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Messaggi di Luglio 2009

VILLEGGIATURA...CI SIAMO !

Post n°419 pubblicato il 26 Luglio 2009 da atapo
 

Qualche minuto di sosta tra una valigia, un pacchetto, una prova-costume (ahimè!)...

Sììì...finalmente si parte!   Domattina e...NON IN CAMPER !

Staremo due settimane al mare in un tranquillo appartamento quasi "storico", in pineta: mio marito ha accettato questa opportunità arrivata inaspettata e gradita...deve essere proprio stanco anche lui.

Non andiamo in appartamento da quando avevamo i figli adolescenti, gli ultimi anni delle vacanze a famiglia intera...quasi non mi ricordo più come si fa, ma senz'altro ci mettrò pochissimo a riabituarmi!

Così probabilmente ci risentiremo dopo il 10 agosto, a meno che non mi capiti qualche Internet point , quindi

ARRIVEDERCI  A  TUTTI !

Forse qualcuno è curioso di sapere dove andremo... provate a indovinare. Un piccolo aiuto: questa volta non saremo molto lontani...

(e chi lo sa  non suggerisca...!)

Saremo da queste parti:

 

Potrei anche fare il bagno qui,

magari con un po' di attenzione, visto che so nuotare pochissimo:

Queste immagini le ho prese in Internet, nei siti turistici.

Al ritorno spero di mettere delle belle foto mie.

 
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INCONTRO

Post n°418 pubblicato il 23 Luglio 2009 da atapo
 

BUCAREST – FIESOLE

DOMENICA POMERIGGIO

Nel primo pomeriggio di domenica ero presso la stazione di Firenze e leggevo gli orari dell'autobus che porta a Fiesole: mi chiedevo se era appena partito o se era in ritardo, tanto per cambiare...

“Scusi signora, è questo l'autobus per San Domenico?”

Siamo in diversi alla fermata, chi mi fa questa domanda è una signora poco più giovane di me, dagli allegri occhi scuri, la solita turista...

“Sì, è questo .”

“Oh, bene! Ma San Domenico è un po' in alto? Perchè io vorrei un po' d'aria buona, non questa del centro città!”

“Se vuole aria buona, allora può salire fino al capolinea, su a Fiesole. E' un bel posto, famoso in tutto il mondo...” Il mio spirito di tour operator si sta risvegliando, anche se sono un po' di malumore per questioni mie, ma un suggerimento non si nega a nessuno, poi mi pare bello sponsorizzare la propria città e i dintorni...

La signora ha voglia di chiacchierare, viene più in evidenza il suo accento straniero, scambiamo alcuni commenti sui ritardi e sugli orari degli autobus così diradati in estate...fa scivolare il discorso sul suo lavoro...da un mese è la BADANTE di una donna anziana in una casa soffocante, la padrona non vuole mai cambiare aria e fuma anche se le fa male...bla...bla...così nelle ore libere le piace conoscere la città e vorrebbe anche fare qualche gita nei dintorni, magari in treno...Comincio ad ascoltarla con più attenzione, dimentico i guai miei, le do qualche suggerimento su treni e corriere per andare in località attorno a Firenze, anche fino al mare...

Gli occhi allegri ora brillano per l'entusiasmo.

Intanto è arrivato l'autobus, ci sistemiamo in due posti vicini, lei continua a parlare e a commentare quello che ha visto a Firenze e quello che vorrebbe vedere.

Dal LEI passiamo al TU... Io di solito non mi butto a chiedere informazioni personali appena conosco una persona, temo di sembrare impicciona, questa però mi pare disponibile anche a parlare di lei e confesso che comincia a incuriosirmi...

“Non mi sembri italiana, da dove vieni?”

“Dalla Romania, da Bucarest. Tu conosci?”

“No, però ho conosciuto delle persone rumene, venivano da Iasi, Botosani...(sono stati scolari e le loro famiglie, poi un progetto scolastico europeo...)

“Ah, quelli sono nel nord!”

Il fatto che io avessi anche un minimo punto in comune con la sua terra deve aver elevato il livello di simpatia e la sua disponibilità alle confidenze, così mi ha raccontato un sacco di cose di lei, della sua vita, dei suoi parenti e conoscenti, delle sue esperienze di lavoro all'estero...A questi discorsi si alternavano le sue esclamazioni per i bei panorami che si vedevano dal finestrino man mano che l'autobus saliva verso Fiesole e i miei commenti da guida turistica.

