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IL PASSATO E IL PRESENTE

Post n°631 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da atapo
 

 

DONNE A FIRENZE

La storia più conosciuta e più scritta nei libri è stata quella degli uomini, ma al loro fianco ci sono sempre state donne che hanno lasciato tracce ...tracce che finora non venivano prese in considerazione, a volte addirittura negate, o considerate soltanto graziosi vezzi femminili.

Lo sguardo pensoso della bella Eleonora di Toledo, moglie del granduca Cosimo I de' Medici, da alcune settimane ci guarda da molti angoli di Firenze, quelli dove passano di più i turisti: è una star del Rinascimento che ora è stata prestata alla pubblicità (sempre una donna per la pubblicità, il femminile attira di più anche in questo caso?): è in corso, anzi oggi finisce, una grande mostra del Bronzino, il pittore della corte medicea autore del suo ritratto.


 

Ma fra tutti coloro che incrociano il suo sguardo, forse non tanti conoscono la sua storia, il suo matrimonio col granduca, combinato quando erano ancora giovanissimi come d'abitudine a quel tempo, ma che fu matrimonio felice e riuscito. Con tantissimi figli e purtroppo una morte precoce di Eleonora a causa della tubercolosi. E chi sale a palazzo Pitti e passeggia ammirato per il giardino di Boboli deve sapere che il palazzo fu acquistato per lei e per i bambini Medici, perchè vivessero “in campagna”, avessero spazi e aria buona, lontani dal centro città e dall'austero Palazzo Vecchio dove forse il chiasso dei piccoli e le esigenze della vita familiare disturbavano gli affari della politica...Così si ripercorre e si immagina la sua vita di moglie, di madre e di granduchessa, guardando il suo ritratto.

Un'altra mostra al femminile è in corso a Firenze in questi giorni: “Autoritratte” si intitola.

Insieme a ultime donazioni, recupera ed espone un'ottantina di autoritratti di pittrici, dal XVII secolo ad oggi, che normalmente sono depositati nei sotterranei degli Uffizi. Donne pittrici! E di notevole talento! Ma che stavano nei sotterranei...e di cui probabilmente finora ne aveva sentito parlare e ne aveva visto le opere solo chi studia arte a livelli specialistici...

Gli uomini, solo gli uomini finora parevano capaci di dipingere fino a diventare famosi...per le donne la pittura poteva al più essere considerata un passatempo da salotto, come il ricamo, il pianoforte, le partite a carte, un modo per impiegare il tempo da parte delle fortunate ricche e nobili che non si sfiancavano nei lavori casalinghi...i talenti e le opere che ne uscivano conducevano pochissime a ruoli pubblici, fuori dalla famiglia.

Gli occhi che guardano dai loro autoritratti sono vivaci, a volte penetranti, a volte sfrontati...ma a quei tempi quelle pittrici avranno potuto esprimere facilmente tutta la loro bravura? Loro forse sì, ma per una di queste quante altrettanto capaci avranno vissuto relegate in casa, vite di sacrificio, di rinunce, consumate dalle fatiche e dai figli, passate senza lasciare traccia?

Anche oggi questa è la situazione di molte donne purtroppo, ma almeno se ne parla, ci si riflette sopra, anche una mostra di “autoritratte” offre un piccolo riconoscimento al genio femminile.

E' una mostra da visitare tra donne, tra amiche, come ho fatto io ieri pomeriggio: un momento di incontro e il piacere di essere tra noi.

Per amicizia, per interesse comune, per voglia di stare insieme, per compartecipazione alle nostre vite e ai nostri problemi, per sentirci in sintonia tra di noi e con quegli sguardi che dal passato ci invitano a non arrenderci, a cercare sempre il nostro posto nel mondo, a lottare per essere felici e ci ricordano la bellezza e la fatica dell'essere donne, in ogni tempo.

 

...e possiamo anche giocare a scegliere quella che ci assomiglia di più...

 

(le foto sono prese a caso, quelle che ho trovato da scaricare più facilmente, non ci sono riferimenti nè corrispondenze)

 
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