Messaggi del 27/11/2014

PENSIERI SPARSI DEL 27 NOVEMBRE 2014

Post n°16690 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 27 NOVEMBRE 2014

“L’amore è come un Castello…

si costruisce tutti i giorni

… un po’”

Dino

 
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LAURA E IL CASTELLO DI MISTERI racconto (817) di Dino Secondo Barili

Post n°16689 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

27 NOVEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 27 novembre 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

817

Laura e il Castello dei Misteri

La vita attuale è diventata molto difficile. La crisi che ha investito l’Italia intera in questi ultimi anni ha cambiato molte cose. Quello che sembrava un “mondo scontato” dove bastava fare le “solite quattro cose” per tirare la fine mese non esiste più. Un anno fa, ne ha avuto conferma la Dott. Laura, trent’anni, bellissima, impiegata presso una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia. Un anno fa … dopo mesi che la voce correva tra gli impiegati, è arrivato il ridimensionamento del personale. La Dott. Laura è stata tra quelle che, da un giorno all’altro si è trovata senza lavoro. E’ vero, ci sono gli ammortizzatori sociali … ma non risolvono il problema. La “botta” che una persona prende quando perde il lavoro ha dei risvolti psicologici incredibili … spesso pesanti … che nessun ammortizzatore sociale riesce a lenire. La Dott. Laura, però, non era di quelle che si lasciava andare … che si fermava al primo ostacolo. La trentenne è partita con una raffica di telefonate a destra e a manca. Non ha spedito curriculum perché molto spesso vengono cestinati. Ha preferito il passaparola. Le risposte, purtroppo, erano quasi sempre le stesse … “se me lo avessi detto la settimana scorsa … c’era un posto di lavoro a Varazze” … “A Varazze?” – “Si, a Varazze …” Sembrano cose incredibili … ma i posti sono sempre lontani … difficili da raggiungere. La Dott. Laura non si perse d’animo. Aveva fede. Credeva nel detto … “Bussate e vi sarà aperto …” (forse). Le settimane intanto passavano, ma di porte non se ne aprivano. Un giorno Laura, parlò con la sua vicina di casa, la Signora Maria, una settantenne, arzilla e vegeta più di una cinquantenne. La Signora Maria è stata esplicita. “Laura, se vuoi trovare lavoro, devi prima di tutto sapere cosa vuoi fare … darti una qualifica con tanto di caratteristiche e poi … lasciar fare al Destino” Laura pensò a ciò che aveva suggerito la Signora Maria. Oggi, non tutte le lauree hanno sbocchi lavorativi. La Dott. Laura aveva una passione: la Storia dei Castelli della Provincia di Pavia. Ne parlò con la Signora Maria la quale aveva le sue idee in merito. Anzi, le espresse senza peli sulla lingua. “Cara Laura, ci sono tantissimi Esperti (o persone che si ritengono tali) dei Castelli della Provincia di Pavia. A volte, non basta conoscere la storia … bisogna saperla raccontare. Anzi, ho saputo che hanno bandito un concorso per “guida turistica del Castello delle Allodole nell’Oltrepò Pavese”. Mi hanno detto che ci sono già cento domande … Se fossi in te tenterei la sorte” La trentenne Dott. Laura, colse la palla al balzo. Prese l’automobile e si recò direttamente sul posto per fare l’iscrizione al Concorso. Il Proprietario del Castello delle Allodole era un tipo originale. Si chiamava Serafino (anzi, Dott. Serafino), cinquant’anni e fascino da far perdere i sensi, Inoltre, aveva un debole per la storia del “suo” Castello delle Allodole. Aveva lanciato il concorso per una guida turistica … ma voleva scegliere personalmente la vincitrice … dopo aver verificato, di persona, le capacità della candidata. Quando Laura seppe la notizia comprese che se voleva vincere doveva mettere in campo tutte le sue capacità. Prima fra tutte il suo modo di raccontare. Dopo un paio di giorni Laura venne chiamata per l’esame. Il Dott. Serafino si fece attendere più di un’ora. Alla fine arrivò. Si scusò e chiese alla Dott. Laura di iniziare la visita guidata al Castello delle Allodole. All’inizio è stato un po’ difficile, poi, la trentenne finse uno scivolone … per fortuna senza gravi conseguenze. Il Dott. Serafino cominciò a preoccuparsi. Pensava di essere l’unico a sapere che in quel punto c’era la storia di un fantasma, il Fantasma Mascherino, che era solito giocare brutti scherzi a chiunque. Anche, Laura sapeva la storia di Mascherino … A quel punto, Laura, anziché rivolgersi al Dott. Serafino … si rivolse direttamente al Fantasma Mascherino. “Senti, Mascherino” – disse Laura –“Io ho bisogno di lavorare … Se tu, come inizio, mi fai di questi scherzi … non arrivo più alla fine della visita guidata del Castello delle Allodole. Facciamo un patto. Io continuo la mia visita guidata con il Dott. Severino … e poi racconto a te dove è  Mascherina … la figlia dell’Ostessa Maria, di cui ti sei innamorato quand’eri in vita. L’hai cercata e non l’hai mai trovata” In quel momento nella prima sala del Castello delle Allodole si sentì un gran rumore … e una folata di vento sembrava dire …”Si, ci stò” Il Dott. Serafino, proprietario del Castello delle Allodole, era un curiosone per natura. Si rese conto che Laura aveva delle qualità eccezionali … Era in grado di parlare ai fantasmi. Chi è quel Castello che non ha almeno un fantasma? Tutti. Tutti sanno che ogni Castello ha il suo Fantasma … Quel che conta è riuscire a parlargli. Per prima cosa il Dott. Serafino si fece raccontare la storia di Mascherino. Una storia lunga, complicata … iniziata nel anno 1330, quando il Castello delle Allodole è stato costruito. Laura è stata bravissima a ricordare i fatti salienti del periodo della costruzione. La costruzione del Castello era stata commissionata dal Conte Serafino, antenato del Dott. Serafino, all’architetto Mascherino, grande artista pavese del suo tempo. Come parecchi artisti, l’architetto Mascherino, era molto sensibile al fascino femminile. Per seguire i lavori di costruzione del Castello delle Allodole, Mascherino, alloggiava all’Osteria dell’Ostessa Maria, la quale aveva una figlia bellissima di nome Mascherina … In quel momento il Dott. Serafino si accorse che la storia era coinvolgente e voleva conoscerla per filo e per segno. Pertanto pregò Laura di fermarsi a cena nel Castello delle Allodole … Chi è quel lettore che non desidera conoscere cosa è successo?  Per saperlo, però, bisogna aspettare la puntata di domani. - Questo è il racconto 817, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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CAPELLI ROSSI di Teresa Ramaioli

