Astral Night Reverie
Stargazers ride through virgin oceans...
fading_of_the_day (Black_Rose) & oltre_ogni_suono (Moon)
Messaggi di Giugno 2014
In ufficio le cose non sembravano migliorare di molto: seguendo il consiglio di Mr Honney, avevo deciso di puntare su una decina di piccoli affari ogni settimana e riuscivo a concluderne almeno sei, ma ero ancora al di sotto del mio standard e delle aspettative di tutti, qualcosa che non andava c'era ancora, ma non potevo puntare a vita su piccoli investimenti, di cui spesso mi occupavo prima di diventare consulente finanziario. Con il mio nuovo ruolo dovevo puntare più in alto, non potevo farmi spaventare dei primi intoppi che avevo trovato negli affari più grandi. Questo era il mio mantra, il mio martello pneumatico mentale. Me lo ripetevo decine di volte al giorno. Quel mattino mi avevano telefonato due aziende dicendomi che rifiutavano la mia offerta. Pochi attimi dopo la telefonata, avevo fatto una piccola indagine e avevo scoperto che l'azienda rivale alla nostra si era aggiudicata entrambi i clienti grazie a Russel Liod, l'uomo odiato che era da sempre stato il mio rivale e che, per la sua azienda, copriva il mio stesso ruolo di consulente finanziario già prima che andassi a lavorare a New York. Me ne stavo immobile, disteso sul divanetto a guardare il soffitto, tormentando tra le mani una pallina anti-stress che mi aveva regalato Francesca. Mi chiedevo come mai Liod era diventato all'improvviso così brillante tanto da riuscire a battermi negli affari, cosa in cui non era mai riuscito nemmeno prima della mia promozione. La cosa, ovviamente, mi dava molto fastidio. Gli ultimi fallimenti di cui ero stato "vittima" erano tutti firmati da lui. *** Durante l'anno precedente avevo partecipato a un evento di beneficenza, il mio capo mi aveva chiesto di accompagnarlo anche per presentarmi a un po' di persone. A quel party c'era molta gente che contava nell'ambiente economico newyorchese, era una buona occasione per affacciarmi al mondo del business e dei ricconi, magari iniziare a simpatizzare con qualche futuro cliente e squadrare qualche nemico. Ero con Mr Honney al tavolo del buffet a sorseggiare del vino bianco quando lui mi sorrise e abbasso la voce "Si sta avvicinando una persona, non abbassare mai la guardia con lui". Sul momento non capii di cosa volesse avvertirmi, pensavo fosse una battuta, ma ebbi modo di scoprire ben presto il vero significato di quelle parole. *** Capii così che Russel faceva parte di quel gruppo di persone che tendono a prendersi meriti che non hanno, per non ammettere di aver fallito. Ero immerso in queste riflessioni quando bussarono alla porta; chiusi gli occhi, non ero dell'umore giusto per ricevere clienti, infatti avevo chiesto a Julia di non fissare appuntamenti quel mattino, non mi premurai nemmeno di alzarmi dal divano, assunsi un tono di voce freddo e distante "Chi è?" |
In poche settimane, io e Francesca ci eravamo ritrovati tra gesti quotidiani e giri turistici "a modo nostro" della Grande Mela. Sembrava andare tutto come ai vecchi tempi, eravamo di nuovo, semplicemente, fratello e sorella. *** Ero in ufficio quando Mary venne a trovarmi. Si accomodò con aria offesa su una poltrona e mi guardò storto. *** L'uscita a quattro andò benissimo. *** Le giornate passavano abbastanza tranquille per Francesca. Tra una pausa di studio e l'altra andava alla scoperta della città, entusiasta e curiosa come da bambina. Quando tornavo da lavoro, alla sera, cenavamo insieme e mi raccontava dove era andata, cosa aveva visto, quali emozioni aveva provato. Mi rivelò che aveva scovato un bar davvero carino, tranquillo e vintage. |
