Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
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ORGANICO POTENZIATO
Con molta curiosità ho seguito da settembre le vicende delle nuove immissioni in ruolo degli insegnanti.
Fra coloro che conosco, alcuni mi sono sembrati soddisfatti della nuova situazione, ma chi è entrato ora, nella fase C, quella del “potenziamento”... si trova spesso costretto ad un lavoro frustrante, ben lontano dalle aspettative e dalle possibilità di utilizzo in una didattica più moderna e proficua. I miei timori si sono rivelati fondati, leggete un po' qui...
da "Orizzonte scuola.it"
Organico potenziato, docenti che fanno solo supplenze o che girovagano per i corridoi. Docenti in difficoltà per l'anno di prova di Anselmo Penna
"Oggi - racconta un fan della nostra pagina FaceBook - ho indossato giacca e cravatta per non essere scambiato per un bidello".
Il docente è stato assunto grazie alla fase C, quindi fa parte di quell'organico potenziato che avrebbe dovuto, almeno nei fatti, potenziare la didattica nelle scuole.
Si tratta di uno degli aspetti più importanti della riforma della scuola voluta da questo Governo, ma che sta facendo acqua da tutti i lati.
Il docente in questione ironizza sul fatto che trascorre le proprie giornate nei corridoi, ad attendere di far da tappabuchi per le assenze dei colleghi. E' questo il modo in cui alcuni dirigenti scolastici, a volte nonostante i Collegi abbiano approvato chiari progetti di potenziamento, stanno utilizzando questo personale.
Fatti che sono anche a conoscenza del Ministero stesso, tanto che si è detto scontento del modo in cui tale personale è stato gestito.
In effetti, dare la colpa solo ai dirigenti non è del tutto corretto, dato che la legge 107 (scritta non sempre in modo da non destare dubbi) diventa fuorviante nel passaggio che dà competenza al dirigente scolastico per utilizzare l'organico dell'autonomia al fine di coprire le supplenze fino a 10 giorni. Indicazione che è stata presa da alcuni dirigenti scolastici troppo "zelanti" come imperativo categorico.
Il Ministero stesso ha promesso di emanare delle linee guida che, però, tardano ad arrivare, mentre i sindacati hanno dato direttive precise alle proprie RSU per regolamentare la copertura delle supplenze senza che ciò vada a discapito della didattica.
I docenti neoassunti, tra l'altro, hanno tutto l'interesse a trasformare il loro lavoro a scuola in didattica legata ai progetti, dato che è strettamente interconnesso al superamento del periodo di formazione.
A quanto pare il Ministero ha ancora necessità di effettuare una ricognizione delle problematiche che si riscontrano, sperando che il regolamento arrivi prima della fine dell'anno
Non c'è molto da aggiungere. Questi insegnanti da precari hanno alle spalle anni di insegnamento e le più svariate esperienze, hanno lasciato situazioni di docenza sulle classi (anche se annuali) e la nomina in ruolo è arrivata affinchè “potenziassero”, cioè offrissero maggiori opportunità, in altri istituti.
Queste opportunità potrebbero essere collaborare alla realizzazione di progetti didattici, essere di supporto ad alunni con varie difficoltà, permettere il lavoro a gruppi e l'attuazione di laboratori... insomma, permettere ciò che un insegnante da solo con una classe di 25-30 alunni ha qualche difficoltà ad attuare.
Però in molti casi questi insegnanti in più sono utilizzati solo per le supplenze, se non c'è nessuno da sostituire se ne restano inutilizzati, in attesa di fare supplenze. Uno spreco enorme di risorse. Ci sono dirigenti che fanno solo ragionamenti economici, di risparmio puro, il problema delle sostituzioni dei colleghi assenti per brevi periodi è da anni che si trascina nella scuola italiana, è stato il colpo di grazia che, almeno nella scuola dell'obbligo, ha scardinato le possibilità offerte dalle compresenze, possibilità che avevamo conquistato in precedenza e che, se ben utilizzate, fanno la differenza nella didattica laboratoriale.
Me lo aspettavo che finisse così, sono anni che esiste questo problema, il quale crea frustrazioni e sottoutilizzo di forze che potrebbero essere impiegate in modo molto più produttivo e utile per gli alunni. Ma l'economia, i risparmi... si fanno sempre sulla pelle della scuola e, nella scuola, su chi ha maggiori necessità.
Anch'io anni fa rimasi “vittima” di questo sistema infernale, l'ho conosciuto bene... per questo l'avevo così temuto in previsione delle ultime assunzioni... e credo di capire cosa provino i nuovi assunti che lo stanno vivendo.
Vi racconterò la prossima volta la mia esperienza, se ciò può essere di conforto, o meglio di compartecipazione, per qualcuno.
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