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LA BURRASCA...

Post n°899 pubblicato il 17 Novembre 2012 da atapo
 

 

...NON E' FINITA.



 

Che ci fosse qualcosa che non andava ne avevo avuto la sensazione già a inizio agosto quando per alcuni giorni ero stata a fargli da baby sitter. Una strana sensazione che non sapevo nemmeno definire: mi pareva che Riccardo fosse cambiato, fisicamente lo vedevo diverso dagli altri due nipotini, mi dicevo che vedendolo solo ogni tanto forse non ero abituata a lui, che ognuno cresce a modo suo, che ero la solita nonna apprensiva...

Poi andammo al mare insieme, due settimane prima il bimbo aveva avuto un attacco di gastroenterite che sembrava dovuta ad un'indigestione di pasta (tra un capriccio e l'altro mangiava quasi solo pasta!), ma nel periodo in camper tutto era andato per il meglio. Eppure quelle gambette e quei braccini così magri, quella pancia prominente mi inquietavano e avevo chiesto a mio figlio cosa ne pensasse la pediatra. Mio figlio era tranquillo: il “tagliando sanitario” periodico era stato fatto a fine primavera e tutto era a posto. La situazione è precipitata alla ripresa dell'asilo: nuovo attacco di gastroenterite che non guariva mai completamente e le maestre hanno informato che il bimbo era cambiato: più mogio, più stanco, meno partecipe alle proposte... Così sono venuti i sospetti, le ansie, il consulto con la pediatra, le prime analisi del sangue... contemporaneamente mio figlio “indagava” su internet (come tutti facciamo in situazioni simili...) ... visti i risultati poco rassicuranti delle analisi è stata richiesta con urgenza una visita all' ospedale pediatrico Meyer di Firenze, che ha un reparto specializzato importante a livello regionale...

I sospetti hanno avuto conferma: Riccardo è affetto da celiachia, inoltre in questo momento ha una forte anemia dovuta al mancato assorbimento dei nutrienti già da diverso tempo. E' addirittura calato di peso, cosa preoccupante in un bimbo di due anni e mezzo.

Lui e i suoi familiari dovranno imparare a convivere con cibo senza glutine, accortezze nella preparazione degli alimenti ecc. Ho conosciuto scolari e adulti affetti da questo problema...

Le ansie e le preoccupazioni che avevamo davanti al suo stato di salute che peggiorava ora sono tranquillizzate almeno in parte, perchè sappiamo di che si tratta, però mio figlio e mia nuora devono “metabolizzare” questo responso e trovare serenità per intraprendere la nuova strada che almeno all'inizio avrà frequenti controlli medici, colloqui con specialisti, riorganizzazioni domestiche... verranno seguiti dall'ospedale e da un'associazione specifica.

Avevano appena ritrovato un po' di equilibrio dopo tanti mesi in cui mia nuora era stata prima disoccupata poi impegnata nel bar con orari serali strani...Ora finalmente ha un nuovo lavoro che le piace, ma, ironia della sorte, è...in un panificio!!! Dove Riccardo sarà meglio che d'ora in poi metta piede il meno possibile!

Mi auguro con tutto il cuore che i ragazzi riescano a gestire questo nuovo stress...

E' da qualche giorno che non ci telefoniamo, stasera provvederemo, penso sia meglio chiamarli spesso per non farli sentire soli e per avere la situazione sotto controllo...Timori eccessivi da nonna?

Forse, ma so per certo che la solitudine nei momenti difficili è la cosa peggiore...