Eravamo entrambi appoggiati al parapetto del ponticello che sovrastava il laghetto del parco vicino casa mia, guardavamo le foglie che galleggiavano sulla superficie dell'acqua e le oche che si inseguivano nuotando leggiadre. Quella domanda rimase lì, come un sassolino lanciato nel lago che ne turba la quiete per pochi attimi, giusto il tempo necessario affinché il movimento svanisca nell'ampliarsi dei cerchi concentrici dell'increspatura acquatica. Mentre ancora trovavo la forza per dirle qualcosa o confortarla in un qualsiasi modo, lei mi raccontò tutto: di come le cose con John non andavano bene già prima di quel Natale in cui li avevo visti stressati e distanti; dei tanti impegni che li tenevano separati anche per giorni, soprattutto per la smania di fare carriera di John. Aveva preferito venire da me perché tornare in Italia avrebbe significato "combattere" contro le domande dei nostri genitori, magari anche contro un padre che avrebbe avuto voglia di scuotere quel John che aveva illuso la sua bambina. Francesca non aveva voglia sottostare alle cure di una madre che, in buona fede per premura e affetto, l'avrebbe coccolata tanto senza, forse, rendersi conto di soffocarla in un momento in cui la solitudine e la libertà avrebbero potuto essere un toccasana. Quando finì di parlare apparve come svuotata, l'abbracciai senza dir nulla. Capivo il suo smarrimento, l'essere stata convinta di volere un certo tipo di vita che poi, invece, non l'aveva resa felice. Dandole un sonoro bacio sulla testa, sciolsi l'abbraccio. La guardai con dolcezza e le rivolsi un immenso sorriso che lei ricambiò, desideravo vederla felice, lo meritava; desideravo che quel sorriso le si proponesse più spesso sulle labbra. |
Aprii il portone e la porta e attesi che sul pianerottolo si materializzasse il mio visitatore: era un pulcino bagnato di pioggia, il mio pulcino, la mia Francesca. Ero curioso di sapere perché fosse venuta da me nel cuore della notte, senza avvertire. Mi chiusi la porta dell'appartamento alle spalle e la trovai accanto allo stipite, grondante acqua, come timorosa di allagarmi la casa. Andai a cambiarmi, Francesca aveva fatto bagnare anche la mia maglietta quando mi aveva abbracciato, poi mi armai di mazza e straccio e asciugai il pavimento, sia in casa che sul pianerottolo. Bevemmo il tè sul divano, le chiesi del viaggio, ma poi le nostre voci si spensero e ci ritrovammo avvolti da un silenzio carico di pace e calore. E il silenzio ci fece compagnia quando posammo le tazze e ci mettemmo a fissare le fiammelle che danzavano dietro il vetro della camino, stretti in un abbraccio senza parole, quasi ipnotico: lei aveva racchiuso il mio addome con le sue braccia e se ne stava lì, immobile, mentre, con gesti automatici, le mie dita le accarezzavano i capelli arruffati dallo shampoo fatto da poco. *** Quando l'indomani suonò la sveglia, mi svegliai intorpidito per l'aver dormito sul divano, Francesca non era accanto a me, ma la sentii armeggiare in cucina con le ante dei mobili, probabilmente per capire come e con cosa preparare la colazione. Alla luce del giorno, Francesca appariva un po' più stressata di quando l'avevo vista a Natale, le occhiaie sottolineavano la malinconia dei suoi occhi tristi, ma su di esse avevano influito anche le tante ore di volo, il fuso orario e la notte passata sul divano. |
Il giorno dopo ero arrivato in anticipo in ufficio. Avevo appena comunicato a Mr Honney la mia decisione riguardo le mie assistenti. Mancavano ancora 10 minuti prima dell'orario lavorativo, invitai Mary a fare colazione al bar "Ho detto a Mr Honney che ti rapivo per dieci minuti, ha acconsentito perché non dovevi essere qui a quest'ora... e nemmeno io" Al bar, il cicaleccio degli avventori faceva da sottofondo al resoconto della serata che riportai a Mary. Tornati in ufficio, andai nel mio studio e lasciai la porta aperta, poco dopo venne Julia, visibilmente raggiante e, imbarazzatissima, bussò allo stipite della porta. "Mr Neri, non sa quanto mi dispiace per ieri sera" mi disse a bassa voce Cathie con uno sguardo da cerbiatta sbattendo più volte le palpebre ricoperte da un velo di mascara "Era la prima volta che bevevo quel vino, forse aveva una gradazione alta, non ero in me. Mi spiace averle fatto una brutta impressione" Qualche ora dopo, Carl piombò nel mio ufficio senza chiedere il permesso di entrare, sembrava un pazzo appena rilasciato dal manicomio. *** Poi... Una notte piovosa, suonarono al citofono. Risposi, rimasi per pochi secondi in silenzio per ascoltare e digerire il mio visitatore che si presentava con poche parole "Ale, sono io". |
DALLE NOSTRE PENNE....
