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IL PAESE DI CAMPANELLI di Teresa Ramaioli

Post n°14843 pubblicato il 11 Agosto 2014 da dinobarili
 

IL PAESE DI CAMPANELLI 

di

Teresa Ramaioli

Il paese dei campanelli----In un’immaginaria isola olandese è ambientato il Paese dei Campanelli. Questo nome è dovuto dal fatto che su ogni casa c’è un piccolo campanello. La leggenda narra che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti verranno a sapere quello che è successo. Anche se nessuno li ha mai sentiti suonare, gli abitanti non hanno il coraggio di dimostrare il contrario. Tutto, nel paese dei campanelli, resta tranquillo fino all’arrivo di una nave militare inglese, costretta all’attracco nel porto dell’isola da un incendio sviluppatosi a bordo. Gli ufficiali scendono a terra e… accade l’inevitabile! Hans, il comandante, fa suonare il campanello con Nela, Tom lo fa suonare con BonBon e La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe purtroppo combina un’altra gaffe arrivano sull’isola le mogli degli ufficiali e, senza colpa, rifanno suonare i campanelli con mariti di Nela, BonBon, Elena e Pomerania. La leggenda narra che se un giorno ogni cento anni i campanelli resteranno muti, non suoneranno mai più. TUTTI sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire, ma c’è La Gaffe che, suo malgrado, riesce a rovinare tutto. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull’isola per altri cento anni esisterà ancora l’incubo dei campanelli. Ciao Teresa

