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MILANO IL SALONE MARGHERITA di Teresa Ramaioli

Post n°14794 pubblicato il 08 Agosto 2014 da dinobarili
 

MILANO

IL SALONE MARGHERITA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/08/14 alle 13:54 via WEB
MILANO---Salone Margherita, così chiamato in onore di Margherita d'Austria-Stiria, fu il primo ambiente deputato all'opera in Milano. Eretto nel secondo cortile di Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) alla fine del XVI secolo, fu in seguito sostituito dal Teatro Regio Ducale. La modesta struttura, ebbe una grande importanza storica e culturale, si trattò infatti del primo teatro stabile cittadino, ma soprattutto attraverso il Salone Margherita si diffuse in città la passione per l'opera. Nell'autunno 1598 era atteso alla corte milanese il passaggio di Margherita d'Austria-Stiria, in viaggio per la Spagna, dove si sarebbe unita all’erede al trono Filippo. Nel luglio, il governatore di Mlano Velasco ordinò la costruzione di un salone per il teatro,. Furono sfruttati due colonnati già esistenti per creare una balconata,. l'ambiente fu quindi coperto da un soffitto ligneo. Il salone, in seguito utilizzato, oltre che per feste, banchetti e tornei, come teatro dell'opera, mantenne il nome di Salone Margherita in onore della sovrana spagnola. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio 1695 un primo incendio divampò nella sala rendendo necessari lavori di restauro. Tredici anni più tardi, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1708, il salone fu definitivamente ridotto dalle fiamme ad «un mucchio di terra e sassi…».Dopo quasi un decennio, e la fine del dominio spagnolo, sorge, al posto del vecchio ambiente.,una nuova sala il Teatro Regio Ducale.Ciao Teresa

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/08/14 alle 09:01 via WEB
VILLA REALE DI MARLIA --LUCCA--La Villa Reale di Marlia, uno dei maggiori punti di riferimento turistico della Toscana, è stata la residenza delle più nobili famiglie e di grandi mecenati d'arte. La sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi, sovrana di Lucca e in seguito di tutta la Toscana, creò questo grandioso complesso, unendo la vasta Villa Orsetti con le terre circostanti che comprendevano anche un palazzo, residenza estiva, del vescovo di Lucca. Modernizzò l'antico Palazzo Orsetti , ma gli splendidi giardini del 17mo secolo, con il meraviglioso teatro all'aperto formato da cespugli intagliati il"teatro di verzura"e il "Viale delle Camelie", di grande pregio per le sue specie rare risalenti al periodo ottocentesco, sono giunti a noi . Il teatro, realizzato nel 1652, ha una profondità di 24 metri, ed è costituito da siepi di tasso che delimitano i sedili in pietra disposti a semicerchio. Altre sedute per gli spettatori sono situate nei palchi con finestre a nicchia ricavate nella siepe semicircolare. Dopo la caduta di Napoleone, i Duchi di Parma e in seguito i Granduchi di Toscana entrarono in possesso della villa. Dopo l'unificazione d'Italia, divenne proprietà di Vittorio Emanuele II che decise di cederla al Principe Carlo, fratello dell'ultimo Re delle Due Sicilie che era stato diseredato per aver sposato una cittadina inglese: Penelope Smyth di Ballynatray. Bellissima ma non di sangue reale. La coppia trascorse nella villa il resto della vita e fu seppellita nella cappella del parco. Il figlio, conosciuto come il "Principe Matto" per l'ossessione religiosa e un comportamento eccentrico, morì nel 1918. Per pagare i debiti, la Villa fu messa in vendita; i beni mobili andarono all'asta e molti alberi del parco furono abbattuti come legname. Tra gli ospiti illustri del passato vanno ricordati il violinista e compositore Paganini, l'artista americano John Singer Sargent, che dipinse alcuni acquarelli di scene nella villa. Ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/08/14 alle 14:17 via WEB
CHIESA DI SAN FEDELE ---MILANO---La Chiesa di San Fedele prende il nome dell'antica Chiesa affidata nel 1567 dal cardinale Carlo Borromeo alla Compagnia di Gesù. Situata nel cuore di Milano, fra Palazzo Marino e la Galleria Vittorio Emanuele II, nell'omonima piazza San Fedele, la Chiesa fu dedicata in origine a san Fedele, e destinata ai Gesuiti. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1773, la chiesa fu affidata ai canonici provenienti dalla vicina chiesa trecentesca di Santa Maria alla Scala, abbattuta (1776) per far posto al Teatro alla Scala. La chiesa assunse allora il titolo di Santa Maria della Scala in San Fedele e si arricchì di molti degli addobbi e delle opere d'arte provenienti dal distrutto edificio. San Fedele è popolare fra i milanesi per la sua posizione e per essere chiamata il "Santuarietto delle ballerine della Scala." Qui troviamo l'antica immagine detta un tempo Madonna delle Ballerine e dei Cantanti. Si dice che le ballerine della Scala non mancavano mai, passando da queste parti, di visitare la loro "Madonnina" e di accendere una candela o un lumino. Ciao Teresa
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