Post n°16688 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CAPELLI ROSSI 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/11/14 alle 17:50 via WEB
CAPELLI ROSSI---A differenza dei biondi e dei bruni, i capelli rossi non sono semplicemente una delle possibili tinte ,spesso diventano la causa di pregiudizi, di luoghi comuni. Alcune figure dai capelli rossi hanno una valenza positiva, basti pensare alla Sirenetta di Disney, a Jesssica Rabbitt, a Pippi Calze-lunghe, di fatto, le valenze negative associate all’avere le chiome fulve, persistono un po’ ovunque. Ai rossi è, generalmente, associato un carattere irascibile.Gli antichi egizi, hanno creduto che gli animali e gli uomini fulvi, avessero un legame speciale con il dio ‘Set’ e molti dei loro faraoni avevano i capelli rossi, Incluso Ramses, il più potente di tutti. Consideravano il rosso come colore premonitore di sfortune così molte fanciulle con la capigliatura fulva, sono state bruciate e non pochi rossi erano stati sepolti vivi. Gli antichi Greci credevano che le donne rosse si trasformassero in vampiri dopo la morte. Aristotele, le descriveva come emotivamente non-addomesticabili. Lo storico romano Cassio descrisse la regina guerriera britannica Boudicca come “alta e terribile di aspetto per la gran massa di capelli rossi”. Gli antichi romani pagavano un prezzo superiore per gli schiavi dai capelli fulvi. Nel Medioevo, il rosso era visto come il colore del Diavolo, e si pensava che un bambino nato con i capelli rossi fosse stato concepito durante il periodo nel quale la donna era mestruata. Durante l’Inquisizione spagnola, i capelli “color fuoco” erano testimonianza che la persona avesse rubato il fuoco dell’inferno e, perciò, doveva essere bruciata come strega. Nei primi anni del 1600, in Inghilterra, alla fine del regno della regina Elisabetta I era convinzione che le fate e le creature ultraterrene fossero rosse. Da allora, le persone dai capelli rossi sono state ritenute dotate di capacità insolite oltre che maliziose. In Danimarca è un onore avere un figlio dai capelli rossi. In Polonia, si crede che se si superano tre persone con i capelli rossi si vincerà alla lotteria. Il nome Russia significa “terra dei rossi” in onore del vichingo Rurik dai capelli rossi. I clown dai capelli rossi hanno origine proprio in Russia, la tradizione locale vuole che i capelli rossi siano indice di un temperamento focoso oppure di follia. Un proverbio dice : “Non c’è mai stato un santo con i capelli rossi.”Nella Bibbia troviamo personaggi con i capelli rossi e non godono di buona fama.Il termine Adamo è la parola ebraica che significa “ della terra rossa”, e Giuda viene raffigurato con i capelli rossi così come Maria Maddalena. In realtà i geni che determinano la chioma fulva sono molto complessi. Un bambino, per nascere con i capelli rossi, deve ereditare ben due di questi geni, uno da ciascun genitore. Il gene dei capelli rossi si può trasmettere anche se i due genitori non hanno i capelli rossi, ma sono portatori del gene, oppure se uno dei due genitori ha i capelli rossi e l’altro è portatore del gene. Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16687 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 27/11/14 alle 11:08 via WEB
Caspiterina.. Dino è una meravigliosa storia romantica dal finale passionale, più che finale lo chiamerei inizio! Una meraviglia! Grazie per il sorriso quotidiano che mi regali. Ciao, un abbraccio per augurarti una giornata splendida. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 19:06 via WEB
Ciao Antonella - come vedi il romanticismo esiste ancora. Esistono anche fatti straordinari ... che fanno riflettere e apprezzare la vita. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIANLUIGI ... GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO

