Messaggi del 13/02/2015

ROMA CITTA' DEL DESIDERIO racconto (250) di Dino Secondo Barili

Post n°17934 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

 250

Roma, città del desiderio…

Isabella, trent’anni, non era ancora stata a Roma. Sin da quando era alla Scuola Media aveva il desiderio di visitare Roma, ma non ci era mai riuscita. Una volta per un verso, un’altra per un altro … Roma era diventata un “chiodo fisso”… un sogno che non riusciva a diventare realtà. E’ proprio quando le vicende della vita si mettono di traverso che il desiderio aumenta. A trent’anni, Isabella, era comunque decisa a realizzare il proprio sogno. Visitare Roma. Lo scorso anno, Isabella, si era iscritta ad un corso di recitazione. Il corso si svolgeva presso i locali di una Parrocchia di periferia di una città pavese dove i Parroci cercano in tutti i modi di assecondare le aspirazioni delle persone… specialmente quelle molto fantasiose. Infatti, l’animatore del corso di recitazione era “il bel Riccardo”, patito del teatro, Attore e Regista nato. Isabella, non aveva mai recitato in vita sua, ma era affascinata dall’animatore, il quale, oltre ad avere molta fantasia… era estroverso e lunatico come nessun altro al mondo. A Isabella era proprio quel lato che creava interesse. Quel modo un po’ bizzarro di comportarsi che non aveva regole…ed era molto diverso dalla maggioranza degli altri uomini. Con Riccardo, attore e Regista, c’erano sempre novità. Ormai il corso aveva attirato un bel numero di persone, maschi e femmine di tutte le età. Riccardo nei suoi monologhi mescolava “storia e testi” al punto che solo coloro che erano veramente interessati alla materia si sentivano coinvolti. A metà corso il gruppo dei partecipanti si era ridotto a nove. Cinque maschi e quattro femmine. Riccardo si rese conto che poteva iniziare la grande avventura. Mettere in piedi una vera e propria “compagnia teatrale”. Nome della Compagnia: “E se domani…” Già. Un Regista è anche un piccolo despota. Non vuole che nessuno metta in discussione le sue idee. Così era il “il bel Riccardo” il quale, prima ancora di aver organizzato la Compagnia aveva già scritto il testo per nove persone recitanti. “E se domani…” era una commedia che doveva essere presentata a Roma ad un concorso di recitazione. Sul palco c’era il Regista, “il bel Riccardo” che raccontava la trama. “Isabella desidera visitare Roma. A Roma, però, non vuole andare da sola e si aggrega ad una Compagnia teatrale che partecipa ad un concorso di recitazione. La sera prima dello spettacolo, i componenti la Compagnia fanno una passeggiata notturna per la città antica. Isabella, attratta dalla magica Roma, si perde. Quando se ne rende conto viene assalita da panico. Gli altri compagni d’avventura si affannano a cercarla. Roma è una città unica… facile perdersi, difficile ritrovarsi. A Roma è possibile entrare in contatto con personaggi che hanno vissuto in epoche passate. Isabella, ormai disperata, viene avvicinata dal Poeta Trilussa che della città eterna conosceva vizi e virtù. “Perché piangi? A Roma non bisogna piangere. Nella città eterna le uniche persone che devono piangere sono solo coloro che… “non sono innamorate”… e tu come sei?” Isabella capì che era affascinata e attratta dal Regista, “il bel Riccardo”. Intanto il Poeta Trilussa l’aveva accompagnata davanti alla Fontana di Trevi… Isabella si sentì a casa. Voltò le spalle alla Fontana e vi gettò un “soldino”… con il desiderio di rivedere “il bel Riccardo”. In quell’istante la Compagnia al completa si presenta accanto a lei… e “il bel Riccardo l’abbraccia e la bacia appassionatamente.” (250)-

