dino secondo barili

FILIPPO E FRANCESCO racconto (364) di Dino Secondo Barili

Intrigo …       

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

364

Filippo e Francesco

Piazza della Vittoria a Pavia è un “salotto” in continuo movimento e cambiamento. Persone che vanno… persone che vengono. Un “catino” di vite… ognuna delle quali segue il proprio Destino… Come si fa a dire che il Destino non esiste? Un mese fa, un sabato mattina, Il Dott. Filippo e il Dott. Francesco, cinquantacinquenni, Commercialisti con proprio Studio nel pavese, erano seduti al tavolino di un Bar della Piazza… Nel gustare il caffè, parlavano del più e del meno… Si vedeva, però, che il Dott. Filippo era “disturbato”. Doveva avere dei problemi… Il Collega Francesco se ne accorse e …”Filippo cos’hai? Ti vedo pensieroso…” L’interpellato non rispose. Si vedeva lontano un miglio, che aveva una gran voglia di liberarsi il “gozzo”. Non era passato un minuto e Filippo diede la stura. “Caro Francesco, da una settimana in casa mia non si vive più. Come tu sai ho un’unica figlia. Ha venticinque anni e si è da poco Laureata in Economia con il massimo dei voti. Essendo una bellissima ragazza (non sono io a dirlo) una settimana fa ha ricevuto una proposta ufficiale di matrimonio… Tu dirai che certe cose non si usano più… invece no. Si usano e come. Anzi… oggi più che mai. A mettere gli occhi addosso a mia figlia è il figlio trentacinquenne di una ricca famiglia milanese…E qui sono cominciati i guai…” – Il Dott. Francesco è intervenuto come un ariete …”E dove sta il problema? Una volta che tua figlia ha preso visione del pretendente alla sua mano…fa le sue valutazioni.” – Il Dott. Francesco scrollò la testa… “E, no. Troppo facile. Non conosci tutta la storia. La proposta di matrimonio è venuta direttamente da un Notaio il quale ha consegnato a mia figlia anche la copia di “di un preliminare di matrimonio” …con tutte le clausole descritte per filo e per segno”. E’ lì che sono cominciate le discussioni. Mia moglie, in un primo tempo, è andata in bestia. E’ uscita con la “sparata” che l’amore non si può comprare… Mia figlia… dopo aver letto con attenzione il preliminare di matrimonio si è messa piangere.… Discussioni a non finire. Mia moglie ha cominciato a riflettere e… mia figlia a piangere… Quando, una persona si trova tra le mani una proposta di matrimonio… pensa alla sua vita, a quello che può fare… e quello che, forse, non gli riuscirà mai. Io… sono stato additato, essendo uomo, ad “ago della bilancia”. Ho dovuto dire la mia. Senza giri di parole sono andato al sodo. Per me, il matrimonio è un contratto tra due persone…con alcune caratteristiche speciali… Come tale servono delle clausole.

La vita “non” è un gioco… e “non” si gioca con la vita dei figli che rappresentano il futuro di una Famiglia e del suo patrimonio economico e storico. O il matrimonio è una cosa seria e si prende seriamente … oppure… “non” se ne parla affatto. Giusto quindi, per me, il “preliminare di matrimonio”… Comunque, a mia figlia, ho voluto dire una cosa. “Tu puoi fare quel che vuoi… ma di fronte ad una proposta di matrimonio con quelle caratteristiche puoi prendere o lasciare… Se lasci, però, ricordati… che un “altro treno così” non passerà più… e potresti pentirti per il resto dei tuoi giorni. Qualunque sia la tua decisone … ricordati che nella vita… è meglio vivere di ricordi che si rimpianti” (364)

