Messaggi del 12/11/2014

PAVIA TANTI ANNI FA racconto (131) di Dino Secondo Barili

Post n°16449 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

131

Pavia … tanti anni fa

Oggi, Pavia è una bella cittadina di 70. mila abitanti, con molte “cose” belle da vedere e da apprezzare… Nel 1854, però, Pavia contava 25.878 abitanti. La società era molto diversa da quella attuale …e anche allora “c’erano le crisi economiche ricorrenti”. Allora, le persone sapevano che la vita economica e sociale era fatta così… e non ne facevano un dramma. Per esempio. Non c’era la TV… Il potere economico era in mano a pochissime persone le quali infondevano speranza… “La crisi passerà… Il prossimo anno, secondo gli esperti, ci sarà un ottimo raccolto e…abbondanza per tutti.” Le persone ci credevano … e speravano. Ma, in tutte le epoche, ci sono state persone che hanno avuto idee brillanti per ogni occasione. Nel 1854, Pavia, con i suoi 25.878 abitanti … era (come si direbbe oggi) un bel paesone. Il nome “città” non voleva dire molto… I “pavesi” si sentivano cittadini… ma tra i pavesi c’erano molti “campagnoli”… persone che facevano la spola tra il paese (dove abitavano) e la città per portare le derrate alimentari. Le “notizie” ci mettevano un po’ di tempo… ma “volavano” di bocca in bocca. Quando una notizia passa da una “bocca all’altra” … si ingrandisce, si arricchisce. Cosi, nel 1854, i “pavesi” erano attenti a ciò che avveniva nei paesi vicini alla città. Era l’occasione per uscire dalle mura cittadine… Prendere una boccata d’aria. Aria pura, aria di campagna! Gli Osti dei paesi intorno alla città erano i più fantasiosi… Inventavano “una storia dopo l’altra”… pur di attirare i “clienti cittadini”. Uno degli Osti più fantasiosi, allora, era “Giùmentu”… l’Oste della Divisa di Marcignago, una Cascina distante sette chilometri da Pavia… La “voce” cominciò a girare a Pavia il mercoledì dopo l’Epifania, giorno di mercato. Il giovedì “la voce” aveva già fatto il giro della città. “Hai sentito? L’Oste della Divisa… organizza la “festa del cotechino legittimo”. – “Quando?” – “Domenica…” – “E non è finita!” – “Cosa c’è ancora?” – “Pare che alla festa partecipi il cantante “Ballabene” di Milano… (soprannome di una “macchietta” dei maggiori teatri milanesi)” A quel punto, la “crisi economica” non c’era più… scomparsa!. La gente cominciava a pensare al “cotechino legittimo” (caldo)… al cantante “Ballabene” con le sue moine da dandy… al fatto che… domenica è sempre domenica! La gente non aspettava altro. Qualche persona cominciava a sognare… Come è stato per Amilcare, il quarantenne scapolo di Remondò, al quale, il padre benestante, gli aveva “intimato” di prendere moglie. Fino a quel momento, Amilcare, aveva tergiversato, trovato tutte le scuse possibili… ma ora non aveva più argomenti. All’ennesimo (e ultimo) richiamo del genitore, lo “scapolo d’oro” di Remondò, aveva risposto: “Sono certo che troverò la donna dei miei sogni, domenica… all’Osteria della Divisa… Ci sarà la “festa del cotechino legittimo”. Ormai era fatta. Amilcare, si trovò imbrigliato! Alla Divisa di Marcignago incontrò l’amore… quello vero, quello con la A maiuscola. Si chiamava “Gioielin del Baffo”… un pezzo di ragazza dai capelli rossi … che più rossi non si può. Amilcare finalmente crollò …come una pera cotta! (131)

 
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LA SCALA DI MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°16448 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

