Astral Night Reverie
Stargazers ride through virgin oceans...
fading_of_the_day (Black_Rose) & oltre_ogni_suono (Moon)
Messaggi di Luglio 2014
Sorridendo e scuotendo la testa rassegnato, allargai leggermente le gambe come se volessi piantarmi al pavimento, un matador pronto a sfidare il toro. Con un gesto deciso e teatrale, mi tolsi la giacca, lanciandola verso la sposa che, stupita, la afferrò al volo e giocò a fare la fan-in-delirio mimando gli urli isterici delle adolescenti ai concerti, tutti risero. Poi allungai una mano verso Francesca, come presentandola alla "platea" come fa il mago con la sua assistente. Lei mosse qualche passo nella mia direzione, teneva una mano sul fianco e l'altra a portarsi indietro i capelli, mimando di proposito qualche gesto sensuale esagerato. Tutti risero ancora. Arrivò a pochi passi da me, allungò un braccio e mi prese la mano, sorridemmo e i nostri occhi si colmarono di decisione e semi-serietà. Entrambi avevamo un profondo rispetto per il tango. *** Francesca aveva circa 12 anni, io ero quasi maggiorenne, quando iniziammo a frequentare una scuola di ballo. Sin dalla prima lezione, eravamo rimasti affascinati dal mondo del tango: per anni avevamo partecipato, anche vincendo, ad alcuni tornei a livelli agonistici e non. Avevamo abbandonato quell'attività quando ci eravamo separati per andar via dalla patria natia, io a New York e lei a Londra, e cambiare drasticamente vita. Le coppe e le medaglie vinte, troneggiavano su una mensola del salotto tra nostre foto sorridenti in abiti scintillanti, a casa dei nostri genitori. *** Al matrimonio, l'amore verso quella danza riprese vita. Le sfioravo la pelle scoperta delle spalle e della braccia, sentivo il fruscio della sua gonna e il lieve sfioramento delle sue gambe contro le mie e suoi capelli soffici che sferzavano me e l'aria. Riuscivo a sentire i suoi fianchi caldi e flessuosi sotto le mie mani, attraverso la stoffa del corpetto, mentre sulle spalle e sul torace le sue dita mi accarezzavano lievi e decise. Sentivo la sua energia passarmi nelle mani quando la facevo vorticare. Comunicavamo senza usare la voce, solo guardandoci negli occhi, sorpresi della naturalezza con la quale ci muovevamo, come se non avessimo mai smesso di ballare, come se ogni passo fosse memorizzato nei nostri muscoli e non prevedeva errori o indecisioni. La sua pelle emanava l'odore fresco del mio bagnoschiuma al cocco, che puntualmente usava perché le piaceva tanto, e la fragranza delicata del suo profumo alla vaniglia. Avevo caldo. Appena ebbi libera una mano, allentai il nodo della cravatta e sbottonai il primo bottone della camicia, liberando dalla stoffa un lieve sentore del mio dopobarba muschiato. I nostri piedi disegnavano, sul parquet del patio, degli 8 stretti, ipnotizzando gli ospiti che, forse, si stavano chiedendo come facevamo ad intrecciare così le gambe senza mai intralciarci l'un l'altra e inciampare. *** Il tango volgeva al termine, entrambi avevamo le tempie imperlate di minuscole goccioline e il fiato corto, l'ultima nota si avvicinava, la mia presa sulla schiena di Francesca aumentò d'intensità, ci rivolgemmo un segno d'assenso e le feci fare un casqué proprio quando quell'ultima nota venne suonata: io, inginocchiato come per una dichiarazione d'amore, la tenevo sospesa a mezz'aria appoggiata al mio ginocchio, la testa all'indietro, i suoi capelli "distanti" un centimetro dal pavimento, mentre la mia fronte le sfiorava quasi il ventre. Ci fu un silenzio improvviso, come se il tempo si fosse fermato per riprendere a scorrere un attimo dopo, con uno scroscio di applausi. Mi alzai risollevando mia sorella e le nostre orecchie non udirono più nulla. |
