Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
 

Messaggi di Gennaio 2012

:'(

Post n°546 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da LaDonnaCamel
 

Ho adorato Fruttero e Lucentini, una coppia di scrittori che sintetizzava lo stile, i contenuti, la scrittura, l'ironia, la cultura e tutto quello che avrei sempre voluto avere o essere e non ero capace di. Ho amato molto Carlo Fruttero, che di quella coppia era ciò che restava.

Per fortuna ho potuto vederlo qualche volta in televisione e anche se dimostrava molti più dei suoi numerosi anni, lo trovavo un uomo affascinante, segno che la scintilla che ci portiamo dentro, se viva e brillante, è più importante di tutto.

Niente dura per sempre, ieri questa scintilla si è spenta e ho provato un grande dispiacere. Restano i romanzi, i saggi, i racconti e tutto quello che di bello mi ha dato leggerli e mi ridarà ogni volta che li riprenderò in mano.

Ciao Carlo, grazie di tutto.

 

Carlo Fruttero visto da Senzastile

(Il ritratto è preso da qui - con il consenso dell'autore.)

 

 
 
 

Guido Catalano

Post n°545 pubblicato il 14 Gennaio 2012 da LaDonnaCamel
 

Un giorno come un altro, di Guido Catalano

sedurmi abbandonarmi risedurmi
per poi riabbandonarmi
come un cane sulla camionale?

si può fare, baby
bada però che poi
se ritrovo la strada verso casa

un giorno come un altro
potresti sentire grattare la tua porta
potresti aprirla
potrei essere conciato male
potrebbe non essere un bello spettacolo

te lo dico perché ti amo
abbi un fucile a pompa
dentro il portaombrelli
carico
non sbagliare mira

Guido Catalano a volte scrive delle poesie che mi fanno venire un'erezione al cuore (cit.)

E oltre al blog bellissimo da leggere a ufo, ha appena pubblicato un nuovo libro di poesie, Ti amo ma posso spiegarti che puoi ordinare subito subitissimo alla casa editrice Miraggi Edizioni

 
 
 

Come diventare se stessi

Post n°544 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

Sto leggendo "Come diventare se stessi" (David Foster Wallace si racconta, Minimum Fax.)
È la storia di una intervista durata cinque giorni. Uno scrittore di sottobosco, quindi non un giornalista ma un giovane collega che ha già pubblicato un paio di romanzi non memorabili, resta appiccicato a DFW durante i suoi spostamenti per un tour promozionale di Infinite Jest. Il romanzo è uscito da un pò e ha avuto molto successo, gli stralci di conversazione che voglio citare adesso parlano proprio di questo, e di cosa vuol dire post moderno per DFW, dello sforzo che chiede ai propri lettori e del perché lo chiede.
In giro per i blog - ma anche dal vivo con amici - si è parlato più volte di Infinite Jest, che molti hanno cominciato e pochi hanno finito, come di una specie di chimera, o desiderio impossibile, o montagna sacra della letteratura. Chi l'ha finito lo adora e se ne vanta. Io non ne faccio una questione di muscoli, ho mollato lì anche l'Ulisse, per dire, e mi sono spuppata tutto l'Uomo senza qualità. Riguardo IJ, anche io l'ho iniziato e l'ho posato più volte. A un certo punto ho cominciato anche ad aprirlo a caso, leggevo una pagina qui, due là. Poi mi sono imbattuta in una cosa che mi ha scosso, ho chiuso il libro e l'ho messo nello scaffale più alto.
Dipende sempre da un sacco di altre cose il rapporto che ho con un libro, dipende anche dai momenti e poi niente è mai per sempre.

Comunque, sono solo a pagina 140 e mi sto segnando un po' di cose che mi va di condividere in diretta. Le scrivo qui, non so se  andando avanti ci saranno altri citoni: la vita e il blog mi piace così, che non so mai cosa farò domani.