LA SCALA DI MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/11/14 alle 14:15 via WEB
MILANO----La storia della Scala di Milano inizia nel 1776 quando un incendio distrusse il Regio Ducal Teatro, ospitato nel cortile di Palazzo Reale. Un decreto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria affidò a Giuseppe Piermarini l’incarico di costruirne uno nuovo. Il luogo prescelto fu quello della Chiesa di Santa Maria alla Scala, che fu demolita per fare posto al teatro. Il Piermarini, per il suo progetto, si ispirò alla Reggia di Caserta. Il Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala fu inaugurato il 3 agosto 1778 con la prima assoluta de L’Europa Riconosciuta di Salieri. La costruzione del teatro fu finanziata da un gruppo di famiglie milanesi che continuavano a sostenerlo e ne detenevano la proprietà attraverso le quote dei palchi. A quel tempo il teatro era usato non solo come luogo di spettacolo, ma anche per gestire la propria vita sociale. I proprietari dei palchi vi ospitavano invitati, mangiavano , tutto questo mentre sul palco si svolgevano gli spettacoli. Le prime stagioni del Teatro alla Scala di Milano, fino agli anni Venti dell’800, videro rappresentate le opere dei migliori compositori dell’epoca.Nel 1839 iniziò la stagione di Verdi, che però dal 1945, per vent’anni, non presenterà più opere al Teatro alla Scala a causa dei suoi contrasti con gli impresari che non venivano incontro alle sue richieste. Nel 1920, grazie alla rinuncia del diritto di proprietà sia da parte dei palchettisti che del Comune, venne fondato l’Ente Autonomo Teatro alla Scala e fu costituita l’Orchestra del Teatro alla Scala, formata da musicisti selezionati Nell’agosto del 1943 la Scala fu demolita in buona parte da un bombardamento. La ricostruzione fu avviata subito e terminò nell’immediato dopoguerra, nel 1946. L’inaugurazione della nuova sala fu affidata a Toscanini, che fu accolto trionfalmente, e il “Concerto della Ricostruzione” rimase nella storia di Milano.Nel 1967 il Teatro alla Scala di Milano diventa, Ente Lirico Autonomo, con un sovrintendente nominato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.Nel 1996 una legge dello Stato italiano ha trasformato l’Ente Autonomo nella Fondazione Teatro alla Scala. Ciao Teresa

 

 
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STEFANO BROCCA ...E I COMPLEANNI MAGICI

Post n°16447 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E I COMPLEANNI MAGICI

franzkline
franzkline il 12/11/14 alle 17:47 via WEB
Mi piacerebbe anche a me festeggiare i miei primi 50 anni come il dott. Romeo! Ciao Dino ottimo racconto N° 802
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 19:28 via WEB
Ciao Stefano - bel commento. I compleanni sono sempre magici. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E IL TANGO ARGENTINO DEL DOTT. ROMEO

Post n°16446 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E IL TANGO ARGENTINO DEL DOTT. ROMEO

alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/11/14 alle 10:43 via WEB
Carissimo Dino, che meraviglia di racconto!!! Mi sto ancora inebriando di quel Tango Argentino! grazie mille per l'emozione splendida che m'hai regalato anche oggi. Un abbraccio affettuoso per augurarti una giornata splendida. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 19:24 via WEB
Ciao Antonella - bel commento. Il tango argentino è la fine del mondo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E I RACCONTI DEL BLOG

Post n°16445 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E I RACCONTI DEL BLOG

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/11/14 alle 10:45 via WEB
Piacevolissimissima!!!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 19:20 via WEB
Ciao Antonella - i racconti fanno bene alla salute. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°16444 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E I PENSIERI SPARSI

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/11/14 alle 10:45 via WEB
Solo l'Amore ci spinge ad apprezzare il futuro! Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 19:16 via WEB
Ciao Antonella - proprio così. Dove non c'è amore ... va tutto a catafascio. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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DANIELINA07 ... E IL RACCONTO DEL DOTT. ROMEO

Post n°16443 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

DANIELINA07...

E IL RACCONTO DEL DOTT. ROMEO

 
danielina07
danielina07 il 12/11/14 alle 09:32 via WEB
Buongiorno a te Dino.. con tutti i tuoi racconti che ami! Buona giornata un abbraccio daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 19:05 via WEB
Ciao Daniela - hai ragione... a me piace raccontare. Si vede che è l'età. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°16442 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Giovedì ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

13 novembre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 12 NOVEMBRE 2014

Post n°16441 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 12 NOVEMBRE 2014

“Il futuro è fatto … d’amore”

Dino

 
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IN QUESTO BLOG

Post n°16440 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

IN QUESTO BLOG

ci sono

802

racconti d’amore e d’avventura

 per una piacevole lettura

Dino

 
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IL DOTT. ROMEO E IL COMPLEANNO DELL'AMORE racconto (802) di Dino Secondo Barili

Post n°16439 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

12 NOVEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 12 novembre 2014 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