Post n°16686 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO GIANLUIGI ...

GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO

pedro_luca
pedro_luca il 27/11/14 alle 18:54 via WEB
Che dire, Dino, purtroppo il mondo non va più così, non segue più il cuore se non c'è un bel portafoglio a corredo. Può darsi che sia stato sempre così, ma nel caso lo fosse stato era meno sfacciato, e a volte la forma è sostanza. Ciao e buona pioggia.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 19:12 via WEB
Ciao Gianluigi - ... la forma è sostanza. O meglio, dovrebbe essere così. Oggi non più ... si parla solo e soltanto di soldi. E' vero, i soldi non sono tutto ... intanto, prima i soldi ... e poi tutto il resto. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°16685 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 27/11/14 alle 18:54 via WEB
Meno male che ci sono i tuoi racconti Dino in cui riporti in auge le fiabe della nostra età fanciullesca...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 19:09 via WEB
Ciao Stefano - per vincere bisogna credere e sognare. E' quello che ha fatto Boccaccio con il Decamerone quando c'era la peste. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO DELIA ... RICAMIAMO

Post n°16684 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO DELIA ...

RICAMIAMO

RicamiAmo
RicamiAmo il 27/11/14 alle 11:40 via WEB
Ciao Dino, col tempo tutto arriva.., serena giornata Delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 19:07 via WEB
Ciao Delia - hai ragione. Bisogna sempre dare ... tempo al tempo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°16683 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 27/11/14 alle 17:07 via WEB
Strane coincidenze, sembrano giochi del destino che ci mette lo zampino!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 19:14 via WEB
Ciao Donatella - il Destino ci mette sempre lo zampino. Una volta si diceva: "non casca foglia se Dio non voglia". Adesso ... si parla tanto ... ma non è cambiato niente. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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RESY E IL CARNEVALE racconto (158) di Dino Secondo Barili