Arrivati al capolinea, nella piazza, le ho indicato da che parte andare se voleva vedere i punti più interessanti di Fiesole. Sulla piazza c'era il mercatino di artigianato e antiquariato, che era la mia meta, e lei mi ha accompagnato per qualche bancarella, finchè non mi sono fermata per trattare l'eventuale vendita di alcuni oggettini dell'eredità. Allora mi ha salutata: “Io vado un po' a girare, ciao, chissà se ci si rivede...”

Quando ho ripreso sull'autobus per il ritorno, nemmeno ci fossimo date appuntamento...dopo un minuto è salita anche lei...non voleva fare troppo tardi per non impensierire la sua padrona.

Il suo modo di fare così sereno mi aveva fatto passare la malinconia e sono stata contenta di rivederla:

abbiamo chiacchierato ancora durante il viaggio di ritorno. Parla bene l'italiano, ma come sempre succede in una lingua di cui non si è del tutto padroni, se i suoi discorsi erano un po' complessi non sempre capivo bene ciò che voleva dire: talvolta le chiedevo spiegazioni, talvolta no, non mi sembrava importante interromperla, mi pareva che soprattutto avesse piacere ad essere ascoltata...

In Romania lavorava come infermiera professionale alla maternità di Bucarest, ma il suo titolo in Italia non vale nulla, quindi assiste persone anziane o disabili. Ha girato parecchio, conosce varie città italiane, negli anni scorsi aveva lavorato anche in Spagna e in Israele e mi ha parlato di questi luoghi: naturalmente ha imparato lo spagnolo...non ho osato chiedere quante altre lingue conosce, certo non mi pareva una persona sprovveduta...

Ho sentito in lei l'amore per la sua terra, per la sua famiglia, ma anche un grande interesse per il mondo, una gran voglia di conoscere, di fare...mi è sembrata una bella persona.

Ritornate in centro città, mi dispiaceva che quella compagnia finisse, allora, poiché avevo tempo, l'ho accompagnata al capolinea dell'autobus che l'avrebbe riportata dalla sua signora nella casa soffocante. Lì ci siamo scambiate i nomi e i numeri di telefono perchè...chissà...

L'autista del suo autobus era già al posto di guida e accendeva il motore...

Lei ha infilato nella borsa la carta su cui aveva scritto, ha preso fuori rapidissima qualcosa e me l'ha messo in mano.

“Ti voglio dare questo, per ricordo...” Era un flaconcino-campione di profumo, quelli che offrono nelle profumerie. Poi è salita sull'autobus che è partito, non so nemmeno se ha sentito il mio GRAZIE, lasciandomi lì un po' commossa e un po' stupita da questo gesto gentile.

Arrivederci Vàtica(questo è il suo nome),

sono contenta di averti conosciuta e di essere stata in tua compagnia in un afoso pomeriggio di domenica!

Immagine "classica" della Romania: il castello di Dracula

 

 
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ESAMI

Post n°417 pubblicato il 22 Luglio 2009 da atapo
 

<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->

NON HO L' ETA'...

C'è chi ha appena finito di patire per l'esame di maturità...maturandi e genitori di maturandi...

C'è chi ha finito, per ora, gli esami universitari, sessione estiva, nello specifico mio marito, iscritto al primo anno di matematica,

al quale mi unisco anch'io convivente che ne sopporta le conseguenze.

Esami finiti male...

Infatti non ne ha superato nessuno dei previsti.

 

 

Allora il vecchio studente ha fatto un po' di autocritica:

"Non mi sono organizzato bene i tempi...

Ho cominciato a studiare troppo tardi...

Sono stato dispersivo, facendo anche molte altre cose...

Credevo fossero più facili, invece da quando avevo studiato questi argomenti (quarant'anni fa!) tutto è molto cambiato...

Quando studio mi perdo in punti non essenziali...

La memoria mi tradisce più di quanto pensassi..."

Per quanto riguarda le prime tre considerazioni, è un suo stile di vita non solo nell' università, ma in TUTTO...ed è quello che spesso mi fa innervosire...stavolta ha convenuto anche lui che, forse, è un modo di fare che può creare dei problemi...

