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LA BIBLIOTECA TAGLIATA

Post n°614 pubblicato il 10 Dicembre 2010 da atapo
 

 

BIBLIOTECA

(Ceithre aspetta da un po' questo post, finalmente ci sono...)


Nella scuola in cui ho lavorato per 25 anni (pensa un po', nozze d'argento!) i libri hanno sempre avuto un posto d'onore, la biblioteca c'è sempre stata.

Negli anni ottanta veramente non era molto ricca, in compenso molti insegnanti (io compresa) facevamo l'adozione alternativa al libro di testo, così arricchivamo le biblioteche di classe, i ragazzi studiavano e facevano ricerche su vari testi, c'era il prestito dei libri di narrativa.

Anche i genitori contribuivano, per Natale o alla fine dell'anno: invece di fare il regalo agli insegnanti, acquistavano libri per i figli.

E per far scoprire i libri, diverse volte io e altri colleghi abbiamo fatto gruppi e laboratori a classi aperte: lettura di romanzi, percorsi sui racconti o sulle poesie, percorsi di lettura sul comico, sui draghi e così via. Il più bello secondo me fu il laboratorio che comparava romanzi per bambini con i films tratti da questi romanzi.

Un anno vennero mia figlia e una sua amica, dopo l'orario scolastico, a leggere fiabe una volta alla settimana ai bambini che si iscrivevano, insieme ai loro genitori...

Poi succedeva che qualche insegnante si trasferiva, o andava in pensione, e faceva “donazioni” di tutti i suoi beni librari alla biblioteca del plesso, che così è andata aumentando. Quando abbiamo cominciato a fare le feste di fine anno che coinvolgevano tutta la scuola, un insegnante insieme ai genitori ha sempre curato le mostre mercato dei libri, che col guadagno ci permettevano di acquistare le ultime novità, con un certo criterio: un anno si aggiornava per i piccoli, un anno per i grandi, un anno per le ricerche storiche, un anno per le scienze e così via. Insomma, ora la biblioteca è “dignitosa”, ci hanno anche rifatto gli scaffali, sono esposti dei cartelloni dei ragazzi sulle attività di lettura...

Quando insegnavo il francese, in certi anni nel mio orario avevo alcune ore “a disposizione” e le ho messe spesso al servizio della biblioteca, per fare letture a gruppi, per aiutare a svolgere piccole ricerche. Una volta con una classe preparammo dei manifesti pubblicitari per far capire l'importanza della lettura, che sono rimasti per anni appesi nella scuola.

Ultimamente erano stati organizzati incontri con l'autore e animazioni alla lettura da parte di alcuni di noi, sovvenzionati coi fondi aggiuntivi che arrivavano: svolgevamo alcune ore in più per presentare un romanzo a classi non nostre. Io lo feci l'ultimo anno in cui ero in servizio e feci conoscere “Pelle Rossa” ai bambini delle quinte, che quasi nulla sapevano di indiani e cowboy.

Poi, ogni anno, tagli su tagli...L'anno scorso l'insegnante incaricata della biblioteca mi disse che i fondi a disposizione non le consentivano di fare tutte le ore aggiuntive necessarie, avrebbe dovuto scegliere: curare il riordino e la catalogazione o curare il prestito?

Fu per questo che mi offrii di aiutarla andando due ore prima del mio corso di francese per seguire io il prestito alle classi, così lei si sarebbe dedicata solo agli aspetti organizzativi e di sistemazione dei materiali. L'esperienza era stata positiva, ne ho già parlato qui.

Quest'anno ancora peggio: non c'è una lira per questa attività! La collega è molto dispiaciuta, se vuole continuare a fare qualcosa per la biblioteca deve farlo gratis. Quando ci siamo incontrate, abbiamo deciso di provarci ugualmente, almeno fino a Natale. Lei è anche scoraggiata per il fatto che ci sono sempre insegnanti incontentabili, che non fanno che protestare e trovano da ridire su tutto, che vorrebbero gli altri al loro servizio, vorrebbero che i turni per il cambio dei libri cadessero solo sugli orari degli insegnanti di lingua, mentre io posso dedicare solo quelle ore del mercoledì pomeriggio, ecc... E quest'anno, con gli orari delle lezioni all'università di mio marito, anche per me è diventato un po' più pesante...

Quindi fra poco dovremo tirare le conclusioni di questo primo periodo e decidere per il futuro...

Se i colleghi sono così poco disponibili, si potrebbe anche dare ad ogni classe un pacco di libri e che ognuno si arrangi e li restituisca a giugno...

Poi però penso all'entusiasmo che vedo nei bambini quando mi incontrano al mio arrivo il mercoledì pomeriggio, quando dicono speranzosi: “Oggi tocca a noi?” …

...quando uno mi ha rincorso nel corridoio per dirmi: “Lo sai che è proprio ganzo il libro sui Vichinghi che mi avevi consigliato?”

E in fondo penso che varrebbe la pena di fare il possibile per continuare...



