Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
 

Messaggi di Febbraio 2017

EDS - in fuga

Post n°1036 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da LaDonnaCamel
 

Come impone la tradizione, mentre voi guardate il festival di Sanremo mi accingo a stendere le mie perdibili e arbitrarie impressioni sui racconti di questo piccolo esercizio fuori tempo massimo.


Dario - Stelle
Dario è il primo a rispondere all’appello, con la solita generosità che ci vizia.
Un racconto pieno di suggestione, infatti più che dire suggerisce ipotesi e misteriose congetture su ciascuno dei tre personaggi di cui non sapremo il nome ma solo una iniziale: B., G., M. Dove vanno? cosa li chiama così lontano? che cielo dovranno attraversare per compiere la loro impresa? Nulla ci hai detto dei doni: la mirra era nella cappelliera? Come spesso succede quando scrive in italiano, Dario compone poesia in prosa.

Hombre - Fino al Connemara
Hombre si schernisce ma è un professionista, i personaggi che pennella a tutto tondo, ma che dico pennella, che scolpisce a mazzate,  saltano fuori dal monitor e ti entrano nella stanza grandi e grossi e toscani, infatti prima li senti e poi l vedi. M’è piaciuto il controcanto alle automobili della Pia: la perla sul diadema, ma tutta la storiella sta su da sola, con quel cattivo un po’ buono che rende tutto più giusto, così come deve essere, o almeno dovrebbe. Insomma: grande Hombre

Lillina - Attraverso le barricate
Lillina, ti devo una spiegazione, e scusa se mi metto a fare la maestrina e ti vengo a spiegare quello che hai scritto tu come se non lo sapessi, col tuo talento naturale e le tue letture che probabilmente non ce n’è nemmeno bisogno, ma ormai son qua. Il salto del punto di vista e l’irrompere inaspettato di un io narrante nella terzultima riga è la cosa che mi è piaciuta da urlo e ti fa perdonare l’inganno di aver scritto tutto al maschile per poi finire con Gina e Luisa, ma se fossero stati Gino e Luigi non cambiava nulla quindi per me è lo stesso, il punto cruciale è quel momento lì che ti ho detto, l’epitaffio e il terzo incomodo, l’hai messo lì con il tempismo secco di uno che strappa via la tovaglia dal tavolo apparecchiato senza rovesciare un bicchiere. Olè.

Dario - Soldatini
Una fuga finita male, poche battute per inquadrare personaggi e situazione perché tutto va a convergere come un imbuto in quell’ultimo, veloce istante prima di chiudere gli occhi per sempre, quell’inquadratura degli uomini che cadono, non come mosche, ma come soldatini di plastica al capriccio di un bambino. E la luna a chiudere il cerchio. Chi lo sa se in italiano avrebbe avuto lo stesso effetto così essenziale e necessario. Ma è una domanda oziosa, la fatica che faccio a decifrarlo è un valore aggiunto

La Donna Camel - Come se
Due parole sul mio racconto: mi sono accorta alla fine che non avevo messo il cielo e mancava un personaggio. Per il cielo ho rimediato con un osso, il terzo invece è rimasto fuori: ormai era quasi mezzanotte, il racconto era pubblicato e la frittata fritta. No, la civetta non vale come personaggio.

Tanto vi dovevo.

 
 
 

Stasera...

Post n°1035 pubblicato il 08 Febbraio 2017 da LaDonnaCamel
 

Stasera vado all'Alcatraz a sentire Guido Catalano che dice le poesie mentre Dente canta le canzoni http://alcatrazmilano.it/eventi/guido-catalano/

 

Guido Catalano

Domani sera inveve scrivo le mie noterelle agli eds, sei ancora in tempo se vuoi...

[edit] comprate appena possibile Ogni volta che mi baci muore un nazista perché se no Rizzoli manda Guido in Russia a fare il poeta russo, l'ha detto ieri sera: fai girare!

 

Tutte le date

 

 
 
 

EDS - Come se

Post n°1034 pubblicato il 07 Febbraio 2017 da LaDonnaCamel
 

Invece di salire in macchina si era fermata e aveva abbassato gli occhi all’ultimo momento, come se fosse timida o vergognosa o come se si fosse pentita di qualcosa. Mi ero voltato a guardarla e avevo notato quella luce così pulita, come se avesse piovuto e invece non aveva piovuto, le particelle di polvere danzavano nell’aria e facevano l’arcobaleno sulla gibigiana, nemmeno questo l’avevo previsto.

Avevamo macinato chilometri e chilometri, una quantità di spazio esagerata e inutile sotto un cielo bianco come un osso ma non eravamo ancora tranquilli, come se qualcosa di ineluttabile ci spingesse avanti, fino a quando non fosse finita la strada, o i soldi, o la nostra furia.

Lei aveva un ciondolo appeso a una catenella, una civetta di metallo brunito con gli occhi neri di pietra sfaccettata, la filigrana disegnava piccole onde di metallo che volevano rappresentare le penne dell'uccello ma a me ricordavano piuttosto le scaglie di un grosso pesce, mi dondolava davanti agli occhi quando si chinava a sfiorarmi il viso con i capelli, perché era stanca di cavalcarmi o perché posseduta da un’idea improvvisa e misteriosa e non mi sembrava neanche più lei, diventava un'altra, una che non conoscevo. Allora rotolava da una parte e lasciava che fossi io a sdraiarmi sopra, girava la testa di qua e di là e la civetta scivolava nell’incavo tra il collo e la spalla, si perdeva tra i suoi capelli e la catenina le si tendeva sul collo. Io restavo come ipnotizzato a guardare quella piccola collina liscia e bianca e vulnerabile che palpitava a ogni suo respiro, la catena che tracciava una riga dritta come un taglio e non sapevo niente di niente.

Aveva una gonna di vigogna color cammello, arricciata da una cintura di poco prezzo a forma di treccia, con la fibbia di metallo vile, la canottiera di seta con le spalline sottili sottili e la camicia con i fiori. Me la ricordo così, con la mano in tasca e il sorriso ambiguo, come se la vedessi per la prima volta ora, come se non fosse stata l’ultima.

 

come se

Con

Dario - Stelle
Hombre - Fino al Connemara
Lillina - Attraverso le barricate
Dario - Soldatini

 

 
 
 

Madagascar

Post n°1033 pubblicato il 01 Febbraio 2017 da LaDonnaCamel
 

 

madagascar

Ma tu guarda questa, proprio in Madascar! si vede che non c’è l’estradizione là: prima ruba i soldi dei correntisti dell’ufficio postale per giocare al lotto, poi vince e invece di restituire il mal tolto prende il volo col malloppo, come si suol dire, e questo non è ancora il mio racconto ma l’eds che ha scritto repubblica proprio oggi, è vero davvero.

Arrivo anch'io eh, sabato o domenica, spero.

 
 
 

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