Mary sorrideva nel suo abito bianco di seta e organza, da principessa: la parte superiore decorata con linee dorate, la gonna vaporosa costellata di piccoli boccioli di rosa dello stesso colore dei decori lineari; in una mano guantata stringeva nervosamente un bouquet di rose bianche; il lungo strascico del velo semitrasparente era sorretto da due bambine che chiudevano la fila. Quando lei arrivò all'arco, si fermò e si girò verso il padre che, con mani un po' tremanti, le sollevò il velo dal volto e posò le labbra sulla sua fronte per baciarla, come se fosse una benedizione ancora più solenne di quella che il prete avrebbe dato alla coppia di lì a poco. *** La cerimonia, piena di canti, precedette brevemente le promesse che gli sposi si scambiarono; quelle parole furono pronunciate con voci emozionate, mentre qualcuno degli ospiti si commuoveva, quasi tutti avevamo gli occhi lucidi di felicità o un sorriso dolce sulle labbra. Ho sempre pensato che, al di là del credere o no in una cerimonia del genere, quello fosse un momento importante in cui si lega la vita ad un'altra persona, un momento magico ed etereo. Un rituale che dura da secoli, solenne. Il bacio degli sposi fece esplodere un applauso, dando il via ai festeggiamenti. La musica ricominciò allegra e la nuova coppia percorse la passerella verso il gazebo del buffet, tra una pioggia di riso e petali colorati, tenendosi forte per mano, quasi scappando via da quella bufera. *** Al trio d'archi si era aggiunta una cantante e un coro formato da due donne e un uomo. Ad aprire le danze erano stati gli sposi mentre, tra tartine e vini, gli invitati banchettavano ai bordi della pista da ballo prima di unirsi a loro. *** Ero con Francesca, stavamo chiacchierando con Mr Honney e sua moglie, quando Mary mi prese per il braccio e mi "costrinse" a ballare con lei al centro della pista, mentre Billy fece lo stesso con mia sorella. La canzone era veloce e, tra mille risate, fu tutto un vortice di giravolte. Poi, sulla fine del brano, Mary fece un cenno alla cantante: risuonarono le note iniziali di un tango; gli sposi lasciarono me e Francesca al centro della pista che, disorientati, stavamo per lasciarla, ma loro giunsero le mani per pregarci di ballare. |
Quei mesi vorticarono tra abiti, cambi di idee repentini e ritorni ad alcuni piani originari: dopo quasi un anno di preparativi, era finalmente giunto il giorno del matrimonio della mia migliore amica. Nel silenzio del mio appartamento, in solitudine, sorrisi: avevo una vita tranquilla, un lavoro che mi soddisfaceva e che, finalmente, girava bel verso giusto; mia sorella viveva con me, serena, aveva trovato un lavoro che amava; avevo una migliore amica che condividevamo e che si sarebbe sposata tra poche ore. Dopo la rasatura, canticchiai felice sotto la doccia; asciugandomi, guardai la città riflettere il sole che illuminava quella giornata; continuai a cantare mentre indossavo lo smoking e annodavo la cravatta azzurrina e, in quel momento, mi venne in mente mio padre quando mi insegnò a fare il nodo simbolo dell'uomo. *** A casa dei genitori di Mary tutto era perfetto: al mattino, l'ombra della casa si proiettava sulla parte del giardino dove sarebbe avvenuto lo scambio delle fedi; mentre il ricevimento si sarebbe tenuto sotto un immenso gazebo bianco in modo che, quando il sole avrebbe illuminato il giardino, nessuno avrebbe sofferto il caldo. Ero ai piedi del palchetto con Billy, al quale avevo appena applicato un bocciolo di rosa bianco all'occhiello, e pensavo al momento in cui quella passerella sarebbe stata percorsa da Mary che, in quell'istante, nella sua camera da ragazza nella grande villa di famiglia, stava finendo i suoi preparativi da sposa. Me la immaginai circondata dalla madre, da Francesca e altre amiche, dalle zie e cugine, tutte che si prendevano cura di lei come ancelle servizievoli, che le ripetevano quanto fosse bella e quanto fossero felici per lei. Immaginai suo padre in attesa, ansioso ma felice, fuori dalla porta, in compagnia dei paggetti e dei altri suoi figli, tutti maschi. *** Poi, sulla porta della cucina che dava sul giardino, apparvero alcune ragazze, tra cui le damigelle d'onore di violetto vestite, le zie, i fratelli e la madre di Mary, poco dopo apparve Francesca. Mia sorella indossava un abito verde acqua con la gonna a campana, che le arrivava al ginocchio, e un bustino dello stesso colore, senza spalline che le modellava alla perfezione il punto vita e il seno; aveva lasciato sciolti e mossi i capelli che ondeggiavano morbidi e definiti sulla schiena; a completare il tutto c'erano un paio di sandali con il tacco a spillo neri e una piccola pochette dello stesso colore delle calzature stretta in una mano; il suo make-up era naturale e delicato, gli occhi leggermente contornati e le labbra lucide. *** Ci fu un silenzio improvviso, sulla porta-finestra del salotto apparvero due bambini, il maschietto reggeva un cuscino bianco con le fedi e la femminuccia lo affiancava con un cestino di petali di rosa bianchi; i piccoli scesero i gradini e cominciarono a percorrere il tappeto rosso; un trio d'archi attaccò a suonare la marcia nuziale; la bimba iniziò a spargere i petali; sulla soglia del salotto apparve Mary al braccetto del padre. |
