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« Messaggio #59Messaggio #61 »

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 09 Novembre 2007 da atapo
 

Il commento di Nickolas al mio messaggio precedente mi stimola a continuare ancora un po' il discorso, provando ad allontanarmi dalla mia ex-situazione particolare per qualche considerazione generale.

In ogni classe ci sono alunni con problemi, di vario tipo, più o meno gravi.
Anche se in certe situazioni c'è l'ins. d'appoggio, è un aiuto e non la soluzione di tutto.

Se, durante le nostre ore di lavoro, anche senza troppo accorgercene, mettiamo la maggior parte delle volte in risalto le negatività dei ragazzi, quello che non sanno fare e che non capiscono, io credo che questo atteggiamento di sfiducia "passi" in loro e gli renda ancora più difficile capire ciò che spieghiamo o che vogliamo da loro.

Attenzione, non voglio dire con ciò che deve passare il messaggio che tutto va bene, che non ci sono difficoltà ecc., sarebbe una falsità che prima o poi si ritorce contro.
Penso che sia importante aiutarli a diventare consapevoli di quelle che sono le difficoltà e i loro punti deboli, fare in modo che ci sentano "dalla loro parte" nell'aiutarli a superare le prove, a imparare, a crescere.
Come? Non basta un generico "ti voglio bene" o la sola "tanta pazienza", anzi anche l'arrabbiatura può riuscire a essere un segnale di affetto.

Qui secondo me entra in gioco la vera professionalità dell'insegnante, che studia i suoi "casi", si aggiorna, cerca nuove metodologie e percorsi che riescano a coinvolgere e a motivare proprio quei ragazzi con quei problemi. E il percorso che si intende seguire penso sia importante che venga spiegato ai ragazzi (anche se sono piccoli, al livello adeguato): il capire perchè si fa o si deve fare qualcosa, magari anche se si tiene conto dei loro suggerimenti, già li dispone positivamente.
Non accadranno certo miracoli, ma l'interesse e il vedere l'ins. coinvolto, partecipe ed anche contento quando lavora insieme ai suoi alunni, io ho sempre trovato che fa funzionare meglio la classe.

Infine, è sempre molto bello e rende contenti i ragazzi il riuscire a valorizzare le cose positive anche minime che saltano fuori, è impossibile che non ce ne siano: io oso pensare che se pare che non ci siano forse siamo noi ins. troppo stanchi o troppo stressati da non riuscire a vederle....
A volte è già una cosa importante riconoscere l'impegno che qualche alunno mette per cercare di ottenere un minimo, ma che a lui magari costa tanta fatica...

Purtroppo talvolta qualche ins. va in tilt,
è troppo stanco,
è troppo vecchio,
getta la spugna,
nessuno lo aiuta o, peggio, non vuole farsi aiutare da nessuno,
vede tutto nero
e ripete all'infinito che la classe è pessima e che non riesce a combinare nulla...
allora è un disastro!

Via, ora chiudo: ho cercato di non scendere in casi personali, ma capirete che qui ci sono anche le mie esperienze....

se sono riuscita ad essere chiara e se sarò utile a qualcuno...

ne sarò davvero contenta!

 
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Commenti al Post:
artemisia_gent
artemisia_gent il 10/11/07 alle 00:11 via WEB
ciao...
(Rispondi)
Nickolas10gen2006
Nickolas10gen2006 il 10/11/07 alle 12:13 via WEB
Ora comprendo meglio il discorso e lo approvo in buona parte. Credo di aver compreso che lavori nella scuola primaria. Noi, come dici anche tu, spesso commettiamo degli errori "educativi"....è inevitabile quando si lavora con le "persone". Concordo anche sull'eterogeneità delle classi...e guai se così non fosse...non ci permetterebbe di educare al rispetto dell'altro e valorizzare le peculiarità di ognuno. Non mi dilungo ulteriormente. Se hai bisogno di una mano per qualche bambino particolarmente impegnativo...sono disponibile ad uno scambio di idee... e spero di poter contare anche io sul tuo aiuto.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 10/11/07 alle 22:30 via WEB
Grazie per l'interesse e i commenti. Se leggi il mio blog, vedrai che purtroppo ho dovuto lasciare l'insegnamento, quindi probabilmente non avrò più "bambini impegnativi". Però qui è bello incontrarsi tra colleghi, parlare dei nostri problemi e darci una mano. Sono contenta se un blog serve anche a questo, tra chi passa di qua ci sono diversi insegnanti. A presto!
(Rispondi)
alenia34
alenia34 il 10/11/07 alle 13:04 via WEB
Da mamma ti dico che è giusto valorizzare, come anche riprendere, è giusto far sentire bene quando uno fa le cose bene, ma è pure giusto sgridare, anche il perdere la pazienza come dici tu è un segno di affetto e un modo di dare qualcosa...
(Rispondi)
rustyprof
rustyprof il 11/11/07 alle 12:09 via WEB
Ho appena visto in presa diretta una collega "aggredire" una ragazza senza pietà: lei adesso in classe è nota come "Adolfa" ;-), e si è giocata da subito le simpatie di un'intera classe. Giuro che se la sento lamentarsi del clima pesante e della qualità della classe, la ribalto! Al di là del caso personale, trovo che queste osservazioni siano giustissime, in qualunque ordine di scuola, e che noi insegnanti dobbiamo imparare a non essere così negativi. buona domenica a tutti, r
(Rispondi)
scri79
scri79 il 11/11/07 alle 16:30 via WEB
Chiarissima! Vivo la stessa esperienza e sono al mio primo incarico... Mi sono trovata in una classe, certa di essere la peggiore della scuola. E questa sicurezza le era stata data da una collega già dall'anno scorso. Quando ho preso servizio c'erano già una quantità di rapporti sul registro di classe e appena mi presentavo ai colleghi mi sentivo dire "Poverina". Terrore... Ma abbiamo scelto l'intervento di una psicologa: i ragazzi sono gli stessi, ma noi entriamo in classe decisamente con un altro spirito, anche la collega suddetta! E se prima veniva definita dagli alunni come una strega, adesso è semplicemente una vecchietta! Io sono appena arrivata e sono in forze, ma la psicologa, per le mie colleghe, è stata tipo la Fiesta: "non ci vediamo più dalla fame?" abbraccio Fra
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/11/07 alle 21:47 via WEB
Effettivamente l'intervento di qualche "esterno", in questo caso la psicologa, se fatto bene può essere di aiuto a vedere le situazioni con occhi diversi, sia per i ragazzi sia per i prof. Se ci fosse stata questa opportunità anche nella mia scuola, mi illudo che le cose sarebbero forse andate diversamente...
(Rispondi)
kikka9598
kikka9598 il 12/11/07 alle 10:10 via WEB
Non sono insegnante ma mi permetto di dire una cosa sola..ho letto da qualche parte in internet in un discorso relativo all'educazione dei figli di non dire mai ai ragazzi "Sei uno stupido..sei un maleducato..etc.." ma di dire " Ti stai comportando come uno stupido...stai facendo il maleducato"..così facendo non si sminuisce la personalità del bambino. Ho trovato molto giusto questo "suggerimento2 e cerco di farlo con i miei bambini.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 12/11/07 alle 12:43 via WEB
Non è male come idea, effettivamente così si sposta l'attenzione sull'azione ("tutti possono fare errori"),rispetto alla persona globale ("sei così e basta").
(Rispondi)
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