"Te Quiero"
(fading_of_the_day)
By Chance:
"Meet"
"Princess Tower"
"Broken Love"
"Dangerous Joke"
"Sunset"
(oltre_ogni_suono)
"Beyond Belief"
(fading_of_the_day)
"Sueños Baratos"
(fading_of_the_day)
"Nyota wa Maisha"
(oltre_ogni_suono)
"Angel's Punishment"
(fading_of_the_day)
"Promesse Da Marinaio"
(oltre_ogni_suono)
Magic Desire:
"Blackberries And Flute"
"Start"
"The First Oracle"
"Abyss"
(oltre_ogni_suono)
"The Drowning Age"
(fading_of_the_day)
"The Ghost Woman And The Hunter"
(fading_of_the_day)
Waterlily In The Soul:
"Storm"
"Mosaic Of Life"
(oltre_ogni_suono)
Attracted By Her Laughter:
"Wrong Love"
"Thanks"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (II)...
White Chair Tales:
"Focus On The Black"
"The West Pole"
"Artful Plan"
"Uplifting"
"As The Past Withers"
"The Unbearable Lightness Of Money"
"What Lies Beneath"
"Stay It Again"
"Of Love And Death"
(fading_of_the_day)
Reflection Of Gold:
"Lived at night"
"Painted Sky"
"Extinguished"
"Reflection Of The Moon"
(oltre_ogni_suono)
The Real Things:
"Whisky And Ice"
"Luxury"
"Hypothesis"
"Golden Curls"
"Investigation"
"Investigation2"
"A New Emotion"
"I'm Changed"
"The Letter"
"Research"
"That Weight On His Legs"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (III)...
Passion:
"Starting Fires"
(fading_of_the_day)
"Gazza Ladra"
(oltre_ogni_suono)
Passion:
"Celtic Dreams"
(fading_of_the_day)
Tell Me About The Ocean:
"Decision"
"Beginning"
"Fears"
"Ending"
(oltre_ogni_suono)
Passion:
"Tides Of Time"
(fading_of_the_day)
War:
"La Nebbia Purificatrice"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (IV)...
Il Fiore Sbocciato:
"Alessandro"
"Francesca"
"Incomprensioni"
"A spasso per Londra"
"Follia"
"Non arrendersi"
"Decisioni (prima parte)"
"Decisioni (seconda parte)"
"Nido"
"Nuova Vita"
"Mary"
"Carl"
"Grattacapi"
"Cathie"
"Imbarazzo"
"Sorpresa"
"Perchè..."
"Fratello e Sorella"
"Russel"
"Centrare il bersaglio"
"Julia"
"Eva e Diabolik"
"Ritorno alle origini"
"Nessuno"
"Asce di guerra"
"Ingressi"
"Sposi"
"Tango"
"Taxi"
"Flashback"
"Gocce d'acqua"
"Fuggire"
"Epilogo"
(oltre_ogni_suono)
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il 05/08/2014 alle 13:11