LA COTOLETTA ALLA MILANESE di Teresa Ramaioli

LA COTOLETTA ALLA MILANESE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 15/05/15 alle 17:46 via WEB LA COTOLETTA ALLA MILANESE--Ci sono due preparazioni con qualche rassomiglianza. La cotoletta viennese, viene citata in un libro di cucina del 1798 “Piccolo libro di cucina austriaca”, dove è descritta una fettina sottile di carne, ricavata dalla noce di vitello, passata nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato e poi fritta nel grasso di maiale; la cotoletta milanese è ricavata dalla lombata del vitello, conservandone l’osso, passata nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato e poi fritta nel burro chiarificato. Ma la differenza sta soprattutto nel fatto che le viennesi sono sottilissime, ben battute e larghissime, mentre le nostre devono essere alte quanto l'osso, poco battute. I medici medioevali prescrivevano l'assunzione dell'oro quale antidoto alle malattie di cuore, pertanto molte portate erano rivestite con polvere d'oro purissimo. La borghesia milanese, molto attenta alla destinazione dei suoi danée (soldi) si rese ben presto conto che non era tanto il metallo, bensì il suo colore a favorire la digestione e quindi sostituì l'oro costosissimo con il pane grattugiato dorato dalla frittura così come si può rilevare dalla lista delle vivande offerte nel 1134 ai canonici di S. Ambrogio nel giorno della festa di S. Satiro che comprendeva un pasto di nove portate fra cui i "lombolos cum panitio". L’abitudine dei milanesi di cospargere d’oro le vivande trova una valida testimonianza nella cronaca di Bernardino Corio che descrisse il pranzo imbandito in occasione delle nozze di Violante Visconti, figlia di Galeazzo II con Lionello Plantageneto duca di Chiarenza, erede di Edoardo III d’Inghilterra, al Palazzo dell’Arengo di Milano il 15 giugno 1368, dove furono serviti pesci e carni ricoperti da oro finissimo. Fra gli illustri invitati era presente Francesco Petrarca, che soggiornò per una quindicina d’anni a Milano.. Successivamente il prezioso metallo venne sostituito dallo zafferano e dal pane grattugiato: simboli della cucina milanese.Ciao Teresa Ramaioli

CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012 il 15/05/15 alle 19:47 via WEB Dino birichino.. domani? ogni tanto mi fai questo scherzetto!!!.. Comunque tifo per Giorgia.. secondo me prenderà Pino per la gola e lo manderà in estasi in tutti i sensi? Un abbraccio e buona serata, Antonella (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:39 via WEB Ciao Antonella - a volte "l'attesa aumenta il desiderio". Ecco (tra un qualche minuto) il finale del racconto di Giorgia e Pino ... Vediamo se hai indovinato il finale della storia... Mancano ancora 14 racconti al numero 1000 ... Poi, devo pensare alle NOVITA'. la vita è fatta di novità ... e non mancheranno. Buona e felice giornata. Dino (Rispondi)

alba.estate2012 il 16/05/15 alle 17:39 via WEB Bene bene... 14 racconti per arrivare al millesimo.. Complimenti!!! Per il resto sto tranquilla, tu sei un pozzo inesauribile di novità.. Augurissimi!!! E Grazie!!! Antonella (Rispondi)

CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012 il 16/05/15 alle 17:35 via WEB Carissimo Dino.. se il risotto con la zucca lo faccio con le zucche provenienti da Pavia.. Il risultato sarà lo stesso.. o conta anche cucinarlo a Parigi??? Un abbraccio e felice serata. Antonella (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 19:50 via WEB Ciao Antonella - ... tu prova. Secondo me ... bisogna proprio cucinarlo a Parigi. Sai, per certe cose ... ci vogliono le condizioni ideali. Parigi è la fine del Mondo, il meglio del meglio. Buona e felice serata. Dino (Rispondi)

CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

CIAO TINA ...