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°17933 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/02/15 alle 19:48 via WEB
----La casa di Ugo Foscolo a Pavia ---- ……”Da cronisti fedeli, dobbiamo registrare, a lettura finita, altri fitti e strenui applausi, col voto di tutti che l’Orazione fosse data alla stampa. Il Monti, che secondo una sua facile commozione aveva gli occhi molli, un po’ teatralmente lo baciò. Volta gli strinse la mano. Le signore lo inchinarono; ed egli inchinò le signore. Poi, le varie centinaia di studenti s’incolonnarono e, in corteo, lo accompagnarono a casa. In fianco al Foscolo, il Monti gongolava. L’aria di Pavia e il trionfo dell’amico lo facevano tornare indietro di dieci anni. E quando gli studenti rinnovavano le acclamazioni, il Monti si tirava in disparte, perché l’onore fosse tutto per lui. Lasciata Strada Nuova, il corteo passò davanti alla locanda della Croce bianca, al palazzo ricamato dei Mezzabarba; toccò la Contrada dell’acqua, dove abitava il Volta; rasentò l’Orto botanico che mostrava con orgoglio la prima magnolia portata in Italia cinquant’anni addietro; poi sboccò in Borgo Oleario, davanti a casa Bonfico, dove più fragorose si ripeterono le acclamazioni degli studenti, quasi a dirgli che tra loro s’era già creata un’intesa, un impegno. E il corteo si sciolse. Il Foscolo, che amava l’ilarità dei conviti ospitali e «il giòlito dei bicchieri», quella sera trattenne a cena i più intimi. C’era, naturalmente, il Brunetti, il caro Brunetti sempre pieno di affettuose sorprese; e il Monti, più rumoroso che mai. La cena, nella quale si fece la festa a due tacchini offerti al poeta dalla contessa di Belgioioso «trinciati secondo il rito degli avi» e si bevve nel bicchiere dal motto augurale «Felicitati» che il Brunetti aveva portato da Milano per l’occasione, si protrasse fin dopo mezzanotte, tra uno sfarfallìo di neve, che ne rende più fantastico ora il ricordo. Il Foscolo e il Monti, a cena insieme, nella casetta di Borgo Oleario... Come a dire un soffermarsi della poesia in una viuzza che contava dodici «focolari». Chi sa, non può mai passare vicino a questa casa senza essere preso da un timor riverenziale, sacro. Quasi un appressarsi al tempio delle Grazie, e n’oda il ventilare delle angeliche vesti”. …( da “I giorni del Foscolo a Pavia di Cesare Angelini) Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°17932 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

 
DoNnA.S
DoNnA.S il 13/02/15 alle 14:04 via WEB
Simpatico racconto. Spesso chi possiede beni materiali, ricchezze non le vede forse proprio perchè cerca ben altro, l'amore. Non si può comprare l'amore, ma lo si deve conquistare. Buon pomeriggio e buon weekend.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 15:19 via WEB
Ciao Donatella - vero tutto quello che dici. Gilberto ha avuto bisogno dell'amico Marco ... Poi, il suo, è stato un bel colpo di fortuna. La Lancia Aurelia B24 ha fatto miracoli. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°17931 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 13/02/15 alle 13:40 via WEB
Sono d'accordo con te ,,,,in amore non ci sono limiti e ne confini ...ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 15:14 via WEB
Ciao Annamaria - un amore con limiti e confini ... finisce per dissolversi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°17930 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 13/02/15 alle 13:35 via WEB
L'attesa fa aumentare il desiderio... si certamente, ma dipende da che specie di attesa ,se questa attesa ha le basi buone conviene sperare e aspettare , ma se non ci sono basi" solidi si dice "Aspetta e spera" e il desiderio svanisce ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 15:11 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Ovvio che si tratta di "basi buone". Di quelle che hanno un futuro. La vita, però, riserva tante sorprese ...e ciò che è vero oggi ... può essere meno vero domani. Ecco perché serve una marcia in più. Sempre. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°17929 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

BUON VENERDI'

13 FEBBRAIO 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 12 FEBBRAIO 2015

Post n°17928 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 12 FEBBRAIO 2015

“L’amore non ha limiti

e non ha confini”

Dino

 
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GILBERTO E L'AUTO D'EPOCA racconto (894) di Dino Secondo Barili

Post n°17927 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

12 FEBBRAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 12 Febbraio 2015 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

