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LORO DUE

Post n°910 pubblicato il 18 Dicembre 2012 da atapo
 

 

QUASI INVERNO



Nella stanza arrivano leggeri i rintocchi delle campane nella chiesa alcuni isolati più in là: è mezzogiorno.

Come sempre Mariarosa sospende ciò che sta facendo, oggi legge una rivista seduta nella poltroncina accanto alla finestra. E' una donna precisa, abitudinaria, ripone la rivista in ordine, si alza e come tutti i giorni a quest'ora, avvisata dalle campane, va in cucina. Passando sfiora suo marito seduto al tavolo a leggere i notiziari sul computer. Lui sa già cosa accadrà fra pochi minuti, sente dalla cucina gli sportelli che si aprono ed ecco...

“Alberto! Vieni un attimo per favore!”

Tutti i giorni così. “Eccomi.”

Oggi c'è da prendere il pacco di pasta in alto, lei non arriva, se salisse sul panchetto forse inciamperebbe, ha le gambe un po' irrigidite dall'artrosi. Un altro giorno c'è da piegarsi a cercare qualche barattolo in fondo, negli sportelli bassi...oppure da scegliere il tegame giusto spostando gli altri e dopo a lei verrebbe mal di schiena. Lei cucina, semplicemente, ma con la cura che mette in tutte le cose della sua vita e lui...lui a stento saprebbe cuocere un uovo nel tegamino, ma lei trova sempre un motivo per averlo accanto e chissà che a forza di farle da assistente se si trovasse da solo ormai un poco se la caverebbe anche dietro ai fornelli! Ma non le ha mai chiesto di sostituirla, in fondo lui è pigro, a lei piace darsi da fare, quindi va bene così.

Alberto si siede in cucina ad aspettare altre richieste di aiuto, mentre Mariarosa continua i preparativi del pranzo, ora sta sulla salsa di pomodoro. A volte chiacchierano in quei momenti, oggi invece sono silenziosi, forse è l'atmosfera di questa giornata ormai invernale, molto grigia, molto cupa, con l'aria piena di umidità che promette pioggia o anche nevischio: è mezzogiorno e nella cucina ci si vede male, bisogna accendere la luce. E' il rito di tutti i giorni normali, di ogni pasto, ad orari precisi che non ammettono ritardi. E' un rito che dura ormai da tanti anni, cambiano i particolari a seconda delle stagioni, ma non la sostanza: loro due a preparare i pasti, insieme come in quasi tutti gli altri momenti della loro lunga vita in comune. Alberto guarda Mariarosa che gli volta le spalle intenta al suo lavoro e pensa a tutto questo, a tutto ciò che hanno vissuto insieme. E dire che si incontrarono tardi, non erano più ragazzini: lui fino ad allora era stato solo, amava viaggiare, conoscere gente, si appassionava al suo lavoro, non trovava nessuna che gli facesse battere il cuore come sognava che dovesse accadere per essere davvero felice, era uno spirito sognatore e fantasioso. Per caso aveva conosciuto Mariarosa: uno di quegli incontri senza storia che potrebbero passare con indifferenza in una vita se la casualità, come a volte accade, non avesse manovrato in una certa direzione... Così Alberto si era ritrovato ad incontrarla di nuovo, poi ancora, pian piano aveva conosciuto e apprezzato in lei delle caratteristiche così diverse dalle sue, a lei era accaduto lo stesso e avevano provato il desiderio di costruire qualcosa insieme. Non era stato un colpo di fulmine, nemmeno un'attrazione fatale o una grande passione, ma qualcosa di tranquillo cresciuto a poco a poco, due persone molto diverse che una strana alchimia faceva stare bene insieme. Non erano più molto giovani quando si erano sposati, non avevano avuto figli, ma familiari anziani da accudire, lavori di responsabilità da portare avanti e gli anni erano volati uno dopo l'altro.

