Messaggi del 08/12/2014

PENSIERI SPARSI DEL 8 DICEMBRE 2014

Post n°16848 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 8 DICEMBRE 2014

“L’amore è una fiaba

che ognuno scrive

 a modo suo”

Dino

 
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VALERIO E SUSANNA racconto (828) si Dino Secondo Barili

Post n°16847 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

8 DICEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 8 dicembre 2014 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

828

Valerio e Susanna

E’ noto che una persona sta bene quando è soddisfatta della propria vita lavorativa, sentimentale e sessuale. In quel caso si ammala di meno. Non prende neppure il raffreddore. Detta così sembra una delle tante “idee” da mandare in circolo. Invece, no. Basta vedere una persona innamorata. Vede il mondo azzurro, rosa e con tutti colori dell’arcobaleno. Quindi, l’amore è una componente essenziale della salute. Più amore, più salute … con relativo contrario. Il problema nasce quando l’amore non c’è. Allora cominciano i guai. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Valerio, cinquant’anni ben portati, Dirigente di una Agenzia Commerciale di Milano. Purtroppo i rapporti con la compagna Caterina, della sua stessa età, si erano logorati col tempo. Logori al punto che lei stessa da sei mesi se ne era andata a vivere da sola. Per parecchi anni Valerio ha cercato di agire come poteva, ma ogni volta che parlava di coccole … veniva zittito, come stesse dicendo delle bestemmie. Alla fine, ha rinunciato a parlarne … e quando non si parla più di coccole … vuol dire che il “castello dell’amore” non esiste più. Un anno fa, però, il Dott. Valerio, ormai single, aveva bisogno di ricominciare a sognare. L’amore è fatto di sogni, prima ancora che di realtà. L’oggetto del desiderio è prima di tutto un “oggetto” ideale … qualcosa che esiste solo nella mente di colui che lo pensa. Cioè, Valerio. Il cinquantenne, ne parlò con il suo coetaneo e amico Francesco di Pavia il quale aveva ampie informazioni in materia. “Valerio, tu sei fortunato. Abiti a Milano … e Milano è una città bellissima. C’è di tutto e di più … basta cercare” I discorsi di Francesco, però, erano troppo vaghi. Valerio voleva qualche informazione più precisa. Francesco sembrava centellinare le notizie … forse per renderle più accattivanti. Alla fine parlò. “Valerio, se io fossi in te, mi iscriverei al “Club dei Cinquantenni” … Oltre alle infinite attività secondo la quantità di tempo disponibile … c’è una Sezione. E’ una nuova “invenzione”. Si chiama “Club della Felicità” è riservata ai cinquantenni che cercano la donna ideale. La donna con quale desiderano trovare un perfetto affiatamento sentimentale (e sessuale). Inoltre, il Club organizza una serata di gala al mese durante la quale, oltre al pranzo, alla serata danzante … viene fatto un  originale sorteggio. Non ti anticipo altro. Se vuoi, puoi iscriverti. Ecco l’indirizzo e il numero di telefono” Quando una cinquantenne viene stuzzicato in quel modo finisce per cadere nella rete. Il Dott. Valerio, però, era un uomo avveduto. Aveva avuto le sue esperienze positive e negative. Non era il tipo di “bere” tutto ciò che gli veniva raccontato. Infatti, per prima cosa ha fatto una breve ricerca su Internet e ha constatato che il Club dei cinquantenni esisteva davvero. Cominciò