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MORTE 2.0

Post n°1309 pubblicato il 10 Febbraio 2016 da atapo
 

COSA RESTA

 


 

Domenica sera su facebook un amico del gruppo di scrittori, aspiranti tali e simpatizzanti, di cui anch'io faccio parte (noi che ogni settimana ci lanciamo nella scrittura di mini-racconti di 400 caratteri spazi compresi... e certuni, ma non io, scrivono anche altro), ci ha comunicato una triste notizia: la morte di una signora, T.D.

Era la direttrice di una casa editrice piccola ma coraggiosa, come devono esserlo oggi le piccole edizioni indipendenti, specializzata nel genere giallo. Lei non scriveva i 400 settimanali, ma diverse volte aveva lanciato fra noi giochi-concorsi per scrivere 400 “gialli”: sceglieva i vincitori, ma con scrupolo leggeva e commentava le nostre prove, ci dava suggerimenti per migliorare. Io ero stata vincitrice di uno di questi concorsi, così avevo avuto contatti con lei attraverso mail, per definire la pubblicazione del mio raccontino in coda a un romanzo della sua casa editrice. Mi era sembrata una persona squisita, oltre che molto disponibile e competente.

Uguali impressioni ho trovato scritte nei commenti facebook da chi la conosceva di persona e da chi, come me, aveva avuto solo contatti epistolari. Per ricordarla e onorarla, in questa settimana i nostri 400 saranno a tema “giallo”, lei li leggerà da dove è ora, per puro piacere, senza più l'incombenza di commentare, correggere, scegliere...

Oltre al dispiacere per una perdita dolorosa e precoce (malattia...), mi sono sorpresa a ripensare a qualcosa che ogni tanto mi torna in mente...

Da anni ormai sui questi social network abbiamo creato un mondo virtuale, con vicende, incontri, rapporti e conoscenze che a volte diventano reali, più spesso restano in questo mondo tra file, messaggi ed emoticon, pur mantenendo una intensità forte.

Poi, all'improvviso capita che... puff! Qualcuno sparisce e si viene a sapere in qualche modo, ma non sempre, che se ne è andato “definitivamente”, che non scriverà più né risponderà agli amici... Il dolore è grande come una perdita nella vita reale, ciò che sta scritto qui però resta, quasi sempre ci si può aggiungere a commento parole, pensieri, ricordi... Per quanto tempo? Forse all'infinito, forse finchè la tecnologia non renderà obsoleti questi spazi e queste realtà sospese affonderanno in qualche modo nel nulla...

E' come un cimitero virtuale, dove il ricordo di qualcuno ti può permettere, rileggendo, di rivivere con emozione il rapporto che hai avuto, di fingere che ci sia ancora e che domani forse tornerà a scrivere qualcosa... E' bello questo? E' un fenomeno nuovo, non riesco ancora bene a definirlo, ho capito però che emotivamente può essere molto forte, almeno per me.

Una volta restavano lettere, scritti, foto, ora restano i file in rete e nel PC.

Già, il mio PC... Le mie cartelle, i miei documenti... che per la maggior parte interessano solo me. Mi sorprendo a immaginare il dito di qualcuno che, quando non ci sarò più, clicca sulla scritta ELIMINA e sparisce tutto insieme a me... Oppure che in famiglia qualcuno apre, legge, si sorprende: “...Toh, lei era anche così...”, ma ciò non accadrà: troppo incasinato è il mio pc, ci vorrebbe una vita a seguire certi miei tortuosi percorsi.

E' anche questa un'eredità, per fortuna meno ingombrante di quella che hanno lasciato i miei suoceri, ma... in quanto eredità sarebbe il caso di lasciare disposizioni nel testamento: cosa farne di tutto ciò che sta in un PC? O in un blog o siti simili? Abbandonare al destino? Cancellare? Salvare qualcosa, ma cosa, e il resto via?

Penso ad alcune mie cartelle in cui ho raccolto storie di famiglia e di vita che, dopo, avrei piacere che i miei figli conoscessero... il mondo che c'era prima di loro, da cui loro provengono. E dei social network di cui faccio parte nessuno conosce le password: lì sarò muta all'improvviso, resteranno abbandonati testimoni di ciò che è passato...

Medito se sarebbe il caso di lasciare disposizioni in proposito.

 

 
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Commenti al Post:
massimocoppa
massimocoppa il 11/02/16 alle 12:13 via WEB
è la morte al tempo di Internet... Ne riflettei qualche anno fa, quando morì una signora del mio Spazio Amici e lo seppi solo indirettamente e casualmente
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 12/02/16 alle 22:13 via WEB
Sono pensieri che vengono ora che siamo in molti più o meno immersi in queste nuove realtà
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 11/02/16 alle 21:29 via WEB
Spesso penso ad "Orologionuovo" ai suoi post scritti a mano e poi fotografati. E devo dire che mi manca. Comunque io ho stampato moltissimi post del blog e ora sono rilegati nell'armadio e poi li metterò insieme alle mie carte, sarà chi resta a decidere se buttare tutto oppure se raccogliere l'eredità. Io ho raccolto le poche cose dei miei nonni e le conservo, spero di saper insegnare alle bambine il culto della storia familiare e del ricordo
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 12/02/16 alle 22:15 via WEB
Sì, ci mancano le persone che spariscono, a cui eravamo affezionati... Io non stampo nulla. Salvo, faccio copia-incolla nei miei file personali... e, come dici tu, deciderà chi resta.
(Rispondi)
iunco1900
iunco1900 il 13/02/16 alle 00:24 via WEB
Gen.le atapo, come hai notato , nel mio blog trovi solo versi o le cosiddette "Poesie" e raccontini che rasentano l'ironia. Mai distruggere ciò che hai scritto,ti conviene stamparli su carta o conservare tutto su disco. Chissà se tuoi figli o i nipoti nel leggere scritti pubblicati su pc. li ritengono così interessanti di tenerli come ricordo o dare tutto alla stampa. Chi scrive per se stesso scrive anche per gli altri. Lascia il segno del suo passaggio su questa terra. Mi interesso un pò di tutto diciamo un autodidatta anche nelle mie invenzioni non distruiggo nulla, sono un conservatore. Un cordiale saluto mimmo
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 13/02/16 alle 16:20 via WEB
Anch'io conservo molto, forse troppo... Ci penseranno altri a fare piazza pulita! Grazie della visita
(Rispondi)
R.Altman
R.Altman il 13/02/16 alle 08:59 via WEB
Io, de fossi lucido e nella consapevolezza, nel senso che la mia ... dipartita non fosse traumatica e improvvisa, cancellerei tutto quanto scritto nel mio pc, se non addirittura portarlo al macero, e questo perchè i ricordi che voglio lasciare sono quelli vissuti nella vita reale, e non nel mondo virtuale, e anche per evitare che quanto da me scritto possa essere mal interpretato. Naturalmente tutto cambierebbe se quanto da me scritto fosse di rilevanza culturale da leggere e tramandare. Buona giornata! Tommaso
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 13/02/16 alle 16:22 via WEB
La rilevanza culturale di ciò che scriviamo non siamo noi a deciderla, ma chi ci legge o leggerà. Per questo lasciare qualcosa forse non è una cattiva idea...
(Rispondi)
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