIO – ALMANACCO DI STORIA PAVESE

 

Trivolzio – 19 maggio 2012 – sabato – 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che ved

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

INTRIGO A PAVIA

racconto a puntate –

“Vice e la leggenda pavese di passi perduti” (8)

La prima domanda è stata dell’Antonietta, sempre vispa e attenta. “Secondo Lei, Imperatrice Maria Teresa, come vede la situazione italiana, oggi?” La Sovrana accennò ad un sorriso… “Avrei scommesso un occhio che lei, Antonietta, mi avrebbe posto tale domanda. Ebbene, l’Italia del dopoguerra ha fatto miracoli… grazie al lavoro, al risparmio e all’ingegno degli italiani… Però, oggi, bisogna fare un passo in più. Ogni, persona deve attivarsi individualmente. Rimboccarsi le maniche ed applicare la regola del… “fai da te”. Se ogni persona si impegna a fare “da sola” tutto quello che riesce a fare… senza chiedere aiuto a nessuno … il domani di ogni italiano sarà migliore. Infatti, quando una persona è vigile, attenta e attiva … vive meglio. Quando una persona sa contare sulle proprie forze… sa anche accontentarsi … e questa è la prima regola per essere felici… Se, carissima Antonietta, lo dice una Imperatrice come me… ci puoi credere.” Carlo, persona attenta al sociale, intervenne immediatamente… “E’ lo Stato? Il settore pubblico ha la sua importanza…” – “Certo, caro Carlo.” – rispose l’Imperatrice – “Ma, attenzione. Lo Stato non deve fare tutto. Deve essere snello, ordinato, trasparente… capace di codificare e armonizzare le varie realtà della società. Lo Stato deve avere ruoli primari nella difesa del territorio e nella sicurezza dei cittadini. Deve vegliare e investire sul loro benessere fisico (vedi salute) e su tutto il complesso dell’istruzione (vedi cultura) e della ricerca. Deve, però, anche lasciare largo spazio all’iniziativa privata e all’intraprendenza individuale. L’individuo deve essere incoraggiato a crescere economicamente e culturalmente, a farsi una posizione e a produrre (e guadagnare), cioè a “inventarsi” il futuro. Lo Stato “dirigista” non ha mai funzionato. Lo Stato deve sempre essere al servizio del cittadino… non il cittadino al servizio dello Stato. Quando si mettono troppe tasse… si soffocano le iniziative… si limita il risparmio individuale e famigliare… L’iniziativa individuale e il risparmio famigliare sono la colonna portante della vita sociale ed economica e la colonna portante di uno Stato.” L’Imperatrice Maria Teresa si fermò pensierosa… Forse si era accorta di aver detto troppo, oppure di aver detto cose ovvie. Cose che ogni persona di buon senso capisce al volo. Carlo, si prese un attimo di riflessione … Domenico, però, disse la sua. “Governare è sempre stato difficile per tutti e in tutti i tempi. Lo è ancora di più, oggi. Non ci sono solo forze all’interno dello Stato che premono e chiedono il giusto riconoscimento… Ci sono forze “globalizzate”per le quali il benessere dei cittadini di una nazione conta ben poco… Per “certe forze” ha valore solo il denaro… quello è l’unico “dio” che conta veramente.” (ottava puntata)Vice e la leggenda pavese di passi perduti”) Buona giornata a tutti Dino

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Commenti al Post:
giocatta7
giocatta7 il 19/05/12 alle 07:59 via WEB
Giusto ciò che dice Domenico. E adesso l'Imperatrice cosa risponde?... Immagino che si renderà conto che ormai ogni Stato, in presenza della globalizzazione, conta molto meno. Non sò se sia giusto, ma è così.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/05/12 alle 08:54 via WEB
Ciao Giovanna, oggi gli stati contano molto meno. Ecco perché est necessario che le persone reagiscano, contino sulle loro forze, non si fidino delle promesse dei venditori di illusioni. Bisogna ritornare con i piedi sulla terra,amare l orto, la gabbia delle galline.... almeno quelle fanno l uovo... veramente. Dino
(Rispondi)
 
 
giocatta7
giocatta7 il 19/05/12 alle 16:28 via WEB
Sono daccordo. In un mondo dove nessuno conta più niente cerchiamo di crearci il nostro piccolo mondo dove noi siamo sovrani. Ma siamo sempre pronti a condividere il nostro ovetto e la piantina di insalata con chi non ha neppure quello. Ciao Giovanna
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 20/05/12 alle 01:42 via WEB
Ciao Giovanna, hai ragione. Dobbiamo ritornare ai nostri piccoli mondi. All orto, al pollaio, alla iniziativa privata... perché quella pubblica ci ha deluso e ci delude... est ora di fare pulizia... ma quella vera! Dino
(Rispondi)
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