Tornato a New York, Francesca mi accolse a casa scuotendo la testa, l'avevo tenuta aggiornata dall'Italia e non era affatto d'accordo per la storia dell'eredità. Iniziai a elencarle cosa avrebbe potuto fare con tutta la sua eredità e ridemmo quasi fino a farci venire mal di stomaco. Si rasserenò. *** Mary ci invitò a trascorrere il sabato successivo in campagna dai suoi genitori, voleva comunicarci una cosa importante. Dopo il pranzo, sotto il porticato che si affacciava sul prato, restammo in quattro, io e Francesca, Mary e Billy; gli altri si erano allontanati, capimmo che era giunto il momento della grande rivelazione: volevano me e mia sorella come testimoni di nozze. *** Durante i preparativi per il grande giorno, Mary rapì più volte mia sorella: erano diventate complici sin dal primo sguardo quando mesi prima le avevo presentate l'un l'altra; Mary l'aveva conquistata proprio come aveva fatto con me appena approdato a New York, ma, con il matrimonio in vista, avevano infittito le loro uscite insieme per organizzare il tutto al meglio, dai fiori sui tavoli al tappeto per l'altare, nulla doveva sfuggire; proprio come si fidavano tutti del mio "buon gusto da italiano", anche mia sorella era una grande risorsa, italiana e donna, quindi ancora più sensibile ed esperta. Come testimone, fui "costretto" a passare più tempo con Billy perché, se le donne si occupavano delle questioni estetiche, noi uomini dovevamo pensare a quelle pratiche, come saldare i conti. Inoltre, il futuro sposo aveva bisogno del mio aiuto per fare qualche sorpresa a Mary, solo io la conoscevo bene quasi quanto lui. *** Ero con Billy, avevamo appena finito di accordarci con il catering, quando lui mi propose di andare a bere qualcosa. Alla luce soffusa del bar, Billy mi sorrise dopo il primo sorso al suo drink "Alex, sono stato uno stupido ad essere geloso di te"
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Il direttore guardò fuori dalla finestra, giunse le mani, sospirò e mi fissò per pochi attimi, poi si rivolse ai miei genitori "L'associazione che era qui prima non era registrata come orfanotrofio, quindi non poteva ricevere i bambini e darli in adozione. E' stata una truffa durata tantissimi anni, di cui siamo venuti a capo recentemente: i soldi che i genitori versavano, per tutte le pratiche di adozione, venivano divisi tra i gestori di questo falso orfanotrofio e l'impiegato del falso ufficio di registrazione" Mia madre sbiancò di colpo, mio padre la prese per mano. Era una notizia strana. Immaginai la mente di mia madre vagare verso un'ipotesi che il destino aveva voluto che, per fortuna, non si verificasse: se quella truffa fosse saltata fuori quando ancora ero piccolo, mi avrebbero strappato via dalla sue braccia. Ma scoprire che legalmente non facevo parte della loro famiglia, fu comunque un colpo per tutti. Mi sentivo come in un limbo, dove tutto attorno a me era ovattato... Non esistevo... Mi crollò il mondo addosso, capii che tutti i miei documenti erano un falso. Come ne "Il fu Mattia Pascal" ero un fantasma in carne e ossa, senza nome, senza patria, senza vita... Anche mio padre aveva colto il pensiero della moglie e il mio, ma era l'unico ancora capace di parlare "Cosa accadrà ora?" Andammo via dopo la promessa del direttore di farmi firmare entro pochi giorni tutta la documentazione necessaria. Quando, alle nostre spalle, il portone dell'orfanotrofio si chiuse, abbracciai i miei genitori. Mio padre strinse me e mia madre, mentre lei mi ricopriva il viso di baci. *** La decisione di rinunciare ad essere legalmente parte della famiglia Neri, diede ai miei genitori un certo nervosismo: non volevano che un domani avessi problemi per l'eredità (anzi, mancanza di eredità), ma sapevano benissimo che i soldi per me non significavano niente nei legami affettivi. |
DALLE NOSTRE PENNE....