...Aveva assicurato che per questa università si sarebbero occupati tre o quattro anni, quando gli ricordavo che un tempo sognava di viaggiare tranquillamente e di visitare tanti bei posti una volta in pensione, finchè la salute ce lo avrebbe permesso perchè, si sa, soprattutto ad una certa età...del doman non c'è certezza! Già mi parevano tanti tre o quattro anni di sacrifici , ma ora quanti ne dovremo aspettare? Una decina o più? Così poi i nostri viaggi saranno da un ambulatorio ad un altro, visti gli acciacchi con cui conviviamo da tempo...

Per quanto riguarda il resto, la rapidità nell'apprendere, la memoria ecc...non sarebbe il caso di tener presente che ogni frutto ha la sua stagione adatta e che bisogna fare i conti con l'età che ha già raggiunto numeri considerevoli...?!

Mi dispiace per lui (e anche per me), ma

LA VEDO DURA !!!

 

 

 
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DALLA LUNA ALLA TERRA

Post n°416 pubblicato il 19 Luglio 2009 da atapo
 

ALLA  CONQUISTA  DELLO  SPAZIO

"C'è chi è già arrivato fin sulla Luna

io, nel mio piccolo, mi sto dando da fare..."

                          MARTINO

 
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COMPLEANNO

Post n°415 pubblicato il 17 Luglio 2009 da atapo
 

<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->

BUON  COMPLEANNO

Oggi sarebbe stato il compleanno della mia mamma.

Forse.

Non si sa se nacque il 17 o il 19 luglio, se nel 1919 o nel 1920. Strana storia...

Il fatto è che lei nacque in una frazione sull'appennino bolognese, poche case di contadini, chiesa, scuola, cimitero. Da lì se ne andò a nove anni, per disgrazie familiari. Durante la seconda guerra mondiale quel paesino si trovò sulla linea gotica e venne completamente distrutto, ora i pochi ruderi sono nascosti nel bosco che ci è cresciuto sopra, solo il cimitero, o meglio quel poco rimasto, è stato parzialmente liberato dai rovi. Io andai a vedere il luogo, una volta, per ritrovare parte delle mie origini e rimasi impressionata dal NULLA che c'era al posto di tutti i ricordi dell'infanzia che mi raccontava la mia mamma...

Ora, quando lei, più grandina, ebbe necessità di richiedere documenti, si trovò con indicazioni differenti, allora scelse e decise per il 17 luglio 1920 come data di nascita.

Quando ero piccola, mi meravigliavo che gli adulti, almeno in casa mia, non festeggiassero il loro compleanno: al massimo per il compleanno di papà veniva preparato un piatto che lui gradiva, ma niente regali...Erano tempi difficili e di scarse risorse finanziarie.

Da quando seppi la data del compleanno della mamma però mi piaceva farle almeno gli auguri, un disegno, più da grandina preparavo un cream caramel Elah fresco, vista la stagione...

 

 

Quando ho avuto i figli piccoli, di questi tempi eravamo quasi sempre al mare, allora è iniziata la stagione delle telefonate per fare gli auguri alla nonna.

I figli sono cresciuti, ma avevano mantenuto questa abitudine, anche da quando non vivevano più con noi telefonare alla nonna il 17 luglio era un impegno. Io e mio marito abbiamo incominciato le nostre estati in viaggio per l'Europa, ma se in quel giorno eravamo fuori Italia le carte telefoniche ci hanno sempre permesso di non mancare l'appuntamento degli auguri, anche se lei accennava una protesta “Ma spendete troppo, facciamo una telefonata corta...” era bello, dopo gli auguri, dirle dove eravamo, che era tutto a posto, che al ritorno le avremmo raccontato...

Poi, dal luogo in cui eravamo, c'era la scusa per comprarle qualcosa che diventava souvenir e regalo di compleanno. E negli ultimi anni non era semplice: i biscotti bretoni dovevano essere morbidi perchè aveva problemi coi denti, quando non ci vedeva quasi più le avevo portato dall'oceano una conchiglia che era tutta da accarezzare...

Oggi avrei voluto andarla a trovare: ma non mi sento ancora bene e il caldo infernale che c'è in questi giorni sia a Firenze che a Ferrara, dove i viali della Certosa sono tutti al sole, mi sconsiglia vivamente un viaggio col treno, poi con l'autobus...