quindi ad iscriversi e, senza fretta, a prendere contatto con alcuni iscritti con esperienza. Erano uomini che avevano già raggiunto cinquantatre / cinquantaquattro anni. Valerio ha fatto amicizia in particolare con il Dott. Savino il quale ha parlato molto bene del Club. “Vedi, Valerio, per un cinquantenne che lavora sodo il tempo è sempre limitato. Ecco l’importanza del Club. Ogni domenica pomeriggio e sera c’è lo spazio dedicato al ballo. Vi partecipano uomini e donne di ogni età. E’ possibile conoscere senza impegno una quantità infinita di persone. A volte basta un ballo, un caffè, una chiacchierata per passare un pomeriggio o una serata allegra … a volte frizzante. Il bello del Club, però, è l’appuntamento mensile con la Dea Fortuna. Una volta al mese il Club organizza un sorteggio tra tutti i cinquantenni, single, che desiderano trovare l’anima gemella e donna ideale. Prima di tutto viene eletta “Miss Felicità”,  la candidata, rigidamente single, che vuole passare una settimana in crociera con “il cinquantenne del Destino”. Poi, viene sorteggiato il cinquantenne che, rigidamente single, la sorte dichiara vincitore” Ormai, il Dott. Valerio era più che convinto che quella era la strada giusta per arrivare alla felicità. Si iscrisse al sorteggio compilando tutti i moduli previsti dall’iniziativa. Poi, il Dott. Valerio ha cominciato a sognare … Ha sognato di trovarsi un un’isola deserta con una sola palma a fare un po’ d’ombra. Valerio era disteso sulla sabbia e i piedi lambivano l’acqua. Ad un tratto sentì una voce di donna … “Valerio … Valerio … Valerio” Il cinquantenne si girò per veder … ed improvvisamente si svegliò. Quella voce di donna, però, gli era rimasta impressa nella mente. Ora il Dott. Valerio aspettava con ansia l’appuntamento con il Destino. L’appuntamento mensile del Club della Felicità era atteso da tantissime persone. Prima le donne che si erano candidate ad essere elette “Miss Felicità”. Secondo dai cinquantenni che si erano iscritti per essere sorteggiati. La manifestazione era iniziata e tutti gli interessanti erano ansiosi di sapere come sarebbe andata a finire. “Miss Felicità” venne eletta quasi all’unanimità la Dott. Susanna. Una bionda esplosiva … alta, occhi azzurri, e gambe da fine del mondo. Il Dott. Valerio cominciò a sognare ad occhi aperti. Non si era neanche accorto che il Presidente del Club dei Cinquantenni aveva già messo le mani nel sacchetto dei numeri. Da quel sacchetto sarebbe uscito il nome del vincitore. Infatti, il Presidente, volle accanto a sé Miss Felicità per un discorso di circostanza. “Signore e Signori, a proclamare il vincitore di questo atteso appuntamento, vorrei che fosse la Dott. Susanna, Miss Felicità” In sala … silenzio di tomba. La Dott. Susanna prese la parola e …”Dichiaro vincitore il Dott. Valerio” In quell’istante scoppiò l’applauso. Il cinquantenne, però, rimase di sasso. Era proprio la voce della donna dell’isola che aveva sognato. E’ stata la stessa Susanna ad accogliere tra le sue braccia Valerio, baciarlo e sussurrargli nelle orecchie … “finalmente siamo sulla nostra isola”  Questo è il racconto 828, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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BABBO NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°16846 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