894

Gilberto e l’auto d’epoca

A volte, nella vita, la fortuna (intesa come patrimonio) non basta … ci vogliono anche le idee. Infatti, la fortuna è importante, ma le idee sono il mezzo per raggiungere la felicità. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa il Dott. Gilberto, gagliardo ed affascinante cinquantenne, single, Dirigente di una Agenzia Pubblicitaria nel milanese, abitante a Pavia, il quale, un anno fa, ha ricevuto una consistente eredità dalla Zia Clementina, sorella di sua madre. La Zia Clementina ha fatto le cose in grande. Siccome Gilberto era l’unico nipote ed erede, oltre al consistente patrimonio, gli ha lasciato anche un’auto d’epoca, una Lancia Aurelia B24 (come l’auto del film “Il sorprasso”). Da quel momento, un anno fa, il Dott. Gilberto è andato in crisi. Per un mese non si è più visto al solito Bar in Piazza della Vittoria a Pavia dove ogni mattina prendeva il caffè con gli amici coetanei, Marco, Carlo e Giovanni. In particolare Marco, ogni mattina chiedeva. “Gilberto non c’è?” La Signora Barbara, proprietaria del Bar, rispondeva gentile. “No. Non si è ancora visto. Forse, verrà più tardi” Quel “più tardi”, però, non si avverava. Carlo e Giovanni cominciarono a preoccuparsi e delegarono Marco a fare indagini alla ricerca dell’amico Gilberto. Marco si diede subito da fare. Siccome Gilberto era  irraggiungibile per telefono si recò direttamente a casa sua dalle parti di Borgo Ticino e lo trovò nell’orto intento a guardare lo sviluppo delle zucchine. Marco si incavolò. “Gilberto … non è per dire. Carlo, Giovanni ed io eravamo preoccupati per la tua salute … e tu sei nell’orto a guardare lo sviluppo delle zucchine? Ti sembra una cosa seria? Almeno potevi farci una telefonata … “sono nell’orto” e noi non ci saremmo preoccupati” Gilberto capì di aver fatto un’omissione di amicizia e cercò di scusarsi. “Vedi, Marco, ho dei problemi … Da qualche mese mia Zia Clementina mi ha lasciato una fortuna e nell’eredità mi ha pure lasciato un’auto d’epoca, una Lancia Aurelia B24. Tanto per intenderci, una spider uguale a quella usata da Vittorio Gassman nel film “Il sorpasso”. E lì sono cominciati i miei crucci. Cosa me ne faccio di un’auto così?” Per la seconda volta, Marco andò su tutte le furie. “E no. Gilberto, qui c’è qualcosa che non va. Proprio tu che sei un Dirigente di una Agenzia di Pubblicità non sai cosa fare di una Lancia Aurelia B24? Una delle automobili più belle? Una spider da fine del mondo?” Dopo la ramanzina di Marco, Gilberto si sentì meglio. Capì che gli amici servono per i momenti di crisi. “Marco, forse, hai ragione. Stavo commettendo degli errori … Bastava che mi fossi rivolto a te per la Lancia Aurelia B24. Ed ora che l’ho fatto, cosa dovrei fare?” In genere chi ha i soldi non ha le idee … e chi ha le idee non ha i soldi. Marco era tra quelli che di soldi aveva lo stretto indispensabile. Sapeva, però, che per essere felici servono tante cose … soprattutto i desideri. “Gilberto, io lo so cosa farei se avessi una Lancia Aurelia B24 … andrei subito a Milano” Gilberto si incuriosì. “A Milano? A fare cosa?”  Marco cominciò ad infervorarsi. “Gilberto si vede proprio che hai bisogno di una scossa. A Milano c’è tutto, c’è di più in ogni settore … basta sapere cosa cercare. Per esempio. Mi iscriverei ad una Associazione Auto d’Epoca … ma non una Associazione qualsiasi … una di quelle che organizzano sfilate riservate ad elite di appassionati” Gilberto cominciò a capire il ragionamento di Marco. Prese il suo computer portatile e cercò su Internet. Ha avuto solo l’imbarazzo della scelta. C’erano Associazioni a bizzeffe. A quel punto è stato ancora Marco a suggerire una nuova idea. “Gilberto, adesso che hai trovato l’Associazione giusta. Vedi di parlare con il Presidente. Come vedi, tu ci metti la Lancia Aurelia B24 … io ci metto le idee” Gilberto capì che chi trova un amico trova un tesoro. In questo caso, il tesoro erano le idee di Marco del quale, Gilberto non poteva più farne a meno. Infatti, il Presidente dell’Associazione Auto d’Epoca era in missione a Montecarlo e avrebbe ricevuto il pavese Dott. Gilberto il giorno successivo. Così è stato. Gilberto si presentò puntuale all’indirizzo indicato … al ventesimo piano di un lussuoso Palazzo del centro. Per arrivare al