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ANNAMARIA DA FOGGIA ...E LA BELLEZZA SECONDO L'ETA'

Post n°16316 pubblicato il 05 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA DA FOGGIA ...

E LA BELLEZZA SECONDO L'ETA'

annamariamennitti
annamariamennitti il 05/11/14 alle 16:03 via WEB
Quarant'anni è la più bella età solo se si è realizzata ,con un lavoro con amore e con almeno un paio di figli e che regni l'armonia in famiglia.....Fisicamente per la donna è una bella età perché è completa SE A venti è stata carina lo sarà anche a quaranta , l'importante camminare a testa alta senza pensare l'Ufficio Anagrafe ,elegantemente vestita e pare che dica "La più bella sono io" a cinquanta devo rifletterci ciao Dino
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dinobarili
dinobarili il 05/11/14 alle 17:00 via WEB
Ciao Annamaria - con l'età cambia solo il concetto di bellezza... ma una donna è sempre bella (ad ogni età). La natura non ha sbagliato ... sono gli stilisti che qualche volta esagerano. Buona serata. Dino
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/11/14 alle 17:14 via WEB
MILANO----Un viaggio a piedi alla scoperta dei luoghi più affascinanti della città antica: il circo dove si svolgevano le corse dei carri molto amate dal popolo, la Porta Ticinensis (al Carrobbio) nota come “torre dei malsani” perché annessa a un lebbrosario, le colonne e la chiesa di San Lorenzo, il sacello di Sant’Aquilino (in San Lorenzo), l’anfiteatro dove si svolgevano duelli tra gladiatori, lotte tra uomini e animali feroci, pubbliche esecuzioni di condannati ad bestias, cioè a essere sbranati dalle fiere, e addirittura battaglie navali.Ecco via Cornaggia,siamo nella zona delle antiche mura di cinta, vicino alla Porta del Carrobbio. Via Cornaggia,strada stretta fatta di ciotoli di fiume. E’ bello camminare sui ciottoli, a Milano si trovano spesso, in certi vicoli del centro, in sagrati antichi, in cortili nascosti. Via Cornaggia, un tempo via delle Cornacchie, per l' abitazione della nobile famiglia Cornacchia o Cornaggia, da cui discende Carlo Ottavio, uomo politico milanese (1855-1936), a cui è dedicata la strada. Nel 1897 a Milano,la disoccupazione era cresciuta, i raccolti scarsi di grano fecero aumentare il prezzo del pane ,e il 6 maggio scoppiò una rivolta Giorni terribili, le truppe,agli ordini del generale Bava Beccaris, intervennero con severità ed energia. Il Cornaggia convinse Beccaris a non tormentare , a non mietere altre vittime, e si guadagnò l’onore della città,e una via a lui dedicata.I ciottoli del Ticino , o .” Rizzata Lombarda” era chiamato il selciato che Milano adottava nelle vie dei secoli scorsi, costituito da ciottoli di fiume levigato. Oggi presente in qualche sagrato di chiesa o nello storico luogo della piazzetta Reale a fianco del Duomo.Nell' 800 la Rizzada era solcata nel centro da 2 strisce parallele di granito per consentire a carrozze e carretti il transito senza sobbalzi e per causare meno rumore. I ciottoli che provenivano dal Ticino e dall' Adda venivano infissi dagli stradini nel terreno, venne usata come "materiale bellico" dagli insorti delle 5 giornate contro gli austriaci. Riferimenti al ciottolato si possono trovare nella canzone cantata da Giorgio Gaber Porta Romana bella nella frase "un cortile fatto a sassi" è citata indirettamente la rizzata lombarda. Per scoprirli basta camminare per le vie che ancora portano traccia del suo passato. Ricordo di una giornata a Milano ,ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/11/14 alle 17:16 via WEB
DUOMO DI MILANO---Tra le statue più strane c’è quella a opera di Marco d’Agrate, raffigurante San Bartolomeo scorticato, con la pelle gettata sulle spalle come un mantello. La statua si trovava all’esterno, ora si trova, entrando dalla porta laterale, sulla sinistra. Tra le decorazioni esterne ci sono teste di esseri mostruosi, talvolta demoni. Queste decorazioni venivano lasciate alla fantasia dei singoli scalpellini e sono tutte diverse tra loro. Secondo una leggenda il demonio comparve in sogno a Gian Galeazzo Visconti, ordinandogli di edificare un tempio al diavolo. Nel 1386, , il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti decide di voler costruire una cattedrale a Milano. Inizia a prendere accordi con l’arcivescovo Antonio da Saluzzo, si offre di regalare alla nascente Fabbrica del Duomo le sue cave di Candoglia, vicino a Verbania, da cui si estrae il marmo rosato che caratterizza il simbolo di Milano; seleziona gli architetti capo: Simone da Orsenigo prima e Nicola Bonaventura poi. La leggenda racconta che pochi giorni prima che Visconti si buttasse nella costruzione del Duomo, Satana aveva fatto visita al signore di Milano, svegliandolo con rumore di zoccoli e odore di zolfo. “Voglio portarmi la tua anima all’inferno. A meno che tu non costruisca una chiesa piena di immagini del signore del male“. Di qui la decisione di inserire le figure demoniache. In realtà erano comuni nella tradizione del “bestiario” medievale; si raffiguravano mostri per spaventare le forze del male. Le guglie sono 145, e sono state erette tra il XVIII secolo e il 1858 la più alta è stata costruita nel 1774 e ospita la celeberrima Madonnina che non è d’oro, ma ricoperta di fogli d’oro ed è alta 4 metri. Se non soffrite di vertigini salite sopra il Duomo di Milano c’è un ascensore a disposizione, oppure, per i più atletici tanti, tanti scalini. A voi la scelta! E’ bellissimo. Ciao Teresa.
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