 


 
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Commenti al Post:
ceithre
ceithre il 10/12/10 alle 11:40 via WEB
Allora... se posso... noi della 'biblio' facciamo prestito individuale ogni mattina dall'entrata 8.25 al campanello 8.35. In teoria! A volte i bimbi arrivano 2 secondi prima delle 8.35 e mica si possono mandare via subito! Dipende dalla disponibilità delle insegnanti - ma al massimo mandano uno a chiamare i ritardatari! E' anche aperta per 10 minuti alle 4.30 quando escono. Ma i bimbi in generale vengono più la mattina anche se c'è meno tempo a disposizione. Ovvio che ci vorrebbe un po' più di cura nella scelta dei libri ma il capo della biblioteca è un insegnante che lo usa molto nel tempo lezione e promuove la lettura animata ecc. ma lascia la cura giornaliera a noi mamme. E noi non abbiamo modo di imporre le nostre idee. Ho trovato che offrire la disponibilità a cercare libri a thema da usare in classe è un valido modo per ingraziarsi un po' le maestre così di norma ci assecondano e ci danno una mano quando facciamo iniziative. Manca come sempre il tempo. Chissà da dove si potrebbe prendere.... dall'ora di pranzo quando piove o fa freddo?? boh?! Da pensarci su! Non avete mamme disponibili voi?? I percorsi di lettura ce la dovremo discutere in separata sede che mi interessa un sacco!!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 13/12/10 alle 18:03 via WEB
Buona l'idea di questa apertura breve all'entrata e all'uscita, certo ci vuole l'aiuto dei genitori, da me questo non si usa da vari anni: purtroppo coi genitori non c'è più una vera collaborazione, ma sono solo chiamati in causa alla festa finale dell'anno e allora gli si chiede di tutto e di più. Anche questo sarebbe un lungo discorso... Non sarebbe male utilizzare in questo senso anche il periodo del dopo pranzo, prima di riprendere le lezioni, immagino ci sia la ricreazione libera: da noi molti anni fa in questo orario avevamo aperto una ludoteca, dove a turni potevano andare a giocare o a prendere giocattoli in prestito da usare in aula, una pacchia soprattutto nelle giornate piovose. Lì ci stavo io a tenerla aperte e a curare i giocattoli, allora eravamo ancora pagati!
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 10/12/10 alle 11:47 via WEB
ma tu dimmi se è mai possibile che le insegnati abbian da ridire anche sulle biblioteche e su come vengon tenute. Non mi stupisco che poi la gente si faccia girar le balle e smetta di far del volontariato per la scuola.. E che diamine!!!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 13/12/10 alle 18:09 via WEB
Penso come in tutti i luoghi di lavoro, io ho sempre avuto colleghi che rompevano, a cui non andava mai bene nulla. Dipende anche dal clima generale e da chi dirige: se ci si sforza di fare un gruppo e il dirigente è interessato e presente, si coinvolgono più persone, qualcuno magari collabora solo per paura o per non farci brutta figura, ma almeno qualche progetto interessante ne esce!
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 10/12/10 alle 14:15 via WEB
che oltre a lavorare da volontari ci si debba anche csontrare con le pretese altrui, mi pare proprio il massimo. ma a quelle "signore" maestre, nessuno ha mai insegnato l'educazione?
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 13/12/10 alle 18:11 via WEB
Sì, c'è qualcuno che non vorrebbe un aiuto, ma una domestica al proprio servizio, sono gelosi delle "loro ore", altrimenti come fanno a svolgere tutto il programma? Da me ( ma non solo) c'è sempre stato qualcuno così.
(Rispondi)
trampolinotonante
trampolinotonante il 12/12/10 alle 11:39 via WEB
cara atapo, tu hai l'animo nobile!!! io ti consigliereri un libro da dare a quella gente e a tutta la scuola per conoscenza. Si tratta di " BALZAC E LA PICCOLA SARTA CINESE" di Dai Sijie__ Ed Adelphi, mi sembra. DA LEGGERE A VOCE ALTA DAVANTI A TUTTI!!! forse lo conosci già, se così è , daglielo lo stesso da rileggere a tutti, perchè non ne hanno ben compreso il significato! tt_________maldida!!SEI ANDATA ALLA FLORENTIA SENZA LO TRAMPOLO!!! VENDETTA, TREMENDA VENDETTA!!!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 13/12/10 alle 18:19 via WEB
Il titolo mi ricordava vagamente qualcosa, l'avevo sentito, ma non l'ho letto...Allora ho cercato la trama in internet e...sì, penso che lo mettrò nel lungo elenco dei libri che voglio leggere (forse ci riuscirò se diventerò centenaria). Non credo che a scuola mia lo conoscano...chissà se sarebbe possibile una riduzione per bambini di 10-11 anni! Comunque l'amore per la lettura nasce facilmente con gli stimoli giusti, per questo ci dispiacerebbe chiudere questa possibilità. Senti, FLORENTIA è sempre al suo posto, io ci vado con 20 minuti d'autobus, non sarà difficile organizzare una prossima volta...
(Rispondi)
to_revive
to_revive il 16/12/10 alle 10:16 via WEB
Ma i genitori dove sono? Solo il piacere di un libro può donare emozioni profonde che di certo la televisione non fa! Ma è più facile parcheggiare un figlio di fronte ai cartoni animati o indubbi programmi piuttosto che mettere la sua fantasia alla prova davanti le pagine stampate. Io sono lontana perchè se non lo fossi giuro che ti aiuterei e senza nulla chiedere; in fondo fare qualcosa per la cultura è come fare volontariato a favore del cervello! Bel blog!
(Rispondi)
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