Tanti anni, ora entrambi hanno i capelli bianchi, qualche acciacco per fortuna non grave e la tranquillità dei pensionati che li fa condurre una vita di piccole abitudini, giornate simili l'una all'altra al limite della monotonia ravvivate da qualche incontro con coppie di amici o con i nipoti e bisnipoti che non fanno rimpiangere la mancanza di figli propri.

Ci amiamo? Sta pensando Alberto. Perchè Mariarosa a volte dice: “Non saprei vivere senza di te”, lui...ultimamente si pone domande silenziose: è amore questa condivisione totale di ogni minuto della giornata, queste nostre lunghe chiacchierate tranquille, questo discutere per accordarci su ogni scelta, ogni decisione, ogni cosa da fare, queste premure l'uno per la salute dell'altro? O non è diventata solo una consuetudine per lui, un senso del dovere e del tenere fede a quell'impegno matrimoniale preso molti anni prima per il quale aveva cambiato così radicalmente la sua vita precedente? E' così che l'amore diventa quando si invecchia?

Ultimamente lui si sente come oppresso, vorrebbe avere dei tempi suoi in cui stare da solo, gli tornano in mente spesso le esperienze e gli entusiasmi dei suoi anni giovanili, ciò che finora non gli era mai pesato a volte gli provoca una fitta nel cuore, sente dentro un angolo vuoto che sa benissimo di non poter mai più colmare, il legame con Mariarosa di tanto in tanto gli pare diventato una catena soffocante. Ma ormai...come ha sempre cercato di fare nella sua vita si impegna al massimo per essere come tutti, e soprattutto lei, vogliono che sia, ormai ha un posto assegnato da cui non si allontana. Forse quell'angolo vuoto che sente dentro al cuore potrebbe riempirlo di sogni, o forse è meglio di no, rischierebbe di rendere la realtà più difficile.

Lui e Mariarosa hanno appena passato un altro anniversario di matrimonio, un numero abbastanza alto, anche se si sono sposati tardi ed ora hanno un'età ragguardevole: tutto continua, tutto è tranquillo, hanno festeggiato con un bel pranzo al ristorante, come gli anni passati e gli anni a venire per quanti ce ne saranno...

In fondo va bene così, ogni altro tempo e ogni altra scelta sono fuori discussione.

Nonostante i fornelli accesi in cucina Alberto ha un piccolo brivido di freddo. Fra poco sarà Natale. Dopo pranzo nel pomeriggio pensa che scenderà in cantina a prendere gli scatoloni con le decorazioni natalizie: a Mariarosa farà piacere, sarà contenta di non aver nemmeno avuto bisogno di ricordarglielo perchè lui anticiperà il suo aiuto in quello che per lei è un impegno importante: addobbare la casa per tempo, per fare tutto al meglio, come sempre.

 
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magdalene57
magdalene57 il 19/12/12 alle 09:15 via WEB
Siete Voi due?.. Molto tenero questo quadretto domestico.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 19/12/12 alle 21:47 via WEB
Ti è piaciuto? ne sono contenta. In quanto al resto, ti assicuro che Noi Due siamo abbastanza diversi...
(Rispondi)
trampolinotonante
trampolinotonante il 19/12/12 alle 19:58 via WEB
ehi!!! qui si casca come le pere cotte!!!!! così si dice dalle mie parti!!!! Ciao. tt
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 19/12/12 alle 21:50 via WEB
Cioè? Non potrebbe esistere una coppia così? (da te c'è un mio commento che credo sia arrivato fuori tempo massimo e che tu non abbia trovato)
(Rispondi)
 
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 20/12/12 alle 15:13 via WEB
da noi si dice " casca come na pera cotta" quando na persona è innamorata cotta!!! :)) quindi l'opposto di quel che hai pensato! tt
(Rispondi)
 