FAUSTINA.SPAGNOL

faustina.spagnol il 16/05/15 alle 15:40 via WEB Quando una donna si mette in testa una cosa, l'uomo prima o poi capitola, no ci piove su questo. Anche la zucca perà ha fatto la sua parte. Bravo Dino. Buon fine settimana, un abbraccio. Tina (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 19:48 via WEB Ciao Tina - hai ragione. Le donne hanno una marcia in più. C'è poco da fare. Se poi, ci si mette il Destino, la Fortuna ...e la zucca. Il gioco è fatto. E che gioco! Buona e felice serata. Dino (Rispondi)

CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012 il 16/05/15 alle 17:26 via WEB “L’amore è … illimitata fonte di ispirazione” ed è inesauribile... Buona serata, Antonella (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 19:43 via WEB Ciao Antonella - bel commento. Mi piace quel tuo ... "inesauribile". Vero. Approvato. Condiviso. Buona e felice serata. Dino (Rispondi)

CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012 il 16/05/15 alle 17:25 via WEB Salutissimi da Cremona!!! Un abbraccio, Antonella (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 19:35 via WEB Ciao Antonella - grazie dei "salutissimi da Cremona" città stupenda. Buona e felice serata. Dino (Rispondi)

CIAO GIULIANA ... PSICOLOGIA FORENSE

CIAO GIULIANA ...

PSICOLOGIAFORENSE

psicologiaforense il 16/05/15 alle 13:29 via WEB Appagante e serena fine settimana carissimo Dino:-)) (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 19:34 via WEB Ciao Giuliana - grazie della visita. Buona e felice serata. Dino (Rispondi)

SALUTI DA PAVIA

SALUTI DA PAVIA

buon sabato 16 maggio 2015

PENSIERI SPARSI DEL 15 MAGGIO 2015

PENSIERI SPARSI DEL 15 MAGGIO 2015

“L’amore è …

illimitata fonte di ispirazione”

Dino

GIORGIA E LE ZUCCHE DEL DOTT. PINO ... A PARIGI racconto (985 - 986) di Dino Secondo Barili

15 MAGGIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 15 maggio 2015 – Venerdì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

985 - 986

Giorgia e le zucche del Dott. Pino

Cinquant’anni è una bella età, sia per l’uomo, sia per la donna. Un individuo (uomo o donna) a cinquant’anni non è più giovane … e ha ancora molti anni di vita prima di diventare anziano. Non è che mancano i problemi … ma quelli ci sono a qualsiasi età. A cinquant’anni, però, la donna qualche volta cade in depressione. Si lascia andare. Non tutte, per fortuna. Anzi, alcune donne, a cinquant’anni, tirano fuori le unghie e danno il meglio sé stesse. Si tengono in ordine … sempre ben vestite e curate. Soprattutto con il morale ai sette cieli. A volte è lo spirito che fa la differenza. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Dott. Giorgia, una cinquantenne, single, bellissima … Dirigente di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitante in una villetta alla periferia di Pavia. A cinquant’anni, la Dott. Giorgia, essendo single, si accorse di avere ancora molte frecce nel suo arco … e mise gli occhi sul suo vicino di casa, con villetta e un orto grandissimo, il Dott. Pino, single, cinquantenne pure lui. Quando una donna mette gli occhi su un uomo … quell’uomo diventa il centro dell’universo. Così è stato. La Dott. Giorgia osservava il Dott. Pino  mentre curava, con passione, il suo orto … dalla mattina presto … alla sera tardi. Il cinquantenne, appena aveva un momento libero dal lavoro … era nel suo orto. Inoltre, il Dott. Pino aveva una passione … le zucche! … coltivare le zucche. Coloro che hanno la passione per le zucche ne sanno qualcosa. Coltivare zucche è una delle passioni che da maggiori soddisfazioni agli amanti dell’orto. Inoltre, con le zucche si possono fare molte pietanze. Pavia ha delle ricette superlative a base di zucca (il risotto con la zucca … e molte altre). La Dott. Giorgia delle zucche non capiva nulla … ma era il momento buono per farsi una cultura. La cinquantenne fece molte domande al Dott. Pino … tutte relative alle zucche. Per il cinquantenne parlare delle zucche era come … andare a nozze. Intanto, la Dott. Giorgia, scrutava “il Pino” dai piedi alla punta dei capelli … e andava in estasi. Stravedeva … Lo vedeva come il più bell’uomo sulla faccia della Terra (con il quale avrebbe potuto fare faville). Però … nella vita c’è sempre un però. Al di fuori del discorso sulle zucche … non c’era altro. Il Dott. Pino non parlava d’altro che di zucche … e, forse, non vedeva altro che … zucche. Infatti, la Dott. Giorgia non si sentiva guardava, osservata, scrutata … Una donna si accorge subito se è guardata con interesse. Quando non la è si sente frustrata, delusa, amareggiata. Giorgia aveva un bel pari a cambiarsi d’abito ogni volta … il Dott. Pino non la vedeva nemmeno … e questo, alla cinquantenne non andava bene. Anzi, andava male. Ne parlò con la sua amica Irene, una “mezza Maga”, la quale, da “indovina” quale si professava di essere, aveva studiato “le carte” ed il risultato era stato … “che al Dott. Pino piacevano le donne … ma aveva dei gusti particolari” Quali? Difficile scoprirlo. Giorgia si fece venire delle idee. Siccome era una buona cuoca … cominciò a cucinare zucche … e sottoporre i risultati al Dott. Pino. Il cinquantenne andò in estati. Il risotto con le zucche … le zucche lessate con un pochino di sale … Con le zucche si possono fare tremila pietanze diverse. (Dino… esagerato!) Però, la Dott. Giorgia non riusciva ad andare oltre … finché non accadde il miracolo.