 

 
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Commenti al Post:
mpt2003
mpt2003 il 17/11/12 alle 17:13 via WEB
è una situazione alla quale occorrerà adattarsi con qualche difficoltà iniziale, ma ci si riesce. La "fortuna" (scusa il termine che può sembrare offensivo)sta nel fatto che sono in tanti i bambini e gli adulti affetti da celiachia il che si traduce in un ampio supporto alimentare e medico in tutto il territorio: pensa solo alla possibilità di reperire gli alimenti privi di glutine in qualsiasi supermercato di anche medie dimensioni, non è poco rispetto a soli 20 anni fa.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 22:50 via WEB
Infatti ora "fortunatamente" è una malattia più facile da gestire rispetto a tempo fa, inoltre il nostro ospedale è un centro all'avanguardia che segue con cura i bambini e anche i loro genitori.
(Rispondi)
Less.is.more
Less.is.more il 17/11/12 alle 17:35 via WEB
Si è capito cos'è. Molto spesso le maestre vedono i bambini che non stanno bene. La celiachia è molto diffusa e si impara a convivere, nulla di grave. Rimane l'attuale urgenza di vincere l'anemia. Non serve preoccuparsi troppo.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 22:53 via WEB
Le maestre stanno col bambino per molte ore e durante momenti diversi, si sono accorte facilmente del cambiamento rispetto all'anno scorso ed hanno avvertito subito i genitori. Ora all'asilo hanno già adottato il regime alimentare necessario, anche se non è ancora arrivato il certificato ufficiale, hanno accettato l'autocertificazione dei genitori: sono state molto gentili.
(Rispondi)
massimocoppa
massimocoppa il 17/11/12 alle 17:42 via WEB
è una cosa che si può gestire, anche se è più problematica in un bambino piccolo
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 22:54 via WEB
Finchè non sarà in grado di capire certe necessità bisognerà avere molta fantasia con un bimbo così piccolo...
(Rispondi)
Lolablu7
Lolablu7 il 17/11/12 alle 18:26 via WEB
La solitudine in questi momenti così difficili è terribile, ma bisogna saper dosare anche la presenza. Saprai tu come dosare il tuo aiuto. Certo che quando le cose accadono ai figli ci si sente impotenti. Comunque oggi la celiachia si gestisce bene; stai tranquilla. Capisco la tua ansia e ti sono vicina.:-)))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 22:56 via WEB
Quando i figli (e i nipoti) sono in difficoltà è dura...Si vorrebbe fare tanto e, come dici tu giustamente, occorre trovare il modo giusto...
(Rispondi)
il_fiume_di_susi
il_fiume_di_susi il 17/11/12 alle 19:30 via WEB
Ci sono persone che quando sono nella burrasca non vogliono nessun aiuto, si chiudono, altre (come me) che cercano disperatamente una mano a cui aggrapparsi. Saprai comportarti nel modo giusto, quanto alla celiachia, se una malattia ha un nome, per fortuna ha anche una cura. Che in questo caso è uno stile di vita da imparare. Un abbraccio!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 23:00 via WEB
Guarda, mia nuora è proprio una persona molto chiusa e le difficoltà e le ansie tende a tenerseli dentro: è proprio questo che mi preoccupa di più, in tutta la faccenda. So che poi la celiachia per fortuna oggi è controllabile e gestibile, ma in questo primo mimento il "colpo" è ancora da assorbire...
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/11/12 alle 19:43 via WEB
Mi dispiace molto, capisco che oltre a tutto farla gestire ad un bambino piccolo sia difficile. Glutine dappertutto, feste a scuola, compleanni, pizzerie con gli amici appena crescerà . Difficile non farlo sentire un diverso. Ed anche, per i genitori, difficile assorbire l'idea di una cosa cronica. È questa idea del "per sempre" che fa paura.
Ma tu saprai star loro vicina, ne sono sicura. È anche tu dovrai imparare i pranzetto giusti per il tuo nipotino. Una bella sfida, coraggio
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 23:03 via WEB