Le estati scorse, se faceva troppo caldo, nemmeno lei voleva che mi muovessi per andare a Ferrara...

Mi viene quasi da prendere in mano il telefono, quando ci passo davanti...che numero avrebbe il paradiso?

Ma non c'è nessun numero, la linea è diretta, i miei auguri di quest'anno senz'altro li ha già ricevuti!

 

 
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DENTISTA

Post n°414 pubblicato il 15 Luglio 2009 da atapo
 
Tag: cronaca

IN CONVALESCENZA

Caravaggio, il cavadenti

Oggi blog in convalescenza...

Ho passato tutta la mattina dal dentista per un'estrazione complicata, la prima tappa di un lungo cammino odontoiatrico che riempirà la mia bocca di denti nuovi o quasi e svuoterà il mio portafoglio!

Per fortuna hanno inventato anestesia, antidolorifici e antibiotici...

Anche se era l'ambulatorio dell'ospedale (ASL), per fortuna era molto diverso e più accogliente (sigh) di questo caravaggesco.

Comunque mi sento lo stesso un po' fuori di testa, a tempi migliori...

 
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CUCINA D' ESTATE

Post n°413 pubblicato il 12 Luglio 2009 da atapo
 

FIOR DI ZUCCHINA

CE N'E' DA CUCINAR SERA E MATTINA


Il suocero di mio figlio, che abita in periferia a Pistoia, ormai quasi campagna, quando è andato in pensione si è trovato un hobby proprio vantaggioso di questi tempi: la coltivazione dell'orto vicino casa, a cui si dedica con passione e soddisfazione, non solo sua...

(E a me pare un hobby più salutare e più...adeguato all'età rispetto agli studi universitari di qualche altro pensionato, ma questo discorso ora è meglio non aprirlo)

L'estate gli ha portato frutti copiosi in un tripudio di colori e profumi, per la gioia e le finanze di diverse famiglie: la sua, quelle dei suoi tre figli e...avanza ancora qualcosa...

...così da due fine settimane mio figlio e sua moglie fanno un salto a Pistoia, si riforniscono di frutta e verdura, passano da noi e ci lasciano in abbondanza more, fichi, pomodori, zucchine e...FIORI DI ZUCCA.

Ce n'è una produzione straordinaria, sono belli, profumati e saporiti. Sono anche, ahimè, rapidamente deperibili, non puoi metterli in frigo per i giorni successivi, entro 24 ore vanno sistemati, in qualche modo, perchè piange il cuore a lasciarli appassire. Così sono due fine settimana che mi “diverto” con i fiori di zucca, per non rendere la faccenda noiosa ho anche cercato su internet qualche ricetta-novità e mi sono lanciata.

Il classico delle mie competenze in materia sono le FRITTELLE di fiori: lascio la pastella senza sale, così dopo la cottura, secondo le preferenze, ci si può mettere sopra il sale oppure, più golosamente, lo zucchero, ma vi assicuro che sono buonissime anche senza niente. Però troppo fritto impesta la casa di odori sgradevoli e ...impesta il fegato di altre pesantezze, quindi si passa a...

 

 

...SUGHI PER LA PASTA: qui si fa soffriggere nell'olio, con un pizzico di sale grosso, un po' di cipolla o meglio scalogno (più delicato), si aggiungono i fiori spezzettati e dell'altro liquido, latte o panna, un po' di zafferano. Questa è la ricetta-base, io vario mettendoci anche un po' di zucchina tagliata a rondelle fini o cubetti piccoli, o qualche gamberetto lessato, su internet ho visto anche un'aggiunta di acciughe, o di prosciutto a dadini, di ricotta al momento di versare sulla pasta...insomma, penso che si possano finire così gli avanzi che magari si trovano in frigorifero!

Facilissima è la FRITTATA, dove i fiori di zucca si fanno appena appassire nell'olio prima di buttarci le uova sopra, o si mescolano alle uova sbattute, secondo i gusti...estetici del cuoco.