802

Il Dott. Romeo e il compleanno dell’amore

Il Dott. Romeo, cinquant’anni, single, Commercialista in Milano, abitante a Pavia, non amava i compleanni. Anzi, per il Commercialista, il giorno del compleanno era il giorno peggiore dell’anno. In primo luogo perché aveva un anno in più … e molte occasioni di vita in meno. Un anno fa, ha compiuto cinquant’anni. All’avvicinarsi della data si è sentito sempre più depresso. Primo, perché cinquant’anni si compiono una sola volta nella vita. Secondo, perché il suo sogno di incontrare la donna del cuore diventava sempre più un’illusione. Per il giorno del suo cinquantesimo compleanno aveva deciso di andare tutto solo sulla Riviera Ligure a mangiare un pizza. Aveva anche pregato la Signora Maria, la sua fidata impiegata, una sessantenne che ne sapeva una più del Diavolo, di far finta di niente e passare sottosilenzio la data in cui avrebbe compiuto 50° anni. La Signora Maria era impiegata fidatissima, ma non poteva ignorare la data. Dopo tutto era il suo Titolare, la persona che stimava. Come poteva ignorarne il compleanno? Inoltre, in Ufficio c’erano dieci impiegate che sembravano dieci passerotti sopra la pianta delle ciliegie. Cinguettavano che era un piacere. Argomento: i 50 anni del Dott. Romeo. Come se non bastasse, la Signora Maria, aveva notato nel Dott. Romeo un comportamento strano. Da un mese … due pomeriggi alla settimana. Spegneva il telefonino e non si faceva trovare. Sono proprie le impiegate fidate le prima a preoccuparsi. In un primo tempo, La Signora Maria, pensò a qualche incontro amoroso segreto. Anzi, segretissimo (peccaminoso). Un giorno, accampando una scusa, aveva cercato di seguire le mosse del Dott. Romeo … ma venne completamente “seminata”. La Signora Maria non si dette per vinta. Indagò e scoprì la verità. Una verità che non poteva svelare ad alcuno. Doveva solo agire … e agire per il bene del suo Titolare. La Signora Maria era fantasiosa. Una la faceva e l’altra la pensava. Ebbe un’illuminazione. Telefonò alla Associazione Commercialisti Milanese alla quale era iscritto il Dott. Romeo e chiese un appuntamento riservato con il Presidente, il Dott. Armando. Durante l’appuntamento la Signora Maria elencò le sue preoccupazioni. Il Dott. Romeo, stava per compiere 50 anni. Era in crisi. Due pomeriggi alla settimana si assentava dall’Ufficio. Spegneva il telefonino … e non si faceva trovare. Inoltre, il cinquantenne aveva fissato una pizza in una Pizzeria della Riviera Ligure per il giorno del suo 50° anno. C’era più di una preoccupazione. Il Dott. Armando comprese che doveva intervenire. Non poteva lasciarsi sfuggire un associato importante come il Dott. Romeo. La stessa sera lo chiamò sul telefonino. “Romeo, ho bisogno di te. La Sede centrale della nostra Associazione vuole assolutamente che noi milanesi organizziamo un Convegno sul tema: “Il valore degli anni”. Anzi, il Presidente Nazionale in persona vuole che la relazione ufficiale venga tenuta dal Dott. Romeo, cioè, tu” Il Dott. Romeo per poco non svenne. “E, perché proprio io?” – Il Dott. Armando intervenne immediatamente. “Perché tu sei l’unico che conosce il valore degli anni … soprattutto quelli che passano” Il Dott. Romeo si sentì in gabbia. Non poteva rifiutare e deludere il Presidente Nazionale. Il Dott. Armando, però, non aveva ancora terminato le sue proposte. “Romeo … il primo giorno del prossimo mese al Ristorante “Il tempo che fugge” ci  saranno cinquecento invitati … Colleghi e relative consorti” Per il Dott.  Romeo è stato un colpo al cuore. Era proprio il giorno del suo 50° compleanno. Mancavano solo dieci giorni alla data. Peggio di così non poteva andare. Il Presidente della Associazione Commercialisti Milanesi aveva ancora la “ciliegina” da mettere sulla torta. “Romeo, come tu sai. Dopo il Convegno ci sarà il pranzo … e dopo il pranzo, come è consuetudine della nostra Associazione, ci sarà la gara da ballo. Quest’anno è stato scelto il Tango Argentino” Il Dott. Romeo perse completamente la parola. Erano mesi che due volta alla settimana andava scuola di Tango Argentino. Il Dott. Armando si preoccupò e si sentì tranquillo solo quando, il Dott. Romeo, rispose “Sono qui. Sono qui”. Quella notte, il cinquantenne non dormì. Si girò e si rigirò nel letto infinte volte. Al mattino si specchiò e si vide dei cerchioni intorno agli occhi da far paura. Avrebbe voluto andare dal suo Medico, ma non poteva fare la figura della femminuccia che fugge davanti alle difficoltà. Stette due ore sotto la doccia e si fece passare tutte le paturnie accumulate negli anni. In Ufficio non disse nulla. Neppure alla Signora Maria, la quale, però, sapeva tutto perché informata dal Dott. Armando. Il giorno del 50° compleanno il Dott. Romeo fece una bellissima, interessantissima e applauditissima conferenza. Prima di chiudere la relazione fece la “scena madre” da grande attore. Si portò al centro della pedana. Guardò in faccia i cinquecento presenti. Allargò le braccia sconsolato … come un condannato a morte davanti alla ghigliottina … e … “Amici e amiche … il tempo è come la Spada di Damocle sulle nostre teste. Ogni anno, quella Spada, scende inesorabile il giorno del compleanno. Sembra  dire … “ricordati che devi morire” … ma non temere. Godi come puoi, quanto puoi, più che puoi … così non avrai rimpianti. Visto che il tempo non si può combattere … meglio farcelo amico” Dopo il pranzo il Dott. Romeo partecipò alla Gara da Ballo del tango argentino e vinse il primo premio grazie alla sua ballerina, la Dott. Osvalda. Una trentenne spagnola, alta, mora, occhi neri e gambe da fine del mondo. Non solo. Il Presidente dei Commercialisti Milanesi aveva messo come primo premio “Una vacanza a Buenos Aires” … la città del tanto argentino e dell’amore. Il Dott. Romeo, aveva capito dal modo in cui ballava la Dott. Osvalda … che da quelle braccia non sarebbe più fuggito … e neppure ci avrebbe provato. - Questo è il racconto 802, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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BORGO TICINO A PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°16438 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