Presidente, Gilberto venne annunciato da quattro Segretarie. Alla fine, il cinquantenne Dott. Gilberto varcò la porta dell’Ufficio del Presidente. Più che un Ufficio sembrava un Salone di rappresentanza. Uno spazio enorme, una scrivania enorme … e un’enorme vetrata che spaziava su Milano. Alla fine comparve il Presidente. Alla vista il Dott. Gilberto si intimorì. Una stupenda figura di donna, sui trent’anni, bellissima … alta, bionda, occhi verdi, e gambe da fine del mondo. Gilberto fece fatica a spiegarsi … lui … voleva solo iscriversi all’Associazione. Voleva iscrivere la sua auto d’epoca … una Lancia Aurelia B24. Quando il Dott. Gilberto pronunciò la parola “Lancia Aurelia B24” la Dea che sedeva dietro all’enorme scrivania si alzò in piedi e mostrò per intero la sua stupenda, scultorea bellezza. “Dott. Gilberto lei è il benvenuto. Mi chiamo Giuliana. Sapesse da quanto tempo cercavo il possessore di una Lancia Aurelia B24. Ora che l’ho trovato non lo lascio più” Si sa che i possessori di auto d’epoca sono dei collezionisti fanatici … dei patiti all’ennesima potenza. Giuliana invitò a pranzo Gilberto. Lo inondò di attenzioni. Lo volle suo compagno alla Serata di Gala in programma per quella sera stessa ed alla fine … successe quello che doveva succedere. Giuliana e Gilberto passarono una notte di fuoco nello stesso letto tra baci, abbracci e molto di più. Si dice che chi ben incomincia è ha metà dell’opera. Giuliano e Gilberto, invece, erano solo all’inizio di una love story senza uguali. Questo è il racconto 894 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°17926 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/02/15 alle 19:47 via WEB
L’IDROSCALO PAVESE— L’idroscalo fu voluto dalla Società Aerei di Trieste e progettata da Giuseppe Pagano Pogatschnig. Il progetto strategico era di collegare Torino con Trieste, prevedendo una tappa intermedia per le operazioni di assistenza al volo: la tappa intermedia scelta fu Pavia. Trieste disponeva di una base logistica galleggiante per voli di idroscivolanti e in breve tempo fu sostituita da una struttura fissa. Torino, sfruttando il percorso fluviale del Po, nell'area del Valentino, realizzò un idroscalo fluviale fra il ponte Umberto e il Ponte Isabella. I lavori per la costruzione dell'idroscalo pavese iniziarono nell'Aprile 1925 e, solo 1 anno dopo, fu inaugurato, il primo aprile 1926, da Mussolini. L'imponente costruzione, appoggiata su pilastri alti 7 metri, rappresentò uno dei primi esempi di architettura razionalista a Pavia. La moderna struttura pavese era lo scalo intermedio della prima linea aerea regolare italiana per il trasporto passeggeri e aveva un numero civico, il n. 51 del Lungo Ticino Sforza. L’itinerario prevedeva la partenza da Torino, tappa a Pavia, partenza per Venezia, breve tappa nella città lagunare e quindi arrivo a Trieste. Il giorno successivo il viaggio inverso. Il percorso completo era di quasi 600 chilometri e il costo per passeggero di poco superiore alle 350 Lire. La sosta a Pavia era necessaria per poter effettuare le operazioni di rifornimento carburante e le verifiche tecniche all'idroscivolante, durante tale sosta ai passeggeri era offerta la possibilità di potersi ristorare nella struttura dell'idroscalo grazie alla presenza di un ottimo ristorante. Poiché la carlinga dei velivoli non veniva ancora pressurizzata e vi erano abbondanti spifferi, ai viaggiatori, inclusa nel biglietto, veniva offerta una coperta e una borsa dell'acqua calda per difendersi dal freddo e dei batuffoli di ovatta per attutire il rumore del motore posizionato sulle loro teste. La Tappa pavese sulla linea Torino - Trieste rappresentò una importante risorsa per le necessità di comunicazione di buona parte della Lombardia al punto che Milano si collegò con l’Idroscalo di Pavia tramite autocorriere che arrivavano e partivano in coincidenza con i voli. Naturalmente il servizio aereo, oltre al trasporto passeggeri garantiva il rapido trasferimento della posta e delle merci di piccole dimensioni. All' inizio degli anni 50, con la nascita di aeroporti terrestri, l'attività pubblica degli idroscali fu sospesa. Saluti da Pavia Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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TERESA PER ANTONELLA

