Messaggi del 14/11/2015

BUON SABATO

Post n°21200 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON SABATO …

 DA PAVIA

14 novembre 2015

“La conoscenza non è mai troppa”

Dino

37 “una canzone al giorno”

Pino Donaggio

“Io che non vivo (senza te)”

Pino Donaggio è nato il 24 novembre 1941 da una famiglia di musicisti. Nel 1965, Donaggio presenta al Festival di Sanremo la canzone che gli aprirà le porte del successo mondiale “Io che non vivo (senza te)” prima in classifica per tre settimane. E’ la storia di un amore che sta per finire. Lei sta per lasciarlo. Lui si rende conto che è finita. Finita per sempre. Allora si scatena … “Io che non vivo/ più di un’ora senza te … come posso stare una vita senza te”? E, si. E’ un bel dramma. “Vieni qui ascoltami/ io ti voglio bene” A volte le insistenze in amore … peggiorano il male. Ma la musica ha un doppio effetto quello di sottolineare l’invocazione “Io che non vivo / più di un’ora senza te / come posso stare una vita senza te”? … e conclude con una affermazione drastica. “Sei mia / sei mia / sei mia” Già. Una parola. Quel “sei mia” andava bene, forse, nel 1965, ma oggi? Oggi, che la società è totalmente cambiata. Oggi che il matrimonio è in crisi … e le coppie sono in crisi (365 giorni l’anno)? La società ormai è liquida come i sentimenti. Il mio o il tuo non hanno più senso. Oggi, vale solo l’io assoluto, l’io su tutto … e soprattutto. Come fanno a nascere i grandi amori? … quelli da film, quelli da romanzo? Oggi, è tutto precario … e le coppie sono già sfasciate prima ancora di mettersi insieme. Forse, nella società serpeggia il “male oscuro” … dell’amore che non c’è. Buon ascolto. Dino

 
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MICHELA racconto (386) di Dino Secondo Barili

Post n°21199 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

386

 Michela

Per vivere bene la vita servono valide motivazioni. Era il concetto di Michela, quarant’anni, impiegata, single, la quale stava attraversando un periodo poco propizio. La Ditta presso la quale lavorava aveva delle difficoltà economiche e si parlava spesso di cassa integrazione. Quando si sentono certe parole (cassa integrazione, ecc.) il personale comincia a vivere momenti di ansia. Michela era preoccupata. A quarant’anni le opportunità di lavoro cominciano a ridursi …ed il mercato attuale non è dei migliori… Tuttavia, era importante reagire. Ma come? Michela ne parlò con l’amica del cuore Fabiana, quarant’anni, single, la quale cercò di rendersi utile. “Vedi, Michela. Nei momenti difficili bisogna sempre avere una spalla. Io, non ho molte possibilità… ma una cosa posso farla. Invitarti a far parte del gruppo di volontariato al quale sono associata. Non è una gran cosa, ma ogni sabato ci troviamo al Ponte Coperto di Pavia per una camminata lungo le rive del fiume Ticino. Ci sono parecchi volontari uomini. Alcuni dei quali sembrano delle brave persone con la testa sulle spalle.” Michela non aveva altra scelta. Partecipare ad un gruppo di volontariato non è cosa impegnativa. Il sabato successivo alla chiacchierata, Michela faceva già parte del gruppo di Fabiana la quale si era prodigata nel presentarla al maggior numero di presenti. Michela cercò in tutti i modi di farsi accettare dal gruppo e fare buona impressione. Camminando è facile fare conoscenza e parlare del più e del meno. Michela si rese conto che tutti, più o meno, avevano problemi. Qualcuno, anche gravi. Inoltre, notò che l’amica Fabiana non si staccava mia dal Signor Giampiero il quale gradiva la compagnia. Capì che tra i due ci doveva essere una certa intesa. Perché non fare altrettanto? Il sabato successivo Michela mise gli occhi su un bel cinquantenne, alto, dai capelli brizzolati, un po’ isolato rispetto al resto della compagnia. Si chiamava Alfio… ma doveva essere di poche parole. Con la scusa che aveva lasciato a casa l’orologio (non era vero) Michela si diede da fare per allacciare una piacevole conversazione. Durante una camminata di un paio d’ore ci sono mille motivi per parlare di tutto e di ogni cosa. Cosi Alfio, si rivelò essere il Dott. Alfio, giornalista, il quale da poco tempo era rimasto vedovo. Michela usò tutta la delicatezza possibile…e Alfio, si aprì ad una simpatica conversazione. Anzi, i due si scambiarono il numero del cellulare. Si sa che quando la compagnia tra un uomo ed una donna prende la giusta piega ... i due si cercano come se non esistesse null’altro al mondo. Per Michela, i problemi della crisi della Ditta presso la quale lavorava erano passati in secondo ordine. Ora c’era solo Alfio… il Dottor Alfio (titolo, mai usato tra i due). Alfio dal canto suo sembrava un “aereo” in fase di decollo… “l’ascesa” era rapida … i “motori” al massimo. Qualche giorno dopo la camminata lungo la riva del Ticino, il giornalista Alfio ricevette un’offerta di lavoro dal suo Editore. Doveva scrivere un “libro di viaggio”… in cento pagine. Titolo: “L’isola del sortilegio”. Avuta la proposta, Alfio pensò subito a Michela. Digitò il numero sul cellulare e… “Hai voglia di fare un viaggio “nell’Isola del Sortilegio”? Naturalmente … io e te… soli.” Alfio stava per continuare il discorso … ma, Michela aveva già risposto di “si”.(389)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21198 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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TARTE TATIN di Teresa Ramaioli