pagina 84 "Se sei abituato a scrivere roba molto, molto impegnativa sul piano letterario - caviale di prima scelta, roba che non si vende tanto bene, mi spiego? ... Ecco, visto che siamo esseri umani dotati di ego, troviamo un modo per dare conforto al nostro ego con la seguente equazione: se qualcosa stravende e ottiene un sacco di attenzione, sicuramente fa cacare. Il successo è frutto della macchina pubblicitaria.
Però poi, ovviamente, il paradosso finale è che: se il tuo libro ottiene un sacco di attenzione e comincia a stravendere, quello stesso meccanismo che hai usato per darti forza quando le tue cose non vendevano così bene diventa parte del Nucleo Oscuro quando le tue cose vendono. E io con questo devo ancora farci pace. Devo ancora... ho ancora paura che.. sì, il libro fa ridere, ed è abbastanza divertente da leggere, ma è divertente da leggere anche perché volevo provare a scrivere qualcosa che fosse veramente tosto e avanguardistico, ma divertente quanto bastava per costringere il lettore a fare lo sforzo che gli veniva richiesto" (...) Ma poi il lettore arriverà a pagina 150 e farà: "Bleah. Sai che c'è, non è per niente come me l'aspettavo" E a quel punto smetterà di leggerlo. (...) Noi scrittori di avanguardia, o come altro ci vuoi chiamare, noi scrittori sperimentali, non scriviamo per i soldi. Ma non siamo mica santi. Vogliamo comunque essere letti. Capisci cosa intendo? E l'idea che sì, il libro stia facendo un sacco di soldi, ma non venga letto davvero, per me non è un gran conforto.
(...) sai no, come quando a New York uno chiedeva a un altro se aveva letto L'informazione di Martin Amis e quello rispondeva: "Be', non personalmente"

pagina 135 "Penso che se la letteratura d'avanguardia riesce a far bene il suo lavoro, pur essendo tremendamente difficile e non tanto accessibile, seduce il lettore al punto di fargli compiere degli sforzi straordinari che normalmente non farebbe mai. È quello il tipo di magia che la vera arte porta con sè.
(...) Per come la vedo io, più è difficile far sentire al lettore che vale la pena di leggere quello che scrivi, più è probabile che tu stia producendo vera arte.

(...)Si insegna al lettore che è molto più intelligente di quanto credeva di essere.

(...)I vecchi trucchetti sono stati esauriti, e secondo me la lingua deve trovare nuovi modi per attirare il lettore. Personalmente sono convinto che molto dipenda dalla voce, dalla creazione di senso di intimità fra lo scrittore e il lettore.
(...)
C'è una frase di Lester Bangs in Guida ragionevole al frastuono più atroce, dove si dice che non so quale musica riesce a provocare un'erezione al cuore. È un'espressione in cui mi riconosco molto. Il pallone (un racconto di Donald Barthelme) a me ha provocato un'erezione al cuore.
Per me buona parte dell'esperienza estetica è ... è erotica. In una certa misura questo dipende dallo strano tipo di intimità che si crea tra fruitore e autore."

Ecco, è per queste ultime frasi che mi sono presa la briga di ricopiare tutto quanto. Perché è sempre stato così anche per me e credevo fosse un qualche tipo di depravazione, o parafilia o stranezza tutta mia, da tenere nascosta o comunque da non mettere in piazza.

 
 
 

Borges, Brezsny e me.

Post n°543 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

“Uno scrittore – e, secondo me, chiunque altro – deve pensare che qualsiasi cosa gli succeda sia una risorsa”, ha detto Jorge Luis Borges. “Tutto quello che ci succede, comprese le umiliazioni, la disgrazie e i momenti di imbarazzo, è materiale grezzo, argilla che la vita ci dà per plasmare la nostra arte”.

Non so se sia vero o no che Borges abbia scritto o detto queste cose: le ho lette sul mio oroscopo di oggi e magari Brezsny delle volte si inventa tutto, chi può dirlo. Quello che so e credo è che è proprio vero che tutto quello che mi succede è una risorsa.

Niente, ci tenevo a dirtelo.

 
 
 

EDS scapoli contro ammogliati - lavori in corso

Post n°542 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

Questo post è in continuo aggiornamento: ci metto tutti i link ai racconti dell'eserciccio da scrivere in prima persona plurale:

- Ho visto un re - di Melusina - blog Poco mossi gli altri mari

- Factory - di Dario D'Angelo - blog Solo testo

- Le voci nel silenzio - di Lillina - blog Ora e qui

- Addicted to love - di Cielo sopra Milano - il blog di Vasco Pausini

- Quelli dell'EDS - di Mai Maturo -  blog Mai maturo

- Sottoposti - di Hombre - blog La Linea d'Hombre

- My Sharona - di Giodoc - blog La via per shambhala

- Cronache dell'anno mille - di Mai Maturo -  blog Mai maturo

- E quando suonano le sirene ti sembra quasi che canti il gallo - la donna camel - qui.

Fai con calma sbrigati, c'è tempo fino a lunedì questa sera.

 
 
 

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