Post n°16682 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

158

Resy….e il Carnevale

Due anni fa, la Rag. Resy, 34 anni, spirito combattivo, si era stancata di fare “solo” l’impiegata di uno Studio di Commercialista. Aveva sperato nel matrimonio, ma dopo due fidanzamenti … tutto era finito in una bolla di sapone. Ecco, quindi, la decisione: si sarebbe data al teatro. In un primo tempo si era iscritta ad una “scuola di recitazione”. La scuola non era male. Molte delle “cose” insegnate erano abbastanza ovvie… tuttavia, sembrava che “gli insegnanti”, più che “insegnare”, cercavano di menare il can per l’aia… di tirare le cose più lunghe del necessario (forse per garantirsi… la presenza degli studenti). Fu allora che la Rag. Resy prese la decisione di unirsi ad un “gruppo teatrale” che si ritrovava solo per lo spettacolo di Carnevale. Del resto, l’unico “Teatro” disponibile in zona era quello della Parrocchia. Era una sala “multifunzionale” libera solo a Carnevale. Per il resto dell’anno, il Teatro, era occupato da altre attività. Resy si accontentò. Partecipò con entusiasmo allo spettacolo di Carnevale di due anni fa dove aveva la parte della “Zingara che leggeva il futuro”… Come Zingara, Resy, era perfetta. Tutti i componenti il Gruppo erano d’accordo e lo spettacolo era riuscito magnificamente. Resy, però, voleva qualcosa di più. Decise di mettersi “in proprio”, di fare uno spettacolo da sola. Il suo ruolo era quello della Zingara. Si diede da fare e cominciò a cercare testi che potessero essere rappresentati nelle più svariate località, occasioni, nelle piccole comunità … come le famiglie “bene”. Attraverso il “passaparola”, Resy offri il proprio spettacolo in occasione di anniversari, cresime, comunioni, matrimoni e molti altri “eventi”, come “il ballo delle diciottenni”. Ebbe inizio il successo… graduale, ma successo. In occasione del Carnevale dello scorso anno, Resy preparò uno spettacolo tutto “suo”…nel quale presentava parecchi personaggi… tutti legati alla “Zingara che leggeva il futuro”. Una famiglia benestante di Pavia la contattò per l’ultima sera di Carnevale dello scorso anno. Lo spettacolo si sarebbe svolto in un antico Castello dell’Oltrepò Pavese. La famiglia che aveva contattato Resy aveva organizzato una cena “speciale”. I dodici “ospiti” si ritrovarono puntuali nel Grande Salone delle Feste dell’antico maniero. Dodici ospiti non sono molti. Resy aveva il compito di rallegrare la serata con canti, balli e scenette. Ormai la Rag. Resy aveva fatto esperienza ed il suo primo compito era…che “nessun” ospite si sentisse escluso o isolato. Durante la cena Resy si accorse che un bell’uomo, sui quarant’anni aveva il volto triste. Si notava che era estraneo alla compagnia. L’intrattenitrice Resy si diede da fare. Con delicate attenzioni coinvolse il quarantenne... portandolo al centro della scena Lo fece partecipe dei giochi. Dopo un po’, il bell’uomo, cominciò a sorridere e non si staccò più da Resy. Ormai la serata aveva raggiunto il suo scopo. La Famiglia “bene”, organizzatrice dell’evento, si sentì pienamente soddisfatta. Qualche giorno dopo la serata di Carnevale nel Castello dell’Oltrepò Pavese, Resy ricevette un invito a cena. La cena si sarebbe svolta in un lussuoso Palazzo del centro storico di Pavia. Ad organizzare la cena, però, questa volta era lo stesso “bel quarantenne”. L’invito diceva: “Sua Altezza Reale il Principe Josef, della “Valle dei Ciliegi”, è lieto di invitarla a cena, sabato prossimo, alle ore 20. Il Principe sarà lieto di chiederle di diventare la sua fidanzata (…per ora)” (158)

 
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IL TE di Teresa Ramaioli

Post n°16681 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

IL TE

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/11/14 alle 17:53 via WEB
IL TE'----Il tè nacque in Cina migliaia di anni fa e veniva utilizzato consumandone le foglie come medicinale. Il tè era infatti capace di favorire l'attenzione, la concentrazione, di guarire la depressione e altri malanni. Nel VII sec. d.C., sotto la dinastia Tang il tè divenne la bevanda nazionale cinese, si faceva essiccando le foglie della pianta, per poi pressarle fino ad avere dei panetti duri, facili da trasportare (nidi o mattonelle). Per ottenere la pozione veniva staccato dal blocco una minima quantità di prodotto, frantumato nel mortaio, e poi bollito in acqua con altri ingredienti come sale, zenzero, buccia d'arancia, latte e qualche volta cipolle. Ancora oggi in alcune aree di Tibet, Mongolia e India il tè è preparato quasi allo stesso modo. Da qui in poi molti popoli ne iniziarono la coltivazione e il consumo, ognuno seguendo i propri usi e costumi. In Europa questa bevanda sbarcò intorno al 1610 grazie ai mercanti della Compagnia delle Indie orientali olandese, dapprima riservato solo ai nobili e alle classi sociali più ricche( per il prezzo proibitivo) , pian piano diventò più acquistabile e il suo consumo si diffuse anche al resto della popolazione. Proprio perchè era legato a grandi interessi economici, il nobile infuso fu causa anche di conflitti e di battaglie, ricordiamo il "Boston Tea Party", quando nel 1773 i coloni inglesi che abitavano nel Nuovo Mondo, si ribellarono alla loro madre patria e per protesta buttarono a mare 340 casse di tè. Fu la scintilla che provocò la guerra di indipendenza delle colonie e l'inizio di tutti gli eventi che portarono ala nascita degli Stati Uniti d'America.Tutti i numerosissimi tipi di tè derivano da un'unica pianta che appartiene al genere Camellia della famiglia delle Theaceae. I ceppi originari si trovavano solo in Cina, denoninata Camellia Sinensis e in India, denoninata Camellia Assamica. Oggi esistono piantagioni in molte parti del mondo. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa

 

 

 

 
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CIAO GIANLUIGI ... GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO

Post n°16680 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

 

CIAO GIANLUIGI ...

GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO

 

 

 

 

gobbi (1)

Ciao Gianluigi – oggi, piove. Sono andato a rivedere il tuo Post 559 del 24 novembre 2014. Parlavi di Garlasco, il tuo paese. Il tuo quadro ritraeva bene l’atmosfera di quel giorno. Anche oggi è ancora così. Una bella atmosfera lugubre di fine novembre. Le parole si sposano bene con il tuo quadro. Appena possibile prendiamo il caffè sotto i portici che hai ritratto. Buona giornata. Dino

 

 

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

Post n°16679 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO TINA ...

FAUSTINA.SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 27/11/14 alle 06:50 via WEB
Grazie Dino, mi piace il tuo racconto. Rispecchia la realtà della vita. Se abbiamo in sogno dobbiamo inseguirlo, non mollare mai perchè quando meno ce lo aspettiamo, tutto quello che abbiamo fatto, darà i suoi frutti. Tina ha aspettato tanto, lui ci ha messo parecchio tempo a capire i suoi sentimenti, ma alla fine.....Buona giornata. Tina (che si alza sempre alle 5.30)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 07:29 via WEB
Ciao Tina ... grazie per aver apprezzato il racconto. Le persone hanno bisogno di vivere bene, di sperare e raggiungere la felicità. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°16678 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53 

menegi53
menegi53 il 26/11/14 alle 21:27 via WEB
Un bel racconto di vita Dino, bello! Ti abbraccio e con un sorriso ti auguro una buona serata e una notte serena!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 07:26 via WEB
Ciao Giovanni - grazie. Essere letto è un piacere. La storia di Tina è uno spaccato di vita. Quel che conta è il lieto fine. La gioia per tutti. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ...ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16677 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 26/11/14 alle 20:13 via WEB
Carissimo Dino, "i sogni son desideri di felicità"... cantava la dolcissima Cenerentola... se sogni il principe azzurro apparirà e rimarrà nel tuo cuore e nella tua vita per sempre... dolcissima Tina! Un abbraccio affettuoso per questo finale da favola.. carissimo Dino, Buona setata!!!! Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 07:24 via WEB
Ciao Antonella - bellissimo commento. Tina sarà contenta. Oggi, abbiamo bisogno di storie vere, positive, che danno la carica. Siamo stufi di crisi, di persone che perdono il lavoro e sono nel disagio. Abbiamo bisogno di fiducia, speranza, gioia di vivere. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ... D4sFX

Post n°16676 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 
Tag: D4sFX

CIAO ...

D4sFX

D4sFX
D4sFX il 26/11/14 alle 23:57 via WEB
dillo a Romeo e Giulietta
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 07:19 via WEB
Ciao - Romeo e Giulietta hanno subito l'influsso del loro tempo. Se vivessero oggi sarebbero dotati entrambi di telefonino ultimo modello con il quale si scambierebbero dolci parole. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°16675 pubblicato il 27 Novembre 2014 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

 
franzkline
franzkline il 26/11/14 alle 20:09 via WEB
Quando si è nel pieno dell'innamoramento si può perdere la bussola e ci si trova fra le nuvole… Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/11/14 alle 07:16 via WEB
Ciao Stefano - E' vero. Però è sempre meglio perdere la bussola ... che NON essere innamorati. La vita ha bisogno di amore. Senza amore il lavoro, l'arte, ecc. non hanno senso. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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