986  - “il risotto con la zucca … a Parigi”

Il miracolo aveva un nome: Zia Esterina … una lontana parente della madre. Emigrata a Parigi in tempi lontani. Ha fatto fortuna ed è diventata proprietaria di uno dei Ristoranti più noti di Parigi. Dieci mesi fa, la Zia Esterina è passa a miglior vita ed ha lasciato erede unico il Dott. Pino, il quale si è esaltato dell’eredità. Finalmente poteva avere un Ristorante a Parigi. Pino è diventato un altro uomo. Con Giorgia è diventato espansivo, affettuoso. Ogni tanto si permetteva un bacio. Voleva Giorgia sempre accanto a sé. La stessa Giorgia si è meravigliata di sé stessa. Ogni tanto era tra le braccia di Pino … come una gatta che faceva le fusa. Intanto, Pino voleva portare le sue zucche (pavesi) a Parigi. Infatti, Pino prese possesso del Ristorante e, siccome il locale aveva una gestione perfetta ed uno Chef, Francois, superlativo, propose di inserire nel menù (del Ristorante) un nuovo piatto: “il risotto alle zucche pavesi … del Signor Pino” (ricetta antica). Quando lo Chef Francois ebbe la proposta … ci mise tutta la sua fantasia. Alla Serata di Presentazione del nuovo piatto, Pino e Giorgia, con una ristretta cerchia di intenditori, sono andati al settimo cielo. Lo Chef Francois ha fatto le cose in grande. Un successo! Quella notte Giorgia e Pino hanno avuto una notte d’amore di “fuoco e fiamme” … il “fuoco” l’aveva messo Pino … le “fiamme” Giorgia. Sarà stata l’aria di Parigi … sarà stato il risotto con le zucche pavesi … fatto sta che una cosa così non l’avrebbero mai immaginata. Ne parlarono con lo Chef Francois il quale ha avuto lo stesso effetto. E, pure, la “ristretta cerchia di intenditori” i quali consigliarono di mantenere il “risotto alle zucche pavesi” in quantità limitata. Ormai era fatta. Pino e Giorgia hanno continuato a coltivare zucche nel loro orto di Pavia … per poterle gustare a Parigi, preparate dallo Chef Francois … ed avere favolose notti d’amore … con tanto “fuoco” … e molte “fiamme” - Questo è il racconto 985 - 986 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