Sono venuti a cena da noi proprio stasera: prima esperienza di cena a...doppio binario! Avremo tanto da imparare, in fondo io dovrei esserci abituata alle cose croniche. Una bella sfida...che dirti? Ne facevo volentieri a meno, soprattutto in questo momento.
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 18/11/12 alle 20:11 via WEB
Anch'io non do mai retta a mia mamma salvo poi darlE ragione in un. Secondo momento.... Per la celiachia... Il brutto e' l'inizio poi si scoprono tante cose che rendono il tutto piu' sopportabile!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 23:05 via WEB
I ragazzi saranno seguiti dal centro specialistico, anche con incontri di informazione e formazione, poi passeranno anche ai nonni quello che hanno imparato!
(Rispondi)
m.a.r.y.s.e
m.a.r.y.s.e il 18/11/12 alle 21:40 via WEB
Certo, certo e fai bene: chiamali.
Per fortuna da qualche anno ormai esistono 'rimedi' e accortezze per ridurre il più possibile la condizione invalidante per il bambino e per i genitori che come scrivi devono sicuramente metabolizzare e che sono certa con l'aiuto dei nonni riusciranno a fare.
Tanta solidarietà e vicinanza al piccolo Riccardo.
(qui in ospedale appena nasce un bambino fanno il test per la celichia e per la tiroide)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 23:08 via WEB
"Qui" dove sarebbe? A Parigi o in Italia? In Italia ogni regione fa a modo suo. Io credo che ora mio figlio (e anche sua moglie) abbia bisogno di sentirci presenti, già il fatto che abita in un altro paese gli dispiace perchè non ci frequentiamo spesso come con la famiglia di sua sorella.
(Rispondi)
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 18/11/12 alle 22:40 via WEB
Mentre leggevo la descrizione dei sintomi pensavo 'Sarà mica celiachia?'. Gli stessi che la figlia di una mia amica aveva 18 anni fa (ora la ragazza ha 20 anni), e ci sono voluti ricoveri e biopsie per diagnosticarla. Ora mi sembra più facile. Tutta la famiglia ha imparato a conviverci, a diventare attentissimi lettori di etichette (mettono farine di grano perfino nel geklato come addensante). E quando li invitiamo, per non rischiare di contaminare quel che preparo, faccio tutto senza glutine. Polenta, riso, grano saraceno. E' sempre una sfida fare qualcosa di buono e sfizioso, nonostante la limitazione. Sul web ci sono siti di ricette senza glutine, vedrai quante ne trovi. Sarà un impegno anche per te aiutarli a scoprire che anche il mondo senza glutine è bello. E ora che hanno scoperto di cose si tratta, dopo lo sbandamento e scoramento iniziali, si apre una sfida per nn far sentire diverso il vostro bambinetto. Auguri. ciao
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 23:13 via WEB
Per fortuna (o sfortuna?) il problema a Riccardo era già così avanzato che è stato evidente e inequivocabile subito al primo giro di analisi del sangue, senza bisogno di ricorrere ad altri esami più invasivi! Adesso dobbiamo incamminarci su questa strada: più che il cercare i cibi senza glutine quello che ora mi dà un po' di apprensione è la reazione dei suoi genitori, appena usciti da un altro periodo non facile...
(Rispondi)
rustyprof
rustyprof il 18/11/12 alle 23:00 via WEB
Sì, vedrai che passate le difficoltà iniziali dovute all'adattamento andrà tutto per il meglio. Un bacio e un abbraccio a te e alla famigliola.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 18/11/12 alle 23:15 via WEB
Grazie, sì, ora dobbiamo imparare a conviverci, poi ci si farà l'abitudine come a tutti i grossi cambiamenti, l'importante è mantenere la serenità.
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 23/12/12 alle 17:39 via WEB
ora possibile di divntar tutti non mangitori di glutine. <sono tanti i cibi che non lo contengono. E poi la mamma di un mio amico h imparato a fare gli anolini per ciliaci...:-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 23/12/12 alle 19:23 via WEB
Si tratta di scegliere... Ora ci sono farine senza glutine così si possono fare biscotti e dolci, quando siamo insieme mangiamo tutti così, mica ci fa male!
(Rispondi)
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