BORGO TICINO A PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/11/14 alle 14:13 via WEB
Il Borgo Ticino di Pavia In fondo a Strada Nuova, superato il Ponte Coperto, si può ammirare il caratteristico quartiere del Borgo Ticino. Detto semplicemente il “Borgo” dei pavesi, è l’espansione meridionale oltre il fiume della città e ha mantenuto nei secoli l’aspetto di villaggio di pescatori e renaioli. I bombardamenti dell’ultimo conflitto che si abbatterono sul ponte demolirono anche gli edifici immediatamente adiacenti ad esso. Le pittoresche case del borgo, specialmente quelle poste sulla riva del fiume, sono frequentemente invase dalle acque, come ricorda la lapide posta sulla facciata della chiesa di Santa Maria in Betlem in via dei Mille, su cui sono riportati i livelli delle piene più rovinose. Il nome esotico della parrocchia richiama il passaggio dei pellegrini medievali diretti in Terrasanta che a Pavia si imbarcavano lungo il Ticino e il Po alla volta di Venezia. Fondata verso la fine del XIII sec. su una preesistente chiesa carolingia, nonostante le modifiche e i restauri, conserva soprattutto nella facciata le caratteristiche originarie del romanico pavese: sagoma a capanna, tripartita e coronata da arcatelle, portale a tutto sesto e inserti decorativi di arenaria. Sul fianco della chiesa è il portico cinquecentesco dell’ospedale, eretto alla fine dell’XI sec. e intitolato a S. Antonio, che nel 1808 venne soppresso e alienato. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E LA VITA NON E' UN QUIZ

Post n°16437 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E LA VITA NON E' UN QUIZ

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 11/11/14 alle 20:56 via WEB
Sono perfettamente d'accordo carissimo Dino, la vita non è assolutamente un quiz! I quiz sono freddi, asettici; la vita è intensa di innumerevoli emozioni. Ti lascio il mio sorriso come augurio per una serata splendida. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 09:06 via WEB
Ciao Antonella - bel commento. "La vita è intensa di innumerevoli emozioni". Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ILSOGNODIUNADONNA1

Post n°16436 pubblicato il 12 Novembre 2014 da dinobarili
 

ILSOGNODIUNADONNA1 ...

E LA BUONA GIORNATA

ilsognodiunadonna1
ilsognodiunadonna1 il 11/11/14 alle 19:16 via WEB
ti auguro una meravigliosa serata di gioia e amore per te e per tutti quelli che porti nel cuore... kiss
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/11/14 alle 09:02 via WEB
Ciao - buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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