Con i rotoli di pasta brisè e pasta sfoglia congelata (benedetta invenzione!) ho potuto fare all'istante delle TORTE SALATE: stesa la pasta nella tortiera ho sistemato uno strato di zucchine a rondelle, fettine di formaggio, ho ricoperto il tutto con fiori di zucca, poi ci ho versato sopra due uova sbattute con latte, sale, noce moscata. Tocco finale, una spolverata di maggiorana prima di infornare mezz'ora a circa 160°, lasciando il tutto a raffreddare lentamente nel forno e a riempire la casa di profumo... Anche qui, si possono fare collaudi, se in frigo si ritrovano avanzi da smaltire...

Un po' complicati sono i FIORI RIPIENI: lavandoli non bisogna romperli, li riempio con un impasto di ricotta, uovo, pangrattato, sale, noce moscata (ma si può aggiungere anche altro) ed erbette aromatiche, tipo maggiorana, basilico, erbe provenzali. Sempre con la massima delicatezza vanno passati nella farina e messi a cuocere in una base di burro e olio caldi, per fargli fare una crosticina leggera. A questo punto si può aggiungere salsa di pomodoro diluita con brodo o latte e finire la cottura. E' facile rompere qualche fiore, ma...anche se un po' aperti sono buoni lo stesso, bisogna solo fare più attenzione nel rigirarli mentre cuociono.

Oggi mi sono lanciata in un RISOTTO ai fiori di zucca, che non avevo ancora sperimentato: solito soffritto iniziale come per il sugo di sopra, insieme al riso si mettono i fiori di zucca spezzettati, si cuoce il tutto mescolando e aggiungendo man mano brodo caldo, due minuti prima della fine cottura ho messo una mozzarella tagliata a dadini, che si è fusa ed ha amalgamato il risotto. Prima di portare in tavola...un bel po' di parmigiano grattugiato, una noce di burro e un 'ultima rimescolata. Non è proprio una ricetta estiva, ma ha avuto il suo successo!

Chissà se esistono gelati ai fiori di zucca...

Prima che la situazione mi sfugga di mano è meglio che vada a pulire e a congelare gli ultimi fiori che sono rimasti: si spezzetteranno dentro ai sacchetti di plastica nel congelatore, ma saranno ugualmente piccoli e saporiti raggi di sole nei pranzi di stagioni meno generose...

(le immagini sono...di repertorio)

 

 
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VILLEGGIATURA

Post n°412 pubblicato il 09 Luglio 2009 da atapo
 

DOVE ANDRO' IN ESTATE ?

   QUI ?

 

 

O  FORSE  QUI  ?

Questa domanda l'ho scritta qui accanto, nel box dei viaggi. E non è una domanda retorica...

Ma cominciamo dall'inizio.

Dopo 35 anni in cui mio marito si è lamentato ogni anno, con punte di lamentele all'inizio di ogni estate, perchè a causa del mio lavoro di insegnante eravamo costretti ad andare in villeggiatura solo in luglio o agosto, subendo così prezzi più alti, strade più intasate e luoghi più affollati, finalmente dall'anno scorso gli agognati pensionamenti di entrambi ci avevano fatto vagheggiare follie...e col camper nuovo il mondo sarebbe stato nostro!

Poi, in realtà, lo sballo maggiore sono stati i quasi due mesi estivi di Provenza 2008, per il resto non abbiamo fatto grandi viaggi nel resto dell'anno: c'era sempre qualche impegno che rinviava, annullava...il camper ha riposato parecchio!

Ora chi comanda è l'UNIVERSITA' del marito: prima le lezioni (guai a saltarne troppe!), ora gli esami che comportano lo studio quotidiano e le prove che andranno oltre la metà di luglio.

Dunque, sempre qui a Firenze...

Ah, LUI dice che finiti gli esami, prima di una eventuale partenza ha da fare anche alcuni lavori di bricolage e computer improrogabili, per noi e per altri...

Tempo fa mi chiese: “Dove si potrebbe andare in villeggiatura quest'anno? Comincia a pensarci.”

Io ci penso, ci penso, ma non trovo soluzione, anzi, mi innervosisco pure. Vediamo le caratteristiche che dovrebbe avere la nostra villeggiatura questa estate:

Il periodo sarà, a quanto pare, da fine luglio a ferragosto, più o meno, perchè LUI ha detto che poi verso il 20 agosto già dovrebbe essere di nuovo in giro per l'università: perfetto! Massimo di concentrazione dei vacanzieri, in ogni luogo.