"Te Quiero"
(fading_of_the_day)
By Chance:
"Meet"
"Princess Tower"
"Broken Love"
"Dangerous Joke"
"Sunset"
(oltre_ogni_suono)
"Beyond Belief"
(fading_of_the_day)
"Sueños Baratos"
(fading_of_the_day)
"Nyota wa Maisha"
(oltre_ogni_suono)
"Angel's Punishment"
(fading_of_the_day)
"Promesse Da Marinaio"
(oltre_ogni_suono)
Magic Desire:
"Blackberries And Flute"
"Start"
"The First Oracle"
"Abyss"
(oltre_ogni_suono)
"The Drowning Age"
(fading_of_the_day)
"The Ghost Woman And The Hunter"
(fading_of_the_day)
Waterlily In The Soul:
"Storm"
"Mosaic Of Life"
(oltre_ogni_suono)
Attracted By Her Laughter:
"Wrong Love"
"Thanks"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (II)...
White Chair Tales:
"Focus On The Black"
"The West Pole"
"Artful Plan"
"Uplifting"
"As The Past Withers"
"The Unbearable Lightness Of Money"
"What Lies Beneath"
"Stay It Again"
"Of Love And Death"
(fading_of_the_day)
Reflection Of Gold:
"Lived at night"
"Painted Sky"
"Extinguished"
"Reflection Of The Moon"
(oltre_ogni_suono)
The Real Things:
"Whisky And Ice"
"Luxury"
"Hypothesis"
"Golden Curls"
"Investigation"
"Investigation2"
"A New Emotion"
"I'm Changed"
"The Letter"
"Research"
"That Weight On His Legs"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (III)...
Passion:
"Starting Fires"
(fading_of_the_day)
"Gazza Ladra"
(oltre_ogni_suono)
Passion:
"Celtic Dreams"
(fading_of_the_day)
Tell Me About The Ocean:
"Decision"
"Beginning"
"Fears"
"Ending"
(oltre_ogni_suono)
Passion:
"Tides Of Time"
(fading_of_the_day)
War:
"La Nebbia Purificatrice"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (IV)...
Il Fiore Sbocciato:
"Alessandro"
"Francesca"
"Incomprensioni"
"A spasso per Londra"
"Follia"
"Non arrendersi"
"Decisioni (prima parte)"
"Decisioni (seconda parte)"
"Nido"
"Nuova Vita"
"Mary"
"Carl"
"Grattacapi"
"Cathie"
"Imbarazzo"
"Sorpresa"
"Perchè..."
"Fratello e Sorella"
"Russel"
"Centrare il bersaglio"
"Julia"
"Eva e Diabolik"
"Ritorno alle origini"
"Nessuno"
"Asce di guerra"
"Ingressi"
"Sposi"
"Tango"
"Taxi"
"Flashback"
"Gocce d'acqua"
"Fuggire"
"Epilogo"
(oltre_ogni_suono)
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