Post n°17925 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

TERESA

PER

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/02/15 alle 11:34 via WEB
Meraviglioso Disegno! Un abbraccio e saluti da Cremona!!! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/02/15 alle 15:07 via WEB
Ciao Antonella - ci penserà Teresa a ringraziarti. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/02/15 alle 19:15 via WEB
Grazie, grazie... buona serata Teresa
(Rispondi)

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°17924 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 12/02/15 alle 21:57 via WEB
Bellissimo post fatto di timidezza e di sentimenti nascosti, ingredienti di una dolcezza particolarmente fine e delicata. Un abbraccio Dino e una splendida serata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 09:12 via WEB
Ciao Giovanni - bel commento. Alessio era un po' timoroso ... ma, tutto è bene ciò che finisce bene. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17923 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/02/15 alle 13:19 via WEB
Carissimo Dino, questo racconto dimostra la paura di certi uomini nell'affrontare i problemi di cuore... se riescono a vincere questo "male" diventano dei bellissimi romanticoni.. Non c'è niente di più bello dell'amore.. Un abbraccio e felice giornata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/02/15 alle 15:16 via WEB
Ciao Antonella - In certi casi è proprio così. A volte, però, non è solo questione di cuore. L'amore di alcune donne è "esigente" e lì nascono le paure(degli uomini). Buona serata. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/02/15 alle 15:59 via WEB
Allora consiglio a quelle donne esigenti.. di diventare più dolci, perché l'amore non è esigere, l'amore è amarsi.
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°17922 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 12/02/15 alle 18:58 via WEB
Il vero Amore è la panacea di tutte le cose. Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 09:08 via WEB
Ciao Stefano - hai ragione. Senza l'amore non si può fare nulla. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°17921 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 12/02/15 alle 18:43 via WEB
Questo racconto mi è piaciuto molto perché mi ricorda quella che ero un tempo lontano. Amavo ballare e la musica. Ora ascolto la musica ma non ballo più. Comunque penso che la musica faccia veramente vivere i sogni:-)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 08:58 via WEB
Ciao Donatella - la musica è sempre musica ... e dovresti ballare ancora. A volte si può anche ballare soli ... solo per ballare. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°17920 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/02/15 alle 18:40 via WEB
Bellissimo racconto ,però Monica poteva almeno mandargli un messaggio ,una cartolina ,una telefonata certamente che il povero architetto non aveva più voglia di far nulla....fortuna che sia finita bene. Viva l'amore ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 08:56 via WEB
Ciao Annamaria - Vero. Monica era un Architetto pure lei. Forse voleva metterlo alla prova. Però, Lorenzo era di quelli che prendono una bella cotta. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17919 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/02/15 alle 15:57 via WEB
Carissimo Dino, in questo splendido racconto dimostri che la pazienza è la virtù dei forti! C'è voluta una gran bella pazienza per Lorenzo.. ma proprio un attimo prima di perderla... come per incanto è apparsa Monica.. e Tutto è bene quel che finisce bene.. Viva l'Amore!!! Un abbraccio e buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 08:54 via WEB
Ciao Antonella - vero. Hai ragione. Chi la dura la vince. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ... PAPERINOPA 1974

Post n°17918 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

CIAO ...

PAPERINOPA 1974

 
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 12/02/15 alle 15:39 via WEB
buona giornata Dino leggi questo ciauuu In ogni cosa ho voglia di arrivare sino alla sostanza. Nel lavoro, cercando la mia strada, nel tumulto del cuore. Sino all’essenza dei giorni passati, sino alla loro ragione, sino ai motivi, sino alle radici, sino al midollo. Eternamente aggrappandomi al filo dei destini, degli avvenimenti, sentire, amare, vivere, pensare, effettuare scoperte. Boris Pasternak
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/02/15 alle 08:53 via WEB
Ciao - bel pensiero. Da farne tesoro. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA

Post n°17917 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA

NEL MARE DEL WEB DEL

12 FEBBRAIO 2015

“Quando si è in corsa …

non c’è tempo per pensare”

Dino

 
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PENSIERI

Post n°17916 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 12 FEBBRAIO 2015

 “L’attesa

fa aumentare

 il desiderio”

Dino

 
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