LUI ha detto che non vuole fare un viaggio di spostamento lungo, non vuole “perdere tempo” perchè ha intenzione di prendere con sé i libri e di studiare molto anche in quei giorni: perfetto! Succederà come a Tenerife e a Pasqua, LUI rintanato a studiare in camper...io...dovrò organizzarmi qualcosa per passare le giornate.

Già, perchè naturalmente si andrà in camper. I campeggi...meglio lasciarli come ultima risorsa, visti i prezzi che hanno raggiunto (ormai costano come affittare una stanzetta), col camper sono più economiche le aree di sosta apposite...che però non si trovano dappertutto, spesso sono collocate in luoghi distanti da spiagge e paesi, sono, appunto, per la sosta durante il viaggio, massimo qualche giorno, non per passarci una villeggiatura...a meno che non si trovino quelle belle ombreggiate, vicine ai servizi e alla vita civile, ma...attualmente ne conosco molto poche e quelle poche di solito in alta stagione sono al completo, con i posti prenotati da tempo.

Altro problema, il caldo: soprattutto se LUI vuole stare in camper , o seduto accanto al camper, a studiare, il luogo dev'essere all'ombra, col verde, un piazzale tipo parcheggio lo scarterei. Così come scarterei quel sud Italia molto al sud che è pieno di bellezze, ma dove andrei più volentieri in stagioni meno calde.

Ah, senz'altro il luogo deve essere al mare! Almeno IO potrò andare in spiaggia e curarmi i miei malanni. Quindi a maggior ragione spiaggia (libera) vicina per non farmi camminare troppo, negozi raggiungibili per fare la spesa senza doversi spostare con tutto il camper.

Massima concessione: “Un giorno o due alla settimana magari un giro per visitare i dintorni lo possiamo anche fare.”

Come è generoso!!!

Allora occorre anche che il luogo prescelto abbia dei bei dintorni, con qualcosa di interessante da vedere, ma non troppo lontano perchè i SUOI tempi di preparazione per le gite di solito sono eterni e prima delle undici di mattina non si parte, poi dopo pranzo (che preferisce al ristorante, il picnic gli va poco) vuol fare la pennichella (se no che vacanze sono?) ed è meglio ritornare prima di buio per guidare meglio (per fortuna in estate le giornate sono lunghe...)

Ma, a pensarci bene, è meglio che attorno non ci siano TROPPE cose belle da vedere, altrimenti mi verrebbe il nervoso a pensare a noi lì parcheggiati quando si potrebbe invece esplorare...

Insomma, non ho ancora deciso nulla. Cioè, non ho ancora trovato quelle due o tre proposte tra le quali poi LUI deciderà, come fa di solito, per lasciare a me tour operator la “gioia” della ricerca e a lui la soddisfazione della scelta...

Ma stavolta di gioia non ce n'è per niente...

Anzi, visto che siamo nel discorso, non è che ...chi è arrivato a leggermi fin qua mi saprebbe dare qualche suggerimento? Ve ne sarei davvero grata...

 

 

 
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AMORE

Post n°411 pubblicato il 05 Luglio 2009 da atapo
 

Come erano belli stasera i miei ragazzi, mio figlio e sua moglie, che sono passati a salutarci!

Appena tornati da una settimana di mare, riposati, abbronzati, contenti per le giornate di ferie passate tranquillamente...innamorati...

Mia nuora, come speravo, inizia a superare la grande timidezza che aveva nei miei confronti...io le voglio bene come a mia figlia.

Non vedevo l'ora che arrivassero, non abitano a Firenze e gli incontri sono diradati...

Mi sono sembrati felici...e stasera sono felice anch'io. 

Ora manca solamente una Valentina o un Riccardo...ma questo non dipende da noi...

 
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VIAREGGIO

Post n°410 pubblicato il 02 Luglio 2009 da atapo
 

<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->

UNA CITTA' AMICA

Ci sono le persone che ti diventano amiche.

Ci sono anche dei luoghi, che ti diventano amici. Almeno io certi luoghi, certe città, dopo un po' che li conosco li sento così: si creano dei legami, fatti di belle sensazioni, di bei ricordi, di nostalgie, di altro...

Uno di questi luoghi è Viareggio.