BABBO NATALE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/12/14 alle 09:02 via WEB
Babbo Natale La tradizione in Francia, il modo in cui si festeggia il Natale varia molto da una regione all'altra, anche il modo di nominare Babbo Natale cambia: Père Chalande, Homme Noël, Bonhomme Noël, Barbassioné, Père Janvier, Saint Nicolas,... I francesi amano molto i presepi. Ad Aubagne, in Provenza, si realizzano dei personaggi in terracotta, che vengono chiamati "santoni", per metterli nei presepi. I canti natalizi hanno la loro parte durante le festività. E' in Provenza che si è inventata la canzone "E' nato il divino bambino". Durante le feste, in Francia, si mangiano il tacchino, le castagne, il prosciutto cotto, l'arrosto di maiale, le ostriche e del fois gras (paté di fegato d'oca). Il dolce tipico, a forma di tronco d'albero, la buche. I bambini ricevono i doni la notte di Natale, mentre gli adulti si scambiano i regali per Capodanno. Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO MADDALENA ... MADDAMARK

Post n°16845 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO MADDALENA ...

MADDAMARK

maddamark
maddamark il 05/12/14 alle 18:47 via WEB
......c'è un seguito? Reginalda non mi sembra il tipo di fermarsi alla prima occasione. Ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/12/14 alle 19:50 via WEB
Ciao Maddalena - Hai ragione. Reginalda non è il tipo da fermarsi alla prima occasione ... Infatti, Reginalda è già comparsa in diversi racconti ... ed è risultata sempre vincente. Buona serata. Dino
(Rispondi)
 
 
maddamark
maddamark il 08/12/14 alle 16:49 via WEB
Ciao, purtroppo non sono continua nel leggere i tuoi racconti.Qualcuno l'ho saltato!!! Un salutone Maddalena
(Rispondi)

 

 
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CIAO0 ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16844 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/12/14 alle 16:32 via WEB
Carissimo Dino, questo è un bellissimo racconto, proprio adatto a questa splendida festa dell'Immacolata! La gentilissima Tamara che pensa a restituire il portafogli al proprietario, Lui che le offre quel lavoro tanto desiderato ed infine il serpente con gli occhiali che la saluta con un sorriso, quanta dolcezza in questo tuo scritto. Bravissimo! Un abbraccio affettuoso e buona serata, ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/12/14 alle 19:20 via WEB
Ciao Antonella - grazie per il bel commento. Ogni racconto è una festa. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GISY ... FERRARIOGISELLA

Post n°16843 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO GISY ...

FERRARIOGISELLA

 
ferrariogisella
ferrariogisella il 08/12/14 alle 11:40 via WEB
Ciao Dino, non ho fatto un corso di difesa personale, ma voglio anch'io incontrare un serpente con gli occhiali come questo! Un sorriso Gisy
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/12/14 alle 19:16 via WEB
Ciao Gisy - bel desiderio il tuo ... Sui sentieri che costeggiano il fiume Ticino è sempre possibile. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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TAMARA E IL SERPENTE CON GLI OCCHIALI racconto (170) di Dino Secondo Barili