Post n°21197 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

TARTE TATIN 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/11/15 alle 18:28 via WEB
TARTE TATIN ----La Tarte tatin è un dolce della tradizione francese nato all'inizio del secolo grazie all'inventiva delle sorelle Carolina e Stephanie Tatin albergatrici a Loret-Cher, in Francia. Sembra che questa buonissima torta sia nata a causa di uno sbaglio. La giovane Carolina si occupava di accogliere i clienti, Stephanie, cuoca provetta, si occupava della cucina, era apprezzata la sua buonissima torta di mele. Un giorno, narra la leggenda, l'albergo era pieno di cacciatori che aspettavano di poter pranzare e Stephanie si accorse di non aver preparato la sua torta di mele, corse in cucina, imburrò e cosparse di zucchero una tortiera, ci mise dentro le mele e la infornò. Solo dopo si rese conto di non aver foderato la tortiera con la pasta brisè. Stephanie,senza farsi prendere dal panico, ricoprì la tortiera con un solo strato di pasta e rimise tutto in forno. Terminata la cottura, Stephanie rovesciò la torta su un piatto e la portò in sala dove fu divorata. Era nata : la tarte tatin. Oggigiorno è uno dei dolci più amati in Francia ed è immancabile nei ristoranti, dai più modesti ai più lussuosi. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO PRINCESSSWEET

Post n°21196 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO PRINCESSSWEET

 
princesssweet
princesssweet il 13/11/15 alle 22:58 via WEB
Ciao! Davvero un bel post :) Lascio un sorriso e ti auguro buon fine settimana!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/11/15 alle 16:09 via WEB
Ciao. Grazie del bel giudizio. Passo dal tuo blog. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21195 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...

LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 13/11/15 alle 12:05 via WEB
Ciao Dino,ti invito a partecipare alla festa (virtuale) del 8 compliblog del blog Azahar, domani sabato 14 di novembre,vieni a festeggiare con me, ti aspetto,e ti auguro un buon fine settimana,un abbraccio ..Laura Invito per te clicca
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/11/15 alle 16:05 via WEB
Ciao Laura - COMPLIMENTI E TANTI AUGURI PER GLI OTTO ANNI DEL TUO BLOG. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21194 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 13/11/15 alle 08:38 via WEB
Buon venerdì e buon week end DINO, Un abbraccio da MIK/**__** https://youtu.be/eTOKcxIujgE
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/11/15 alle 16:02 via WEB
Ciao Mik. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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TANGRAM di Teresa Ramaioli

Post n°21193 pubblicato il 14 Novembre 2015 da dinobarili
 

TANGRAM 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/11/15 alle 18:29 via WEB
TANGRAM----Quando penso alla geometria, la prima immagine che mi viene in mente è quella del tangram, forse perché la mia maestra di matematica alle scuole elementari, aveva l’abitudine di proporci spesso questo gioco. Il tangram è un gioco millenario, che ci proviene dall’antica Cina, ottenuto dalla scomposizione di un quadrato in sette forme geometriche: quattro triangoli isosceli e rettangoli, un quadrato e un parallelogramma. Il tangram è conosciuto come “Le sette perle di saggezza” perché si diceva che la padronanza di questo gioco fosse la chiave per ottenere saggezza e talento. Combinando opportunamente i pezzi del tangram è possibile ottenere un numero pressoché infinito di figure, alcune geometriche, altre che ricordano oggetti di uso comune .La leggenda, sull’origine del gioco, narra che un monaco donò ad un suo discepolo un quadrato di porcellana e un pennello, dicendogli di viaggiare e dipingere sulla porcellana le bellezze che avrebbe incontrato nel suo cammino. Il discepolo, emozionato, lasciò cadere il quadrato, che si ruppe in sette pezzi. Nel tentativo di ricomporre il quadrato, formò delle figure interessanti. Capì, da questo, che non aveva più bisogno di viaggiare, perché poteva rappresentare le bellezze del mondo con quei sette pezzi. Questo gioco consente di avviare, attraverso una esperienza concreta, all’intuizione dei concetti di conservazione di area e di confronti di aree. Nel gioco sono disponibili diverse figure da comporre. Qualsiasi figura realizzata con il tangram deve essere costituita impiegando tutti i sette pezzi. Le tessere potranno essere spostate per ottenere figure con forme diverse, ma equiestese. Il compito dell’insegnante è quello di sollecitare a riconoscere, ed evidenziare l’equivalenza delle figure, confrontando le diverse forme ottenute in precedenza.Gioco molto interessante . Ciao teresa ramaioli

 

 

 

 
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