 
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 20/12/12 alle 15:14 via WEB
ho visto il tuo commento e ti ho risposto!! tt
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 20/12/12 alle 20:04 via WEB
In effetti l'amore non manca...Grazie per il recupero e la risposta al commento da te.
(Rispondi)
marzo1941
marzo1941 il 20/12/12 alle 09:55 via WEB
Racconto molto bello, edificante, e spero tanto che sia reale e non solo frutto della fantasia. Ciao e buoina giornata - Andrea
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 20/12/12 alle 20:06 via WEB
Come in molti racconti c'è un po' di realtà e un po' di fantasia. Buona serata a te!
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/12/12 alle 20:00 via WEB
Certo che da Cora a Mariarosa....
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 20/12/12 alle 20:07 via WEB
Cora è andata nel deserto, ricordi? Per ora è ancora là. Mariarosa è un'altra storia...:)
(Rispondi)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/12/12 alle 21:34 via WEB
Almeno di Mariarosa si potrà sapere dove va a fare la spesa, no? :))
Mi piace questo personaggio, così vero
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 21/12/12 alle 09:24 via WEB
Mariarosa va all'ipercoop, ma non disdegna i negozietti sotto casa...E Alberto l'accompagna.
(Rispondi)
Lolablu7
Lolablu7 il 20/12/12 alle 23:34 via WEB
E' un quadretto familiare confortante e sereno, ma triste, terribilmente triste e spesso vero. L'età avanzata, quando la salute non viene meno, si può immaginare ancora pervasa da entusiasmo e progetti. La parola "ormai" non dovrebbe mai essere pronunciata. :-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 21/12/12 alle 09:28 via WEB
Hai giustamente colto quella malinconia che volevo far sentire. Sarebbe l'ideale mantenere entusiasmi e progetti fino all'età avanzata, ma ci possono essere tanti motivi per cui vengono meno, anche senza problemi di salute...le persone sono tanto diverse l'una dall'altra. La parola "ormai" è una sconfitta.
(Rispondi)
trampolinotonante
trampolinotonante il 21/12/12 alle 15:41 via WEB
atapo!!!!
ma è natale, perchè vuoi far sentire la malinconia ??!!! lascia perdere!!!! lascia perdere e non dare retta!!!! Tu sei na persona speciale e sana di mente e di corpo!! Non dare retta!! e poi sei a Firenze , accanto ai Sommi !!!! tt
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 22/12/12 alle 10:56 via WEB
Il Natale arriva fra qualche giorno... E i sentimenti sono tanti, a volte anche contrastanti... Firenze è bellissima in questo periodo!
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 23/12/12 alle 00:40 via WEB
E' bello questo racconto, che poi sa molto di storia vera, una storia come tante in una città come tante con persone come tante...Un po' malinconica, è vero,ma dopo tanti anni insieme è inevitabile che subentri l'abitudine a spengere qualche entusiasmo. D'altra parte la reciproca conoscenza porta anche un senso di stabilità che rassicura molto.E' un altro tipo d'amore, ma non per questo meno forte e importante,perchè sapere di avere accanto una persona su cui poter contare in ogni momento della vita...forse è proprio questa la serenità vera. Un abbraccio!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 23/12/12 alle 19:26 via WEB
La rassicurazione, l'abitudine, danno serenità, ma a volte smorzano e non sono sufficienti...se non si riesce ad avere un po' di entusiasmo, di curiosità, di fantasia insieme. Un abbraccio e tanti auguri anche a te!
(Rispondi)
nuovavita2011
nuovavita2011 il 24/12/12 alle 00:37 via WEB
Il senso di oppressione è pericoloso. E' un segnale importante, che andrebbe ascoltato e valutato e dovrebbe essere spinta per trovare nuovi spazi, sia propri che di coppia. Questa è la teoria... la pratica, lasciamo perdere!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 24/12/12 alle 15:23 via WEB
Sono colpita dalle tante osservazioni che questo racconto ha suscitato, anche differenti fra loro. Ognuno ha una sensibilità ed esperienze diverse e alla luce di questo ha colto un aspetto particolare nella mia piccola storia. Ne sono molto contenta...io non avevo nulla da dimostrare e vedere quanta partecipazione c'è stata mi fa pensare di aver toccato qualcosa dentro a chi legge...
(Rispondi)
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