Post n°16842 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

170

Tamara e il serpente con gli occhiali  

Tamara, bella e intelligente ragazza, 30 anni ben portati, non era soddisfatta del lavoro che a fatica era riuscita a “conquistare”. Aveva conseguito la Laurea ed aveva studiato come una “matta” per ben altra prospettiva. La situazione, però, era quella e… “prendere o lasciare”. Se la delusione per il lavoro “bruciava”… Tamara, continuava a sperare in un futuro migliore. Inoltre, tutte le mattine della domenica si recava sui sentieri del fiume Ticino a Pavia per la consueta, salutare camminata settimanale. I sentieri del Ticino, però, non sono tutti uguali. C’è sentiero e sentiero. Ci sono sentieri molto frequentati… altri meno. Il motivo è presto detto… “le dicerie”. Quando “strane voci corrono” su un sentiero… il sentiero viene abbandonato. Tamara, però non ascoltava “certe voci”. Per lei tutti i sentieri erano uguali… anche quello del “serpente con gli occhiali”. In realtà nessuno lo aveva mai visto, ma la leggenda raccontava che ogni tanto su quel sentiero compariva uno strano serpente… “con gli occhiali”. Per Tamara era l’ultima preoccupazione. Oltre a stare sempre in guardia, aveva frequentato un corso di difesa personale classificandosi al primo posto e uno di judo. Al sentiero della domenica Tamara non voleva assolutamente rinunciare. Anche, la prima domenica di luglio di sei mesi fa Tamara camminava spedita sul sentiero (del “serpente con gli occhiali”) quando in lontananza, per terra, vide qualcosa di strano. Rallentò il passo. Si accorse che si trattava di un portafogli, un portafogli di lusso. Essendo sola sul sentiero decise di raccoglierlo. Il portafogli era leggero, quindi non doveva contenere nulla o ben poco, ma si vedeva che  era un portafogli di valore. Dopo averlo esaminato Tamara si accorse che conteneva un biglietto da visita. “Dott. Tal dei Tali… cellulare n.….” Cosa fare?” In un primo tempo Tamara voleva rimettere il portafogli dov’era. Poi ci pensò e ritenne che era un atto di gentilezza restituirlo al legittimo proprietario. Fece, però, una cosa inusuale. Avendo a disposizione un piccolo pennarello rosso, fece un segno sulla corteccia della pianta vicino alla quale aveva trovato il portafogli. Al termine del sentiero raggiunse la propria automobile. Decise di digitare il cellulare del biglietto da visita sul proprio telefonino. Rispose una voce d’uomo molto particolare e gentile il quale ringraziò e fissò l’appuntamento al Bar in Piazza della Vittoria per le 15 di quella stessa domenica. Tamara si preparò e si presentò puntuale con il portafogli. Prima di entrare nel Bar formò ancora il numero sul cellulare e vide un uomo sui sessant’anni rispondere. Ormai era fatta. “Ecco, Signore. Questo è il suo portafoglio.” – L’uomo prese il portafogli ma volle dire la sua. “Gentile signorina, posso chiederle come si chiama?” – “Mi chiamo Tamara” –Il Signore continuò. -”Io non so come ha fatto trovare il mio portafoglio in un luogo dove non ci sono mai stato… Forse è un segno del destino. Mi piacerebbe che venisse a visitare la mia azienda a Milano, domani, lunedì. Questo è l’indirizzo e la lettera da presentare all’ingresso.” Tamara non riusciva a spiegarsi quanto stava accadendo. Il Lunedì si presentò all’indirizzo indicato. Giunta sul luogo, Tamara rimase di sasso. Era proprio il tipo di lavoro che aveva sempre cercato. Ne parlò al Signore del portafoglio e questi l’assunse. La domenica successiva, Tamara, volle ripercorrere lo stesso sentiero. Giunta alla pianta che aveva segnato con il pennarello rosso si accorse che in mezzo al sentiero c’era un serpente che la guardava fisso. Il serpente aveva “gli occhiali”…e, mosso la coda in segno di saluto, sparì nella boscaglia (170)-

 
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IL CALENDARIO DELL'AVVENTO di Teresa Ramaioli

Post n°16841 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

IL CALENDARIO DELL'AVVENTO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/12/14 alle 16:29 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO—LUNEDI 8 DICEMBRE--"Il pettirosso" Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Presto ci furono soltanto alcune braci e alcuni tizzoni ormai spenti. Maria e Giuseppe sentivano freddo, ma erano cosi stanchi che si limitavano ad agitarsi inquieti nel sonno. Nella stalla c'era un altro ospite: un uccellino marrone. Era entrato nella stalla quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato da li neppure per tutto l'oro del mondo. Quando anche le ultime braci stavano per spegnersi, l'uccellino pensò al freddo che avrebbe patito il bambino che dormiva sulla paglia della mangiatoia. Spiccò il volo e si posò su un coccio accanto all'ultima brace. Cominciò a battere le ali facendo aria sui tizzoni perchè riprendessero ad ardere. Il piccolo petto bruno dell'uccellino diventò rosso per il calore che proveniva dal fuoco, ma il pettirosso non abbandonò il suo posto. Scintille roventi volarono via dalle brace e gli bruciarono le piume del petto ma egli continuò a battere le ali finchè alla fine tutti i tizzoni arsero in una bella fiammata. Il piccolo cuore del pettirosso si gonfio di orgoglio e di felicità quando il bambino Gesù sorrise sentendosi avvolto dal calore. Da allora il petto del pettirosso è rimasto rosso, come segno della sua devozione al bambino di Betlemme. Ciao , ecco una bella favola di Natale da raccontare ai bambini. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16840 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 07/12/14 alle 20:36 via WEB
I baci sono il sole dell'Amore... caldo.. caldo...caldo. Un augurio di buona serata carissimo Dino, un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/12/14 alle 07:20 via WEB
Ciao Antonella - bello ... "caldo ...caldo ..." Così deve essere la vita. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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