LA ZUCCA di Teresa Ramaioli

LA ZUCCA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 15/05/15 alle 17:43 via WEB ZUCCA---Le origini della coltivazione della zucca sono lontanissime ed incerte.. Forse furono gli Etruschi a coltivarle, o i navigatori Fenici quando approdavano alle foci dei fiumi italici. Le zucche (genere cucurbita), quelle più buone e diffuse, vennero introdotte in Europa nel XVI sec. con la scoperta dell'America. Nella tradizione contadina era uso tenere in casa una zucca come soprammobile, come auspicio di felicità ed abbondanza. La zucca i coltiva ai margini degli orti per limitare la sua invadenza. Libera nei campi, striscia, si attorciglia e dilaga ovunque. Le immagini medievali ci mostrano varietà di zucche dalla caratteristica forma a fiasco, la cui scorza, svuotata della polpa ed essiccata, veniva utilizzata come contenitore di liquidi, sale o cereali. La comunità contadina l’ha usata nei detti riferiti a persone di poco intelletto: hai la testa vuota come una zucca o sei uno zuccone. Invece, questo frutto autunnale ha molte qualità: è ricco di vitamina A, zuccheri, sali minerali, ha proprietà antiossidante, rinfrescante, emolliente, lassativo, diuretico e ricostituente (alla faccia dei detti…). In cucina la polpa della zucca è utilizzata in numerose ricette: per fare marmellate e canditi, o quale ingrediente di dolci e salati. Ciao Teresa Ramaioli

CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012 il 15/05/15 alle 19:47 via WEB Dino birichino.. domani? ogni tanto mi fai questo scherzetto!!!.. Comunque tifo per Giorgia.. secondo me prenderà Pino per la gola e lo manderà in estasi in tutti i sensi? Un abbraccio e buona serata, Antonella (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:39 via WEB Ciao Antonella - a volte "l'attesa aumenta il desiderio". Ecco (tra un qualche minuto) il finale del racconto di Giorgia e Pino ... Vediamo se hai indovinato il finale della storia... Mancano ancora 14 racconti al numero 1000 ... Poi, devo pensare alle NOVITA'. la vita è fatta di novità ... e non mancheranno. Buona e felice giornata. Dino (Rispondi)

CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti il 15/05/15 alle 19:05 via WEB tutto ciò che ci viene dall'esterno è amore quindi felicità....notte Dino (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:32 via WEB Ciao Annamaria - hai ragione. Felicità non è solo quello che si da ... ma anche quello che si riceve. Buona e felice giornata. Dino (Rispondi)

CIAO SILVIA ... DAS.SILVIA

CIAO SILVIA ...

DAS.SILVIA

das.silvia il 15/05/15 alle 18:51 via WEB Buon fine settimana e un saluto,Dino,silvia (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:29 via WEB Ciao Silvia - grazie della visita. Buona e felice giornata. Dino (Rispondi)

CIAO ALDO ... ALDO.GIORNOA64

CIAO ALDO ...

ALDO.GIORNOA64

aldo.giornoa64 il 15/05/15 alle 18:55 via WEB CIAO DINO, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN CARO SALUTO ALDO. (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:25 via WEB Ciao Aldo - Buona giornata. Dino (Rispondi)

CIAO LULU ... SEMPLICE LUCREZIA

CIAO LULU ...

SEMPLICE LUCREZIA

semplicelucrezia il 15/05/15 alle 22:42 via WEB Dino Due Anime che si Amano ^-^ (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:20 via WEB Ciao Lulu - l'amore è alla base di tutto. Senza l'amore non funziona niente. Buona e felice giornata. Dino (Rispondi)

CIAO ANTONELLA... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA  DI CREMONA

A E MICHELE racconto (363) di Dino Secondo Barili

alba.estate2012 il 15/05/15 alle 19:53 via WEB E tutto è bene quel che finisce bene carissimo Dino.. Il dottor Michele finì di essere lo scapolo d'oro.. Un abbraccio e felice serata, Antonella (Rispondi)

dinobarili il 16/05/15 alle 08:19 via WEB Ciao Antonella - "tutti i Salmi finiscono in Gloria" ... si diceva una volta. Michele, invece, è finito in ...Eva. Giusto quello che dicevi tu. "Tutto è bene quel finisce bene. "La felicità ... è il sorriso della vita. Buona e felice giornata. Dino (Rispondi)