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/08/14 alle 13:39 via WEB
SANTA MARIA DELLA PASSIONE ---MILANO---Situata nel cuore di Milano, la cinquecentesca Basilica di Santa Maria della Passione è una tra le più belle e grandi chiese della città. Sorse per iniziativa del ricco prelato Daniele Birago (1486), che la donò ai Canonici Regolari Lateranensi di S.Agostino. L'opera, ideata da Giovanni Battagio, fu proseguita poco alla volta da Cristoforo Lombardo. Sua è la cupola che realizzò nel 1530 (alta m 49,7). L'interno della chiesa è un' autentica pinacoteca ed è una delle chiese più rinomate per le rare pitture che vi si conservano. Di Daniele Crespi (1598/1600-1630)( e di artisti appartenenti ad aree culturali differenti da quella lombarda) sono i ritratti di Papi e Canonici lateranensi appesi sui pilastri che reggono le volte. Ancora del Crespi sono le Scene della Passione che fregiano le ante dell'organo di sinistra, quelle dell'organo di destra, furono dipinte da Carlo Urbino, nel 1558 e, La Cena di S.Carlo, nella cappella di sinistra. All'altare Ultima cena, di Gaudenzio Ferrari (1475-1546). Quest'ultima tela costituisce insieme alla Crocifissione di Giulio Campi(1505-1572) ed alla Deposizione di Bernardino Luini (1480-/85-1532) nel transetto a destra, un "racconto"del dolore. Di Panfilo Nuvolone (1609-1662) sono le belle decorazioni del catino dell'abside principale che hanno per tema l'Incoronazione della Vergine. Ai pilastri si trovano otto quadri della Passione che costituiscono una Via Crucis: Cristo alla colonna, Incoronazione di spine, Ecce Homo, Andata al Calvario, Cristo inchiodato alla croce, Cristo abbeverato di fiele, Cristo sorretto da un angelo, L'Angelo e il sudario. Opera di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone (1481-1522) e di suo figlio Bernardino sono i preziosi affreschi dipinti sulle pareti della Sala Capitolare che raffigurano Vescovi e Santi dell'Ordine Lateranense. Sede sin dal 1500 di un'intensa attività musicale, tra il XVI e il XVII secolo furono costruiti, sotto l'imponente cupola, due organi , uno in fronte all'altro. Quello di destra fu realizzato dal celebre Antenati, quello di sinistra fu realizzato dall'organaro Valvassori ,autore anche dell'organo del Duomo.Da Milano, ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/08/14 alle 14:15 via WEB
PASSEGGIATA A VIGEVANO- La Piazza Ducale è l luogo d’incontro dei vigevanesi, circondata su tre lati da bassi edifici uniformi, con portici e arcate sorretti da colonne di granito, chiusa dalla facciata della Cattedrale di Sant’Ambrogio.Tra il 1492 e il 1494, Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, fece edificare Piazza Ducale come elegante ingresso al suo castello. Il progetto fu probabilmente affidato a Leonardo da Vinci , alle dipendenze del Moro dal 1482. Domina la piazza,l’imponente Torre del Castello, detta TORRE DEL BRAANTE ( anche la presenza di Donato Bramante sul finire del Quattrocento è documentata a Vigevano). Il CASTELLO di VIGEVANO si erge nel punto + alto della città; venne edificato da Luchino Visconti, signore di Milano, nella prima metà del Trecento. Nel 1347, Luchino fece costruire anche la Strada Coperta, un passaggio soprelevato(tuttora esistente) , che metteva in comunicazione il castello con una preesistente fortificazione: la rocca di Belreguardo poi chiamata Rocca Vecchia. In epoca sforzesca , il castello venne ampliato e divenne una dimore adatta ad ospitare la corte x lunghi soggiorni. Furono costruite le scuderie e la Loggia delle Dame, x la duchessa Beatrice D’Este, la giovane moglie di Ludovico il Moro, morta poco più che ventenne. Il DUOMO, dedicato a Sant’ Ambrogio , fu iniziato nel 1532 x volere di Francesco II Sforza, figlio di Ludovico il Moro, su disegnodi Antonio da Lonate . L’attuale facciata barocca che ricopre la precedente , fu disegnata dal vescovo Juan de Caramuel Lobkovitz e venne realizzata intorno al 1680. La trasformazione attuata dal vescovo spagnolo comportò l’abbattimento della quattrocentesca rampa d’accesso al castello situata ai piedi della torre. Ciao Dino,Buona giornata Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/08/14 alle 14:17 via WEB
PONTE COPERTO DI PAVIA- Il Ponte Vecchio è uno dei simboli di Pavia, fu costruito in epoca comunale (1354) sui ruderi massicci di un ponte romano. Su progetto di Giovanni da Ferrara e di Jacopo da Gozzo, il ponte fu costruito in poco + di due anni, e ciò alimentò la leggenda popolare che il ponte sia stato eretto dal Diavolo in una notte di tempesta.La struttura poggiava su sei piloni e sette arcate disuguali. Il ponte era coperto fin dai primi tempi: nel 1583 la copertura fu sostituita con un nuovo tetto, sostenuto da cento pilastri di granito. Nel settecento , sul pilone centrale fu costruita una cappelletta votiva dedicata a San Giovanni NEPOMUCENO . Il Ponte medievale fu distrutto dai bombardamenti del 1944. Quello che vediamo oggi è la ricostruzione , effettuata nel 1951. Il ponte nuovo fu rifatto una quindicina di metri + a valle , ed è + largo dell’antico. La nuova struttura è ancora a schiena d’asino, come quella medievale, ha ancora cento colonnette di granito che sorreggono il tetto, ha ancora la cappella votiva. (cappella da vedere…bellissima)Ciao a tutti gli amici del blog – Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/08/14 alle 14:19 via WEB
Nel 1850 a Trivolzio c’erano quattro cascine e numerosi “plandon” (coltivatori diretti).Questi possedevano una casa, il fienile, la stalla, il portico per i carri e gli attrezzi. Il tutto racchiuso in un piccolo cortile con l’aia al centro per l’essicazione dei cereali. Su una popolazione di 766 persone c’erano 143 possidenti. Una famiglia viveva bene perché disponeva di 30 /40 pertiche di terreno che lavorato produceva da vivere. Al termine dell’attuale via Morosini, abitava una famiglia “ad plandon”composta da marito, moglie e quattro figli. Il loro cognome era: Degli umili . Veramente i figli erano tre perché, nel 1822, era successo un fatto grave: la figlia di dieci anni era stata rapita. Rapita, ma mai dimenticata. Anzi nel ricordo era più viva che mai.Ecco come avvenne il fatto. Nel 1822 Trivolzio era noto per la festa di San Fermo che si celebrava il 15 agosto. Nel paese arrivava gente da ogni parte del contado pavese perché venivano benedetti i cavalli, le carrozze. Era una mostra in gtande stile con i più bei cavalli,i migliori finimenti,le carrozze più belle con i relativi proprietari che sfoggiavano un lusso senza uguali. ( da “Incantesimo a Casorate Primo” di Dino e Teresa ) prima puntata continua… Buona domenica a tutti gli amici del blog. Teresa
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