Una cittadina che finchè abitavo a Bologna era solo un nome su atlanti e guide turistiche, poi, venuta a Firenze, in diverse occasioni mi ha accolto piacevolmente, pian piano mi è diventata amica ed è uno di quei luoghi dove torno volentieri in ogni stagione, sarà il mare, sarà la brezza o il profumo della pineta, la tranquillità delle strade dalle casette basse...Anche quando al mio arrivo ho trovato burrasca non mi sono mai sentita tradita, ho respirato l'aria di tempesta marina e seduta infagottata sulla spiaggia ventosa mi sono rilassata guardando l'accavallarsi delle onde alte.

Ci ho accompagnato in un maggio lontano una classe di bambini di sei anni, con le emozioni del viaggio in treno, della raccolta di tesori sulla spiaggia, di un bagno fatto insieme ai maestri, dei panini conditi con la sabbia...la sabbia che poi hanno riportato a casa in abbondanza dentro a zaini e vestitini...

Ci ho accompagnato più di una volta le classi dei grandi di quinta e dei loro corrispondenti francesi durante le settimane di scambio: era la gita preferita: Pisa-Viareggio e a Viareggio la visita alla Cittadella del Carnevale (Esperienza unica! Tutti a bocca aperta!), poi la passeggiata, il picnic e i giochi in spiaggia, con l'autorizzazione dei ...piedi a mollo, che diventavano ginocchia, giochi d'acqua e spruzzate generali!

Poi le scappate da mattina a sera con i miei figli bambini, durante lunghe estati per sfuggire alla calura fiorentina...loro si ricordano ancora il negozio di pizza al taglio sul lungomare, dove prendevamo qualcosa per il pranzo.

Cresciuti i figli, ci vado da sola o con qualche amica, ne ho già parlato più di una volta.

Ed è per tutto questo che da ieri l'altro, dalla notizia della tragedia alla stazione, ho dentro di me un'angoscia profonda, che non passa. Innanzitutto per l'assurdità della cosa, per le persone morte, sofferenti, che hanno perso tutto, ma anche per l'affetto che mi lega a questa città. I luoghi distrutti li ho ben presenti: ci si passa davanti, sia col treno che con la corriera, li ho identificati subito. Come ho letto anche sui giornali, è un quartiere semplice, ben diverso e lontano dal lungomare e dai locali conosciuti in tutto il mondo, dove la vita era tranquilla e gli abitanti di modesta condizione sociale...

...E allora mi vengono in mente le persone che insieme a me stendevano i loro asciugamani nella sottile striscia di spiaggia libera accanto al molo:

la maggior parte Viareggini , persone anziane, mamme con bambini, chi arrivava in bicicletta, nel pomeriggio qualcuno che finiva il turno di lavoro. Molti si conoscevano bene, si scambiavano notizie, commentavano fatti cittadini, si prendevano in giro: era come ritrovarsi in piazza. Poi c'erano gli stranieri che lavorano a Viareggio, soprattutto donne dell'est, probabilmente governanti o cameriere negli hotels: prendevano un po' di sole gratis nelle ore libere dal lavoro. Una volta parlai a lungo con una di loro (conoscenza nata dalla necessità di sorvegliare reciprocamente le proprie cose durante il bagno!) che sospirando mi raccontava del figlio adolescente lasciato in Ucraina a cui avrebbe spedito la giacca di pelle comprata a buon prezzo al mercato...

In questi giorni mi tornano alla mente molte di quelle persone semplici e cordiali di quelle giornate in spiaggia...e prego che stiano tutte bene, che la tragedia non le abbia toccate...Ma poi, che differenza fa? Loro o altri...Il destino non guarda in faccia a nessuno, è un po' egoistico sperare la salvezza per chi conosci...tutti dovrebbero vivere tranquilli e non trovarsi coinvolti in situazioni ancora più tragiche perchè causate dall'incuria e dalla negligenza...

Avrei voglia di prendere la corriera per tornare in quella città che mi è cara, anche se la mia presenza non serve proprio a nulla laggiù...ma per ora non ne ho il coraggio: ho paura che starei troppo male a ripassare vicino a quelle strade...

Voglio pubblicare qui qualche immagine bella di Viareggio, si sono viste troppe distruzioni dappertutto in questi giorni...Il mare l'avevo messo qualche giorno fa, ma sui siti della Versilia si trovano tante altre belle foto...

sul lungomare, famoso bagno in stile liberty

la torre e il porto canale

le barche dei pescatori nel porto

 
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