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GISELLA, LORENZA E I FIORETTI racconto (727) di Dino Secondo Barili

Post n°25293 pubblicato il 23 Agosto 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

727

I racconti dell’estate

Gisella, Lorenza e i “fioretti”

Un anno fa, la Dott. Gisella,quarant’anni, bellissima, impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante aPavia, era giunta alla fine del mese di Agosto quasi sfinita. Qualche giorno diferie lo aveva fatto… ma il suo appartamento aveva fatto i capricci. L’impiantoidraulico aveva avuto una perdita e dopo vari e ripetuti interventi l’Operatoreincaricato non era riuscito a trovare il guasto. Giorni e giorni con l’impegnoe l’assillo del lavoro che non trovava soluzione. Ferie irrimediabilmentesprecate. Una persona avrebbe avuto più di un motivo per arrabbiarsi. Gisellaha mantenuto i nervi saldi. Non voleva aggiungere altro dissapore a ciò cheaveva già ingoiato durante l’anno. Un anno a dir poco… da cancellare. Infatti,il moroso Federico se ne era andato senza un perché… e senza dare unagiustificazione. Anche in questo caso Gisella non ha voluto indagare. Quandouna relazione ha termine ci sono mille motivi (o nessuno)… Tutti validi… Nessunovalido… preso in sé. “Così va il mondo” diceva dentro di sé Gisella,quarant’anni portati alla grande con un fisico da far invidia ad una ventenne.Quando un persona si trova a dover vivere tra le contrarietà cerca aiuto dovepo’. Gisella aveva un’amica, Lorenza, coetanea, con la quale si trovava spesso inun Bar di Piazza della Vittoria a Pavia. Un caffè veloce… Quattro chiacchiere…Minuti rubati a chissà quale incombenza. Un anno fa, Gisella era in Piazzadella Vittoria e si stava sfogando. “Lorenza, quest’anno il mese di Agosto nonl’ho visto. Tra i problemi dell’impianto idraulico del mio appartamento el’Operatore che ha fatto cento sopralluoghi senza cavare un ragno dal buco… nonne posso più” Lorenza era a conoscenza dei guai dell’amica e cercava diaiutarla come poteva. La lasciava parlare in modo che potesse sfogarsi. Quelgiorno, invece, a Lorenza venne un’idea. “Gisella… una volta le persone eranomeno apprensive. Avevano più fiducia. Ricordi quando eravamo alle Scuole Media?Quando c’era un esame difficile, entrambe facevano “il fioretto”. Tre giorniprima dell’esame ci recavamo alla Chiesa di San Francesco Maggiore in Pavia. Bastavatenere fede a quel “fioretto” e l’ansia spariva. Si cominciava a vedere laluce. Perché non riproviamo lo stesso sistema? Io vengo con te a tenerticompagnia” Per Gisella l’idea non era da scartare…anche se era diventata un po’scettica” Si sa che “necessità non vuol legge”. Inoltre, Gisella, aveva unavoglia matta di superare il periodo negativo che stava passando e,possibilmente, incontrare un nuovo amore. Anche Lorenza era alla ricerca di unnuovo amore in quanto il moroso che aveva da tre anni aveva abbandonato ilcampo. Agosto è un mese strano. Si aspetta un anno perché arrivi …ed è subitoterminato. Il 29 agosto di un anno fa, Gisella e Lorenza si trovavano, dopomolti anni, alla Chiesa di San Francesco Maggiore in Pavia. Avevano colto l’occasioneper fare una prima visita a titolo esplorativo. Non era più la Chiesa dei loro ricordi.Molti lavori erano stati eseguiti e la Chiesa “dei fioretti prima di un esameimportante” non c’era più. In compenso avevano notato molte ricerche (diciamocosì) archeologiche… alla ricerca di un passato lontano. Gisella e Lorenza sisono sentite coinvolte. Entrambe non perdevano occasione per seguire le vicendearcheologiche di Pavia. Dopo la visita, le due amiche stavano per uscire dallaChiesa… Erano già sul Sagrato quando hanno incontrato lo sguardo di due ex - compagnidelle Scuole Medie. In un primo tempo hanno fatto fatica a mettere a fuoco idue volti. Erano passati quasi trent’anni (ventisette, per la precisione).Eppure erano loro: Goffredo e Giambattista, due primi della classe che venivanoadditati come esempio dai Professori. Anche Goffredo e Giambattista riconobberoGisella e Lorenza. Baci (sulla guancia) e abbracci a volontà. Come se fosseavvenuto il miracolo. Ed il miracolo è avvenuto. Anche i quarantenni Goffredo eGiambattista, Ricercatori presso una Università di Madrid, erano alla ricercadell’anima gemella. Ora l’avevano trovata. Goffredo perse il lume della ragionecon Gisella … mentre Giambattista stravide per Lorenza. Anzi, è stata Lorenza alasciarsi prendere dalla passione… Tenne talmente stretta la mano diGiambattista che questi si sentì invogliato a sfiorarle il volto con un leggerobacio. Si sa che l’esempio trascina. A Goffredo non era sfuggito nulla… e sentìun desiderio irrefrenabile: baciare Gisella sulla bocca… Il bacio è statogradito. Si sa che “chi ben inizia …è a metà dell’opera” Questa volta nessuno deiquattro era a metà… ma solo all’inizio di appassionate storie d’amore…- racconto 727  di Dino Secondo Barili 

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licsi35pe
licsi35pe il 23/08/16 alle 08:54 via WEB
Tutto facile, tutto a gonfie vele, tutto a finir in bomboniere. Una fiaba, lieta e vivace, un gustare un momento di pace. La realtà, ben lo si sa, non ti fa incontrar l'amor in siffatto modo, troppo semplice, troppo sbaciucchioso ma...a leggerlo ben fa al cuore. Speriam per questo giorno...tutto sorrisi e di riposo alle meningi...per me...per te...per tutti! Ascoltando "Passeggiando per Milano" canzone di altri tempi ma dal ritmo allegro e divertente, cantata da Jannacci e Arbore due artisti veramente "in". Ciao Dino, un salutissimo...licia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/08/16 alle 08:02 via WEB
Ciao Licia. Bellissimo commento. Hai ragione. Forse, io, metto tutto molto facile. Invece, quando il Destino vuole, è tutto facile ... proprio come nel racconto. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 24/08/16 alle 08:04 via WEB
Pavia è una città magica. Basta trovarsi sul Ponte Coperto sul Ticino per rendersi conto che si respira un'aria particolare. Forse sarà il fatto che quando una persona è innamorata della propria città vede ... e stravede. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 24/08/16 alle 08:05 via WEB
In ogni caso è sempre piacevole vivere in una città ... magica. Dino
(Rispondi)
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